- Allievi Nazionali LegaPro GIR.D
- E. Viareggio
-
1 - 2
- Spezia
ESPERIA VIAREGGIO (5-2-3): Michelotti; Adami, Bartoli (78' Caribotti), Perinelli, Anedda, Morbini (33' Gabriele); Cinquini, Traversari (53' Giovannelli); Laras, Barghigiani (52' Morena), Ercole (58' Ghelardoni). A disp.: Bedei, Manfredi. All.: Riky Di Bin.
SPEZIA (4-4-2): Tognoni; Mosti (44' Chella), Di Mattia, Di Lauro, Zambrano; Masi (41' Passamonti), Ortelli (82' Chiocca), Oriunto (71' De Nicolo), Ceccaroni (78' Marzouki); Celentano, Dell'Ovo (71' Paganini). A disp.: Manfredini. All.: Sergio Battistini.
ARBITRO: Berti di Prato, coad. da Arcangioli e Menchini di Viareggio.
RETI: 36' Ercole, 64' Ceccaroni, 84' Celentano.
NOTE: Ammoniti Ceccaroni, Ercole e Perinelli. Angoli 5-8. Recupero 3'+6'.
LE PAGELLE
Esperia Viareggio
Michelotti: 5.5 Un'uscita pericolosa e spericolata all'inizio denota le sue carenze nel fondamentale specifico, il resto della gara lo conferma.
Adami: 6 Non fa errori ricordabili sulla fascia destra, parte molto basso e spinge poco ma almeno dalle sue parti non si passa.
Bartoli: 6.5 L'unico classe '96 nei 22 iniziali gioca un'ottima partita in marcatura su Celentano, che infatti segna quando lui è già uscito. 78' Caribotti: s.v. Pochi attimi finali.
Perinelli: 6.5 Si fa subito sentire su Dell'Ovo e dà sicurezza al reparto difensivo piazzandosi qualche metro alle spalle di esso.
Anedda: 7 Straordinario sia in fase di chiusura, badando più all'efficacia che allo stile, sia in fase di ripartenza. Rende difficile la vita del super-bomber Dell'Ovo.
Morbini: 6.5 Parte basso così come Adami sull'altra fascia, ma risponde presente anche in fase di spinta. Esce però molto presto. 33' Gabriele: 5.5 Meno propositivo del compagno, ma soprattutto perde la marcatura di Ceccaroni sul gol del pareggio.
Cinquini: 6 Recupera tanti palloni e va bene, ma bisogna prendere atto anche che è meno bravo nel rigiocarli.
Traversari: 5.5 Il suo destro da fuori area riesce anche a far male, però perde una quantità industriale di palloni e quando comincia a riprendersi esce. 53' Giovannelli: 5.5 Perde completamente la bussola nel finale quando il pallino del gioco passa agli avversari.
Laras: 6 L'assist per Ercole è un'illuminazione che vale il prezzo del biglietto, ma le due occasioni sbagliate nel finale pesano come un macigno per come termina la gara.
Barghigiani: 5.5 Da punta centrale combina pochino, quando poi va a decentrarsi sulla destra sparisce finché non esce. 52' Morena: 5.5 Dovrebbe dare più fisicità al centrocampo, ma pure lui perde il controllo della mediana nel finale.
Ercole: 6 La freddezza in occasione del gol salva una giornata in cui prima e dopo combina poco e sbaglia molti dribbling e assist, rimediando anche un'ammonizione pesante. 58' Ghelardoni: 6 Si vede poco ma fa in tempo a mettere un compagno solo davanti al portiere.
Spezia
Tognoni: 6 Quando sollecitato sa rispondere.
Mosti: 5.5 Non si ricordano sbavature particolari, ma solo tanta sofferenza quando Morbini avanza. 44' Chella: 6 Più o meno come il compagno, un po' meglio perché il Viareggio non avanza dalle sue parti.
Di Mattia: 5.5 Un'impressione costante di insicurezza a dispetto di un fisico potenzialmente importante.
Di Lauro: 6 Deve riparare agli errori del compagno di reparto fin dove possibile, ma sul gol si fa sorprendere anche lui e nel finale non è il massimo.
Zambrano: 6 La precisione nei cross dalla sinistra va scemando con il passare dei minuti e nella ripresa è molto peggiore del primo tempo.
