- Giovanissimi B GIR.A
- Affrico
-
1 - 1
- Olimpia Firenze
AFFRICO: Scardi, Marescotti, Ratti, Chiari, Becagli, Baronti, Ricci, Bini (56' Montaguti), Malenotti, Conti, Menarini (51' Nappo). A disp.: Fiore, Del Pasqua, Grattarola, Crescioli. All.: Crocchini.
OLIMPIA FIRENZE: Gualandi, Nardini, Amoddio, Zacchi, Sacchi, Lanza (66' Ciancaleoni), Andrade, Brilli, Vecchi (69' Beragnoli), Saccardi, Cuccuru Davide (53' Somigli). A disp.: Salucci, Farulli, Vegni, Cuccuru Leonardo. All.: Zanobini.
ARBITRO: Santini di Firenze.
RETI: 18' Andrade, 64' Malenotti.
Vedere certe partite è un piacere che fa passare in secondo piano il freddo e soprattutto la scarsa illuminazione dello stadio dell'Affrico. Il match è stato una gioia per gli occhi. Le due squadre hanno dato il tutto per tutto e probabilmente sono riuscite a giocare come volevano. Di fronte Affrico ed Olimpia. I biancoblu a inizio campionato davano l'impressione di essere una squadra potenzialmente forte, simpatica, ma spesso perdente, poi hanno cominciato a macinare risultati e a risalire in classifica. I gialloneri sono sempre stati nelle prime posizioni, a fronte di prestazioni buone qualitativamente e vincenti. Le squadre partono a spron battuto, la velocità delle azioni è impressionante, l'esecuzione delle giocate precisa; nessuno tira indietro il piede, ma il confronto, benché molto deciso, è corretto. La prima azione vede protagonista l'Olimpia con Andrade, che tiene caparbiamente palla lungo la fascia e arriva al tiro. Subito dopo sono ancora i gialloneri ad arrivare alla conclusione, quindi è la volta dell'Affrico ad essere pericoloso con due azioni consecutive. In particolare, in una di queste, Malenotti si fa avanti saltando due uomini splendidamente, ma viene fermato da un intervento difensivo veramente eccellente di Nardini. Tutti e ventidue i giocatori appaiono veloci, determinati e con le idee chiare. L'Affrico chiude rapidamente tutti gli spazi ed è molto attento nella fase difensiva, che inizia alta con un gran pressing e il movimento a tutto campo degli attaccanti. Appena in possesso del pallone, i giocatori ripartono in velocità, trovando di fronte a sé l'ottimo pacchetto arretrato della formazione di Zanobini. Anche l'Olimpia, dal canto suo, replica costruendo molte occasioni: i cambi di fronte si succedono ed il pallone nel giro di pochi secondi passa da un'area all'altra, quasi sempre giocato a terra, raramente sprecato. Al 18' Amodio vola sulla fascia sinistra e va al tiro, contrato, il pallone resta in area e giunge sui piedi di Andrade che porta l'Olimpia in vantaggio, castigando il primo vero errore difensivo dell'Affrico, che però non ha nessuna intenzione di mollare. La gara continua incalzante, con azioni continue, tiri, interventi difensivi, galoppate sulla fascia, passaggi palla a terra. Non c'è veramente un attimo di tregua. Prendendo alcuni appunti a caso leggiamo: azione combinata del quartetto d'attacco dei biancoblu; Brilli li ferma e riparte. Punizione di Brilli, parata. Bellissimo lancio di Malenotti per Menarini che poteva tirare forse subito, ma comunque viene ben coperto da Nardini; Amodio incontenibile quando va in velocità sulla fascia; bella triangolazione dell'Olimpia, che sfiora il raddoppio. A fine primo tempo l'Olimpia sembra trovare più spazio ma ecco poco prima del fischio un gran tiro di Malenotti prima e di Conti poi. Chi si ferma, o chi traccheggia, rischia grosso; molto bravo Bini che tiene palla, difende, fa salire la squadra, serve con precisione i compagni, si smarca, ragiona e fa ragionare: un ottimo centrocampista di qualità. Il primo tempo si chiude col portiere