• Giovanissimi B GIR.B
  • Club Sportivo Firenze
  • 4 - 2
  • Atletica Castello


CS FIRENZE: Salis, Barbieri, Monti, Mori, Palazzoni, Peluso, Pezzati, Donnini, Pitta, Rigacci, Tirinnanzi. A disp.: Baldi, Campanella, Ciarlo, Gagliardi, Masini, Pacenti, Riguccini. All.: Mario Nocentini.
ATL. CASTELLO: Visani, Mearini, Boschi, Bartoli, Buratti, Burberi, Ciaranfi, Gonzalez, Ramaj, Pogetti, Liuini. A disp.: Brandi, Prestifilippo, Lacrimini, Petrucci, Malagigi. All.: Mirco Presenti.

ARBITRO: Cavalieri sezione di Firenze.

RETI: 5' Tirinnanzi, 9' Liuni, 15' Gonzalez, 20' Pezzati, 34' Barbieri, 66' Monti.
NOTE: Espulsi Ramaj, Gonzalez, Bartoli.



Non se la passano di certo bene le due squadre che al Velodromo scendono in campo con situazioni di classifica differenti. Se l'Atletico Castello deve rimediare alla sconfitta comprensibile contro il Lanciotto, visto l'andamento da record nel torneo della squadra di Campi di Bisenzio ( 0 sconfitte e 134 goal in 24 partite ), il Club Sportivo arriva all'incontro dopo la ridondante debacle sul campo della Rinascita Doccia per 9 a 0. Necessità di voltare pagina per entrambe le formazioni e tanta voglia di giocarsi una partita a viso aperto. La nona giornata di ritorno offre questo e molto altro: goal a caterva, sorpassi e controsorpassi e tabellino arbitrale da bollettino di guerra con tanto di finale a sorpresa. La sfida non delude le attese e inizia subito con una rete: un lancio lungo da centrocampo apre in due la difesa dell'Atletico e Monti ringrazia per lo spazio concesso dalla difesa avversaria per presentarsi a tu per tu con Visani che in un primo momento rimedia in uscita, ma involontariamente spedisce la sfera sull'accorrente Tirinnanzi che ha tutto il tempo per stoppare e insaccare in rete per il vanatggio C.S. Vantaggio illusorio che dura pochi attimi: su rimessa laterale nei pressi della porta difesa da Salis, Liuni trova lo spazio per il tap in che ristabilisce gli equilibri. Il bello deve ancora cominciare. Continui capovolgimenti di fronte in un match vietato ai deboli di cuore. Proprio su una ripartenza, i padroni di casa sfiorano il nuovo vantaggio quasi in fotocopia alla prima segnatura: imbucata di Monti tra le maglie difensive verdeblu, ancora uscita del numero 1 e palla rinviata di nuovo sui piedi di Tirinnanzi che come nell'occasione precedente preferisce stoppare per portarsi la palla sul suo mancino, ma questa volta il copione rende solo a metà perché l'intervento tempestivo in estirada di un difensore salva letteralmente in calcio d'angolo l'Atletico Castello. Partita folle e imprevedibile nella quale non può mancare la regola del goal sbagliato goal subito. Al quarto d'ora Gonzalez scatta sul filo del fuorigioco, beffa la difesa avversaria e palla al piede si presenta lucido di fronte a Salis che viene addirittura dribblato dal doppio passo del numero 9 che non ha poi problemi a depositare la palla del 2 a 1. Freccia del sorpasso per l'Atletico Castello e media di quasi un goal ogni 5' quando non si è nemmeno a metà match. Media reti che vale anche per l'incredibile quarta segnatura, quella del nuovo pareggio firmato Club Sportivo: Pezzati leggermente in posizione più avanzata del cerchio di metà campo si incarica della battuta di un calcio piazzato: il difensore cerca e trova la porta con una conclusione che si abbassa davanti a Visani, beffato amaramente da distanza siderale. Non poteva mancare un goal folle in una partita folle. La regola della rete ogni cinque giri di orologio andrebbe ancora avanti se il direttore di gara non annullasse la marcatura a Peluso, in posizione di fuorigioco, e