- Giovanissimi Regionali GIR.A
- Tau Calcio
-
1 - 1
- Affrico
TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-4-2): Pieretti; Rogai (51' Sabia Andrea), Margheri, Proietto, Muccioli (61' Pievani); Carrara (65' Federigi), Pecci, Berruti (43' Rombi), Gaddini (49' Manfredi); Sabia Daniele, Beccani (43' Spitale). A disp.: Donati. All.: Federico Gandini.
AFFRICO (5-4-1): Fabiani; Corvi, Bazzechi, Kortz, Fiduccia (37' Vaquero Tocasaca), Barzini; Nobile (51' Biliotti), Polini (40' Innocenti), Puggioni (65' Soffietto), Bencini (73' Falugiani); Zekthi (52' Mancini). A disp.: Luconi. All.: Gregorio Crocchini.
ARBITRO: Danilo Ajovalasit di Pisa.
RETI: 6' Sabia Daniele, 68' Kortz.
NOTE: ammoniti Nobile al 46', Rombi al 50', Puggioni al 58', Manfredi al 67', Kortz al 69', Sabia Andrea al 72'. Angoli 4-1. Recupero 0'+6'.
Il calcio dà, il calcio toglie: dopo il punto guadagnato in extremis al Grazzini , il Tau si riscopre sciupone e ne butta via addirittura due in un colpo solo facendosi riacciuffare dall'Affrico al termine di una partita praticamente dominata. Un harakiri (sportivo) in piena regola per i ragazzi di Gandini che, dopo essere andati subito in vantaggio con il gioiellino Daniele Sabia, hanno tenuto l'iniziativa (pur senza entusiasmare sul piano del gioco) per larghi tratti del match, costruendo e gettando al vento con troppa facilità una serie incredibile di palle-gol, prima di spianare la strada, complice un malaugurato errore difensivo, al pareggio dei Crocchini boys firmato da Kortz. L'1-1 finale ha così il sapore dell'impresa per i leoni di Campo di Marte, premiati forse al di là dei loro stessi meriti dal risultato, ma sicuramente da elogiare per averci creduto fino alla fine, rimanendo agganciati alla gara anche nei momenti di maggiore difficoltà. Rispetto al Tau visto all'esordio con il Capezzano, Gandini cambia qualcosa a livello tattico, optando per il doppio centravanti e schierando i suoi con un 4-4-2 di ispirazione venturiana , viste le qualità e le attitudini offensive dei due esterni di centrocampo Gaddini e Carrara. Crocchini risponde con un modulo sulla carta piuttosto prudente: ma nel 5-4-1 affricano non mancano le varianti, giacché il laterale Corvi ha licenza di spingere, mentre il trio formato da Nobile, Bencini e Puggioni (con Polini impegnato in cabina di regia) garantisce rapido supporto al centravanti Zekthi. L'avvio di gara è comunque tutto per i padroni di casa, se è vero che al 2' Fabiani deve già compiere un mezzo miracolo per sventare in tuffo (con una parata in angolo non vista dall'arbitro) la splendida punizione a giro dello specialista Gaddini. Al 6', sugli sviluppi di un corner contestato dagli ospiti, ecco il vantaggio amaranto: sul tiro dalla bandierina di Beccani, il 2003 Daniele Sabia è il più lesto di tutti e con un destro in mischia - e la benedizione del palo - timbra l'1-0. Colpito quasi a freddo, l'Affrico prova a reagire, ma appare in difficoltà in mezzo al campo (dove manca forse un pizzico di cattiveria ) e non riesce quasi mai ad avvicinarsi dalle parti di Pieretti. Più spigliati e determinati appaiono senza dubbio i locali che, pur non esprimendosi al meglio in fase di manovra, trovano spesso e volentieri spazi invitanti nei sedici metri finali. Al 22' una combinazione sulla destra tra Carrara e Sabia porta quest'ultimo al cross per Gaddini, la cui girata aerea, esteticamente ben riuscita, termina non lontano dal palo. Sei minuti più tardi, bel filtrante di Sabia per Beccani che di prima intenzione batte Fabiani: peccato però che l'arbitro abbia già fermato il gioco ravvisando un offside (invero assai dubbio) dello stesso numero 11. Intorno alla mezz'ora, il primo vero break degli ospiti, con un interessante schema da calcio d'angolo sul quale Bazzechi non trova il tempo per la battuta a rete. Ma è un episodio isolato, perché i fiorentini continuano a concedere troppo (soprattutto per vie centrali) agli avversari, che prima dell'intervallo si prendono il lusso di sprecare due occasioni ghiottissime per il raddoppio. La prima capita al 31', quando Beccani, lanciato in verticale da un colpo di testa di Pecci, s'invola verso la porta ma, pressato alle spalle da un difensore, calcia in maniera scoordinata mancando di molto il bersaglio. Al 34' è invece Sabia, liberato da un tocco dello stesso Beccani, a ritrovarsi a tu per tu con Fabiani: il quale però è bravo a chiudergli lo specchio, costringendolo ad allargarsi in dribbling e a concludere poi col mancino da posizione defilata, trovando solo l'esterno della rete.