che anticipa Malenotti attorniato palla al piede da tre giocatori. Nel secondo tempo la musica non cambia, almeno all'inizio. Prima Conti per l'Affrico e poi Cuccuru e Sacchi per l'Olimpia hanno occasioni da gol. Poi la partita sembra cambiare, sembra che l'Olimpia possa reggere e l'Affrico debba invece schiantare; la squadra non si muove più all'unisono, i difensori biancoblu non spingono più come prima, non anticipano più in difesa. Gli attaccanti vengono lasciati soli quando avanzano. Ma siccome le partite sono decise anche dagli episodi, non possiamo non citare una fantastica parata in tuffo di Scardi su tiro di Vecchi, lanciato splendidamente da Brilli. Se l'Olimpia spadroneggia tra il 10' ed il 20' della ripresa, l'Affrico torna in partita nei minuti successivi, facendo leva sulla grinta e sul cuore, e forse sono due tiri di Malonetti e Ricci a rendere fiducia alla squadra di casa. Con la sostituzione di Bini e Menarini, eccellenti nel primo tempo, sale in cattedra un ottimo Ricci, che riconquista palloni su palloni, fa rifiatare la difesa e ripartire la squadra, apre spazi in cui può gettarsi Malenotti, autore di una partita monumentale per impegno, lotta, aiuto ai compagni e qualità tecniche straordinarie. L'Olimpia, gran bel collettivo, dal canto suo continua a macinare calcio, dimostrando di meritare la posizione in classifica, ma al 29' subisce il pareggio dell'Affrico. Fa tutto Malenotti: ottiene il pallone su un lancio da centrocampo di Ricci, avanza, non si lascia fermare da ben tre avversari e supera il portiere con un pallonetto delizioso. La palla ci mette moltissimo ad entrare in porta, ammesso che sia entrata, visto che dalla tribuna non è possibile vedere se la linea bianca è stata varcata; i difensori la respingono e protestano con l'arbitro, che ammonisce Amodio e convalida il gol. Poi il ritmo si fa più lento e finisce così, 1-1 al termine di una gara indimenticabile.
CALCIATORIPIU': Sarebbero tutti da segnalare, ma dobbiamo limitarci a citare quelli che più ci hanno impressionato. Gualandi (Olimpia): in diverse occasioni ha fatto davvero l'ultimo difensore, nel senso che è stato lui a piombare sui piedi dell'attaccante avversario che stava per tirare. Nardini, Amoddio, Sacchi (Olimpia): i primi due volano sulla fascia, sono determinati e bravi tecnicamente. In difesa sanno sempre cosa fare: eccellenti sia nei contrasti che nelle ripartenze. Sacchi è un baluardo. Nessuno butta via un pallone. Brilli, Zacchi, Saccardi (Olimpia): la cucitura delle azioni tra attacco e difesa avviene da parte loro. Inoltre sono dotati di un'ottima tecnica. Scardi (Affrico): se l'Affrico ha potuto inseguire il pareggio è merito della straordinaria parata di Scardi nel momento di maggiore difficoltà. Bravissimo anche in altre occasioni. Malenotti (Affrico): monumentale, l'abbiamo già detto. Nel momento di difficoltà ha comunque tenuto palla, difeso, cercato di far salire la squadra, ragionato, spinto. Non si è mai perso d'animo. Tecnicamente gioca col pallone incollato al piede. Bini, Menarini (Affrico): primo tempo eccezionale, la fase difensiva partiva da loro e manovravano in avanti in velocità insieme a Malenotti e Conti, ben supportati dai difensori di fascia. Sostituiti nel secondo tempo, in calo e probabilmente stanchi. Marescotti (Affrico): una spina nel fianco degli avversari nel primo tempo, su tutta la fascia. Ricci (Affrico): ad un certo punto, nel secondo tempo, si è notato lui a spazzare, difendere, rompere il ritmo agli avversari, tirare, dialogare con gli attaccanti, lanciare Malenotti, restare lucido. Essenziale per il ritorno in partita dell'Affrico.