se il portiere dell'Atletico non decidesse di fare la voce grossa sulla conclusione insidiosissima di Monti. Succede di tutto anche fuori dal campo: Ramaj, ripreso dal suo allenatore, si porta fuori dal campo, proprio nella zona delle panchine, si sfila la maglietta di dosso e abbandona il campo. Alla reazione assurda del giocatore di mister Presenti, il direttore di gara reagisce cacciando il cartellino prima che l'allenatore potesse optare per il cambio, rimediando al gestaccio del suo difensore. L'inferiorità numerica, in una partita ad alti ritmi si fa sentire subito e la manovra di gioco dei blu verdi rallenta consistentemente. Ne approfittano i padroni di casa che si gettano a testa bassa all'attacco per riportarsi nuovamente in vantaggio e l'obiettivo riesce ai blancos del Velodromo al 34', prima del rientro negli spogliatoi: Peluso si prende il fondo destro e se ne va nello stretto, al momento della conclusione viene stoppato da Bartoli che si aiuta con il disimpegno di Visani che sfortunatissimo rinvia fuori area dove è appostato Barbieri che sfrutta la mala sorte e la posizione fuori dai pali del portiere e con un calcio al volo riporta in vantaggio i suoi in un momento delicato della partita. Alti e bassi per il numero 1 dell'Atletico. Rientro in campo delle squadre, ritmi meno intensi rispetto ai precedenti 35' ma le emozioni restano le stesse. Il Club Sportivo si culla sugli allori del vantaggio numerico e di risultato, l'Atletico Castello non si fa pregare e affila la punta del coltello rappresentata da bomber Gonzalez ( 43 reti ): l'attaccante, secondo nella classifica capocannonieri del girone B, calcia una punizione dal limite dell'area di rigore e opta per il palo difeso proprio da Salis; conclusione forte e precisa che impatta l'incrocio dei pali. Gonzalez vera e propria croce e delizia dei suoi, con l'ipotetica rete del pareggio annullata e l'espulsione al 55' per qualche parola di troppo agli indirizzi dell'arbitro. A poco più di un quarto d'ora la partita mette le basi per diventare teatro di qualcosa di paradossale. Volano cartellini, rossi per gli ospiti, gialli per i padroni di casa. Mister Presenti viene cacciato fuori dal campo e va a far compagnia a Nocentini, allenatore dei C.S. cacciato già in precedenza. Gli animi in campo sono tesi ma non c'è grande cattiveria sul rettangolo di gioco, qui il direttore di gara potrebbe avere la soluzione per rimettere le cose a posto ma sceglie il bastone alla carota e scatta il putiferio. Bartoli è il terzo espulso dell'Atletico che resta in otto. Il risultato, come se non bastasse, viene messo in cassaforte da Monti che rincorreva il timbro personale da avvio di match. Ma lo spettacolo ormai non avviene più in campo, dove l'Atletico getta la spugna solo dopo essere stato martoriato dai cartellini, a seguito di una bella prestazione contro il Club altrettanto alla pari a dispetto di una classifica che vede le due squadre ora separate da un gap di 8 punti in favore degli ospiti. Lo spettacolo infatti avviene fuori dal campo, precisamente a bordo campo e in tribuna dove volano insulti di tutti i colori per Cavaliero di Firenze, protagonista di un arbitraggio con qualche sbavatura anche nel turno precedente nel match tra Novoli e Banti Barberino. Il caso curioso e che macchia una signora partita è il diverbio più che acceso tra i dirigenti in panchina dell'Atletico Castello ( tutti espulsi nel finale ) e appunto il direttore di gara che subisce una doppia pallonata volontaria e decide di fischiare la fine con qualche minuto di anticipo. Scene da evitare dove si fa sport e non cabaret.

