• Allievi Regionali GIR.B
  • San Miniato
  • 2 - 4
  • Armando Picchi


SAN MINIATO (4-3-3): Montagnani; Capitoni, Finucci, Ronca, Nasoni (81' Buruiana); Cenni (80' Sabatini), Pattaro, Provvedi (71' Tordini; 77' Ciacci); Aprile, Gozzi (75' Fabiani), Maiorino (56' Lucchese). A disp.: Ceccherini. All.: Piero Cenni.
ARMANDO PICCHI (4-1-4-1): Gragnani; Stoppa, Sanminiatesi, Mecalli, Puccinni; Marconi; Lenzi (68'Cini), Colombai (66' Marcaccini), Neri (41' Mauriello), La Bella (62' Paggini); Pellegrini. A disp.: Calugi. All.: Daniele Grossi.

ARBITRO: Lupi di Empoli.

RETI: 23' La Bella rig., 30' e 39' Gozzi, 44' e 55' Pellegrini, 48' Stoppa.
NOTE: ammoniti: Cenni, Nasoni, Provvedi e Gozzi per proteste. Neri per perdita di tempo; La Bella per intervento pericoloso. Espulsi: Ronca, Finucci, Marconi, Stoppa e Pellegrini per somma di ammonizioni; Lucchesi per proteste dopo il fischio finale. Recupero: 0' + 7'.



Premessa: San Miniato-Armando Picchi finisce con sei gol, sedici cartellini gialli, sei espulsi e sette minuti di recupero. Ma chi non ha assistito alla partita non si faccia illudere da questi numeri da far west. La gara era sì decisiva per le sorti dei club, separati da un punto in una classifica precaria e traballante per entrambi. Ma il clima di tensione, ansia e nervosismo sentito sul campo e sugli spalti ha in buona parte un responsabile, il signor Lupi della sezione di Empoli. Parliamoci chiaro: dispiace puntare il dito sull'arbitro, che svolge il ruolo più impopolare del mondo e da sempre, specialmente in Italia, finisce puntualmente sulla graticola da calciatori, allenatori, genitori e addetti ai lavori in cerca di alibi. Ma stavolta il direttore di gara ci ha messo tutto se stesso per rovinare una semplice partita di calcio tra ragazzi. Nel primo tempo ha scaldato il gioco estraendo gialli inutili e gratuiti, nella ripresa ha rovinato punteggio (con decisioni discutibili nei momenti chiave del match) e partita, riducendo una gara 11 contro 11 ad una surreale partitella amatoriale di calcio a 8. Ci fosse stato un toro sarebbe impazzito, con tutti quei rossi sventolati nel rettangolo di gioco. Ecco, più che una partita sembrava una corrida. Però senza violenza fisica, semmai solo verbale.
L'auto a bordo campo - Che già non sarà una partita come le altre lo si capisce dalla richiesta pervenuta al segretario del San Miniato Mario Rosini. Il direttore di gara non si fida a lasciare la macchina nella via adiacente l'impianto sportivo e ottiene di parcheggiarla all'interno della struttura, a ridosso del campo. A prima vista, dalla tribuna sul lato opposto, sembra una di quelle trovate pubblicitarie delle concessionarie per farsi un po' di promozione. E invece la scelta del fischietto si rivelerà utilissima (per lui). Ma venivamo alla cronaca.
Primo tempo - A partire forte è il San Miniato, con un cross di Aprile non raccolto dai compagni. Poco dopo si esalta il portiere ospite, Gragnani, che prima si oppone su un tiro da fuori di Gozzi, poi sulla respinta corta neutralizza Provvedi. L'Armando Picchi risponde con un tiro a giro di La Bella, bloccato da Montagnani all'altezza della traversa. Il San Miniato cresce e si rende pericoloso con un tiro cross di Gozzi respinto coi pugni da Gragnani, poi Maiorino sbaglia un facile stop e spreca l'assist di Aprile, che aveva fatto il bello e cattivo tempo in fascia. Al 19' ancora Maiorino si presenta da pochi passi ma calcia incredibilmente alto. I livornesi sono cinici e passano poco dopo col primo episodio da moviola. Al minuto 22 La Bella si procura e trasforma un rigore per un intervento di Ronca che fa arrabbiare mister Cenni. Partono le lamentele e comincia il valzer dei cartellini (tre ammoniti, tutti per proteste). Il San Miniato non si scompone e nel giro di dieci minuti ribalta il punteggio. Alla mezz'ora è sontuoso lo stop in corsa di Gozzi, che accarezza la palla col tacco e la scaraventa in fondo alla rete con un diagonale di sinistro. Poco dopo sempre Gozzi, ancora da fuori area, punisce un rinvio corto di Gragnani e fa 2-1. Nel finale Aprile viene sgambettato in area, il rigore (complice la decisione precedente) ci sta tutto ma l'arbitro tradisce l'uniformità di giudizio e lascia correre. Le lamentele, qui, si fanno timide, visto che il San Miniato è comunque avanti nel punteggio. Il clima, invece, diventa incandescente già nei primi minuti della ripresa. Al 44' Pellegrini riceve una palla tra le linee e fa 2-2; subito dopo Marconi, regista livornese, si prende due gialli per protesta e lascia il campo anticipatamente. L'Armando Picchi, però, si ritrova a sorpresa in vantaggio. Stoppa, in evidente fuorigioco, mette a sedere Montagnani e realizza. Da una parte del campo si vedono gli ospiti che esultano, dall'altra c'è l'arbitro accerchiato dalle maglie nero-verdi. Risultato: espulsione per il centrale di difesa Ronca. Al 55' altro episodio decisivo: punizione contestata dai venti metri, Pellegrini calcia e la palla sbatte sulla traversa per poi entrare in porta. Il San Miniato ci prova con Provvedi da lontanissimo e Gozzi, direttamente su punizione respinta da Gragnani, poi il gioco subisce un nuovo colpo quando Finucci, già ammonito, finisce sotto la doccia per un intervento (duro, ma il secondo giallo appare eccessivo) su Stroppa, il quale accenna una protesta e riceve pure lui il rosso. Nove contro nove e clima rovente sugli spalti. Poco dopo lascia il campo anche Pellegrini per un intervento a palla lontana su Nasoni. Nei sei minuti e mezzo di recupero i padroni di casa ci provano con Lucchesi e Aprile ma è tutto inutile, visto che la gara in realtà era finita da un pezzo. Al triplice fischio rimedia un'espulsione anche Lucchese, e il finale, visto l'andamento della partita, è anche troppo tranquillo. Vince l'Armando Picchi, perde il San Miniato. Ma la sconfitta più grande l'ha avuta il calcio.