Riccardo Ricci
AFFRICO: Scardi, Marescotti, Ratti, Chiari, Becagli, Baronti, Ricci, Bini (56' Montaguti), Malenotti, Conti, Menarini (51' Nappo). A disp.: Fiore, Del Pasqua, Grattarola, Crescioli. All.: Crocchini.<br >OLIMPIA FIRENZE: Gualandi, Nardini, Amoddio, Zacchi, Sacchi, Lanza (66' Ciancaleoni), Andrade, Brilli, Vecchi (69' Beragnoli), Saccardi, Cuccuru Davide (53' Somigli). A disp.: Salucci, Farulli, Vegni, Cuccuru Leonardo. All.: Zanobini.<br >
ARBITRO: Santini di Firenze.<br >
RETI: 18' Andrade, 64' Malenotti.
Vedere certe partite è un piacere che fa passare in secondo piano il freddo e soprattutto la scarsa illuminazione dello stadio dell'Affrico. Il match è stato una gioia per gli occhi. Le due squadre hanno dato il tutto per tutto e probabilmente sono riuscite a giocare come volevano. Di fronte Affrico ed Olimpia. I biancoblu a inizio campionato davano l'impressione di essere una squadra potenzialmente forte, simpatica, ma spesso perdente, poi hanno cominciato a macinare risultati e a risalire in classifica. I gialloneri sono sempre stati nelle prime posizioni, a fronte di prestazioni buone qualitativamente e vincenti. Le squadre partono a spron battuto, la velocità delle azioni è impressionante, l'esecuzione delle giocate precisa; nessuno tira indietro il piede, ma il confronto, benché molto deciso, è corretto. La prima azione vede protagonista l'Olimpia con Andrade, che tiene caparbiamente palla lungo la fascia e arriva al tiro. Subito dopo sono ancora i gialloneri ad arrivare alla conclusione, quindi è la volta dell'Affrico ad essere pericoloso con due azioni consecutive. In particolare, in una di queste, Malenotti si fa avanti saltando due uomini splendidamente, ma viene fermato da un intervento difensivo veramente eccellente di Nardini. Tutti e ventidue i giocatori appaiono veloci, determinati e con le idee chiare. L'Affrico chiude rapidamente tutti gli spazi ed è molto attento nella fase difensiva, che inizia alta con un gran pressing e il movimento a tutto campo degli attaccanti. Appena in possesso del pallone, i giocatori ripartono in velocità, trovando di fronte a sé l'ottimo pacchetto arretrato della formazione di Zanobini. Anche l'Olimpia, dal canto suo, replica costruendo molte occasioni: i cambi di fronte si succedono ed il pallone nel giro di pochi secondi passa da un'area all'altra, quasi sempre giocato a terra, raramente sprecato. Al 18' Amodio vola sulla fascia sinistra e va al tiro, contrato, il pallone resta in area e giunge sui piedi di Andrade che porta l'Olimpia in vantaggio, castigando il primo vero errore difensivo dell'Affrico, che però non ha nessuna intenzione di mollare. La gara continua incalzante, con azioni continue, tiri, interventi difensivi, galoppate sulla fascia, passaggi palla a terra. Non c'è veramente un attimo di tregua. Prendendo alcuni appunti a caso leggiamo: azione combinata del quartetto d'attacco dei biancoblu; Brilli li ferma e riparte. Punizione di Brilli, parata. Bellissimo lancio di Malenotti per Menarini che poteva tirare forse subito, ma comunque viene ben coperto da Nardini; Amodio incontenibile quando va in velocità sulla fascia; bella triangolazione dell'Olimpia, che sfiora il raddoppio. A fine primo tempo l'Olimpia sembra trovare più spazio ma ecco poco prima del fischio un gran tiro di Malenotti prima e di Conti poi. Chi si ferma, o chi traccheggia, rischia grosso; molto bravo Bini che tiene palla, difende, fa salire la squadra, serve con precisione i compagni, si smarca, ragiona e fa ragionare: un ottimo centrocampista di qualità. Il primo tempo si chiude col portiere che anticipa Malenotti