- Allievi Regionali GIR.A - Elite
- Cattolica Virtus
-
1 - 0
- Jolly Montemurlo
S.M. CATTOLICA VIRTUS (4-3-1-2): Bertini (75' Parigi), Ermini, Lari, Berti (55' Torrini), Rondina (65' Francini), Donnini, Desiderio (62' Mariani), Galantini (70' Muscas), Scialdone (49' Capecchi), Ortega, Mgarn (62' Cragno). All.: Francesco Gozzi.
JOLLY E MONTEMURLO (4-2-3-1): Marini, Coli, Caccamo, Coscione, Carlesi, Vettori (24' Xhafa, 76' Del Turco), Francis (67' Innocenti), Toccaceli, Paolieri (63' Sfalanga), Rossi, Sotelo. A disp.: Cardaci, Michelozzi. All.: Gabriele Nesti.
ARBITRO: Rudaj di Pistoia.
RETE: 48' Scialdone.
NOTE: nessun ammonito. Corner 4-1. Recupero 1'+4'.
Dopo tanti anni torna a festeggiare il titolo regionale la Cattolica Virtus. Una grande soddisfazione per il presidente Massimo Cerbai e per tutti i dirigenti che orbitano intorno alla Comunità San Michele. Una meritata gioia per Francesco Gozzi, che, dopo aver conteso e sfiorato il titolo a due squadre campioni d'Italia (Sestese '94 e Tau Calcio '95), si piazza sul gradino più alto della regione. E un trionfo esaltante per il gruppo di '96 che, dopo aver vinto il Trofeo Cerbai nella passata stagione, nella categoria di élite ha tenuto in pugno in campionato dall'inizio alla fine, dando prova di grande solidità e compattezza. Complimenti a chi negli anni ha allestito questo gruppo, a chi lo ha accompagnato nei primi passi calcistici e a chi, come Baccani e Bosi, lo ha completato inserendo sempre i tasselli giusti al posto giusto. Ma la fioritura più spettacolare per questo '96 è arrivata proprio sotto la guida di Francesco Gozzi, che ha saputo sempre far girare al massimo la squadra, tenendola con la giusta concentrazione, nella gare (apparentemente) più facili, come in quelle (apparentemente) più difficili. Il tecnico giallorosso non aveva certo bisogno di questo trionfo per dimostrare la sua bravura, ma il titolo impreziosisce lo straordinario lavoro di un allenatore che è sempre in grado di far rendere il massimo ai ragazzi (e di conseguenza alle squadre) che prende in consegna. Questa Cattolica, a parere di chi scrive, non è nettamente più forte delle rivali che le hanno conteso il primato: ma ha trovato, fin dalle prime giornate, la giusta alchimia per adattarsi ad ogni tipo di partita, il mordace carattere per raddrizzare anche le gare meno brillanti e la costanza per non lasciare per strada (salvo San Miniato) nemmeno le briciole.
L'impianto di San Michele è addobbato a festa e, in barba ad ogni scaramanzia, i festeggiamenti cominciano già prima del fischio d'inizio, senza attendere che anche la matematica (dopo la vittoria di Altopascio manca solo un punto per l'aritmetica) sigilli il titolo regionale. Forse è anche per questo che nei primi minuti i giallorossi faticano ad ingranare. Ma è anche per merito di un Jolly tutt'altro che spaventato e tutt'altro che disposto a sacrificarsi per consentire che la festa locale prenda inizio. Nesti - le cui squadre come al solito hanno una perfetta disposizione tattica - schiera i suoi con un 4-2-3-1, nel quale Rossi è il trequartista centrale, mentre Sotelo e Francis (rispettivamente a sinistra e a destra) supportano dagli esterni la prima punta Paolieri. Toccaceli e Coscione conferiscono equilibrio davanti alla difesa composta da capitan Vettori e Carlesi centrali e da Coli e Caccamo esternamente. Gozzi conferma Ermini come terzino destro, a completare il pacchetto arretrato composto dagli stakanovisti Donnini, Rondina e Lari; Galantini è ancora schierato come interno di centrocampo (prima a destra, poi a sinistra) insieme a Berti ed Ortega, mentre il rifinitore Mgarn compone un attacco inedito insieme a Desiderio e Scialdone. Mentre ancora i locali devono scaldare il motore (per la verità la giornata è sufficientemente calda..), al 3' i ragazzi pratesi avvicinano subito la porta di Bertini: l'assist di Paolieri fa da trampolino per Rossi, fermato dalla tempestiva