- Juniores Provinciali GIR.B
- D.L.F. Firenze
-
7 - 2
- S. Vignini Vicchio
DLF: Terrosi, Frassinetti, Favilli, Tornese, Coscarelli, Parigi, Romani, Piazzesi, Giardi, Gennari, Pistillo. A disp.: Clementi, Sarcina, Venturini, Polverini, Raschellà. All.: Patrizio Parri.
S. VIGNINI VICCHIO: Vignaroli, Rugi, Gigli, Gori, Trotta, Crescioli, Romanelli, Peqini, Carlà Michelangelo, Carlà Giovanni, Lastrucci. A disp.: Vichi, Magherini. All.: Simone Salvadori.
ARBITRO: Andorlini di Firenze.
RETI: 16' e 80' Giardi, 19' Carlà Michelangelo, 48' Lastrucci, 53' e 75' Gennari, 55' Sarcina, 60' e 81' Raschellà.
All'occhio pigro e spesso un po' disattento del tifoso, parrebbe impossibile rintracciare nella più classica delle gare di fine stagione, un qualche minimo motivo di interesse. Eppure, se andiamo ad analizzare la classifica di questo Girone B, ferrovieri e mugellani, qualcosa da chiedere alla loro ultima uscita stagionale, ce l'hanno eccome. L'ottavo successo casalingo stagionale permetterebbe ai ragazzi di Patrizio Parri, nel caso in cui il Casellina non dovesse far risultato nel match che lo vede opposto allo schiacciasassi Rifredi 2000, di agguantare un più che onorevole quinto posto con il quale la compagine rosso blu chiuderebbe in attivo il bilancio di una stagione molto positiva. Per contro, anche il fanalino di coda Sandro Vignini ha più di un motivo per onorare quest'ultimo impegno stagionale. La squadra di Salvadori è, infatti, reduce dal successo interno ottenuto a spese di un rimaneggiato Club Sportivo. La prima affermazione stagionale, arrivata proprio in occasione dell'ultimo impegno casalingo, ha rinfrancato il morale della truppa rosso azzurra che scende sul sintetico del Manlio Pacini con rinnovati stimoli. Un Patrizio Parri battagliero e grintoso come suo solito, non si nasconde disegnando sul tappeto verde del campo di Via Paisiello un 4-3-3 che nulla lascia all'immaginazione. Davanti all' alfiere Lapo Terrosi, Parri costruisce una linea Maginot composta dagli esterni Frassinetti e Favilli e da una coppia centrale discretamente solida composta da Tornese e dall'ex Club Sportivo Coscarelli. In mezzo al campo c'è grande varietà di competenze, con Parigi ad occuparsi prevalentemente della fase di rottura, l'ex lastrigiano Giova Piazzesi a fungere da metronomo e capitan Gennari che si occupa, aiutato dalla grande esperienza accumulata sul campo, di accendere la miccia rappresentata dal trio d'attacco composto da bomber Giardi e dai due esterni Romani (a destra) e Pistillo (sul fronte opposto del campo). Ben più abbottonato è, invece, lo schieramento tattico proposto da Salvadori che sceglie le due punte (Michealngelo Carlà e Lastrucci) sostenute a centrocampo dal propositivo Alban Peqini che mettendo al servizio dei compagni le sue buone doti tecniche, cerca di tenere alto il baricentro della manovra mugellana. Bastano, però, solo quattro giri di lancette per capire che il maggior tasso tecnico messo sul proprio piatto della bilancia dai ragazzi di Parri è ben presto destinato a far pendere l'equilibrio del match a favore della squadra di casa. Al 4' primo squillo di tromba del trenino rossoblu. Corner da destra molto ben calciato da Pistillo verso il limite dell'area mugellana, dove Gennari è pronto a raccogliere il pallone, addomesticarlo sul piede preferito e far poi partire un gran siluro che si stampa contro la traversa della porta difesa dall'ottimo Vignaroli. Al quarto d'ora si rinnova il proficuo dialogo fra Pistillo e Gennari, con il capitano fiorentino che entra in area ma incrocia di pochissimo fuori in diagonale. Un minuto più tardi, al terzo tentativo, i Ferrovieri passano. Gennari innesca Giardi che scappa via evitando per un soffio la trappola del fuorigioco e dopo essere entrato in area, brucia facilmente Vignaroli grazie a un preciso rasoterra. Tutto perfetto, dunque..Beh; non proprio. Al 17' infatti, una disattenzione commessa proprio in fase