• Berretti GIR.C
  • Lupa Roma
  • 0 - 5
  • Livorno


LUPA ROMA (4-3-1-2): Serafini, Centonze, Loiali, Sarrocco, Pace, Bellistri, Rita, Bianchi (62' Paternoster), Cucciari, Svidercoschi, Saltalamacchia (67' Baldassi). A disp.: Chingari; Frangella, Stante, Aureli, Gambale, Perfetti, Tubani. All.: F. Cioci.
LIVORNO (4-3-3): Romboli; Annibale, Vittorini, Lischi, Raimo; Bartolini, Cortopassi, Di Batte (74' Diolaiti); Nigiotti (68' Habumuremyi), Ettajani (61' Canessa), Folegnani. A disp.: Puccini; Santini, Marinelli, Amore, Bozhanaj, Lucarelli. All.: M. Nappi.

ARBITRO: Germano di Ostia Lido, coad. da Pancani di Roma 1 e Civilini di Tivoli.

RETI: 29' e 60' Folegnani, 61' Vittorini, 71' Canessa, 86' Raimo.
NOTE: ammoniti Di Batte, Nigiotti, Centonze, Sarrocco e Pace.



Pomeriggio da incorniciare per il Livorno di mister Marco Nappi, capace di andare ad imporsi sul difficile terreno della Lupa Roma con il roboante risultato di 5-0 e di cogliere la terza vittoria nelle ultime quattro partite disputate; non inganni, tuttavia, il punteggio perché non si è trattato della classica partita in cui una squadra, ben più dotata tecnicamente rispetto all'altra, dispone a proprio piacimento dell'avversario e lo mette al tappeto, rifilandogli un colpo dopo l'altro, bensì di un incontro in cui entrambe le squadre hanno dimostrato di voler e di saper giocare a calcio, affidandosi ad interessanti trame di gioco. Troppo forte però il Livorno per i laziali, che alla fine subiscono cinque gol che non ammettono tante recriminazioni. L'undici di Marco Nappi ha trovato davanti a sé un avversario capace di rendersi spesso pericoloso, forte anche dei 6 punti fin qui conquistati tra le mura amiche, ed ha dovuto fare ricorso a tutte le sue migliori qualità per avere la meglio: ha costruito il vantaggio al 29' del primo tempo grazie ad una girata al volo di Folegnani da dentro l'area su un assist di testa da parte di un compagno, ma ha avuto, forse, il torto di non andare alla pausa con un risultato più rassicurante, avendo sprecato il raddoppio in almeno un'occasione, con Di Batte. La seconda frazione di gioco si è aperta con una Lupa Roma ancor più caparbia che, nel tentativo di rispondere colpo su colpo alle offensive del Livorno, ha prestato il fianco agli spunti degli amaranto, che hanno trovato il gol ancora quattro volte con Folegnani (preciso diagonale dal vertice sinistro dell'area di rigore), Vittorini (colpo di testa da distanza ravvicinata sugli sviluppi di un calcio d'angolo), Canessa e Raimo, bravi a raccogliere e a tramutare in gol la respinta, rispettivamente, del portiere e del palo. Ad entrambe le squadre va il merito di aver onorato l'impegno con grande dedizione, disputando senza retropensieri e senza furbizie una partita che è rimasta viva fino al fischio finale e al Livorno quello di aver continuato a cercare la via della rete anche quando il risultato era già ampiamente in cassaforte: la convinzione con cui Raimo si avventa sul pallone respinto dal palo in seguito ad un tiro di Bartolini è lì a dimostrarlo.

LUPA ROMA (4-3-1-2): Serafini, Centonze, Loiali, Sarrocco, Pace, Bellistri, Rita, Bianchi (62' Paternoster), Cucciari, Svidercoschi, Saltalamacchia (67' Baldassi). A disp.: Chingari; Frangella, Stante, Aureli, Gambale, Perfetti, Tubani. All.: F. Cioci.<br >LIVORNO (4-3-3): Romboli; Annibale, Vittorini, Lischi, Raimo; Bartolini, Cortopassi, Di Batte (74' Diolaiti); Nigiotti (68' Habumuremyi), Ettajani (61' Canessa), Folegnani. A disp.: Puccini; Santini, Marinelli, Amore, Bozhanaj, Lucarelli. All.: M. Nappi.<br > ARBITRO: Germano di Ostia Lido, coad. da Pancani di Roma 1 e Civilini di Tivoli.<br > RETI: 29' e 60' Folegnani, 61' Vittorini, 71' Canessa, 86' Raimo.<br >NOTE: ammoniti Di Batte, Nigiotti, Centonze, Sarrocco e Pace. Pomeriggio da incorniciare per il Livorno di mister Marco Nappi, capace di andare ad imporsi sul difficile terreno della Lupa Roma con il roboante risultato di 5-0 e di cogliere la terza vittoria nelle ultime quattro partite disputate; non inganni, tuttavia, il punteggio perch&eacute; non si &egrave; trattato della classica partita in cui una squadra, ben pi&ugrave; dotata tecnicamente rispetto all'altra, dispone a proprio piacimento dell'avversario e lo mette al tappeto, rifilandogli un colpo dopo l'altro, bens&igrave; di un incontro in cui entrambe le squadre hanno dimostrato di voler e di saper giocare a calcio, affidandosi ad interessanti trame di gioco. Troppo forte per&ograve; il Livorno per i laziali, che alla fine subiscono cinque gol che non ammettono tante recriminazioni. L'undici di Marco Nappi ha trovato davanti a s&eacute; un avversario capace di rendersi spesso pericoloso, forte anche dei 6 punti fin qui conquistati tra le mura amiche, ed ha dovuto fare ricorso a tutte le sue migliori qualit&agrave; per avere la meglio: ha costruito il vantaggio al 29' del primo tempo grazie ad una girata al volo di Folegnani da dentro l'area su un assist di testa da parte di un compagno, ma ha avuto, forse, il torto di non andare alla pausa con un risultato pi&ugrave; rassicurante, avendo sprecato il raddoppio in almeno un'occasione, con Di Batte. La seconda frazione di gioco si &egrave; aperta con una Lupa Roma ancor pi&ugrave; caparbia che, nel tentativo di rispondere colpo su colpo alle offensive del Livorno, ha prestato il fianco agli spunti degli amaranto, che hanno trovato il gol ancora quattro volte con Folegnani (preciso diagonale dal vertice sinistro dell'area di rigore), Vittorini (colpo di testa da distanza ravvicinata sugli sviluppi di un calcio d'angolo), Canessa e Raimo, bravi a raccogliere e a tramutare in gol la respinta, rispettivamente, del portiere e del palo. Ad entrambe le squadre va il merito di aver onorato l'impegno con grande dedizione, disputando senza retropensieri e senza furbizie una partita che &egrave; rimasta viva fino al fischio finale e al Livorno quello di aver continuato a cercare la via della rete anche quando il risultato era gi&agrave; ampiamente in cassaforte: la convinzione con cui Raimo si avventa sul pallone respinto dal palo in seguito ad un tiro di Bartolini &egrave; l&igrave; a dimostrarlo.




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