uscita del portiere di casa. Al 9' una rimessa laterale di Galantini viene raccolta di testa da Scialdone che manda alto sopra la traversa. I centrocampisti locali non entrano in partita, così luccica il quartetto offensivo degli ospiti: Sotelo e Francis rimangono molto alti, Rossi ispira e Paolieri conferma le sue qualità nelle sponde e negli inserimenti. Al 14' Francis serve Sotelo, che accentrandosi sfugge ad Ermini, anche se Bertini blocca. Al 16' ancora un'azione in velocità degli ospiti: Rossi serve Francis, fermato correttamente d'esperienza con l'aiuto del fisico da Rondina. I locali alzano i ritmi nella seconda metà di frazione e, dopo un mancino di Scialdone sull'esterno della porta, al 23' un cross da destra di Ermini non viene raggiunto di testa da Carlesi; il pallone spiove sul secondo palo dove Scialdone, ben appostato, tenta il tap-in al volo ma Marini ha un buon riflesso e riesce a respingere. Al 35' una rimessa laterale di Ermini libera a destra Desiderio, che con un tagliente cross prova a servire Scialdone, che non arriva per un soffio alla deviazione. Al 38' Mgarn vede e innesca Scialdone a destra, questi imbecca Desiderio, che però non trova lo specchio della porta.
La Cattolica in avvio di secondo tempo riprende il discorso interrotto dall'intervallo. Anzi, il Jolly per qualche minuto rimane rintanato nella sua metà campo, senza riuscire a pressare come nella prima frazione. Al 42' Desiderio serve Mgarn che da buona posizione non angola la conclusione, così Marini riesce a respingere. Al 48' Lari suggerisce il passaggio a Galantini: il terzino sinistro affonda sulla sua corsia (come spesso è avvenuto nel corso di questa stagione) e pennella uno dei suoi tipici cross taglienti; la difesa ospite riesce a respingere, ma al limite appostato c'è Scialdone, che si coordina e con naturalezza spedisce il suo destro a battere sulla base interna del palo alla sinistra di Marini prima di insaccarsi in rete. Anche i più scaramantici iniziano a sventolare le bandiere e la festa giallorossa può avere inizio. In realtà il Jolly, passati i primi dieci minuti, torna a pungere e sfiora il pareggio. Al 52' una punizione di Rossi viene salvata da Bertini con l'aiuto dell'incrocio; al 58' Rossi serve Francis che si presenta a tu per tu con Bertini, bravissimo a chiudere lo specchio e a sventare la ribattuta dello stesso numero 7 con l'aiuto di Rondina. Al 63' Francis converge e col sinistro fa partire un tiro che viene bloccato da Bertini. La Cattolica si vede al 70': Cragno conquista caparbiamente e astutamente palla su un lancio di Lari e col destro conclude a lato. Nei tre minuti di recupero un tiro di Rossi non inquadra la porta di Bertini, poi arriva il triplice fischio. E la festa può iniziare. Un trionfo meritato per i giallorossi. Perché non si sta in testa alla classifica dalla prima giornata per caso. Perché questa squadra è sbocciata fin dall'autunno e continua a mantenere la fioritura a primavera. Perché nessuno ha dimostrato di avere il carattere, la qualità tecnica e la compattezza tattica dell'organico di Gozzi. Ma i festeggiamenti non durino troppo a lungo, perché, come la Sestese '94 e il Tau '95 hanno dimostrato (per chi non lo ricordasse, consultare pure l'archivio di Calciopiù nella sede di via Caselli 14..), l'appetito vien mangiando. E per affrontare al meglio l'avventura delle finali nazionali ci vorrà la miglior Cattolica, quella che il cronista ha visto durante tutta la stagione e che dovrà continuare a stupire. Chiudiamo con due parole sul Jolly e Montemurlo, che per l'ordine tattico mostrato e, soprattutto, per le occasioni create, non avrebbe certo rubato niente col pareggio: a tre giornate dalla fine salvezza non è ancora matematica, ma i ragazzi di Nesti dovranno affrontare i prossimi impegni con Antignano Banditella, Mazzola e Sestese con lo spirito mostrato a Soffiano e ci sarà ancora modo di togliersi qualche soddisfazione.
