- Allievi Regionali GIR.A - Elite
- Sporting Arno
-
0 - 4
- Sestese
SPORTING ARNO: Compagnoni 6, Marzoli 6,5 (66' Galli 6), Narcisi 5,5, Caramelli 6- (45' Di Gennaro 6-), Gelli 5,5, Giachi 6-, Lo Moro 6-, Batisti 6- (45' Bulgarelli 6), Stoppioni 6- (58' Bragantini 6), Vargas 5,5, Jakaj 6. All.: Gabriele Sarti.
SESTESE: Ravenni 6,5, Passignani 6, Santolini 6,5 (41' Capochiani 6,5), Fabbri 6,5 (60' Brilli 6), Tarantino 7, Casini 7, Rivas 6,5 (41' Bestrova 6), Pantiferi 6,5, Grassi 6,5 (66' Simoni 6,5), Malotti 8 (56' Tortelli 6,5), Picci 6,5 (49' Di Ninni 6,5). A disp.: Borgioli. All.: Nico Scardigli.
ARBITRO: Rescigni di Firenze.
RETI: 30' aut. Gelli, 40' Malotti, 60' rig. Grassi, 80' Di Ninni.
NOTE: ammoniti Di Gennaro al 50' e Passignani al 63'. Recupero 0'+0'.
Classifica alla mano, ci saremmo aspettati una partita quantomeno più equilibrata ed invece abbiamo assistito ad un incontro a senso unico. Tra Sporting Arno e Sestese hanno fatto la differenza le motivazioni: i padroni di casa, con l'accesso alla Coppa Regionale ormai acquisito, sono rimasti in partita soltanto per mezzora; gli ospiti sembrano aver riversato sul campo di Badia a Settimo la massima determinazione, derivante dalla rabbia per l'esclusione dalla top five. Entrambi gli allenatori optano per il 4-2-3-1: Sarti lancia Vargas come unico punto di riferimento avanzato; il modulo di Scardigli, invece, in fase di attacco assomiglia molto ad un 4-2-4, nel quale Fabbri e Pantiferi ricoprono il ruolo fondamentale di interditori davanti alla difesa. L'avvio degli ospiti è lanciato: Malotti impegna subito Compagnoni con una violenta staffilata, disinnescata dai pugni del portiere dello Sporting. Il numero 1 dei padroni di casa sarà nuovamente protagonista al 14', quando riesce a respingere il piazzato di Fabbri e a neutralizzare il susseguente tentativo ravvicinato di Grassi. Il monologo degli ospiti si interrompe al 17', nel momento in cui Lo Moro impegna Ravenni con un diagonale potente ed angolato. La squadra di Sarti sembra essersi scossa e prova a beneficiare dell'atteggiamento spregiudicato degli avversari colpendo in contropiede: Stoppioni conclude la sua iniziativa personale con un tiro impreciso. Al 21', sale in cattedra Marzoli: l'ex Isolotto si fa tutto il campo palla al piede prima di innescare lo stesso Stoppioni, il cui piattone si rivelerà piuttosto sbilenco. Passano tre minuti e lo scatenato Marzoli si riaffaccia nuovamente in avanti, sterza verso il centro, ma strozza il suo tentativo con il mancino. Alla mezz'ora di gioco, ecco materializzarsi il vantaggio dei rossoblu: Gelli devia sfortunatamente verso la sua porta il tiro-cross effettuato da Malotti e trafigge Compagnoni. I padroni di casa accusano oltremodo il colpo subito e non avranno più la forza per abbozzare una decisa reazione. Neanche il tempo di rimettere la palla al centro del campo che Picci, al termine di una travolgente azione personale, si presenta davanti al portiere locale, ma, stremato, gli calcia addosso. Al 35', Grassi, lanciato in profondità, scavalca l'estremo difensore rosanero in uscita, ma il suo pallonetto termina a lato. La Sestese è un fiume in piena: i giocatori ospiti, tramite rapide combinazioni negli spazi stretti, riescono a sviluppare chance da rete con una facilità disarmante. Al 37', Compagnoni si salva con i piedi sull'ennesimo tentativo ravvicinato effettuato dagli attaccanti avversari. Prima dell'intervallo, la truppa di Scardigli ottiene il meritato raddoppio: Malotti dipinge una splendida parabola direttamente su calcio di punizione che si insacca all'incrocio dei pali.