Masi: 5.5 Non ha la rapidità dell'ala e dopo un buon inizio si perde senza lasciare traccia. Resta negli spogliatoi. 41' Passamonti: 6.5 E' tra quelli che tentano con maggiore continuità la conclusione in porta.
Ortelli: 6 Combattivo ma non sempre preciso, dà comunque un buon contributo in fatto di palloni recuperati ed esce stremato. 82' Chiocca: s.v. Gioca pochissimi secondi.
Oriunto: 5.5 Meno continuo, meno propositivo e più portato all'errore rispetto al compagno di mediana. 71' De Nicolo: s.v. Ingiudicabile.
Ceccaroni: 6.5 Fa disperare per le proteste di nervosismo con cui si prende l'ammonizione, il suo piede sinistro non combina molto fino a quando il gol non riabilita la sua giornata. 78' Marzouki: s.v. Batte il calcio d'angolo decisivo.
Celentano: 6 La traversa lo ferma, ma a parte quella bella conclusione nel primo tempo si fa valere ben poco; nella ripresa continua a provarci e spezza quasi una maledizione con il gol che fa vincere la partita.
Dell'Ovo: 6.5 Marcato tantissimo e pur sempre pericoloso ma stranamente impreciso per il suo standard. Arretra di qualche metro nella ripresa e riesce a essere decisivo come uomo-assist per il gol del pareggio. 71' Paganini: s.v. Pochi e ingiudicabili minuti.
Arbitro
Berti di Prato: 6.5 Sa tenere in pugno la situazione e da arbitro di Serie D è il minimo che ci si possa aspettare, alcune chiamate sono difficili da decifrare e l'intesa con i collaboratori tutta da verificare, ma se fossero solo questi gli errori di un arbitro problemi non ci sarebbero.
IL COMMENTO
Equilibrio spezzato in pieno recupero dallo Spezia, beffa atroce per un Viareggio che non demerita ma vede puniti alla fine tutti i suoi errori sottoporta e anche il fatto di aver sempre lasciato il pallino del gioco ad avversari riusciti a dimostrarsi più forti; la sostanza del grande scontro al vertice, giocato eccezionalmente allo Stadio dei Pini, premia la squadra che cerca maggiormente di fare la partita in confronto a un'altra che si chiude a riccio per ripartire in contropiede ma alla fine ha il grande torto di farsi rimontare l'iniziale vantaggio. Il pericolo numero uno per mister Di Bin è il centravanti avversario Dell'Ovo, ex Margine Coperta, e l'assenza dello squalificato Veralli spiega la trappola montata su lui da Anedda e Perinelli, quest'ultimo sempre pronto ad arretrare di qualche metro per assumere la posizione di libero. Dell'Ovo ha il primo spunto al 4' servendo in contropiede Masi, sul quale Michelotti esce in maniera spericolata e salva tutto in scivolata rimediando anche un infortunio che lascia il gioco fermo per due minuti. Ritmi abbastanza bassi, il 3-4-3 progettato sulla carta dalle zebre resta nelle intenzioni perché Adami e Morbini presidiano le fasce da una posizione molto arretrata e così la libertà concessa ai due trequartisti Laras ed Ercole (i migliori giocatori per qualità tecnica) frutta solo un destro di quest'ultimo a lato al 18'. Si va avanti a strappi, perché lo Spezia non ha molte armi per sfondare il bunker: un sinistro di Ceccaroni su punizione non va oltre la barriera e solo al 26' Dell'Ovo è finalmente libero su un lungo cross da sinistra di Zambrano, ma