- Giovanissimi B GIR.di Merito
- Sestese
-
1 - 0
- Affrico
SESTESE: Misuri, Pelagatti, De Ferdinando, Cecchi, Bertacchi, D'Agati (65' Pisaniello), Bartoletti (40' Marchi), Riggio (47' Milani), Arrighetti (69' Ermini), Cremonini, Santonocito (45' Aprile). A disp.: Giusti, Biagi, Mengozzi, Stefanucci. All.: Giovanni Augusti.
AFFRICO: Caroti, Pecchioli (63' Fabbrizzi), Bartolacci, Puggelli (68' Bartolozzi), Zuppani, Bruschi, Daloiso, Sarti, Bonaccini, Bernini Pinzani, Farulli (50' Le Grottaglie). A disp.: Foschi, Giachi, Fiorini, Righi. All. Lorenzo Bambi.
ARBITRO: Francesco Mattagli di Firenze.
RETE: 61' Milani.
La Sestese scende in campo contro l'Affrico sul terreno amico del Biagiotti sapendo che la Cattolica Virtus non è andata oltre il pareggio casalingo contro la Folgor Calenzano; la concreta possibilità di ampliare con una vittoria il margine di vantaggio sulla più diretta inseguitrice, crea un clima che inciderà non poco sull'andamento della gara. I ragazzi di mister Augusti partono con una baldanza di chi vuole fare un boccone dell'avversario e, davanti alle prime difficoltà, rischiano progressivamente di smarrirsi. Sì, perché l'Affrico gioca una gara di grande sapienza tattica, opponendosi agli avversari con un pressing asfissiante a tutto campo. La squadra ospite, restando sempre compatta, appare inesauribile nel costruire la sua ragnatela che imbriglia le manovre degli avversari e, soprattutto nel secondo tempo, non disdegna di portare anche più di un pericolo in fase di attacco. Comunque, per continuare sulla metafora della ragnatela, alla fine la Sestese riuscirà a cavare il ragno dal buco e a far sua la gara di misura. La seconda vittoria consecutiva con il minimo scarto (dopo quella in trasferta contro la Floria), proiettano i baby rossoblù saldamente in testa con cinque punti di vantaggio sulla seconda e matematicamente certi del platonico titolo di campioni inverno. Nella gelida serata (ma perché giocare alle 18 in questo periodo?), la Sestese inizia la gara subito a buon ritmo, facendo girare molto la palla, ma scopre subito che arrivare in profondità non è per niente facile e, per di più, scopre che gli avversari non si limitano a ricacciare indietro il pallone, ma appena possono cercano pericolosamente di ribaltare il fronte. Così, nei primi minuti, si assiste ad una ripartenza in profondità di Pecchioli, che però crossa quando ormai il pallone ha oltrepassato la linea di fondo. L'opportunità ghiotta per andare in vantaggio capita, comunque, ai locali al 14': bella fuga di Santonocito sulla destra e pronto cross in mezzo, ma Bartoletti mette il pallone di un soffio a lato, alla destra del portiere Caroti. La Sestese continua con il suo giro palla che si fa però sempre meno incisivo, vuoi per errori di misura, vuoi per la difficoltà a trovare i giusti tempi di gioco. L'aggressività della squadra avversaria toglie anche ai rossoblù un'arma spesso letale, come il tiro da fuori. I vari Pelagatti, De Ferdinando e D'Agati non avranno mai, nel primo tempo, la possibilità di battere a rete in condizioni favorevoli. La Sestese ricomincia il secondo tempo in maniera meno frenetica e appare consapevole che serva maggiore calma per trovare il bandolo della matassa. Allo stesso tempo, l'Affrico trova anche forze per alzarsi con più continuità. Al 44', su calcio di punizione a pochi metri dal limite dell'area sulla sinistra, Daloiso manda il pallone a rimbalzare sulla parte alta della traversa della porta difesa da Misuri. Augusti manda in campo due attaccanti di maggiore fisicità come Marchi e Aprile, al posto di due (bravissimi) pesi leggeri come Bartoletti e Santonocito, stanchi per il gran correre e ormai in difficoltà con gli aitanti componenti della linea difensiva avversaria. Entra anche, al 47', Milani al posto di Riggio. La Sestese costruisce qualcosa soprattutto grazie alla vivacità del nuovo entrato Marchi, che prima manda al tiro D'Agati e poi conclude di persona, con un diagonale non proprio irresistibile. Ma, al 61', la gara si sblocca in circostanze piuttosto fortuite. Su un ennesimo attacco della squadra di casa, che però sembra ormai aver perso di pericolosità, Zuppani scivola e non riesce ad allontanare il pallone che rimane al limite dell'area: irrompe il nuovo entrato Milani e lo spedisce sotto l'incrocio dei pali alla sinistra del portiere. Due minuti dopo, Marchi si esibisce in uno splendido slalom sulla sinistra dell'area, convergendo verso la porta: cross basso e botta di Arrighetti, a colpo sicuro, che esalta la bravura di Caroti, veramente straordinario nella deviazione. Al 65' l'arbitro annulla un gol di Marchi per un fuorigioco, apparso ai più, fortemente dubbio. Si registra ancora un tiro di poco fuori di Pelagatti e poi si scivola verso la fine della gara senza più sussulti.
Calciatoripiù: per una vittoria della Sestese che arriva dalla panchina, diamo la palma dei migliori a Marchi e Milani. Mettiamo comunque anche accanto a loro un inesauribile Arrighetti e, per il contributo oscuro quanto prezioso, anche i centrali Cecchi e Bertacchi. Nell'Affrico l'elogio è collettivo e non ci sembra giusto fare distinzioni di merito: ognuno ha dato il massimo. Bravi tutti!
