- Allievi Regionali GIR.A - Elite
- Cattolica Virtus
-
5 - 0
- Calenzano
S.M.CATTOLICA VIRTUS: Parigi 6/7 (67' Morini sv), Cogli 7, Lari 6.5, Berti 8, Rondina 7 (66' Alinari sv), Donnini 7 (63' Decandia sv), Capecchi 6.5 (60' Scialdone 6.5), Torrini 6/7 (64' Dini sv), Mariani 6.5 (57' Galantini 6.5), Ortega 7, Desiderio 7+ (67' Gelonese sv). All.: Francesco Gozzi.
CALENZANO: Gjoli 6+, Bessi 6.5 (53' Pacini 6), Melani 6 (41' Tavanti 6+), Maggio 6.5, Sulaj 6.5, Berretti 6+, Kazazi 6+, Zanolla 6 (66' Baragli sv), Cece 6 (66' Jakay sv), Longinotti 6 (50' Gatto 6), Casucci sv (23' Cerciello 6). A disp.: Susanna. All.: Andrea Zotti.
ARBITRO: Nardi di Lucca.
RETI: 23' e 39' Ortega, 57' e 66' Desiderio, 65' Scialdone.
NOTE: nessun ammonito. Corner 6-1. Recupero 0+0.
Il titolo di campione d'inverno non rilassa né deconcentra la Cattolica che, uscita indenne da Sesto Fiorentino, si aggiudica il trentottesimo dei quarantacinque punti a disposizione nel girone di andata, blindando il vantaggio di quattro punti sui rossoblù. Davvero ottimo momento di forma per la squadra di Gozzi, che gira a mille e, anche se catapultata in una gara impervia, riesce gradualmente a prendere in pugno la partita e piazza cinque reti nel giro di 23 minuti che chiudono la contesa. Ha ben figurato per circa mezz'ora il Calenzano: dopo aver subito lo svantaggio (e il raddoppio), i rossoblù di Zotti hanno dovuto alzare bandiera bianca di fronte al tasso tecnico dei locali. Gozzi fa esordire il nuovo arrivo Desiderio (largo a destra nel tridente) e lancia Capecchi (a segno a Sesto) dal primo minuto. Per il resto, la formazione è blindata: davanti alla consueta (e collaudata) difesa a quattro trovano ancora spazio i tre che più garanzie stanno dando a Gozzi (Berti, Torrini e Ortega). Zotti, per fronteggiare il potenziale offensivo della capolista, opta per un 4-5-1: la difesa capitanata da Sulaj e Berretti rimane molto alta nel tentativo di lasciare in offside gli avversari; il mediano Maggio ha compiti difensivi, ma anche di impostazione ed è affiancato dagli scudieri Zanolla e Longinotti, che hanno licenza di inserirsi; un ruolo chiave nel match spetta agli esterni (Kazazi a sinistra e Casucci a destra), che, quando la squadra attacca, formano un tridente supportando Cece, mentre quando i giallorossi sono in possesso di palla devono essere i primi a pressare. Il Calenzano, col suo dinamismo e il suo entusiasmo, in avvio sorprende la Cattolica, che, come il vetro anteriore ghiacciato, accende sì il motore, ma aspetta che si liberi la visuale prima di partire. Al 9' Bessi da sinistra serve Kazazi che centralmente controlla e lascia partire un gran destro che sembra destinato sotto l'incrocio: Parigi decolla per arrivare dove sempre impossibile e devia in grande stile sopra la traversa. All'11' Maggio smarca in area Cece, che, solo davanti a Parigi, viene fermato da Nardi per fuorigioco. Berti, Torrini ed Ortega sono aggrediti con tanta efficacia che l'unica soluzione per loro (e per i difensori alle loro spalle) è il lancio lungo verso le punte; Mariani e compagni