il tiro al volo rimpalla su Anedda e si alza in angolo. Lo stesso Anedda ribalta il gioco al 28' con un'azione imperiosa conclusa da un tiro-cross da sinistra che si infrange sul palo lontano, ma il gioco resta in mani aquilotte con le conclusioni di Dell'Ovo, a lato, e soprattutto di Celentano che centra la parte bassa della traversa con la palla che rimbalza in campo e viene messa in angolo. Dal tiro dalla bandierina accade l'inaspettato: il Viareggio ribalta il fronte in contropiede e l'assist di Laras per Ercole è illuminante e decisivo, conclusione e Tognoni battuto. Lo Spezia è sotto choc, prima della fine del tempo Traversari fa volare Tognoni alla deviazione in angolo con un destro da lontano e poi Ercole spreca un altro contropiede in superiorità numerica con un passaggio sbagliato. La ripresa inizia con il Viareggio impegnato ad addormentare la partita con il possesso palla (non perfetto e sempre troppo vicino alla propria area) e lo Spezia ad abbozzare un pressing neanche troppo convinto: i tanti errori portano a un debole colpo di testa di Laras e a una punizione di Ortelli da distanza improbabile. Michelotti si salva respingendo una girata di Dell'Ovo e un sinistro di Celentano, ma le sostituzioni regalano gli assi nella manica a mister Battistini, ex di turno, con due mosse: passare al 4-2-3-1 con l'arretramento di Dell'Ovo a trequartista e invertire la fascia ai due esterni Passamonti e Ceccaroni. Così, al 24' Dell'Ovo trova sulla destra il corridoio proprio per Ceccaroni, che taglia fuori Gabriele e non ha problemi a realizzare, trovandosi la palla sul sinistro che è il suo piede. Viareggio tutto in proiezione difensiva, sostituzioni alla mano, e Spezia alla carica con una serie di conclusioni centrali per Michelotti, ma negli ultimi 5 minuti regolamentari capitan Laras si procura una doppia fuga per la vittoria: peccato però che, sia di destro su assist di Ghelardoni sia di sinistro su lancio di Perinelli, l'esito sia il solito e cioè una palla che scivola a lato e non punisce una difesa ligure svagata. Invece, al quarto dei cinque minuti di recupero concessi accada l'irreparabile: l'angolo da destra di Marzouki trova la girata di destro di Celentano, palla imparabile nell'angolo alla sinistra del portiere. Il minuto di recupero aggiuntivo e l'assalto disperato del Viareggio producono solo due angoli e un po' di nervosismo, ma resta una sconfitta che brucia.
Barnaba Lucchesi
ESPERIA VIAREGGIO (5-2-3): Michelotti; Adami, Bartoli (78' Caribotti), Perinelli, Anedda, Morbini (33' Gabriele); Cinquini, Traversari (53' Giovannelli); Laras, Barghigiani (52' Morena), Ercole (58' Ghelardoni). A disp.: Bedei, Manfredi. All.: Riky Di Bin.<br >SPEZIA (4-4-2): Tognoni; Mosti (44' Chella), Di Mattia, Di Lauro, Zambrano; Masi (41' Passamonti), Ortelli (82' Chiocca), Oriunto (71' De Nicolo), Ceccaroni (78' Marzouki); Celentano, Dell'Ovo (71' Paganini). A disp.: Manfredini. All.: Sergio Battistini.<br >
ARBITRO: Berti di Prato, coad. da Arcangioli e Menchini di Viareggio.<br >
RETI: 36' Ercole, 64' Ceccaroni, 84' Celentano.<br >NOTE: Ammoniti Ceccaroni, Ercole e Perinelli. Angoli 5-8. Recupero 3'+6'.