Luigi Di Maso CS FIRENZE: Salis, Barbieri, Monti, Mori, Palazzoni, Peluso, Pezzati, Donnini, Pitta, Rigacci, Tirinnanzi. A disp.: Baldi, Campanella, Ciarlo, Gagliardi, Masini, Pacenti, Riguccini. All.: Mario Nocentini.<br >ATL. CASTELLO: Visani, Mearini, Boschi, Bartoli, Buratti, Burberi, Ciaranfi, Gonzalez, Ramaj, Pogetti, Liuini. A disp.: Brandi, Prestifilippo, Lacrimini, Petrucci, Malagigi. All.: Mirco Presenti. <br > ARBITRO: Cavalieri sezione di Firenze.<br > RETI: 5' Tirinnanzi, 9' Liuni, 15' Gonzalez, 20' Pezzati, 34' Barbieri, 66' Monti.<br >NOTE: Espulsi Ramaj, Gonzalez, Bartoli. Non se la passano di certo bene le due squadre che al Velodromo scendono in campo con situazioni di classifica differenti. Se l'Atletico Castello deve rimediare alla sconfitta comprensibile contro il Lanciotto, visto l'andamento da record nel torneo della squadra di Campi di Bisenzio ( 0 sconfitte e 134 goal in 24 partite ), il Club Sportivo arriva all'incontro dopo la ridondante debacle sul campo della Rinascita Doccia per 9 a 0. Necessit&agrave; di voltare pagina per entrambe le formazioni e tanta voglia di giocarsi una partita a viso aperto. La nona giornata di ritorno offre questo e molto altro: goal a caterva, sorpassi e controsorpassi e tabellino arbitrale da bollettino di guerra con tanto di finale a sorpresa. La sfida non delude le attese e inizia subito con una rete: un lancio lungo da centrocampo apre in due la difesa dell'Atletico e Monti ringrazia per lo spazio concesso dalla difesa avversaria per presentarsi a tu per tu con Visani che in un primo momento rimedia in uscita, ma involontariamente spedisce la sfera sull'accorrente Tirinnanzi che ha tutto il tempo per stoppare e insaccare in rete per il vanatggio C.S. Vantaggio illusorio che dura pochi attimi: su rimessa laterale nei pressi della porta difesa da Salis, Liuni trova lo spazio per il tap in che ristabilisce gli equilibri. Il bello deve ancora cominciare. Continui capovolgimenti di fronte in un match vietato ai deboli di cuore. Proprio su una ripartenza, i padroni di casa sfiorano il nuovo vantaggio quasi in fotocopia alla prima segnatura: imbucata di Monti tra le maglie difensive verdeblu, ancora uscita del numero 1 e palla rinviata di nuovo sui piedi di Tirinnanzi che come nell'occasione precedente preferisce stoppare per portarsi la palla sul suo mancino, ma questa volta il copione rende solo a met&agrave; perch&eacute; l'intervento tempestivo in estirada di un difensore salva letteralmente in calcio d'angolo l'Atletico Castello. Partita folle e imprevedibile nella quale non pu&ograve; mancare la regola del goal sbagliato goal subito. Al quarto d'ora Gonzalez scatta sul filo del fuorigioco, beffa la difesa avversaria e palla al piede si presenta lucido di fronte a Salis che viene addirittura dribblato dal doppio passo del numero 9 che non ha poi problemi a depositare la palla del 2 a 1. Freccia del sorpasso per l'Atletico Castello e media di quasi un goal ogni 5' quando non si &egrave; nemmeno a met&agrave; match. Media reti che vale anche per l'incredibile quarta segnatura, quella del nuovo pareggio firmato Club Sportivo: Pezzati leggermente in posizione pi&ugrave; avanzata del cerchio di met&agrave; campo si incarica della battuta di un calcio piazzato: il difensore cerca e trova la porta con una conclusione che si abbassa davanti a Visani, beffato amaramente da distanza siderale. Non poteva mancare un goal folle in una partita folle. La regola della rete ogni cinque giri di orologio andrebbe ancora avanti se il direttore di gara non annullasse la marcatura a Peluso, in posizione di fuorigioco, e se il portiere dell'Atletico non decidesse di fare la voce