Calciatoripiù: Aprile e Gozzi
(San Miniato); Mecacci e Pellegrini (Armando Picchi).

Giuseppe Ingrosso SAN MINIATO (4-3-3): Montagnani; Capitoni, Finucci, Ronca, Nasoni (81' Buruiana); Cenni (80' Sabatini), Pattaro, Provvedi (71' Tordini; 77' Ciacci); Aprile, Gozzi (75' Fabiani), Maiorino (56' Lucchese). A disp.: Ceccherini. All.: Piero Cenni.<br >ARMANDO PICCHI (4-1-4-1): Gragnani; Stoppa, Sanminiatesi, Mecalli, Puccinni; Marconi; Lenzi (68'Cini), Colombai (66' Marcaccini), Neri (41' Mauriello), La Bella (62' Paggini); Pellegrini. A disp.: Calugi. All.: Daniele Grossi.<br > ARBITRO: Lupi di Empoli.<br > RETI: 23' La Bella rig., 30' e 39' Gozzi, 44' e 55' Pellegrini, 48' Stoppa.<br >NOTE: ammoniti: Cenni, Nasoni, Provvedi e Gozzi per proteste. Neri per perdita di tempo; La Bella per intervento pericoloso. Espulsi: Ronca, Finucci, Marconi, Stoppa e Pellegrini per somma di ammonizioni; Lucchesi per proteste dopo il fischio finale. Recupero: 0' + 7'. <b>Premessa</b>: San Miniato-Armando Picchi finisce con sei gol, sedici cartellini gialli, sei espulsi e sette minuti di recupero. Ma chi non ha assistito alla partita non si faccia illudere da questi numeri da far west. La gara era s&igrave; decisiva per le sorti dei club, separati da un punto in una classifica precaria e traballante per entrambi. Ma il clima di tensione, ansia e nervosismo sentito sul campo e sugli spalti ha in buona parte un responsabile, il signor Lupi della sezione di Empoli. Parliamoci chiaro: dispiace puntare il dito sull'arbitro, che svolge il ruolo pi&ugrave; impopolare del mondo e da sempre, specialmente in Italia, finisce puntualmente sulla graticola da calciatori, allenatori, genitori e addetti ai lavori in cerca di alibi. Ma stavolta il direttore di gara ci ha messo tutto se stesso per rovinare una semplice partita di calcio tra ragazzi. Nel primo tempo ha scaldato il gioco estraendo gialli inutili e gratuiti, nella ripresa ha rovinato punteggio (con decisioni discutibili nei momenti chiave del match) e partita, riducendo una gara 11 contro 11 ad una surreale partitella amatoriale di calcio a 8. Ci fosse stato un toro sarebbe impazzito, con tutti quei rossi sventolati nel rettangolo di gioco. Ecco, pi&ugrave; che una partita sembrava una corrida. Per&ograve; senza violenza fisica, semmai solo verbale. <br ><b>L'auto a bordo campo </b>- Che gi&agrave; non sar&agrave; una partita come le altre lo si capisce dalla richiesta pervenuta al segretario del San Miniato Mario Rosini. Il direttore di gara non si fida a lasciare la macchina nella via adiacente l'impianto sportivo e ottiene di parcheggiarla all'interno della struttura, a ridosso del campo. A prima vista, dalla tribuna sul lato opposto, sembra una di quelle trovate pubblicitarie delle concessionarie per farsi un po' di promozione. E invece la scelta del fischietto si riveler&agrave; utilissima (per lui). Ma venivamo alla cronaca.