La ripresa pare aprirsi secondo il medesimo refrain, con il Tau che continua a tenere in mano il pallino del gioco ma sembra incapace di infliggere agli avversari il colpo del ko. L'Affrico, dal canto suo, non demorde: e così, al 43', per poco non ci scappa il pareggio quando Zekthi, su un cross proveniente dalla tre quarti, gira a rete in maniera velenosa costringendo Pieretti a distendersi sulla destra per respingere la minaccia. Per gli amaranto è il primo vero campanello d'allarme: Gandini, fiutando il possibile calo di tensione dei suoi, pesca dalla panchina e al 53' sono proprio due neo entrati, il maggiore dei Sabia e l'ex Porta a Lucca Spitale, a confezionare una buona chance vanificata dall'intervento in extremis di un difensore ospite. L'occasionissima (l'ennesima) per il 2-0 è però quella che si presenta un minuto più tardi, interamente sull'asse di casa Sabia: sfruttando un buco della difesa affricana, Andrea verticalizza per Daniele che di prima calcia in diagonale mandando la palla a lambire il palo alla destra di Fabiani (54'). Il Tau si dispera, ma nei minuti seguenti dà pure l'impressione di tirare un po' i remi in barca, quasi contentandosi di amministrare il minimo scarto lasciando scorrere l'orologio. Grave errore, perché nel calcio la beffa è sempre dietro l'angolo. In questo caso si materializza al 68', quando, sulla punizione scodellata in mezzo da Corvi, Pieretti manca completamente la presa in uscita alta: capitan Kortz è in agguato e il suo tocco a porta vuota, nel boato dei compagni e dei sostenitori biancoblù, vale l'incredibile 1-1. Il finale è palpitante: per un Tau che schiuma rabbia e incredulità, c'è un Affrico rigenerato che ora annusa la grande impresa e si butta in avanti con coraggio. La palla per cambiare le sorti del match ce l'hanno però ancora i padroni di casa, quando quattro dei sei minuti di extra-time concessi dall'incerto Ajovalasit sono già trascorsi. È di nuovo l'intesa perfetta fra i due Sabia a portare il Tau a un passo dal gol: stavolta il tocco in verticale è di Daniele, Andrea ringrazia, arriva a tu per tu con Fabiani ma da pochi metri spara clamorosamente sul fondo, per la disperazione dei compagni già pronti ad esultare (74'). Finisce così con un altro 1-1, il secondo consecutivo per il Tau dopo quello (dal retrogusto ben più dolce) conquistato sette giorni prima sul campo della Floria: stavolta è un pari carico di rimpianti per Margheri e soci, che però possono soltanto recitare il mea culpa per non aver saputo gestire il vantaggio mettendolo al riparo da brutte sorprese. Bravi (e pure fortunati) sono stati invece i ragazzi di Crocchini, che hanno avuto soprattutto il merito di rimanere in partita fino all'ultimo, dimostrando di aver superato, dal punto di vista psicologico, la pesante sconfitta di Sesto Fiorentino. Con questo punto, preziosissimo, i leoni salgono a quota 4: appena una lunghezza in meno degli amaranto, in una classifica che dopo tre giornate resta ancora cortissima.
Calciatoripiù: nel Tau capitan Margheri guida la difesa con sicurezza e pulizia, mentre Pecci alza una diga a centrocampo recuperando un'infinità di palloni. Molto bene il giovanissimo Daniele Sabia, che fallisce sì un paio di ghiotte occasioni, ma segna il gol dell'1-0, regala assist ed è sempre nel vivo della manovra. Nell'Affrico citazioni d'obbligo per capitan Kortz, autore della rete del pareggio, e per il portiere Fabiani, che per tutto il match trasmette sicurezza e affidabilità ai compagni. Non incide molto, ma mette in mostra buone qualità il numero 10 Bencini.