Enrico Badii
SESTESE: Misuri, Pelagatti, De Ferdinando, Cecchi, Bertacchi, D'Agati (65' Pisaniello), Bartoletti (40' Marchi), Riggio (47' Milani), Arrighetti (69' Ermini), Cremonini, Santonocito (45' Aprile). A disp.: Giusti, Biagi, Mengozzi, Stefanucci. All.: Giovanni Augusti.<br >AFFRICO: Caroti, Pecchioli (63' Fabbrizzi), Bartolacci, Puggelli (68' Bartolozzi), Zuppani, Bruschi, Daloiso, Sarti, Bonaccini, Bernini Pinzani, Farulli (50' Le Grottaglie). A disp.: Foschi, Giachi, Fiorini, Righi. All. Lorenzo Bambi.<br >
ARBITRO: Francesco Mattagli di Firenze. <br >
RETE: 61' Milani.
La Sestese scende in campo contro l'Affrico sul terreno amico del Biagiotti sapendo che la Cattolica Virtus non è andata oltre il pareggio casalingo contro la Folgor Calenzano; la concreta possibilità di ampliare con una vittoria il margine di vantaggio sulla più diretta inseguitrice, crea un clima che inciderà non poco sull'andamento della gara. I ragazzi di mister Augusti partono con una baldanza di chi vuole fare un boccone dell'avversario e, davanti alle prime difficoltà, rischiano progressivamente di smarrirsi. Sì, perché l'Affrico gioca una gara di grande sapienza tattica, opponendosi agli avversari con un pressing asfissiante a tutto campo. La squadra ospite, restando sempre compatta, appare inesauribile nel costruire la sua ragnatela che imbriglia le manovre degli avversari e, soprattutto nel secondo tempo, non disdegna di portare anche più di un pericolo in fase di attacco. Comunque, per continuare sulla metafora della ragnatela, alla fine la Sestese riuscirà a cavare il ragno dal buco e a far sua la gara di misura. La seconda vittoria consecutiva con il minimo scarto (dopo quella in trasferta contro la Floria), proiettano i baby rossoblù saldamente in testa con cinque punti di vantaggio sulla seconda e matematicamente certi del platonico titolo di campioni inverno. Nella gelida serata (ma perché giocare alle 18 in questo periodo?), la Sestese inizia la gara subito a buon ritmo, facendo girare molto la palla, ma scopre subito che arrivare in profondità non è per niente facile e, per di più, scopre che gli avversari non si limitano a ricacciare indietro il pallone, ma appena possono cercano pericolosamente di ribaltare il fronte. Così, nei primi minuti, si assiste ad una ripartenza in profondità di Pecchioli, che però crossa quando ormai il pallone ha oltrepassato la linea di fondo. L'opportunità ghiotta per andare in vantaggio capita, comunque, ai locali al 14': bella fuga di Santonocito sulla destra e pronto cross in mezzo, ma Bartoletti mette il pallone di un soffio a lato, alla destra del portiere Caroti. La Sestese continua con il suo giro palla che si fa però sempre meno incisivo, vuoi per errori di misura, vuoi per la difficoltà a trovare i giusti tempi di gioco. L'aggressività della squadra avversaria toglie anche ai rossoblù un'arma spesso letale, come il tiro da fuori. I vari Pelagatti, De Ferdinando e D'Agati non avranno mai, nel primo tempo, la possibilità di battere a rete in condizioni favorevoli. La Sestese ricomincia il secondo tempo in maniera meno frenetica e appare consapevole che serva maggiore calma per trovare il bandolo della matassa. Allo stesso tempo, l'Affrico trova anche forze per alzarsi con più continuità. Al 44', su calcio di punizione a pochi metri dal limite dell'area sulla sinistra, Daloiso manda il pallone a rimbalzare sulla parte alta della traversa della porta difesa da Misuri. Augusti manda in campo due attaccanti di maggiore fisicità come Marchi e Aprile, al posto di due (bravissimi) pesi leggeri come Bartoletti e Santonocito, stanchi per il gran correre e ormai in difficoltà con gli aitanti componenti della linea difensiva avversaria. Entra anche, al 47', Milani al posto di Riggio. La Sestese costruisce qualcosa soprattutto grazie alla vivacità del nuovo entrato Marchi, che prima manda al tiro D'Agati e poi conclude di persona, con un diagonale non proprio irresistibile. Ma, al 61', la gara si sblocca in circostanze piuttosto fortuite. Su un ennesimo attacco della squadra di casa, che però sembra ormai aver perso di pericolosità, Zuppani scivola e non riesce ad allontanare il pallone che rimane al limite dell'area: irrompe il nuovo entrato Milani e lo spedisce sotto l'incrocio dei pali alla sinistra del portiere. Due minuti dopo, Marchi si esibisce in uno splendido slalom sulla sinistra dell'area, convergendo verso la porta: cross basso e botta di Arrighetti, a colpo sicuro, che esalta la bravura di Caroti, veramente straordinario nella deviazione. Al 65' l'arbitro annulla un gol di Marchi per un fuorigioco, apparso ai più, fortemente dubbio. Si registra ancora un tiro di poco fuori di Pelagatti e poi si scivola verso la fine della gara senza più sussulti. <br ><b>
Calciatoripiù</b>: per una vittoria della Sestese che arriva dalla panchina, diamo la palma dei migliori a <b>Marchi</b> e <b>Milani</b>. Mettiamo comunque anche accanto a loro un inesauribile <b>Arrighetti </b>e, per il contributo oscuro quanto prezioso, anche i centrali <b>Cecchi</b> e <b>Bertacchi</b>. Nell'Affrico l'elogio è collettivo e non ci sembra giusto fare distinzioni di merito: ognuno ha dato il massimo. Bravi tutti!
Enrico Badii