Calciatoripiù: Bertini è decisivo con le sue uscite nel primo tempo e con due parate nella ripresa. Sempre più marziano Donnini (siamo sicuri che ad una squadra prof. non farebbe comodo?), come al solito arrembante quando spinge Lari. Spettacolare la rete di Scialdone che consegna ai compagni la certezza dell'alloro. Tra gli ospiti positivo il quartetto offensivo, con Rossi molto ispirato, hanno ben figurato anche il pacchetto difensivo e i due mediani Coscione e Toccaceli.
Cosimo Di Bari
L'intervista
Francesco Gozzi commenta la straordinaria annata dei suoi ragazzi e la conquista del titolo regionale con tre giornate di anticipo. Sinceramente è stata una vittoria inaspettata. Le due mazzate iniziali degli infortuni di Mgarn e Paoletti mi avevano reso un po' pessimista. Poteva essere effettivamente un problema per noi fare a meno di due ragazzi di classe come loro .
Invece la squadra ha volato senza mai incepparsi.
Sono un gruppo eccezionale e lo hanno dimostrati in mille vicissitudini, vincendo le partite con i denti. La squadra ha una caratteristica particolare, che a differenza di quanto avviene a me non si scompone mai. Sia che andasse tutto bene o tutto male, per non cambiava granché: è come se avessero il pilota automatico e a prescindere dei risultati non hanno mai né picchi di esaltazione né di depressione. Per capire può essere utile citare l'esempio di come la squadra ha vissuto la settimana prima e quella dopo la gara contro il Tau: ovvero, allo stesso modo. Dopo il successo ad Altopascio, non c'è stato il minimo rilassamento e tutti sono stati sul pezzo' .
Qualcuno sostiene che questa non sia una squadra con picchi di qualità eccelsi.
L'ho sentito dire, ma non sono d'accordo. Secondo me ci sono almeno cinque ragazzi che danno del tu al pallone come pochi altri. Comunque, sempre che sia vero che non sia una squadra dalle grandissime qualità, bisogna riconoscere che ha il grande pregio di essere umile, seppur consapevole della propria forza .
Durante l'anno ha spesso rinunciato al suo preferito 4-3-3 per passare al modulo a rombo.
Nelle ultime dieci giornate abbiamo giocato sempre con un 4-4-2 a rombo. E' vero che preferisco giocare col tridente, ma se i tre attaccanti rimangono lassù a guardare, allora la squadra gioca all'opposto di come vorrei. Col cambio di modulo c'è stata la crescita di tanti ragazzi come Galantini, che giocando tre-quartista o interno di centrocampo ha fatto molto bene .
Spesso molto suo giocatori, come ad esempio Ermini, cambiano passo con l'arretramento.
E' successo con Ermini. Ma in partita non mi mai capitato di provare una soluzione che abbiamo sperimentato in allenamento, ovvero Galantini come terzino sinistro. Sicuramente è un ruolo che può ricoprire .
Tutti i ragazzi sono da elogiare, ma credo che la difesa abbia avuto un ruolo fondamentale per dare equilibrio alla squadra.
Sul rendimento di Donnini e Rondina avevamo pochi dubbi. Sul fatto che invece Cogli e Lari sapessero difendere bene, se devo essere sincero, non ero così sicuro. Invece tutta la retroguardia si è comportata sempre molto bene ed è stata un nostro punto di forza .
C'è qualche singolo che l'ha stupita rispetto alle sue aspettative per il rendimento avuto?
Non vorrei parlare di un singolo giocatore, ma a questa domanda non posso esimermi dal fare un nome. Chi mi ha stupito è stato sicuramente Torrini: a luglio pensavo che potesse trovare più spazio cambiando squadra. Invece sotto l'aspetto del temperamento, del recupero di palloni e della qualità mi ha stupito subito tantissimo. È un ragazzo intelligente e di cuore, che è diventato importantissimo per noi .
E che è andato anche tanto bene da partire per la Sardegna con la Rappresentativa.
A questo proposito mi ha stupito il fatto che Leone Ortega non abbia mai ricevuto convocazioni in rappresentativa. Anche lui è cresciuto tantissimo: ora sa fare anche il mediano, come ha dimostrato nella memorabile partita giocata a Margine Coperta. Adesso oltre a costruire bene gioco sa anche spezzare le manovre avversarie ed è un centrocampista completo .