attorniato palla al piede da tre giocatori. Nel secondo tempo la musica non cambia, almeno all'inizio. Prima Conti per l'Affrico e poi Cuccuru e Sacchi per l'Olimpia hanno occasioni da gol. Poi la partita sembra cambiare, sembra che l'Olimpia possa reggere e l'Affrico debba invece schiantare; la squadra non si muove più all'unisono, i difensori biancoblu non spingono più come prima, non anticipano più in difesa. Gli attaccanti vengono lasciati soli quando avanzano. Ma siccome le partite sono decise anche dagli episodi, non possiamo non citare una fantastica parata in tuffo di Scardi su tiro di Vecchi, lanciato splendidamente da Brilli. Se l'Olimpia spadroneggia tra il 10' ed il 20' della ripresa, l'Affrico torna in partita nei minuti successivi, facendo leva sulla grinta e sul cuore, e forse sono due tiri di Malonetti e Ricci a rendere fiducia alla squadra di casa. Con la sostituzione di Bini e Menarini, eccellenti nel primo tempo, sale in cattedra un ottimo Ricci, che riconquista palloni su palloni, fa rifiatare la difesa e ripartire la squadra, apre spazi in cui può gettarsi Malenotti, autore di una partita monumentale per impegno, lotta, aiuto ai compagni e qualità tecniche straordinarie. L'Olimpia, gran bel collettivo, dal canto suo continua a macinare calcio, dimostrando di meritare la posizione in classifica, ma al 29' subisce il pareggio dell'Affrico. Fa tutto Malenotti: ottiene il pallone su un lancio da centrocampo di Ricci, avanza, non si lascia fermare da ben tre avversari e supera il portiere con un pallonetto delizioso. La palla ci mette moltissimo ad entrare in porta, ammesso che sia entrata, visto che dalla tribuna non è possibile vedere se la linea bianca è stata varcata; i difensori la respingono e protestano con l'arbitro, che ammonisce Amodio e convalida il gol. Poi il ritmo si fa più lento e finisce così, 1-1 al termine di una gara indimenticabile.<br >CALCIATORIPIU': Sarebbero tutti da segnalare, ma dobbiamo limitarci a citare quelli che più ci hanno impressionato. Gualandi (Olimpia): in diverse occasioni ha fatto davvero l'ultimo difensore, nel senso che è stato lui a piombare sui piedi dell'attaccante avversario che stava per tirare. Nardini, Amoddio, Sacchi (Olimpia): i primi due volano sulla fascia, sono determinati e bravi tecnicamente. In difesa sanno sempre cosa fare: eccellenti sia nei contrasti che nelle ripartenze. Sacchi è un baluardo. Nessuno butta via un pallone. Brilli, Zacchi, Saccardi (Olimpia): la cucitura delle azioni tra attacco e difesa avviene da parte loro. Inoltre sono dotati di un'ottima tecnica. Scardi (Affrico): se l'Affrico ha potuto inseguire il pareggio è merito della straordinaria parata di Scardi nel momento di maggiore difficoltà. Bravissimo anche in altre occasioni. Malenotti (Affrico): monumentale, l'abbiamo già detto. Nel momento di difficoltà ha comunque tenuto palla, difeso, cercato di far salire la squadra, ragionato, spinto. Non si è mai perso d'animo. Tecnicamente gioca col pallone incollato al piede. Bini, Menarini (Affrico): primo tempo eccezionale, la fase difensiva partiva da loro e manovravano in avanti in velocità insieme a Malenotti e Conti, ben supportati dai difensori di fascia. Sostituiti nel secondo tempo, in calo e probabilmente stanchi. Marescotti (Affrico): una spina nel fianco degli avversari nel primo tempo, su tutta la fascia. Ricci (Affrico): ad un certo punto, nel secondo tempo, si è notato lui a spazzare, difendere, rompere il ritmo agli avversari, tirare, dialogare con gli attaccanti, lanciare Malenotti, restare lucido. Essenziale per il ritorno in partita dell'Affrico.
Riccardo Ricci