• Allievi Provinciali
  • Vaianese
  • 1 - 0
  • Virtus Comeana


VAIANESE: Gucci, Ndreca, Mariotti D., Spata, Mariotti S., Langianni, Mucaj, Nincheri, Maione, Giannasso, Albano. A disp. Taiti, Di Pardo, Pini, Yamni, Patozi. All.: Angelo Aimo.
VIRTUS COMEANA: Nerozzi, Congiu, Rastrelli, Corbinelli, Allegri, Ciampi, Rinieri, Rocchi, Giannelli, Gelli, Favini. A disp. Sernissi, Peruzzi. All.: Gabriele Corbinelli.

RETE: Spata.
NOTE. Espulsi: Ciampi, Favini. Angoli: 4-0.



Affrontare la squadra fanalino di coda del torneo, per di più battuta all'andata con il sonoro risultato di 9 a 0, non può che essere uno svantaggio in termini di concentrazione e cali di tensione. È ciò che è successo alla Vaianese che, pur avendo giocato meglio, porta a casa i tre punti faticando più del dovuto contro un'irriducibile Virtus Comeana. L'avvio del match promette bene: la squadra di casa si affida all'estro ed alla rapidità dello scattante Mucaj che mette costantemente in crisi Rastrelli ed i viola sviluppano la loro manovra sfruttando questo particolare. Al 6' punizione dal limite dell'area dello stesso Mucaj che schiaccia il tiro che si perde ad un metro fuori dallo specchio della porta. Al 7' discesa sulla destra del talentuoso esterno destro, cross basso in area di rigore, libera in affanno la difesa ospite, raccoglie il pallone Spata che prova la voilè di mancino ma il pallone arriva docile dalle parti del portiere che lo controlla uscire. Le azioni si susseguono con grande intensità: al 9' punizione dalla destra di Gelli, palla scodellata in piena area ma nessuno riesce a toccarla e così interviene in portiere uscendo in presa aerea. In questa fase della partita, la Vaianese prova a sfruttare la superiorità tecnica, trovando però un attento e sornione Comeana pronto a ripartire e cercare il momento giusto per ferire di rimessa: entrambe le squadre possono passare in vantaggio e le reti inviolate sono la fotografia della manchevole concretezza sotto porta. Cala molto presto il ritmo dell'incontro che si fa frammentato e privo di spunti tecnici e di occasioni; la fisicità delle difese e dei centrocampisti di quantità e di rottura caratterizzano il match: ne esce una partita bruttina, nella quale i portieri non si debbono sporcare guanti né maglietta. Ciò che appare strano è lo stato confusionale e di appannamento di una squadra abituata a fare la partita e ad attaccare a pieno organico come la Vaianese, mentre i piani degli ospiti, giunti in vallata per cercare di portare a casa il secondo pareggio consecutivo, appaiono studiati ad arte. Da segnalare soltanto qualche buon lancio per l'ariete viola Albano che appare lento e macchinoso, costantemente anticipato dai difensori centrali avversari. Anche Mucaj, apparso di gran lunga nella prima parte della sfida il giocatore più propulsivo, con le sue accelerazioni e la sua verve, cala alla distanza: egli viene costantemente cercato dai compagni consci della sua classe in attesa che accenda la lampadina ma invano (va detto anche che viene beccato spesso e volentieri dal pubblico che lo ritiene reo di eccessivo egoismo e voglia di spaccare il mondo individualmente); così il tempo scorre inesorabile tra sbadigli ed imprecazioni di allenatori e spettatori, delusi da uno spettacolo incolore ed insapore. Difficile commentare gli interminabili silenzi del match che una scarna cronaca cerca invano di colmare. Le idee di passaggi sono giuste ma la realizzazione degli stessi è penosa. Sul finale si fa viva la Vaianese dalle parti di Nerozzi ma, ad eccezione di un palo a gioco fermo, non succede niente. Nel secondo tempo lo scontento allenatore Aimo richiama in panchina un evanescente Maione ed inserisce Pini: l'innesto cambia il volto della gara ed i padroni di casa si svegliano dal lungo letargo. I primi segnali della netta ripresa si vedono immediatamente e così nei primi minuti matura il vantaggio locale: mischia furibonda in area di rigore, il pallone finisce sui piedi di Spata che di prima intenzione spara un missile che trafigge il portiere. La Vaianese, spinta anche dal ritrovato sostegno del pubblico, trova il coraggio e le energie perdute: gli spenti giocatori della prima frazione lasciano il posto a ragazzi sostenuti da quell'ardore sportivo che contraddistingue questa squadra. Saltato il progetto del Comeana di evitare i rischi e limitare i danni, la compagine ospite risulta incapace di rianimare un match che essa stessa ha contribuito in lungo ed in largo ad uccidere nella prima frazione. Ben presto il secondo tempo diventa una monocromia viola e le occasioni si susseguono: al 10' Albano calcia fuori da buona posizione; un minuto più tardi salvataggio sulla linea di Congiu su colpo di testa a botta sicura di Mariotti Si. Al 16' cross dalla sinistra di Mucaj, Albano esplode il suo destro ma pecca di precisione. In questa fase dell'incontro la Vaianese fa tutto ciò che non era stata in grado di fare nel primo tempo, con maggiore consapevolezza dei propri mezzi. Al 26' episodio in area di rigore: Ciampi commette fallo su Albano: è calcio di rigore! Lo stesso attaccante viola se ne incarica ma fallisce dagli undici metri: è l'emblema di una partita che non vuol finire in anticipo. Tuttavia l'errore dal dischetto invece di motivare positivamente i bianconeri, li incattivisce per l'incapacità di tessere azioni pericolose e di procurare apprensioni all'estremo difensore locale. La partita termina con un ultimo sussulto di marca viola: Yamni si fa parare in angolo da Nerozzi un colpo di testa da posizione ravvicinata. La Vaianese si propone nei piani alti della classifica ma certo il primo tempo deve offrire spunti importanti al mister sui quali lavorare perché quando i viola affronteranno squadre ben più blasonate non si potranno permettere interi momenti di anonimato. Per il Comeana ancora una sconfitta in una stagione carica di problemi.
Calciatoripiù
: Spata, Albano (Vaianese).