C'è una caratteristica che vorrebbe correggere di questa squadra quasi perfetta ?
Spesso abbiamo fatto un po' fatica nei primi minuti. Solitamente nei primi venti minuti abbiamo cominciato piano: ancora non mi è riuscito di correggere questo difetto .
Nonostante il largo margine, le avversarie in questo girone non mancavano.
Assolutamente. Le nostre avversarie non sono peggio di noi. In particolare Tau, Sestese e Scandicci come valori sono molto vicine a noi. E questo forse conferma il fatto che i ragazzi hanno dimostrato di avere, al di là delle qualità tecniche, le doti necessarie per vincere un campionato. Hanno dimostrato di essere un grande gruppo, mostrando una straordinaria compattezza .
Dopo aver visto sfuggire due titoli per un punto, stavolta il successo arrivato con largo anticipo.
Non è stato facile digerire i due secondi posti, ma penso che alla fine abbiano vinto Sestese e Tau giustamente. In trenta giornate, di solito vince la più forte .
L'eredità di Sestese e Tau, che dopo il titolo regionale hanno conquistato lo scudetto, sarà pesante?
Per ora siamo talmente lontani che non ci pensiamo. Sarebbe folle pensare che se non vincessimo lo scudetto abbiamo fallito. Comunque cercheremo di preparare al meglio le due partite del triangolare per provare ad arrivare nelle sei. Siamo contenti di aver vinto il titolo regionale, ma non significa che ci accontentiamo.. .
C'è un po' il rischio di perdere il ritmo con la lunga sosta?
Il rischio c'è. Nelle ultime tre partite cercheremo di far giocare molti minuti a Desiderio e Mgarn per far prendere loro quello che hanno perso con gli infortuni. A maggio dovremo trovare partite di livello anche per non arrivare con un mese di inattività alle spalle. Io e la Cattolica siamo inesperti sulla gestione delle finali, ma vedremo di farci trovare pronti .
Cosimo Di Bari
S.M. CATTOLICA VIRTUS (4-3-1-2): Bertini (75' Parigi), Ermini, Lari, Berti (55' Torrini), Rondina (65' Francini), Donnini, Desiderio (62' Mariani), Galantini (70' Muscas), Scialdone (49' Capecchi), Ortega, Mgarn (62' Cragno). All.: Francesco Gozzi.<br >JOLLY E MONTEMURLO (4-2-3-1): Marini, Coli, Caccamo, Coscione, Carlesi, Vettori (24' Xhafa, 76' Del Turco), Francis (67' Innocenti), Toccaceli, Paolieri (63' Sfalanga), Rossi, Sotelo. A disp.: Cardaci, Michelozzi. All.: Gabriele Nesti.<br >
ARBITRO: Rudaj di Pistoia.<br >
RETE: 48' Scialdone.<br >NOTE: nessun ammonito. Corner 4-1. Recupero 1'+4'.
Dopo tanti anni torna a festeggiare il titolo regionale la Cattolica Virtus. Una grande soddisfazione per il presidente Massimo Cerbai e per tutti i dirigenti che orbitano intorno alla Comunità San Michele. Una meritata gioia per Francesco Gozzi, che, dopo aver conteso e sfiorato il titolo a due squadre campioni d'Italia (Sestese '94 e Tau Calcio '95), si piazza sul gradino più alto della regione. E un trionfo esaltante per il gruppo di '96 che, dopo aver vinto il Trofeo Cerbai nella passata stagione, nella categoria di élite ha tenuto in pugno in campionato dall'inizio alla fine, dando prova di grande solidità e compattezza. Complimenti a chi negli anni ha allestito questo gruppo, a chi lo ha accompagnato nei primi passi calcistici e a chi, come Baccani e Bosi, lo ha completato inserendo sempre i tasselli giusti al posto giusto. Ma la fioritura più spettacolare per questo '96 è arrivata proprio sotto la guida di Francesco Gozzi, che ha saputo sempre far girare al massimo la squadra, tenendola con la giusta concentrazione, nella gare (apparentemente) più facili, come in quelle (apparentemente) più difficili. Il tecnico giallorosso non aveva certo bisogno di questo trionfo per dimostrare la sua bravura, ma il titolo impreziosisce lo straordinario lavoro di un allenatore che è sempre in grado di far rendere il massimo ai ragazzi (e di conseguenza alle squadre) che prende in consegna. Questa Cattolica, a parere di chi scrive, non è nettamente più forte delle rivali che le hanno conteso il