- Giovanissimi B GIR.C
- Virtus Firenze
-
0 - 1
- Audace Legnaia
VIRTUS FIRENZE: Sorrentino, Dudea, Pieraccini, Picariello, Giuliano, Petroni, Puccioni, Mirri, Fantoni, Chiabà, Ruocco. A disp.: Alcione, Carini. All.: Giuseppe Carriero.
AUD. LEGNAIA: Pecorini, Servalli, Gurioli, Berti, Dugini, Cavallini, Becattini, De Sorbo, Giubbi, Somigli, Giotti. A disp.: Afelba, Pescucci, Summa, Naffa, Cifarelli, Cofone. All.: Marco Tofanari.
RETI: 28' Giotti.
La partita tra Virtus Firenze e Audace Legnaia inizia sotto un sole cocente: le due squadre, ben messe in campo dai rispettivi allenatori, si affrontano a viso aperto con ritmo sostenuto. Corte, e votate ad un pressing alto ed asfissiante sui portatori di palla, ingaggiano da subito un serrato duello corale a centrocampo. Nei primi minuti della gara il primato di possesso palla spetta all'Audace Legnaia, ben contrastata dalla Virtus Firenze, attenta in copertura e pronta a replicare con ripartenze ben organizzate. La pressione iniziale dell'Audace Legnaia si concretizza con due tiri cross, al 5' ed al 7' rispettivamente effettuati da Becattini e da De Sorbo, finiti tuttavia sul fondo senza allarmi per la difesa virtussina, cui segue un bel tiro al 10' firmato Berti, conclusione di una certa pericolosità, cui si oppone con bravura il portiere Sorrrentino. La Virtus non sta a guardare, e con Fantoni si rende pericolosa nella trequarti avversaria, ma l'attaccante viene anticipato al momento di concludere. A centrocampo la lotta è sempre serrata, con interessanti iniziative da ambo le parti, ma a mettersi in evidenza sono soprattutto i due pacchetti arretrati, sempre ottimamente disposti. Al 20' la Virtus non riesce a dare concretezza ad una iniziativa ben impostata dalla mediana a seguito di un tempestivo recupero palla, mentre poco dopo l'Audace si fa sotto la porta avversaria, creando le premesse per il vantaggio, prima con un insidioso tiro cross dalla destra del campo, cui fa seguito poco dopo una pericolosa punizione a spiovere dal vertice sinistro, ed un minuto dopo con una clamorosa traversa su tiro scoccato dal limite da Dugini. Al 28' infine, il vantaggio decisivo di Giotti, che con abilità da vero rapinatore d'area, in mischia trova la soluzione vincente. La Virtus accusa il colpo, ma con carattere cerca la reazione conquistando un paio di corner che generano altrettanti pericoli in area dell'Audace. Velenoso, allo scadere, un contropiede di quest'ultima, a cui, ancora una volta, fa da argine il portiere Sorrrentino. Nel secondo tempo il leit motiv dell'incontro non cambia: centrocampisti dinamici e motivati, difensori pugnaci ed attenti, attaccanti pronti a sfruttare ogni singola occasione, e portieri sicuri del fatto loro. I capovolgimenti di fronte sono costanti e si contano numerose occasioni da rete per entrambi gli schieramenti, con tiri cross, punizioni, e conclusioni fuori misura o dentro lo specchio della porta, cui gli estremi difensori replicano con bravura. Buona a scattare nella seconda frazione di giuoco, la trappola del fuorigioco della Virtus Firenze: se l'Audace si fa propositiva ed intraprendente nella prima parte del secondo tempo, con le iniziative di Cavallini, Berti, Giubbi e Cofone, la seconda è appannaggio della squadra di casa che si fa decisa nel tentare la rimonta con tentativi sotto porta di Petroni, Fantoni, Ruocco, e Chiabà, ben sostenuti in copertura dal centrocampo, e continuamente incitati dal mister Carriero, oggi pomeriggio in completo blu sartoriale di rara eleganza. Allo scadere dell'incontro, su un ennesimo capovolgimento di fronte, il direttore di gara ravvede gli estremi per la massima punizione a favore degli ospiti, a suo dire dovuta ad una trattenuta in area ai danni del numero 9 Giubbi, agli occhi dei più apparsa quantomeno veniale. Si incarica dell'esecuzione Berti che colpisce a botta sicura, ma impatta nell'ennesima superparata del portiere Sorrrentino, in pomeridiano stato di grazia. Dopo due minuti di recupero, finisce una bella partita, contraddistinta da bel gioco e correttezza sul terreno di gioco, per un pomeriggio di vero ed autentico Sport.
Calciatoripiù: Giubbi e Giuliano danno vita ad un duello rusticano ma corretto, che ci piace segnalare per la sua bellezza ed importanza.