difensiva, rischia di costar carissima alla squadra rosso blu. Giovanni Carlà è bravissimo a rubar palla al diretto avversario proprio a ridosso del limite dell'area e dopo esser penetrato all'interno dei sedici metri fiorentini, fa partire una pericolosa conclusione dalla sinistra sulla quale è provvidenziale la deviazione in angolo di Terrosi. Un piccolo ma significativo segnale d'allarme, questo, che è foriero di foschi presagi per i Ferrovieri. Al minuto diciannove, Michelangelo Carlà si fa trovar libero sul settore di sinistra e dopo essere entrato in area, batte a rete da posizione favorevole. La sfera, dopo aver superato Terrosi, carambola sul palo destro della porta tornando sui piedi del numero nove che stavolta, proprio non può sbagliare. L'improvviso e inatteso pareggio ospite accende la prima frazione che nella sua fase centrale, è ricca di spunti interessanti. È sempre il Dopolavoro a fare la partita ma a non mostrare la necessaria cattiveria negli ultimi sedici metri. AL 21' un contatto al limite dell'area su Pistillo, determina la concessione, da parte di Andorlini, di un calcio piazzato da favorevole posizione. Sulla palla si porta Gennari che disegna una traiettoria precisa ma al tempo stesso lenta e prevedibile; Vignaroli è bravo a gettarsi in tuffo sulla propria destra e ad allungare la sfera in calcio d'angolo. Un minuto più tardi, la grande chance capita sui piedi di Romani. C'è un lungo lancio dalle retrovie che innesca Giardi. L'attaccane di casa sembra in ritardo nei confronti di un difensore che però, si fa beffare dal buono spunto in velocità del numero nove che dopo aver recuperato la sfera, si defila sulla sinistra trovando un corridoio utile per giungere indisturbato sulla linea di fondo e tagliare poi verso il centro dell'area un gran pallone teso sul quale l'accorrente numero sette deve solo apporre il sigillo. Peccato, però, che l'intervento sottomisura da parte di Romani sia tutto da dimenticare. La palla, colpita malissimo, termina sul fondo facendo mettere le mani nei capelli a compagni di squadra e sostenitori locali. Fra il 30' e il 32' poi, i ragazzi di Parri sprecano nuovamente l'impossibile. Prima Gennari, sgusciato in area dalla destra, prova con scarsa fortuna a superare Vignaroli con un delizioso cucchiaio ; palla ancora sopra la traversa e poi Giardi, sempre da destra, incrocia di un soffio a lato un rasoterra diagonale che pareva destinato ad insaccarsi nell'angolino basso alla destra del portiere ospite. Al 35', infine, la difesa della Vignini è anche fortunata. La conclusione a botta sicura di Giardi sembra vincente ma un difensore in maglia blu è bravissimo a respingere sulla linea un pallone che aveva ormai irrimediabilmente superato Vignaroli. Insomma, la palla proprio non vuol saperne di entrare per la seconda volta nella porta mugellana e come spesso accade in questo meraviglioso e imprevedibile sport, tre minuti dopo l'inizio del secondo tempo, succede l'incredibile. C'è una manovra della Vignini che si sviluppa sulla destra, un tocco verso il centro dell'area favorisce il puntuale inserimento di Lastrucci che dopo aver recuperato la palla, la gira da due passi alle spalle di Terrosi. Il secondo gol è finalmente arrivato ma a realizzarlo, sono stati gli ospiti. Dando sfoggio dell'ormai celeberrimo e tagliente umorismo che caratterizza il popolo fiorentino, qualcuno in tribuna paragona ciò che sta accadendo a quello che successe ai mondiali del 1966 in Inghilterra quando la nostra nazionale, dopo aver gettato al vento tutto ciò che era possibile sprecare, si fece beffare amaramente dagli allora dilettanti della Corea del Nord. Quella che si sta scrivendo sul sintetico del Pacini è, però, tutt'altra storia e non occorre attendere troppo per rendersene conto. Mister Parri che ad inizio ripresa ha sostituito diversi giocatori, deve attendere solo un paio di minuti per assistere alla reazione, veemente e finalmente prolifica, del