primato: ma ha trovato, fin dalle prime giornate, la giusta alchimia per adattarsi ad ogni tipo di partita, il mordace carattere per raddrizzare anche le gare meno brillanti e la costanza per non lasciare per strada (salvo San Miniato) nemmeno le briciole. <br >L'impianto di San Michele è addobbato a festa e, in barba ad ogni scaramanzia, i festeggiamenti cominciano già prima del fischio d'inizio, senza attendere che anche la matematica (dopo la vittoria di Altopascio manca solo un punto per l'aritmetica) sigilli il titolo regionale. Forse è anche per questo che nei primi minuti i giallorossi faticano ad ingranare. Ma è anche per merito di un Jolly tutt'altro che spaventato e tutt'altro che disposto a sacrificarsi per consentire che la festa locale prenda inizio. Nesti - le cui squadre come al solito hanno una perfetta disposizione tattica - schiera i suoi con un 4-2-3-1, nel quale Rossi è il trequartista centrale, mentre Sotelo e Francis (rispettivamente a sinistra e a destra) supportano dagli esterni la prima punta Paolieri. Toccaceli e Coscione conferiscono equilibrio davanti alla difesa composta da capitan Vettori e Carlesi centrali e da Coli e Caccamo esternamente. Gozzi conferma Ermini come terzino destro, a completare il pacchetto arretrato composto dagli stakanovisti Donnini, Rondina e Lari; Galantini è ancora schierato come interno di centrocampo (prima a destra, poi a sinistra) insieme a Berti ed Ortega, mentre il rifinitore Mgarn compone un attacco inedito insieme a Desiderio e Scialdone. Mentre ancora i locali devono scaldare il motore (per la verità la giornata è sufficientemente calda..), al 3' i ragazzi pratesi avvicinano subito la porta di Bertini: l'assist di Paolieri fa da trampolino per Rossi, fermato dalla tempestiva uscita del portiere di casa. Al 9' una rimessa laterale di Galantini viene raccolta di testa da Scialdone che manda alto sopra la traversa. I centrocampisti locali non entrano in partita, così luccica il quartetto offensivo degli ospiti: Sotelo e Francis rimangono molto alti, Rossi ispira e Paolieri conferma le sue qualità nelle sponde e negli inserimenti. Al 14' Francis serve Sotelo, che accentrandosi sfugge ad Ermini, anche se Bertini blocca. Al 16' ancora un'azione in velocità degli ospiti: Rossi serve Francis, fermato correttamente d'esperienza con l'aiuto del fisico da Rondina. I locali alzano i ritmi nella seconda metà di frazione e, dopo un mancino di Scialdone sull'esterno della porta, al 23' un cross da destra di Ermini non viene raggiunto di testa da Carlesi; il pallone spiove sul secondo palo dove Scialdone, ben appostato, tenta il tap-in al volo ma Marini ha un buon riflesso e riesce a respingere. Al 35' una rimessa laterale di Ermini libera a destra Desiderio, che con un tagliente cross prova a servire Scialdone, che non arriva per un soffio alla deviazione. Al 38' Mgarn vede e innesca Scialdone a destra, questi imbecca Desiderio, che però non trova lo specchio della porta.<br >La Cattolica in avvio di secondo tempo riprende il discorso interrotto dall'intervallo. Anzi, il Jolly per qualche minuto rimane rintanato nella sua metà campo, senza riuscire a pressare come nella prima frazione. Al 42' Desiderio serve Mgarn che da buona posizione non angola la conclusione, così Marini riesce a respingere. Al 48' Lari suggerisce il passaggio a Galantini: il terzino sinistro affonda sulla sua corsia (come spesso è avvenuto nel corso di questa stagione) e pennella uno dei suoi tipici cross taglienti; la difesa ospite riesce a respingere, ma al limite appostato c'è Scialdone, che si coordina e con naturalezza spedisce il suo destro a battere sulla base interna del palo alla sinistra di Marini prima di insaccarsi in rete. Anche i più scaramantici iniziano a sventolare le bandiere e la festa giallorossa può avere inizio. In realtà il Jolly, passati i primi dieci minuti, torna a pungere e sfiora il pareggio. Al 52' una punizione di Rossi viene salvata da Bertini