tengono impegnato il quartetto locale, ma non hanno occasioni per un buon quarto d'ora. Solo al 14' i giallorossi si affacciano nell'area ospite, chiedendo un penalty per uno sgambetto (forse involontario, sulla corsa) di Sulaj ai danni di Mariani (caparbio ad avventarsi sul pallone), ma Nardi lascia correre. Al 19' il Calenzano imbastisce una bella azione e, approfittando del terreno che fa scivolare Donnini, Cece prova a servire Casucci, fermato da Nardi per un altro fuorigioco (sul quale servirebbe la moviola). Gozzi passa al 4-3-1-2, spostando come tre-quartista Desiderio e la Cattolica entra in partita. Tanto che, quando al 23' arriva il vantaggio dei locali, il vento sembrava già cambiato qualche minuto: il gol, però, è frutto di un episodio. Su un corner da destra, infatti, Ortega calcia una parabola arcuata che senza deviazioni beffa Gjoli (il portiere calenzanese chiede un fallo che dalla tribuna non viene notato) e si insacca in rete per il vantaggio dei locali. La Cattolica adesso gioca bene, con Berti che dirige magistralmente a centrocampo e col tridente che fa scintille. Al 27' su una punizione di Berti, Donnini anticipa Gjoli di testa ed insacca, ma Nardi annulla rilevando la posizione irregolare del difensore classe '97. Passa un minuto e Capecchi si smarca in area per battere a rete, ma Gjoli respinge con una provvidenziale parata; sulla ribattuta Mariani appoggia a Ortega, il cui mancino viene parato dallo stesso Gjoli sul primo palo. I locali si rendono pericolosi anche con un tiro dal limite di Torrini su cross basso di Mariani e poi al 39' raddoppiano. A battere Gjoni è ancora il piede mancino di Ortega, con una punizione dal limite beffarda. Il Calenzano, che ha perso smalto a centrocampo e non riesce più ad innescare i suoi uomini d'attacco (intanto Cerciello ha rilevato l'infortunato Casucci), non dà cenni di reazione e così il primo tempo si chiude sul due a due a zero.
Nel secondo tempo la gara è saldamente in mano alla capolista, che continua ad attaccare per chiudere il conto ed evitare sorprese. Al 43' altro contatto in area tra Sulaj e Mariani (forse meno evidente di quello del primo tempo): anche stavolta Nardi decide di lasciare proseguire. Al 45' su un cross di Mariani, Desiderio anticipa Gjoli di testa e poi in scivolata, da posizione defilata, prova ad insaccare ma mette sul fondo. La Cattolica fa la partita, ma al 55' il Calenzano avrebbe l'occasione per rimettersi in corsa: su un cross di Maggio, Zanolla si libera per il tiro, ma viene contrastato al momento della conclusione dal provvidenziale recupero in tackle di Ortega e Parigi para senza difficoltà. Al 57' è un capolavoro di Desiderio a chiudere il conto: il numero 11 riceve da sinistra, controlla col destro e con lo stesso piede lascia partire un destro potente che si infila imprendibile sotto l'incrocio alla sinistra di Gjoli. Gli applausi per il giocatore giallorosso sono bipartisan. I locali chiedono un altro penalty per un contatto tra Tavanti e Desiderio, ma Nardi lascia correre, poi al 60' su un cross di Capecchi, il colpo di