LE PAGELLE<br >Esperia Viareggio<br ><b>Michelotti: 5.5</b> Un'uscita pericolosa e spericolata all'inizio denota le sue carenze nel fondamentale specifico, il resto della gara lo conferma.<br ><b>Adami: 6</b> Non fa errori ricordabili sulla fascia destra, parte molto basso e spinge poco ma almeno dalle sue parti non si passa.<br ><b>Bartoli: 6.5</b> L'unico classe '96 nei 22 iniziali gioca un'ottima partita in marcatura su Celentano, che infatti segna quando lui è già uscito. 78' Caribotti: s.v. Pochi attimi finali.<br ><b>Perinelli: 6.5</b> Si fa subito sentire su Dell'Ovo e dà sicurezza al reparto difensivo piazzandosi qualche metro alle spalle di esso.<br ><b>Anedda: 7</b> Straordinario sia in fase di chiusura, badando più all'efficacia che allo stile, sia in fase di ripartenza. Rende difficile la vita del super-bomber Dell'Ovo.<br ><b>Morbini: 6.5</b> Parte basso così come Adami sull'altra fascia, ma risponde presente anche in fase di spinta. Esce però molto presto. <b>33' Gabriele: 5.5</b> Meno propositivo del compagno, ma soprattutto perde la marcatura di Ceccaroni sul gol del pareggio.<br ><b>Cinquini: 6</b> Recupera tanti palloni e va bene, ma bisogna prendere atto anche che è meno bravo nel rigiocarli.<br ><b>Traversari: 5.5</b> Il suo destro da fuori area riesce anche a far male, però perde una quantità industriale di palloni e quando comincia a riprendersi esce. <b>53' Giovannelli: 5.5</b> Perde completamente la bussola nel finale quando il pallino del gioco passa agli avversari.<br ><b>Laras: 6</b> L'assist per Ercole è un'illuminazione che vale il prezzo del biglietto, ma le due occasioni sbagliate nel finale pesano come un macigno per come termina la gara.<br ><b>Barghigiani: 5.5</b> Da punta centrale combina pochino, quando poi va a decentrarsi sulla destra sparisce finché non esce. <b>52' Morena: 5.5</b> Dovrebbe dare più fisicità al centrocampo, ma pure lui perde il controllo della mediana nel finale.<br ><b>Ercole: 6</b> La freddezza in occasione del gol salva una giornata in cui prima e dopo combina poco e sbaglia molti dribbling e assist, rimediando anche un'ammonizione pesante. <b>58' Ghelardoni: 6</b> Si vede poco ma fa in tempo a mettere un compagno solo davanti al portiere.<br >Spezia<br ><b>Tognoni: 6</b> Quando sollecitato sa rispondere.<br ><b>Mosti: 5.5</b> Non si ricordano sbavature particolari, ma solo tanta sofferenza quando Morbini avanza. <b>44' Chella: 6</b> Più o meno come il compagno, un po' meglio perché il Viareggio non avanza dalle sue parti.<br ><b>Di Mattia: 5.5</b> Un'impressione costante di insicurezza a dispetto di un fisico potenzialmente importante.<br ><b>Di Lauro: 6</b> Deve riparare agli errori del compagno di reparto fin dove possibile, ma sul gol si fa sorprendere anche lui e nel finale non è il massimo.<br ><b>Zambrano: 6</b> La precisione nei cross dalla sinistra va scemando con il passare dei minuti e nella ripresa è molto peggiore del primo tempo.<br ><b>Masi: 5.5</b> Non ha la rapidità dell'ala e dopo un buon inizio si perde senza lasciare traccia. Resta negli spogliatoi. <b>41' Passamonti: 6.5</b> E' tra quelli che tentano con maggiore continuità la conclusione in porta.<br ><b>Ortelli: 6</b> Combattivo ma non sempre preciso, dà comunque un buon contributo in fatto di palloni recuperati ed esce stremato. 82' Chiocca: s.v. Gioca pochissimi secondi.<br ><b>Oriunto: 5.5</b> Meno continuo, meno propositivo e più portato all'errore rispetto al compagno di mediana. <b>71' De Nicolo: s.v.</b> Ingiudicabile.<br ><b>Ceccaroni: 6.5</b> Fa disperare per le proteste di nervosismo con cui si prende l'ammonizione, il suo piede sinistro non combina molto fino a quando il gol non riabilita la sua giornata. <b>78' Marzouki: s.v.</b> Batte il calcio d'angolo decisivo.<br ><b>Celentano: 6</b> La traversa lo ferma, ma a parte quella bella conclusione nel primo tempo si fa valere ben poco; nella ripresa continua a provarci e spezza quasi una maledizione con il gol che fa vincere la partita.<br ><b>Dell'Ovo: 6.5</b> Marcato tantissimo e pur sempre pericoloso ma stranamente impreciso per il suo standard. Arretra di qualche metro nella ripresa e riesce a essere decisivo come uomo-assist per il gol del pareggio. 71' Paganini: s.v. Pochi e ingiudicabili minuti.