con l'aiuto dell'incrocio; al 58' Rossi serve Francis che si presenta a tu per tu con Bertini, bravissimo a chiudere lo specchio e a sventare la ribattuta dello stesso numero 7 con l'aiuto di Rondina. Al 63' Francis converge e col sinistro fa partire un tiro che viene bloccato da Bertini. La Cattolica si vede al 70': Cragno conquista caparbiamente e astutamente palla su un lancio di Lari e col destro conclude a lato. Nei tre minuti di recupero un tiro di Rossi non inquadra la porta di Bertini, poi arriva il triplice fischio. E la festa può iniziare. Un trionfo meritato per i giallorossi. Perché non si sta in testa alla classifica dalla prima giornata per caso. Perché questa squadra è sbocciata fin dall'autunno e continua a mantenere la fioritura a primavera. Perché nessuno ha dimostrato di avere il carattere, la qualità tecnica e la compattezza tattica dell'organico di Gozzi. Ma i festeggiamenti non durino troppo a lungo, perché, come la Sestese '94 e il Tau '95 hanno dimostrato (per chi non lo ricordasse, consultare pure l'archivio di Calciopiù nella sede di via Caselli 14..), l'appetito vien mangiando. E per affrontare al meglio l'avventura delle finali nazionali ci vorrà la miglior Cattolica, quella che il cronista ha visto durante tutta la stagione e che dovrà continuare a stupire. Chiudiamo con due parole sul Jolly e Montemurlo, che per l'ordine tattico mostrato e, soprattutto, per le occasioni create, non avrebbe certo rubato niente col pareggio: a tre giornate dalla fine salvezza non è ancora matematica, ma i ragazzi di Nesti dovranno affrontare i prossimi impegni con Antignano Banditella, Mazzola e Sestese con lo spirito mostrato a Soffiano e ci sarà ancora modo di togliersi qualche soddisfazione. <br ><b>
Calciatoripiù: Bertini</b> è decisivo con le sue uscite nel primo tempo e con due parate nella ripresa. Sempre più marziano <b>Donnini</b> (siamo sicuri che ad una squadra prof. non farebbe comodo?), come al solito arrembante quando spinge <b>Lari</b>. Spettacolare la rete di Scialdone che consegna ai compagni la certezza dell'alloro. Tra gli ospiti positivo il quartetto offensivo, con <b>Rossi </b>molto ispirato, hanno ben figurato anche il pacchetto difensivo e i due mediani <b>Coscione </b>e <b>Toccaceli</b>.<br >Cosimo Di Bari<br >L'intervista<br ><b>Francesco Gozzi</b> commenta la straordinaria annata dei suoi ragazzi e la conquista del titolo regionale con tre giornate di anticipo. <b>Sinceramente è stata una vittoria inaspettata. Le due mazzate iniziali degli infortuni di Mgarn e Paoletti mi avevano reso un po' pessimista. Poteva essere effettivamente un problema per noi fare a meno di due ragazzi di classe come loro</b> .<br >Invece la squadra ha volato senza mai incepparsi.<br > <b>Sono un gruppo eccezionale e lo hanno dimostrati in mille vicissitudini, vincendo le partite con i denti. La squadra ha una caratteristica particolare, che a differenza di quanto avviene a me non si scompone mai. Sia che andasse tutto bene o tutto male, per non cambiava granché: è come se avessero il pilota automatico e a prescindere dei risultati non hanno mai né picchi di esaltazione né di depressione. Per capire può essere utile citare l'esempio di come la squadra ha vissuto la settimana prima e quella dopo la gara contro il Tau: ovvero, allo stesso modo. Dopo il successo ad Altopascio, non c'è stato il minimo rilassamento e tutti sono stati sul pezzo'</b> .<br >Qualcuno sostiene che questa non sia una squadra con picchi di qualità eccelsi.<br > <b>L'ho sentito dire, ma non sono d'accordo. Secondo me ci sono almeno cinque ragazzi che danno del tu al pallone come pochi altri. Comunque, sempre che sia vero che non sia una squadra dalle grandissime qualità, bisogna riconoscere che ha il grande pregio di essere umile, seppur consapevole della propria forza</b> .<br >Durante l'anno ha spesso rinunciato al suo preferito 4-3-3 per passare al modulo a rombo.