La ripresa sarà contraddistinta da un ritmo più basso e da un numero di emozioni nettamente inferiore rispetto a quello della prima frazione. Gli ospiti baderanno alla gestione del doppio vantaggio e colpiranno in contropiede; i padroni di casa non avranno le forze e le motivazioni necessarie per riportare la gara su binari accettabili. Al 49', Stoppioni effettua un break a metà campo e serve Vargas, la cui conclusione finisce a lato. Al 57', dall'altra parte, Grassi semina il panico con una percussione centrale, ma viene arginato dall'intervento provvidenziale di Giachi. Trascorrono tre giri di lancetta e la Sestese trova il tris: Narcisi stende il neoentrato Di Ninni nella propria area, provocando il penalty in favore dei rossoblu. Grassi realizza spiazzando Compagnoni. In pieno recupero, la Sestese cala il poker con Di Ninni, il quale, tutto solo all'interno dell'area di rigore, non ha difficoltà nel depositare la sfera nel sacco. La compagine di Sarti, dunque, non si avvicina nel migliore dei modi all'incombente impegno di Coppa Regionale; vista la qualità sopraffina del gioco espresso in quest'ultimo impegno di campionato, aumenta il senso di rammarico nello spogliatoio sestese per aver mancato l'obiettivo stagionale.
Calciatoripiù: Malotti (Sestese): 8 ispira la manovra offensiva degli ospiti e si crea spesso lo spazio per la conclusione. Esemplare la punizione del provvisorio due a zero. Marzoli (Sporting Arno): 6,5 la determinazione ed il temperamento sono le sue prerogative. Nel corso del primo tempo, riesce ad autoprodursi due chance da rete.
Andrea Doccula
SPORTING ARNO: Compagnoni 6, Marzoli 6,5 (66' Galli 6), Narcisi 5,5, Caramelli 6- (45' Di Gennaro 6-), Gelli 5,5, Giachi 6-, Lo Moro 6-, Batisti 6- (45' Bulgarelli 6), Stoppioni 6- (58' Bragantini 6), Vargas 5,5, Jakaj 6. All.: Gabriele Sarti.<br >SESTESE: Ravenni 6,5, Passignani 6, Santolini 6,5 (41' Capochiani 6,5), Fabbri 6,5 (60' Brilli 6), Tarantino 7, Casini 7, Rivas 6,5 (41' Bestrova 6), Pantiferi 6,5, Grassi 6,5 (66' Simoni 6,5), Malotti 8 (56' Tortelli 6,5), Picci 6,5 (49' Di Ninni 6,5). A disp.: Borgioli. All.: Nico Scardigli.<br >
ARBITRO: Rescigni di Firenze.<br >
RETI: 30' aut. Gelli, 40' Malotti, 60' rig. Grassi, 80' Di Ninni.<br >NOTE: ammoniti Di Gennaro al 50' e Passignani al 63'. Recupero 0'+0'.