Andrea Nelli
TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-4-2): Pieretti; Rogai (51' Sabia Andrea), Margheri, Proietto, Muccioli (61' Pievani); Carrara (65' Federigi), Pecci, Berruti (43' Rombi), Gaddini (49' Manfredi); Sabia Daniele, Beccani (43' Spitale). A disp.: Donati. All.: Federico Gandini.<br >AFFRICO (5-4-1): Fabiani; Corvi, Bazzechi, Kortz, Fiduccia (37' Vaquero Tocasaca), Barzini; Nobile (51' Biliotti), Polini (40' Innocenti), Puggioni (65' Soffietto), Bencini (73' Falugiani); Zekthi (52' Mancini). A disp.: Luconi. All.: Gregorio Crocchini.<br >
ARBITRO: Danilo Ajovalasit di Pisa.<br >
RETI: 6' Sabia Daniele, 68' Kortz.<br >NOTE: ammoniti Nobile al 46', Rombi al 50', Puggioni al 58', Manfredi al 67', Kortz al 69', Sabia Andrea al 72'. Angoli 4-1. Recupero 0'+6'.
Il calcio dà, il calcio toglie: dopo il punto guadagnato in extremis al Grazzini , il Tau si riscopre sciupone e ne butta via addirittura due in un colpo solo facendosi riacciuffare dall'Affrico al termine di una partita praticamente dominata. Un harakiri (sportivo) in piena regola per i ragazzi di Gandini che, dopo essere andati subito in vantaggio con il gioiellino Daniele Sabia, hanno tenuto l'iniziativa (pur senza entusiasmare sul piano del gioco) per larghi tratti del match, costruendo e gettando al vento con troppa facilità una serie incredibile di palle-gol, prima di spianare la strada, complice un malaugurato errore difensivo, al pareggio dei Crocchini boys firmato da Kortz. L'1-1 finale ha così il sapore dell'impresa per i leoni di Campo di Marte, premiati forse al di là dei loro stessi meriti dal risultato, ma sicuramente da elogiare per averci creduto fino alla fine, rimanendo agganciati alla gara anche nei momenti di maggiore difficoltà. Rispetto al Tau visto all'esordio con il Capezzano, Gandini cambia qualcosa a livello tattico, optando per il doppio centravanti e schierando i suoi con un 4-4-2 di ispirazione venturiana , viste le qualità e le attitudini offensive dei due esterni di centrocampo Gaddini e Carrara. Crocchini risponde con un modulo sulla carta piuttosto prudente: ma nel 5-4-1 affricano non mancano le varianti, giacché il laterale Corvi ha licenza di spingere, mentre il trio formato da Nobile, Bencini e Puggioni (con Polini impegnato in cabina di regia) garantisce rapido supporto al centravanti Zekthi. L'avvio di gara è comunque tutto per i padroni di casa, se è vero che al 2' Fabiani deve già compiere un mezzo miracolo per sventare in tuffo (con una parata in angolo non vista dall'arbitro) la splendida punizione a giro dello specialista Gaddini. Al 6', sugli sviluppi di un corner contestato dagli ospiti, ecco il vantaggio amaranto: sul tiro dalla bandierina di Beccani, il 2003 Daniele Sabia è il più lesto di tutti e con un destro in mischia - e la benedizione del palo - timbra l'1-0. Colpito quasi a freddo, l'Affrico prova a reagire, ma appare in difficoltà in mezzo al campo (dove manca forse un pizzico di cattiveria ) e non riesce quasi mai ad avvicinarsi dalle parti di Pieretti. Più spigliati e determinati appaiono senza dubbio i locali che, pur non esprimendosi al meglio in fase di manovra, trovano spesso e volentieri spazi invitanti nei sedici metri finali. Al 22' una combinazione sulla destra tra Carrara e Sabia porta quest'ultimo al cross per Gaddini, la cui girata aerea, esteticamente ben riuscita, termina non lontano dal palo. Sei minuti più tardi, bel filtrante di Sabia per Beccani che di prima intenzione batte Fabiani: peccato però che l'arbitro abbia già fermato il gioco ravvisando un offside (invero assai dubbio) dello stesso numero 11. Intorno alla mezz'ora, il primo vero break degli ospiti, con un interessante schema da calcio d'angolo sul quale Bazzechi non trova il tempo per la battuta a rete. Ma è un episodio isolato, perché i fiorentini continuano a concedere troppo (soprattutto per vie centrali) agli avversari, che prima dell'intervallo si prendono il lusso di sprecare due occasioni ghiottissime per il raddoppio. La prima capita al 31', quando Beccani, lanciato in verticale da