suo D. L. F. I ragazzi in casacca bianca, infatti, cingono nuovamente d'assedio la porta mugellana e dopo ver costretto il bravissimo Vignaroli ad un altro paio di straordinari interventi, realizzano la bellezza di tre gol in soli sette minuti; roba che ammazzerebbe all'istante il più combattivo e furioso dei tori. Al 53' una conclusione dal limite origina un batti e ribatti in area ospite risolto dalla staffilata centrale di Gennari, cui fanno seguito il lesto tap-in di Sarcina, su conclusione dello stesso Gennari, e il tocco da corta distanza di Raschellà che premiato dall'assist di Favilli non ha difficoltà a insaccare la rete che mette in discesa la gara per i suoi. La Vignini non ha più né la forza né la lucidità necessaria a rientrare nuovamente nel match e i padroni di casa, dopo aver acquisito in maniera definitiva il controllo del gioco, calano sul tappeto verde, nell'ultimo quarto d'ora, il secondo tris d'assi che fa prendere al punteggio finale i connotati della goleada: stavola le firme sono di Gennari, autore di un tocco morbido e imprendibile per Vignaronoli, di Giardi a segno con un bel diagonale e infine di Raschellà che cala la seconda doppietta di giornata su assist dello stesso Giardi. Al termine di una gara dominata in lungo e in largo nel corso della quale nemmeno qualche piccola amnesia difensiva è servita a farne cambiare l'inerzia, la squadra di Parri ottiene il risultato che desiderava; ottava vittoria stagionale davanti al proprio pubblico e quinto posto in classifica seppur in condominio con il Casellina, bravo a stoppare sul risultato di parità un Rifredi.
Calciatoripiù: nel Dopolavoro buone le prove di Gennari, Giardi, Raschellà, Tornese e Parigi. Nella Sandro Vignini ci hanno favorevolmente impressionato il portiere Vignaroli, il centrocampista di riferimento Peqini e gli attaccanti Lastrucci e Michelangelo Carlà, autori delle reti che hanno tenuto in vita il match per almeno cinquanta minuti.
Nico Morali
DLF: Terrosi, Frassinetti, Favilli, Tornese, Coscarelli, Parigi, Romani, Piazzesi, Giardi, Gennari, Pistillo. A disp.: Clementi, Sarcina, Venturini, Polverini, Raschellà. All.: Patrizio Parri.<br >S. VIGNINI VICCHIO: Vignaroli, Rugi, Gigli, Gori, Trotta, Crescioli, Romanelli, Peqini, Carlà Michelangelo, Carlà Giovanni, Lastrucci. A disp.: Vichi, Magherini. All.: Simone Salvadori.<br >
ARBITRO: Andorlini di Firenze.<br >
RETI: 16' e 80' Giardi, 19' Carlà Michelangelo, 48' Lastrucci, 53' e 75' Gennari, 55' Sarcina, 60' e 81' Raschellà.
All'occhio pigro e spesso un po' disattento del tifoso, parrebbe impossibile rintracciare nella più classica delle gare di fine stagione, un qualche minimo motivo di interesse. Eppure, se andiamo ad analizzare la classifica di questo Girone B, ferrovieri e mugellani, qualcosa da chiedere alla loro ultima uscita stagionale, ce l'hanno eccome. L'ottavo successo casalingo stagionale permetterebbe ai ragazzi di Patrizio Parri, nel caso in cui il Casellina non dovesse far risultato nel match che lo vede opposto allo schiacciasassi Rifredi 2000, di agguantare un più che onorevole quinto posto con il quale la compagine rosso blu chiuderebbe in attivo il bilancio di una stagione molto positiva. Per contro, anche il fanalino di coda Sandro Vignini ha più di un motivo per onorare quest'ultimo impegno stagionale. La squadra di Salvadori è, infatti, reduce dal successo interno ottenuto a spese di un rimaneggiato Club Sportivo. La prima affermazione stagionale, arrivata proprio in occasione dell'ultimo impegno casalingo, ha rinfrancato il morale della truppa rosso azzurra che scende sul sintetico del Manlio Pacini con rinnovati stimoli. Un Patrizio Parri battagliero e grintoso come suo solito, non si nasconde disegnando sul tappeto verde del campo di Via Paisiello un 4-3-3 che nulla lascia all'immaginazione. Davanti all' alfiere Lapo Terrosi, Parri costruisce una linea Maginot composta dagli esterni Frassinetti e