Classifica alla mano, ci saremmo aspettati una partita quantomeno più equilibrata ed invece abbiamo assistito ad un incontro a senso unico. Tra Sporting Arno e Sestese hanno fatto la differenza le motivazioni: i padroni di casa, con l'accesso alla Coppa Regionale ormai acquisito, sono rimasti in partita soltanto per mezzora; gli ospiti sembrano aver riversato sul campo di Badia a Settimo la massima determinazione, derivante dalla rabbia per l'esclusione dalla top five. Entrambi gli allenatori optano per il 4-2-3-1: Sarti lancia Vargas come unico punto di riferimento avanzato; il modulo di Scardigli, invece, in fase di attacco assomiglia molto ad un 4-2-4, nel quale Fabbri e Pantiferi ricoprono il ruolo fondamentale di interditori davanti alla difesa. L'avvio degli ospiti è lanciato: Malotti impegna subito Compagnoni con una violenta staffilata, disinnescata dai pugni del portiere dello Sporting. Il numero 1 dei padroni di casa sarà nuovamente protagonista al 14', quando riesce a respingere il piazzato di Fabbri e a neutralizzare il susseguente tentativo ravvicinato di Grassi. Il monologo degli ospiti si interrompe al 17', nel momento in cui Lo Moro impegna Ravenni con un diagonale potente ed angolato. La squadra di Sarti sembra essersi scossa e prova a beneficiare dell'atteggiamento spregiudicato degli avversari colpendo in contropiede: Stoppioni conclude la sua iniziativa personale con un tiro impreciso. Al 21', sale in cattedra Marzoli: l'ex Isolotto si fa tutto il campo palla al piede prima di innescare lo stesso Stoppioni, il cui piattone si rivelerà piuttosto sbilenco. Passano tre minuti e lo scatenato Marzoli si riaffaccia nuovamente in avanti, sterza verso il centro, ma strozza il suo tentativo con il mancino. Alla mezz'ora di gioco, ecco materializzarsi il vantaggio dei rossoblu: Gelli devia sfortunatamente verso la sua porta il tiro-cross effettuato da Malotti e trafigge Compagnoni. I padroni di casa accusano oltremodo il colpo subito e non avranno più la forza per abbozzare una decisa reazione. Neanche il tempo di rimettere la palla al centro del campo che Picci, al termine di una travolgente azione personale, si presenta davanti al portiere locale, ma, stremato, gli calcia addosso. Al 35', Grassi, lanciato in profondità, scavalca l'estremo difensore rosanero in uscita, ma il suo pallonetto termina a lato. La Sestese è un fiume in piena: i giocatori ospiti, tramite rapide combinazioni negli spazi stretti, riescono a sviluppare chance da rete con una facilità disarmante. Al 37', Compagnoni si salva con i piedi sull'ennesimo tentativo ravvicinato effettuato dagli attaccanti avversari. Prima dell'intervallo, la truppa di Scardigli ottiene il meritato raddoppio: Malotti dipinge una splendida parabola direttamente su calcio di punizione che si insacca all'incrocio dei pali. <br >La ripresa sarà contraddistinta da un ritmo più basso e da un numero di emozioni nettamente inferiore rispetto a quello della prima frazione. Gli ospiti baderanno alla gestione del doppio vantaggio e colpiranno in contropiede; i padroni di casa non avranno le forze e le motivazioni necessarie per riportare la gara su binari accettabili. Al 49', Stoppioni effettua un break a metà campo e serve Vargas, la cui conclusione finisce a lato. Al 57', dall'altra parte, Grassi semina il panico con una percussione centrale, ma viene arginato dall'intervento provvidenziale di Giachi. Trascorrono tre giri di lancetta e la Sestese trova il tris: Narcisi stende il neoentrato Di Ninni nella propria area, provocando il penalty in favore dei rossoblu. Grassi realizza spiazzando Compagnoni. In pieno recupero, la Sestese cala il poker con Di Ninni, il quale, tutto solo all'interno dell'area di rigore, non ha difficoltà nel depositare la sfera nel sacco. La compagine di Sarti, dunque, non si avvicina nel migliore dei modi all'incombente impegno di Coppa Regionale; vista la qualità sopraffina del gioco espresso in quest'ultimo impegno di campionato, aumenta il senso di rammarico nello spogliatoio sestese per aver mancato l'obiettivo stagionale. <br ><b>
Calciatoripiù: Malotti (Sestese): 8</b> ispira la manovra offensiva degli ospiti e si crea spesso lo spazio per la conclusione. Esemplare la punizione del provvisorio due a zero. <b>Marzoli (Sporting Arno): 6,5</b> la determinazione ed il temperamento sono le sue prerogative. Nel corso del primo tempo, riesce ad autoprodursi due chance da rete.
Andrea Doccula