testa di Galantini finisce di poco sul fondo. Il Calenzano si vede in avanti al 61', quando Parigi esce tempestivamente per fermare Kazazi sull'assist di Gatto, poi è ancora la Cattolica a pungere. Prima, su un corner di Berti, Galantini, lasciato solo, di testa manda il pallone sul fondo. Poi al 65' lo stesso Galantini pesca tra le linee Scialdone che, scattato sul filo del fuorigioco, si presenta davanti a Gjoli e lo batte imparabilmente. Passa solo un minuto e l'assist di Ortega sorprende la scossa difesa del Calenzano e libera Desiderio, che in pallonetto firma il due a zero dei suoi. Da qui al fischio finale, i locali fanno possesso di palla senza troppo affondare e, poco prima dell'ottantesimo, la punizione di Maggio non inquadra lo specchio. Il cinque a zero è troppo severo per il Calenzano di Zotti, che per venti minuti ha dato del filo da torcere alla capolista, ma poi ha dovuto alzare bandiera bianca: sono altre le partite in cui andrà conquistata la salvezza, ma in quelle partite (in tutte!) servirà lo spirito mostrato in avvio di gara. Alla fine del girone di andata è possibile fare un primo bilancio per i giallorossi di Soffiano. Difficile augurarsi per Gozzi un avvio più positivo: a parte la parentesi di San Miniato, la squadra giallorossa è apparsa solidissima in difesa e ha saputo dimostrare di avere un guardaroba pieno di abiti adatti ad ogni tipo di gara: dalle (apparentemente) più semplici a quelle (apparentemente) più complesse. Detto questo, quattro punti di vantaggio non sono pochi ma nemmeno tanti: con tante avversari in corsa, sarà fondamentale (e Gozzi lo sa bene) non abbassare mai la guardia e affrontare il girone di ritorno con la stessa fame mostrata nel girone di andata.
Calciatoripiù: nella Cattolica spicca la prova di Berti, sempre più trascinatore di questo gruppo. Ottimo il pacchetto difensivo (Rondina e Donnini quasi non fanno più notizia, impeccabile anche Cogli), da sottolineare anche l'esordio di Desiderio, che dopo essere partito in punta di piedi ha mostrato i suoi numeri nella ripresa. Ortega non gioca la sua migliore gara, ma impreziosisce la prestazione con due reti e un assist. Bessi se l'è cavata bene nel primo tempo come terzino destro e non ha demeritato in avvio di ripresa a sinistra; Maggio, davanti alla difesa, ha cercato finché ha potuto di arginare gli avversari.
Cosimo Di Bari
S.M.CATTOLICA VIRTUS: Parigi 6/7 (67' Morini sv), Cogli 7, Lari 6.5, Berti 8, Rondina 7 (66' Alinari sv), Donnini 7 (63' Decandia sv), Capecchi 6.5 (60' Scialdone 6.5), Torrini 6/7 (64' Dini sv), Mariani 6.5 (57' Galantini 6.5), Ortega 7, Desiderio 7+ (67' Gelonese sv). All.: Francesco Gozzi.<br >CALENZANO: Gjoli 6+, Bessi 6.5 (53' Pacini 6), Melani 6 (41' Tavanti 6+), Maggio 6.5, Sulaj 6.5, Berretti 6+, Kazazi 6+, Zanolla 6 (66' Baragli sv), Cece 6 (66' Jakay sv), Longinotti 6 (50' Gatto 6), Casucci sv (23' Cerciello 6). A disp.: Susanna. All.: Andrea Zotti.<br >
ARBITRO: Nardi di Lucca.<br >
RETI: 23' e 39' Ortega, 57' e 66' Desiderio, 65' Scialdone.<br >NOTE: nessun ammonito. Corner 6-1. Recupero 0+0.