Favilli e da una coppia centrale discretamente solida composta da Tornese e dall'ex Club Sportivo Coscarelli. In mezzo al campo c'è grande varietà di competenze, con Parigi ad occuparsi prevalentemente della fase di rottura, l'ex lastrigiano Giova Piazzesi a fungere da metronomo e capitan Gennari che si occupa, aiutato dalla grande esperienza accumulata sul campo, di accendere la miccia rappresentata dal trio d'attacco composto da bomber Giardi e dai due esterni Romani (a destra) e Pistillo (sul fronte opposto del campo). Ben più abbottonato è, invece, lo schieramento tattico proposto da Salvadori che sceglie le due punte (Michealngelo Carlà e Lastrucci) sostenute a centrocampo dal propositivo Alban Peqini che mettendo al servizio dei compagni le sue buone doti tecniche, cerca di tenere alto il baricentro della manovra mugellana. Bastano, però, solo quattro giri di lancette per capire che il maggior tasso tecnico messo sul proprio piatto della bilancia dai ragazzi di Parri è ben presto destinato a far pendere l'equilibrio del match a favore della squadra di casa. Al 4' primo squillo di tromba del trenino rossoblu. Corner da destra molto ben calciato da Pistillo verso il limite dell'area mugellana, dove Gennari è pronto a raccogliere il pallone, addomesticarlo sul piede preferito e far poi partire un gran siluro che si stampa contro la traversa della porta difesa dall'ottimo Vignaroli. Al quarto d'ora si rinnova il proficuo dialogo fra Pistillo e Gennari, con il capitano fiorentino che entra in area ma incrocia di pochissimo fuori in diagonale. Un minuto più tardi, al terzo tentativo, i Ferrovieri passano. Gennari innesca Giardi che scappa via evitando per un soffio la trappola del fuorigioco e dopo essere entrato in area, brucia facilmente Vignaroli grazie a un preciso rasoterra. Tutto perfetto, dunque..Beh; non proprio. Al 17' infatti, una disattenzione commessa proprio in fase difensiva, rischia di costar carissima alla squadra rosso blu. Giovanni Carlà è bravissimo a rubar palla al diretto avversario proprio a ridosso del limite dell'area e dopo esser penetrato all'interno dei sedici metri fiorentini, fa partire una pericolosa conclusione dalla sinistra sulla quale è provvidenziale la deviazione in angolo di Terrosi. Un piccolo ma significativo segnale d'allarme, questo, che è foriero di foschi presagi per i Ferrovieri. Al minuto diciannove, Michelangelo Carlà si fa trovar libero sul settore di sinistra e dopo essere entrato in area, batte a rete da posizione favorevole. La sfera, dopo aver superato Terrosi, carambola sul palo destro della porta tornando sui piedi del numero nove che stavolta, proprio non può sbagliare. L'improvviso e inatteso pareggio ospite accende la prima frazione che nella sua fase centrale, è ricca di spunti interessanti. È sempre il Dopolavoro a fare la partita ma a non mostrare la necessaria cattiveria negli ultimi sedici metri. AL 21' un contatto al limite dell'area su Pistillo, determina la concessione, da parte di Andorlini, di un calcio piazzato da favorevole posizione. Sulla palla si porta Gennari che disegna una traiettoria precisa ma al tempo stesso lenta e prevedibile; Vignaroli è bravo a gettarsi in tuffo sulla propria destra e ad allungare la sfera in calcio d'angolo. Un minuto più tardi, la grande chance capita sui piedi di Romani. C'è un lungo lancio dalle retrovie che innesca Giardi. L'attaccane di casa sembra in ritardo nei confronti di un difensore che però, si fa beffare dal buono spunto in velocità del numero nove che dopo aver recuperato la sfera, si defila sulla sinistra trovando un corridoio utile per giungere indisturbato sulla linea di fondo e tagliare poi verso il centro dell'area un gran pallone teso sul quale l'accorrente numero sette deve solo apporre il sigillo. Peccato, però, che l'intervento sottomisura da parte di Romani sia tutto da dimenticare. La palla, colpita malissimo, termina sul fondo facendo mettere le