grossa sulla conclusione insidiosissima di Monti. Succede di tutto anche fuori dal campo: Ramaj, ripreso dal suo allenatore, si porta fuori dal campo, proprio nella zona delle panchine, si sfila la maglietta di dosso e abbandona il campo. Alla reazione assurda del giocatore di mister Presenti, il direttore di gara reagisce cacciando il cartellino prima che l'allenatore potesse optare per il cambio, rimediando al gestaccio del suo difensore. L'inferiorit&agrave; numerica, in una partita ad alti ritmi si fa sentire subito e la manovra di gioco dei blu verdi rallenta consistentemente. Ne approfittano i padroni di casa che si gettano a testa bassa all'attacco per riportarsi nuovamente in vantaggio e l'obiettivo riesce ai blancos del Velodromo al 34', prima del rientro negli spogliatoi: Peluso si prende il fondo destro e se ne va nello stretto, al momento della conclusione viene stoppato da Bartoli che si aiuta con il disimpegno di Visani che sfortunatissimo rinvia fuori area dove &egrave; appostato Barbieri che sfrutta la mala sorte e la posizione fuori dai pali del portiere e con un calcio al volo riporta in vantaggio i suoi in un momento delicato della partita. Alti e bassi per il numero 1 dell'Atletico. Rientro in campo delle squadre, ritmi meno intensi rispetto ai precedenti 35' ma le emozioni restano le stesse. Il Club Sportivo si culla sugli allori del vantaggio numerico e di risultato, l'Atletico Castello non si fa pregare e affila la punta del coltello rappresentata da bomber Gonzalez ( 43 reti ): l'attaccante, secondo nella classifica capocannonieri del girone B, calcia una punizione dal limite dell'area di rigore e opta per il palo difeso proprio da Salis; conclusione forte e precisa che impatta l'incrocio dei pali. Gonzalez vera e propria croce e delizia dei suoi, con l'ipotetica rete del pareggio annullata e l'espulsione al 55' per qualche parola di troppo agli indirizzi dell'arbitro. A poco pi&ugrave; di un quarto d'ora la partita mette le basi per diventare teatro di qualcosa di paradossale. Volano cartellini, rossi per gli ospiti, gialli per i padroni di casa. Mister Presenti viene cacciato fuori dal campo e va a far compagnia a Nocentini, allenatore dei C.S. cacciato gi&agrave; in precedenza. Gli animi in campo sono tesi ma non c'&egrave; grande cattiveria sul rettangolo di gioco, qui il direttore di gara potrebbe avere la soluzione per rimettere le cose a posto ma sceglie il bastone alla carota e scatta il putiferio. Bartoli &egrave; il terzo espulso dell'Atletico che resta in otto. Il risultato, come se non bastasse, viene messo in cassaforte da Monti che rincorreva il timbro personale da avvio di match. Ma lo spettacolo ormai non avviene pi&ugrave; in campo, dove l'Atletico getta la spugna solo dopo essere stato martoriato dai cartellini, a seguito di una bella prestazione contro il Club altrettanto alla pari a dispetto di una classifica che vede le due squadre ora separate da un gap di 8 punti in favore degli ospiti. Lo spettacolo infatti avviene fuori dal campo, precisamente a bordo campo e in tribuna dove volano insulti di tutti i colori per Cavaliero di Firenze, protagonista di un arbitraggio con qualche sbavatura anche nel turno precedente nel match tra Novoli e Banti Barberino. Il caso curioso e che macchia una signora partita &egrave; il diverbio pi&ugrave; che acceso tra i dirigenti in panchina dell'Atletico Castello ( tutti espulsi nel finale ) e appunto il direttore di gara che subisce una doppia pallonata volontaria e decide di fischiare la fine con qualche minuto di anticipo. Scene da evitare dove si fa sport e non cabaret. Luigi Di Maso




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