un colpo di testa di Pecci, s'invola verso la porta ma, pressato alle spalle da un difensore, calcia in maniera scoordinata mancando di molto il bersaglio. Al 34' è invece Sabia, liberato da un tocco dello stesso Beccani, a ritrovarsi a tu per tu con Fabiani: il quale però è bravo a chiudergli lo specchio, costringendolo ad allargarsi in dribbling e a concludere poi col mancino da posizione defilata, trovando solo l'esterno della rete. <br >La ripresa pare aprirsi secondo il medesimo refrain, con il Tau che continua a tenere in mano il pallino del gioco ma sembra incapace di infliggere agli avversari il colpo del ko. L'Affrico, dal canto suo, non demorde: e così, al 43', per poco non ci scappa il pareggio quando Zekthi, su un cross proveniente dalla tre quarti, gira a rete in maniera velenosa costringendo Pieretti a distendersi sulla destra per respingere la minaccia. Per gli amaranto è il primo vero campanello d'allarme: Gandini, fiutando il possibile calo di tensione dei suoi, pesca dalla panchina e al 53' sono proprio due neo entrati, il maggiore dei Sabia e l'ex Porta a Lucca Spitale, a confezionare una buona chance vanificata dall'intervento in extremis di un difensore ospite. L'occasionissima (l'ennesima) per il 2-0 è però quella che si presenta un minuto più tardi, interamente sull'asse di casa Sabia: sfruttando un buco della difesa affricana, Andrea verticalizza per Daniele che di prima calcia in diagonale mandando la palla a lambire il palo alla destra di Fabiani (54'). Il Tau si dispera, ma nei minuti seguenti dà pure l'impressione di tirare un po' i remi in barca, quasi contentandosi di amministrare il minimo scarto lasciando scorrere l'orologio. Grave errore, perché nel calcio la beffa è sempre dietro l'angolo. In questo caso si materializza al 68', quando, sulla punizione scodellata in mezzo da Corvi, Pieretti manca completamente la presa in uscita alta: capitan Kortz è in agguato e il suo tocco a porta vuota, nel boato dei compagni e dei sostenitori biancoblù, vale l'incredibile 1-1. Il finale è palpitante: per un Tau che schiuma rabbia e incredulità, c'è un Affrico rigenerato che ora annusa la grande impresa e si butta in avanti con coraggio. La palla per cambiare le sorti del match ce l'hanno però ancora i padroni di casa, quando quattro dei sei minuti di extra-time concessi dall'incerto Ajovalasit sono già trascorsi. È di nuovo l'intesa perfetta fra i due Sabia a portare il Tau a un passo dal gol: stavolta il tocco in verticale è di Daniele, Andrea ringrazia, arriva a tu per tu con Fabiani ma da pochi metri spara clamorosamente sul fondo, per la disperazione dei compagni già pronti ad esultare (74'). Finisce così con un altro 1-1, il secondo consecutivo per il Tau dopo quello (dal retrogusto ben più dolce) conquistato sette giorni prima sul campo della Floria: stavolta è un pari carico di rimpianti per Margheri e soci, che però possono soltanto recitare il mea culpa per non aver saputo gestire il vantaggio mettendolo al riparo da brutte sorprese. Bravi (e pure fortunati) sono stati invece i ragazzi di Crocchini, che hanno avuto soprattutto il merito di rimanere in partita fino all'ultimo, dimostrando di aver superato, dal punto di vista psicologico, la pesante sconfitta di Sesto Fiorentino. Con questo punto, preziosissimo, i leoni salgono a quota 4: appena una lunghezza in meno degli amaranto, in una classifica che dopo tre giornate resta ancora cortissima.<br ><b>
Calciatoripiù</b>: nel Tau capitan <b>Margheri </b>guida la difesa con sicurezza e pulizia, mentre <b>Pecci </b>alza una diga a centrocampo recuperando un'infinità di palloni. Molto bene il giovanissimo <b>Daniele Sabia</b>, che fallisce sì un paio di ghiotte occasioni, ma segna il gol dell'1-0, regala assist ed è sempre nel vivo della manovra. Nell'Affrico citazioni d'obbligo per capitan <b>Kortz</b>, autore della rete del pareggio, e per il portiere <b>Fabiani</b>, che per tutto il match trasmette sicurezza e affidabilità ai compagni. Non incide molto, ma mette in mostra buone qualità il numero 10 <b>Bencini</b>.
Andrea Nelli