Simone Romagnani VAIANESE: Gucci, Ndreca, Mariotti D., Spata, Mariotti S., Langianni, Mucaj, Nincheri, Maione, Giannasso, Albano. A disp. Taiti, Di Pardo, Pini, Yamni, Patozi. All.: Angelo Aimo.<br >VIRTUS COMEANA: Nerozzi, Congiu, Rastrelli, Corbinelli, Allegri, Ciampi, Rinieri, Rocchi, Giannelli, Gelli, Favini. A disp. Sernissi, Peruzzi. All.: Gabriele Corbinelli.<br > RETE: Spata.<br >NOTE. Espulsi: Ciampi, Favini. Angoli: 4-0. Affrontare la squadra fanalino di coda del torneo, per di pi&ugrave; battuta all'andata con il sonoro risultato di 9 a 0, non pu&ograve; che essere uno svantaggio in termini di concentrazione e cali di tensione. &Egrave; ci&ograve; che &egrave; successo alla Vaianese che, pur avendo giocato meglio, porta a casa i tre punti faticando pi&ugrave; del dovuto contro un'irriducibile Virtus Comeana. L'avvio del match promette bene: la squadra di casa si affida all'estro ed alla rapidit&agrave; dello scattante Mucaj che mette costantemente in crisi Rastrelli ed i viola sviluppano la loro manovra sfruttando questo particolare. Al 6' punizione dal limite dell'area dello stesso Mucaj che schiaccia il tiro che si perde ad un metro fuori dallo specchio della porta. Al 7' discesa sulla destra del talentuoso esterno destro, cross basso in area di rigore, libera in affanno la difesa ospite, raccoglie il pallone Spata che prova la voil&egrave; di mancino ma il pallone arriva docile dalle parti del portiere che lo controlla uscire. Le azioni si susseguono con grande intensit&agrave;: al 9' punizione dalla destra di Gelli, palla scodellata in piena area ma nessuno riesce a toccarla e cos&igrave; interviene in portiere uscendo in presa aerea. In questa fase della partita, la Vaianese prova a sfruttare la superiorit&agrave; tecnica, trovando per&ograve; un attento e sornione Comeana pronto a ripartire e cercare il momento giusto per ferire di rimessa: entrambe le squadre possono passare in vantaggio e le reti inviolate sono la fotografia della manchevole concretezza sotto porta. Cala molto presto il ritmo dell'incontro che si fa frammentato e privo di spunti tecnici e di occasioni; la fisicit&agrave; delle difese e dei centrocampisti di quantit&agrave; e di rottura caratterizzano il match: ne esce una partita bruttina, nella quale i portieri non si debbono sporcare guanti n&eacute; maglietta. Ci&ograve; che appare strano &egrave; lo stato confusionale e di appannamento di una squadra abituata a fare la partita e ad attaccare a pieno organico come la Vaianese, mentre i piani degli ospiti, giunti in vallata per cercare di portare a casa il secondo pareggio consecutivo, appaiono studiati ad arte. Da segnalare soltanto qualche buon lancio per l'ariete viola Albano che appare lento e macchinoso, costantemente anticipato dai difensori centrali avversari. Anche Mucaj, apparso di gran lunga nella prima parte della sfida il giocatore pi&ugrave; propulsivo, con le sue accelerazioni e la sua verve, cala alla distanza: egli viene costantemente cercato dai compagni consci della sua classe in attesa che accenda la lampadina ma invano (va detto anche che viene beccato spesso e volentieri dal pubblico che lo ritiene reo di eccessivo egoismo e voglia di spaccare il mondo individualmente); cos&igrave; il tempo scorre inesorabile tra sbadigli ed imprecazioni di allenatori e spettatori, delusi da uno spettacolo incolore ed insapore. Difficile commentare gli interminabili silenzi del match che una scarna cronaca cerca invano di colmare. Le idee di passaggi sono giuste ma la realizzazione degli stessi &egrave; penosa. Sul finale si fa viva la Vaianese dalle parti di Nerozzi ma, ad eccezione di un palo a gioco fermo, non succede niente. Nel secondo tempo lo scontento allenatore Aimo richiama in panchina un evanescente Maione ed inserisce Pini: l'innesto cambia il volto della gara ed i padroni di casa si svegliano dal lungo letargo. I primi segnali della netta ripresa si vedono immediatamente e cos&igrave; nei primi minuti matura il vantaggio locale: mischia furibonda in area di rigore, il pallone finisce sui piedi di Spata che di prima intenzione spara un missile che trafigge il portiere. La Vaianese, spinta anche dal ritrovato sostegno del pubblico, trova il coraggio e le energie perdute: gli spenti giocatori della prima frazione lasciano il posto a ragazzi sostenuti da quell'ardore sportivo che contraddistingue questa squadra. Saltato il progetto del Comeana di evitare i rischi e limitare i danni, la compagine ospite risulta incapace di rianimare un match che essa stessa ha contribuito in lungo ed in largo ad uccidere nella prima frazione. Ben presto il secondo tempo diventa una monocromia viola e le occasioni si susseguono: al 10' Albano calcia fuori da buona posizione; un minuto pi&ugrave; tardi salvataggio sulla linea di Congiu su colpo di testa a botta sicura di Mariotti Si. Al 16' cross dalla sinistra di Mucaj, Albano esplode il suo destro ma pecca di precisione. In questa fase dell'incontro la Vaianese fa tutto ci&ograve; che non era stata in grado di fare nel primo tempo, con maggiore consapevolezza dei propri mezzi. Al 26' episodio in area di rigore: Ciampi commette fallo su Albano: &egrave; calcio di rigore! Lo stesso attaccante viola se ne incarica ma fallisce dagli undici metri: &egrave; l'emblema di una partita che non vuol finire in anticipo. Tuttavia l'errore dal dischetto invece di motivare positivamente i bianconeri, li incattivisce per l'incapacit&agrave; di tessere azioni pericolose e di procurare apprensioni all'estremo difensore locale. La partita termina con un ultimo sussulto di marca viola: Yamni si fa parare in angolo da Nerozzi un colpo di testa da posizione ravvicinata. La Vaianese si propone nei piani alti della classifica ma certo il primo tempo deve offrire spunti importanti al mister sui quali lavorare perch&eacute; quando i viola affronteranno squadre ben pi&ugrave; blasonate non si potranno permettere interi momenti di anonimato. Per il Comeana ancora una sconfitta in una stagione carica di problemi. <b> Calciatoripi&ugrave;</b>: Spata, Albano (Vaianese). Simone Romagnani




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