Il titolo di campione d'inverno non rilassa né deconcentra la Cattolica che, uscita indenne da Sesto Fiorentino, si aggiudica il trentottesimo dei quarantacinque punti a disposizione nel girone di andata, blindando il vantaggio di quattro punti sui rossoblù. Davvero ottimo momento di forma per la squadra di Gozzi, che gira a mille e, anche se catapultata in una gara impervia, riesce gradualmente a prendere in pugno la partita e piazza cinque reti nel giro di 23 minuti che chiudono la contesa. Ha ben figurato per circa mezz'ora il Calenzano: dopo aver subito lo svantaggio (e il raddoppio), i rossoblù di Zotti hanno dovuto alzare bandiera bianca di fronte al tasso tecnico dei locali. Gozzi fa esordire il nuovo arrivo Desiderio (largo a destra nel tridente) e lancia Capecchi (a segno a Sesto) dal primo minuto. Per il resto, la formazione è blindata: davanti alla consueta (e collaudata) difesa a quattro trovano ancora spazio i tre che più garanzie stanno dando a Gozzi (Berti, Torrini e Ortega). Zotti, per fronteggiare il potenziale offensivo della capolista, opta per un 4-5-1: la difesa capitanata da Sulaj e Berretti rimane molto alta nel tentativo di lasciare in offside gli avversari; il mediano Maggio ha compiti difensivi, ma anche di impostazione ed è affiancato dagli scudieri Zanolla e Longinotti, che hanno licenza di inserirsi; un ruolo chiave nel match spetta agli esterni (Kazazi a sinistra e Casucci a destra), che, quando la squadra attacca, formano un tridente supportando Cece, mentre quando i giallorossi sono in possesso di palla devono essere i primi a pressare. Il Calenzano, col suo dinamismo e il suo entusiasmo, in avvio sorprende la Cattolica, che, come il vetro anteriore ghiacciato, accende sì il motore, ma aspetta che si liberi la visuale prima di partire. Al 9' Bessi da sinistra serve Kazazi che centralmente controlla e lascia partire un gran destro che sembra destinato sotto l'incrocio: Parigi decolla per arrivare dove sempre impossibile e devia in grande stile sopra la traversa. All'11' Maggio smarca in area Cece, che, solo davanti a Parigi, viene fermato da Nardi per fuorigioco. Berti, Torrini ed Ortega sono aggrediti con tanta efficacia che l'unica soluzione per loro (e per i difensori alle loro spalle) è il lancio lungo verso le punte; Mariani e compagni tengono impegnato il quartetto locale, ma non hanno occasioni per un buon quarto d'ora. Solo al 14' i giallorossi si affacciano nell'area ospite, chiedendo un penalty per uno sgambetto (forse involontario, sulla corsa) di Sulaj ai danni di Mariani (caparbio ad avventarsi sul pallone), ma Nardi lascia correre. Al 19' il Calenzano imbastisce una bella azione e, approfittando del terreno che fa scivolare Donnini, Cece prova a servire Casucci, fermato da Nardi per un altro fuorigioco (sul quale servirebbe la moviola). Gozzi passa al 4-3-1-2, spostando come tre-quartista Desiderio e la Cattolica entra in partita. Tanto che, quando al 23' arriva il vantaggio dei locali, il vento sembrava già cambiato qualche minuto: il gol, però, è frutto di un episodio. Su un corner da destra, infatti, Ortega calcia una parabola arcuata che senza deviazioni beffa Gjoli (il portiere calenzanese chiede un fallo che dalla tribuna non viene notato) e si insacca in rete per il vantaggio dei locali. La Cattolica adesso gioca bene, con Berti che dirige magistralmente a centrocampo e col tridente che fa scintille. Al 27' su una punizione di Berti, Donnini anticipa Gjoli di testa ed insacca, ma Nardi annulla rilevando la posizione irregolare del difensore classe '97. Passa un minuto e Capecchi si smarca in area per battere a rete, ma Gjoli respinge con una provvidenziale parata; sulla ribattuta Mariani appoggia a Ortega, il cui mancino viene parato dallo stesso Gjoli sul primo palo. I locali si rendono pericolosi anche con un tiro dal limite di Torrini su cross basso di Mariani e poi al 39' raddoppiano. A battere Gjoni è ancora il piede mancino di Ortega, con una punizione dal limite beffarda. Il Calenzano, che ha perso smalto a centrocampo e non riesce più ad innescare i suoi uomini d'attacco (intanto Cerciello ha rilevato l'infortunato Casucci), non dà cenni di reazione e così il primo tempo si chiude sul due a due a zero.