mani nei capelli a compagni di squadra e sostenitori locali. Fra il 30' e il 32' poi, i ragazzi di Parri sprecano nuovamente l'impossibile. Prima Gennari, sgusciato in area dalla destra, prova con scarsa fortuna a superare Vignaroli con un delizioso cucchiaio ; palla ancora sopra la traversa e poi Giardi, sempre da destra, incrocia di un soffio a lato un rasoterra diagonale che pareva destinato ad insaccarsi nell'angolino basso alla destra del portiere ospite. Al 35', infine, la difesa della Vignini è anche fortunata. La conclusione a botta sicura di Giardi sembra vincente ma un difensore in maglia blu è bravissimo a respingere sulla linea un pallone che aveva ormai irrimediabilmente superato Vignaroli. Insomma, la palla proprio non vuol saperne di entrare per la seconda volta nella porta mugellana e come spesso accade in questo meraviglioso e imprevedibile sport, tre minuti dopo l'inizio del secondo tempo, succede l'incredibile. C'è una manovra della Vignini che si sviluppa sulla destra, un tocco verso il centro dell'area favorisce il puntuale inserimento di Lastrucci che dopo aver recuperato la palla, la gira da due passi alle spalle di Terrosi. Il secondo gol è finalmente arrivato ma a realizzarlo, sono stati gli ospiti. Dando sfoggio dell'ormai celeberrimo e tagliente umorismo che caratterizza il popolo fiorentino, qualcuno in tribuna paragona ciò che sta accadendo a quello che successe ai mondiali del 1966 in Inghilterra quando la nostra nazionale, dopo aver gettato al vento tutto ciò che era possibile sprecare, si fece beffare amaramente dagli allora dilettanti della Corea del Nord. Quella che si sta scrivendo sul sintetico del Pacini è, però, tutt'altra storia e non occorre attendere troppo per rendersene conto. Mister Parri che ad inizio ripresa ha sostituito diversi giocatori, deve attendere solo un paio di minuti per assistere alla reazione, veemente e finalmente prolifica, del suo D. L. F. I ragazzi in casacca bianca, infatti, cingono nuovamente d'assedio la porta mugellana e dopo ver costretto il bravissimo Vignaroli ad un altro paio di straordinari interventi, realizzano la bellezza di tre gol in soli sette minuti; roba che ammazzerebbe all'istante il più combattivo e furioso dei tori. Al 53' una conclusione dal limite origina un batti e ribatti in area ospite risolto dalla staffilata centrale di Gennari, cui fanno seguito il lesto tap-in di Sarcina, su conclusione dello stesso Gennari, e il tocco da corta distanza di Raschellà che premiato dall'assist di Favilli non ha difficoltà a insaccare la rete che mette in discesa la gara per i suoi. La Vignini non ha più né la forza né la lucidità necessaria a rientrare nuovamente nel match e i padroni di casa, dopo aver acquisito in maniera definitiva il controllo del gioco, calano sul tappeto verde, nell'ultimo quarto d'ora, il secondo tris d'assi che fa prendere al punteggio finale i connotati della goleada: stavola le firme sono di Gennari, autore di un tocco morbido e imprendibile per Vignaronoli, di Giardi a segno con un bel diagonale e infine di Raschellà che cala la seconda doppietta di giornata su assist dello stesso Giardi. Al termine di una gara dominata in lungo e in largo nel corso della quale nemmeno qualche piccola amnesia difensiva è servita a farne cambiare l'inerzia, la squadra di Parri ottiene il risultato che desiderava; ottava vittoria stagionale davanti al proprio pubblico e quinto posto in classifica seppur in condominio con il Casellina, bravo a stoppare sul risultato di parità un Rifredi. <b>
Calciatoripiù</b>: nel Dopolavoro buone le prove di <b>Gennari, Giardi, Raschellà, Tornese</b> e <b>Parigi</b>. Nella Sandro Vignini ci hanno favorevolmente impressionato il portiere <b>Vignaroli</b>, il centrocampista di riferimento <b>Peqini </b>e gli attaccanti <b>Lastrucci </b>e <b>Michelangelo Carlà</b>, autori delle reti che hanno tenuto in vita il match per almeno cinquanta minuti.
Nico Morali