Daniele Alcione
VIRTUS FIRENZE: Sorrentino, Dudea, Pieraccini, Picariello, Giuliano, Petroni, Puccioni, Mirri, Fantoni, Chiabà, Ruocco. A disp.: Alcione, Carini. All.: Giuseppe Carriero.<br >AUD. LEGNAIA: Pecorini, Servalli, Gurioli, Berti, Dugini, Cavallini, Becattini, De Sorbo, Giubbi, Somigli, Giotti. A disp.: Afelba, Pescucci, Summa, Naffa, Cifarelli, Cofone. All.: Marco Tofanari.<br >
RETI: 28' Giotti.
La partita tra Virtus Firenze e Audace Legnaia inizia sotto un sole cocente: le due squadre, ben messe in campo dai rispettivi allenatori, si affrontano a viso aperto con ritmo sostenuto. Corte, e votate ad un pressing alto ed asfissiante sui portatori di palla, ingaggiano da subito un serrato duello corale a centrocampo. Nei primi minuti della gara il primato di possesso palla spetta all'Audace Legnaia, ben contrastata dalla Virtus Firenze, attenta in copertura e pronta a replicare con ripartenze ben organizzate. La pressione iniziale dell'Audace Legnaia si concretizza con due tiri cross, al 5' ed al 7' rispettivamente effettuati da Becattini e da De Sorbo, finiti tuttavia sul fondo senza allarmi per la difesa virtussina, cui segue un bel tiro al 10' firmato Berti, conclusione di una certa pericolosità, cui si oppone con bravura il portiere Sorrrentino. La Virtus non sta a guardare, e con Fantoni si rende pericolosa nella trequarti avversaria, ma l'attaccante viene anticipato al momento di concludere. A centrocampo la lotta è sempre serrata, con interessanti iniziative da ambo le parti, ma a mettersi in evidenza sono soprattutto i due pacchetti arretrati, sempre ottimamente disposti. Al 20' la Virtus non riesce a dare concretezza ad una iniziativa ben impostata dalla mediana a seguito di un tempestivo recupero palla, mentre poco dopo l'Audace si fa sotto la porta avversaria, creando le premesse per il vantaggio, prima con un insidioso tiro cross dalla destra del campo, cui fa seguito poco dopo una pericolosa punizione a spiovere dal vertice sinistro, ed un minuto dopo con una clamorosa traversa su tiro scoccato dal limite da Dugini. Al 28' infine, il vantaggio decisivo di Giotti, che con abilità da vero rapinatore d'area, in mischia trova la soluzione vincente. La Virtus accusa il colpo, ma con carattere cerca la reazione conquistando un paio di corner che generano altrettanti pericoli in area dell'Audace. Velenoso, allo scadere, un contropiede di quest'ultima, a cui, ancora una volta, fa da argine il portiere Sorrrentino. Nel secondo tempo il leit motiv dell'incontro non cambia: centrocampisti dinamici e motivati, difensori pugnaci ed attenti, attaccanti pronti a sfruttare ogni singola occasione, e portieri sicuri del fatto loro. I capovolgimenti di fronte sono costanti e si contano numerose occasioni da rete per entrambi gli schieramenti, con tiri cross, punizioni, e conclusioni fuori misura o dentro lo specchio della porta, cui gli estremi difensori replicano con bravura. Buona a scattare nella seconda frazione di giuoco, la trappola del fuorigioco della Virtus Firenze: se l'Audace si fa propositiva ed intraprendente nella prima parte del secondo tempo, con le iniziative di Cavallini, Berti, Giubbi e Cofone, la seconda è appannaggio della squadra di casa che si fa decisa nel tentare la rimonta con tentativi sotto porta di Petroni, Fantoni, Ruocco, e Chiabà, ben sostenuti in copertura dal centrocampo, e continuamente incitati dal mister Carriero, oggi pomeriggio in completo blu sartoriale di rara eleganza. Allo scadere dell'incontro, su un ennesimo capovolgimento di fronte, il direttore di gara ravvede gli estremi per la massima punizione a favore degli ospiti, a suo dire dovuta ad una trattenuta in area ai danni del numero 9 Giubbi, agli occhi dei più apparsa quantomeno veniale. Si incarica dell'esecuzione Berti che colpisce a botta sicura, ma impatta nell'ennesima superparata del portiere Sorrrentino, in pomeridiano stato di grazia. Dopo due minuti di recupero, finisce una bella partita, contraddistinta da bel gioco e correttezza sul terreno di gioco, per un pomeriggio di vero ed autentico Sport. <b>
Calciatoripiù: Giubbi e Giuliano</b> danno vita ad un duello rusticano ma corretto, che ci piace segnalare per la sua bellezza ed importanza.
Daniele Alcione