<br >Arbitro<br ><b>Berti di Prato: 6.5</b> Sa tenere in pugno la situazione e da arbitro di Serie D è il minimo che ci si possa aspettare, alcune chiamate sono difficili da decifrare e l'intesa con i collaboratori tutta da verificare, ma se fossero solo questi gli errori di un arbitro problemi non ci sarebbero.<br >IL COMMENTO<br >Equilibrio spezzato in pieno recupero dallo Spezia, beffa atroce per un Viareggio che non demerita ma vede puniti alla fine tutti i suoi errori sottoporta e anche il fatto di aver sempre lasciato il pallino del gioco ad avversari riusciti a dimostrarsi più forti; la sostanza del grande scontro al vertice, giocato eccezionalmente allo Stadio dei Pini, premia la squadra che cerca maggiormente di fare la partita in confronto a un'altra che si chiude a riccio per ripartire in contropiede ma alla fine ha il grande torto di farsi rimontare l'iniziale vantaggio. Il pericolo numero uno per mister Di Bin è il centravanti avversario Dell'Ovo, ex Margine Coperta, e l'assenza dello squalificato Veralli spiega la trappola montata su lui da Anedda e Perinelli, quest'ultimo sempre pronto ad arretrare di qualche metro per assumere la posizione di libero. Dell'Ovo ha il primo spunto al 4' servendo in contropiede Masi, sul quale Michelotti esce in maniera spericolata e salva tutto in scivolata rimediando anche un infortunio che lascia il gioco fermo per due minuti. Ritmi abbastanza bassi, il 3-4-3 progettato sulla carta dalle zebre resta nelle intenzioni perché Adami e Morbini presidiano le fasce da una posizione molto arretrata e così la libertà concessa ai due trequartisti Laras ed Ercole (i migliori giocatori per qualità tecnica) frutta solo un destro di quest'ultimo a lato al 18'. Si va avanti a strappi, perché lo Spezia non ha molte armi per sfondare il bunker: un sinistro di Ceccaroni su punizione non va oltre la barriera e solo al 26' Dell'Ovo è finalmente libero su un lungo cross da sinistra di Zambrano, ma il tiro al volo rimpalla su Anedda e si alza in angolo. Lo stesso Anedda ribalta il gioco al 28' con un'azione imperiosa conclusa da un tiro-cross da sinistra che si infrange sul palo lontano, ma il gioco resta in mani aquilotte con le conclusioni di Dell'Ovo, a lato, e soprattutto di Celentano che centra la parte bassa della traversa con la palla che rimbalza in campo e viene messa in angolo. Dal tiro dalla bandierina accade l'inaspettato: il Viareggio ribalta il fronte in contropiede e l'assist di Laras per Ercole è illuminante e decisivo, conclusione e Tognoni battuto. Lo Spezia è sotto choc, prima della fine del tempo Traversari fa volare Tognoni alla deviazione in angolo con un destro da lontano e poi Ercole spreca un altro contropiede in superiorità numerica con un passaggio sbagliato. La ripresa inizia con il Viareggio impegnato ad addormentare la partita con il possesso palla (non perfetto e sempre troppo vicino alla propria area) e lo Spezia ad abbozzare un pressing neanche troppo convinto: i tanti errori portano a un debole colpo di testa di Laras e a una punizione di Ortelli da distanza improbabile. Michelotti si salva respingendo una girata di Dell'Ovo e un sinistro di Celentano, ma le sostituzioni regalano gli assi nella manica a mister Battistini, ex di turno, con due mosse: passare al 4-2-3-1 con l'arretramento di Dell'Ovo a trequartista e invertire la fascia ai due esterni Passamonti e Ceccaroni. Così, al 24' Dell'Ovo trova sulla destra il corridoio proprio per Ceccaroni, che taglia fuori Gabriele e non ha problemi a realizzare, trovandosi la palla sul sinistro che è il suo piede. Viareggio tutto in proiezione difensiva, sostituzioni alla mano, e Spezia alla carica con una serie di conclusioni centrali per Michelotti, ma negli ultimi 5 minuti regolamentari capitan Laras si procura una doppia fuga per la vittoria: peccato però che, sia di destro su assist di Ghelardoni sia di sinistro su lancio di Perinelli, l'esito sia il solito e cioè una palla che scivola a lato e non punisce una difesa ligure svagata. Invece, al quarto dei cinque minuti di recupero concessi accada l'irreparabile: l'angolo da destra di Marzouki trova la girata di destro di Celentano, palla imparabile nell'angolo alla sinistra del portiere. Il minuto di recupero aggiuntivo e l'assalto disperato del Viareggio producono solo due angoli e un po' di nervosismo, ma resta una sconfitta che brucia.
Barnaba Lucchesi