<br >Nel secondo tempo la gara è saldamente in mano alla capolista, che continua ad attaccare per chiudere il conto ed evitare sorprese. Al 43' altro contatto in area tra Sulaj e Mariani (forse meno evidente di quello del primo tempo): anche stavolta Nardi decide di lasciare proseguire. Al 45' su un cross di Mariani, Desiderio anticipa Gjoli di testa e poi in scivolata, da posizione defilata, prova ad insaccare ma mette sul fondo. La Cattolica fa la partita, ma al 55' il Calenzano avrebbe l'occasione per rimettersi in corsa: su un cross di Maggio, Zanolla si libera per il tiro, ma viene contrastato al momento della conclusione dal provvidenziale recupero in tackle di Ortega e Parigi para senza difficoltà. Al 57' è un capolavoro di Desiderio a chiudere il conto: il numero 11 riceve da sinistra, controlla col destro e con lo stesso piede lascia partire un destro potente che si infila imprendibile sotto l'incrocio alla sinistra di Gjoli. Gli applausi per il giocatore giallorosso sono bipartisan. I locali chiedono un altro penalty per un contatto tra Tavanti e Desiderio, ma Nardi lascia correre, poi al 60' su un cross di Capecchi, il colpo di testa di Galantini finisce di poco sul fondo. Il Calenzano si vede in avanti al 61', quando Parigi esce tempestivamente per fermare Kazazi sull'assist di Gatto, poi è ancora la Cattolica a pungere. Prima, su un corner di Berti, Galantini, lasciato solo, di testa manda il pallone sul fondo. Poi al 65' lo stesso Galantini pesca tra le linee Scialdone che, scattato sul filo del fuorigioco, si presenta davanti a Gjoli e lo batte imparabilmente. Passa solo un minuto e l'assist di Ortega sorprende la scossa difesa del Calenzano e libera Desiderio, che in pallonetto firma il due a zero dei suoi. Da qui al fischio finale, i locali fanno possesso di palla senza troppo affondare e, poco prima dell'ottantesimo, la punizione di Maggio non inquadra lo specchio. Il cinque a zero è troppo severo per il Calenzano di Zotti, che per venti minuti ha dato del filo da torcere alla capolista, ma poi ha dovuto alzare bandiera bianca: sono altre le partite in cui andrà conquistata la salvezza, ma in quelle partite (in tutte!) servirà lo spirito mostrato in avvio di gara. Alla fine del girone di andata è possibile fare un primo bilancio per i giallorossi di Soffiano. Difficile augurarsi per Gozzi un avvio più positivo: a parte la parentesi di San Miniato, la squadra giallorossa è apparsa solidissima in difesa e ha saputo dimostrare di avere un guardaroba pieno di abiti adatti ad ogni tipo di gara: dalle (apparentemente) più semplici a quelle (apparentemente) più complesse. Detto questo, quattro punti di vantaggio non sono pochi ma nemmeno tanti: con tante avversari in corsa, sarà fondamentale (e Gozzi lo sa bene) non abbassare mai la guardia e affrontare il girone di ritorno con la stessa fame mostrata nel girone di andata. <br ><b>
Calciatoripiù</b>: nella Cattolica spicca la prova di <b>Berti</b>, sempre più trascinatore di questo gruppo. Ottimo il pacchetto difensivo (<b>Rondina </b>e <b>Donnini </b> quasi non fanno più notizia, impeccabile anche <b>Cogli</b>), da sottolineare anche l'esordio di <b>Desiderio</b>, che dopo essere partito in punta di piedi ha mostrato i suoi numeri nella ripresa. <b>Ortega </b>non gioca la sua migliore gara, ma impreziosisce la prestazione con due reti e un assist. <b>Bessi </b>se l'è cavata bene nel primo tempo come terzino destro e non ha demeritato in avvio di ripresa a sinistra; <b>Maggio</b>, davanti alla difesa, ha cercato finché ha potuto di arginare gli avversari.
Cosimo Di Bari