<br > <b>Nelle ultime dieci giornate abbiamo giocato sempre con un 4-4-2 a rombo. E' vero che preferisco giocare col tridente, ma se i tre attaccanti rimangono lassù a guardare, allora la squadra gioca all'opposto di come vorrei. Col cambio di modulo c'è stata la crescita di tanti ragazzi come Galantini, che giocando tre-quartista o interno di centrocampo ha fatto molto bene</b> .<br >Spesso molto suo giocatori, come ad esempio Ermini, cambiano passo con l'arretramento.<br > <b>E' successo con Ermini. Ma in partita non mi mai capitato di provare una soluzione che abbiamo sperimentato in allenamento, ovvero Galantini come terzino sinistro. Sicuramente è un ruolo che può ricoprire</b> .<br >Tutti i ragazzi sono da elogiare, ma credo che la difesa abbia avuto un ruolo fondamentale per dare equilibrio alla squadra.<br > <b>Sul rendimento di Donnini e Rondina avevamo pochi dubbi. Sul fatto che invece Cogli e Lari sapessero difendere bene, se devo essere sincero, non ero così sicuro. Invece tutta la retroguardia si è comportata sempre molto bene ed è stata un nostro punto di forza</b> .<br >C'è qualche singolo che l'ha stupita rispetto alle sue aspettative per il rendimento avuto?<br > <b>Non vorrei parlare di un singolo giocatore, ma a questa domanda non posso esimermi dal fare un nome. Chi mi ha stupito è stato sicuramente Torrini: a luglio pensavo che potesse trovare più spazio cambiando squadra. Invece sotto l'aspetto del temperamento, del recupero di palloni e della qualità mi ha stupito subito tantissimo. È un ragazzo intelligente e di cuore, che è diventato importantissimo per noi</b> .<br >E che è andato anche tanto bene da partire per la Sardegna con la Rappresentativa.<br > <b>A questo proposito mi ha stupito il fatto che Leone Ortega non abbia mai ricevuto convocazioni in rappresentativa. Anche lui è cresciuto tantissimo: ora sa fare anche il mediano, come ha dimostrato nella memorabile partita giocata a Margine Coperta. Adesso oltre a costruire bene gioco sa anche spezzare le manovre avversarie ed è un centrocampista completo</b> .<br >C'è una caratteristica che vorrebbe correggere di questa squadra quasi perfetta ?<br > <b>Spesso abbiamo fatto un po' fatica nei primi minuti. Solitamente nei primi venti minuti abbiamo cominciato piano: ancora non mi è riuscito di correggere questo difetto</b> .<br >Nonostante il largo margine, le avversarie in questo girone non mancavano.<br > <b>Assolutamente. Le nostre avversarie non sono peggio di noi. In particolare Tau, Sestese e Scandicci come valori sono molto vicine a noi. E questo forse conferma il fatto che i ragazzi hanno dimostrato di avere, al di là delle qualità tecniche, le doti necessarie per vincere un campionato. Hanno dimostrato di essere un grande gruppo, mostrando una straordinaria compattezza</b> . <br >Dopo aver visto sfuggire due titoli per un punto, stavolta il successo arrivato con largo anticipo. <br > <b>Non è stato facile digerire i due secondi posti, ma penso che alla fine abbiano vinto Sestese e Tau giustamente. In trenta giornate, di solito vince la più forte </b>. <br >L'eredità di Sestese e Tau, che dopo il titolo regionale hanno conquistato lo scudetto, sarà pesante?<br > <b>Per ora siamo talmente lontani che non ci pensiamo. Sarebbe folle pensare che se non vincessimo lo scudetto abbiamo fallito. Comunque cercheremo di preparare al meglio le due partite del triangolare per provare ad arrivare nelle sei. Siamo contenti di aver vinto il titolo regionale, ma non significa che ci accontentiamo..</b> .<br >C'è un po' il rischio di perdere il ritmo con la lunga sosta?<br > <b>Il rischio c'è. Nelle ultime tre partite cercheremo di far giocare molti minuti a Desiderio e Mgarn per far prendere loro quello che hanno perso con gli infortuni. A maggio dovremo trovare partite di livello anche per non arrivare con un mese di inattività alle spalle. Io e la Cattolica siamo inesperti sulla gestione delle finali, ma vedremo di farci trovare pronti</b> .
Cosimo Di Bari