<br ><b>Primo tempo</b> - A partire forte &egrave; il San Miniato, con un cross di Aprile non raccolto dai compagni. Poco dopo si esalta il portiere ospite, Gragnani, che prima si oppone su un tiro da fuori di Gozzi, poi sulla respinta corta neutralizza Provvedi. L'Armando Picchi risponde con un tiro a giro di La Bella, bloccato da Montagnani all'altezza della traversa. Il San Miniato cresce e si rende pericoloso con un tiro cross di Gozzi respinto coi pugni da Gragnani, poi Maiorino sbaglia un facile stop e spreca l'assist di Aprile, che aveva fatto il bello e cattivo tempo in fascia. Al 19' ancora Maiorino si presenta da pochi passi ma calcia incredibilmente alto. I livornesi sono cinici e passano poco dopo col primo episodio da moviola. Al minuto 22 La Bella si procura e trasforma un rigore per un intervento di Ronca che fa arrabbiare mister Cenni. Partono le lamentele e comincia il valzer dei cartellini (tre ammoniti, tutti per proteste). Il San Miniato non si scompone e nel giro di dieci minuti ribalta il punteggio. Alla mezz'ora &egrave; sontuoso lo stop in corsa di Gozzi, che accarezza la palla col tacco e la scaraventa in fondo alla rete con un diagonale di sinistro. Poco dopo sempre Gozzi, ancora da fuori area, punisce un rinvio corto di Gragnani e fa 2-1. Nel finale Aprile viene sgambettato in area, il rigore (complice la decisione precedente) ci sta tutto ma l'arbitro tradisce l'uniformit&agrave; di giudizio e lascia correre. Le lamentele, qui, si fanno timide, visto che il San Miniato &egrave; comunque avanti nel punteggio. Il clima, invece, diventa incandescente gi&agrave; nei primi minuti della ripresa. Al 44' Pellegrini riceve una palla tra le linee e fa 2-2; subito dopo Marconi, regista livornese, si prende due gialli per protesta e lascia il campo anticipatamente. L'Armando Picchi, per&ograve;, si ritrova a sorpresa in vantaggio. Stoppa, in evidente fuorigioco, mette a sedere Montagnani e realizza. Da una parte del campo si vedono gli ospiti che esultano, dall'altra c'&egrave; l'arbitro accerchiato dalle maglie nero-verdi. Risultato: espulsione per il centrale di difesa Ronca. Al 55' altro episodio decisivo: punizione contestata dai venti metri, Pellegrini calcia e la palla sbatte sulla traversa per poi entrare in porta. Il San Miniato ci prova con Provvedi da lontanissimo e Gozzi, direttamente su punizione respinta da Gragnani, poi il gioco subisce un nuovo colpo quando Finucci, gi&agrave; ammonito, finisce sotto la doccia per un intervento (duro, ma il secondo giallo appare eccessivo) su Stroppa, il quale accenna una protesta e riceve pure lui il rosso. Nove contro nove e clima rovente sugli spalti. Poco dopo lascia il campo anche Pellegrini per un intervento a palla lontana su Nasoni. Nei sei minuti e mezzo di recupero i padroni di casa ci provano con Lucchesi e Aprile ma &egrave; tutto inutile, visto che la gara in realt&agrave; era finita da un pezzo. Al triplice fischio rimedia un'espulsione anche Lucchese, e il finale, visto l'andamento della partita, &egrave; anche troppo tranquillo. Vince l'Armando Picchi, perde il San Miniato. Ma la sconfitta pi&ugrave; grande l'ha avuta il calcio.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;: Aprile e Gozzi</b> (San Miniato); <b>Mecacci e Pellegrini</b> (Armando Picchi). Giuseppe Ingrosso




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