- Allievi Regionali GIR.A
- Tau Calcio
-
0 - 0
- Floria 2000
TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-1-4-1): Agozzino; Tocchini Leonardo, Dell'Orfanello Bruno, Carlucci, Chiti (75' Landi); Gasperoni; Dell'Orfanello Ugo, Giannini, Cesca Da Silva (60' Tocchini Lorenzo), Spallanzani (52' Fornaciari); Arcoraci (70' Benedetti). A disp.: Giovannetti, Tonetti, Montalti. All.: Marco Maffei.
FCG FLORIA 2000 (4-3-1-2): Ferrari; Metaj (54' Capizzani), Fontani, Francia, Sarti; Paccosi (62' Meazzini), Cirri, Torri; Demo; Polo (60' Cerbai), Uzuriaga Jacha (51' Pisciotta). A disp.: Cappelli, Focardi, Bacherini. All.: Giampaolo Giugni.
ARBITRO: Lorenzo Biagi di Pisa.
NOTE: ammoniti Dell'Orfanello Ugo al 19', Spallanzani al 38', Carlucci al 64' e Agozzino al 69'. Espulso Dell'Orfanello Ugo al 41' (doppia ammonizione). Angoli 4-4. Recupero 2'+3'. Spettatori 80 circa.
Nella domenica che, tra sorprese e scalpi eccellenti, lancia in vetta la strana coppia Maliseti-Sporting Arno, un capitolo succoso rischia di scriverlo la Floria di mister Giugni che al Comunale sfiora l'impresa mettendo in scacco una delle sicure pretendenti al titolo. Dopo 80' a due facce (primo tempo alla camomilla, ripresa esuberante e combattuta sul filo dei nervi), tra il Tau campione in carica e i biancocelesti di Campo di Marte resiste lo 0-0 iniziale: e per la squadra di Maffei - stranamente abulica e involuta nella prima metà di gara, assai più in palla nella seconda, quando l'affrettata espulsione di Ugo Dell'Orfanello sembrava invece condannarla alla resa - è decisamente un pari da tenersi ben stretto, in attesa che i valori di cui la rosa amaranto dispone sboccino in qualcosa di radicalmente diverso da quanto (non) visto in questa seconda uscita stagionale. Dopo la bella vittoria ottenuta all'esordio sul campo del Doccia, Maffei deve fare i conti con gli acciacchi di Benedetti e Zini (il primo in panchina a mezzo servizio, il secondo in tribuna accanto ai convalescenti Pampana e Matteoni) e lancia dal 1' l'ex aquilotto Spallanzani, schierato largo a sinistra in un centrocampo dall'elevato tasso tecnico. Al 4-1-4-1 amaranto, Giugni risponde con un 4-3-1-2 imperniato sulle geometrie di capitan Cirri e sulla mobilità del trio offensivo Polo-Uzuriaga-Demo, con quest'ultimo che parte qualche metro più indietro rispetto ai compagni. Match dai due volti, si diceva: di fatto, vi sarà partita vera soltanto nella ripresa, dopo una prima frazione in cui le squadre - specialmente quella di casa - giochicchiano al piccolo trotto badando soprattutto a studiare l'avversario. L'avvio deciso degli amaranto, con Arcoraci subito al tiro sugli sviluppi di un corner e il duo Giannini-Dell'Orfanello a creare scompiglio sulla destra, dura appena lo spazio di qualche minuto. Dopodiché il Tau (in campo con un'elegantissima divisa nera a finiture amaranto) dà l'impressione di smarrirsi, faticando a sviluppare la sua manovra e facendosi imbrigliare con fin troppa facilità dagli avversari. Nel contesto di un primo tempo bloccato e a dir poco noioso, la figura migliore la fanno così gli ospiti che, oltre a tenere Cesca e compagni a debita distanza da Ferrari, si fanno apprezzare per un certo dinamismo che li porta a conquistare metri di campo col passare dei minuti. Per registrare la prima emozione bisogna aspettare comunque il 33', quando proprio gli ospiti costruiscono la prima vera grande occasione del match: su un cross proveniente da sinistra, Agozzino anticipa Polo in uscita alta ma non riesce a trattenere la sfera che ricade così sui piedi di Paccosi; il numero 8 non ci pensa su e calcia col sinistro a botta sicura, trovando la respinta provvidenziale di Chiti sulla linea di porta. Cinque minuti più tardi il secondo (e ultimo) sobbalzo dell'intera frazione, frutto però di un abbaglio del signor Biagi che, dopo aver mostrato il giallo a Spallanzani per un fallo di gioco, evidentemente reputandolo il secondo all'indirizzo del medesimo giocatore, gli sventola in faccia il rosso tra lo stupore generale: equivoco presto chiarito (l'unico cartellino estratto fin lì aveva riguardato infatti Ugo Dell'Orfanello, che da poco aveva scambiato la posizione col compagno), ma per il Tau è un presagio terribilmente sinistro di quanto accadrà di lì a pochi minuti, appena dopo l'intervallo.
Non passa infatti un minuto della ripresa che per i ragazzi di Maffei l'inferiorità numerica si concretizza davvero: e a lasciare il campo in anticipo è proprio Ugo Dell'Orfanello, punito, per una trattenuta ai danni di un avversario, con un giallo probabilmente eccessivo che ne determina l'espulsione e lascia il Tau in dieci a schiumare rabbia verso il direttore di gara. In un modo o nell'altro, è la svolta del match, che dopo una prima parte quasi soporifera trova in questo episodio la scintilla sufficiente a scatenare l'incendio. E paradossalmente, a trarre immediata linfa dal fattaccio sembrano essere i ragazzi di Maffei, che proprio nel momento più difficile - mentre gli animi in campo si fanno un tantino agitati - tirano fuori gli artigli tenuti ben nascosti nei precedenti quaranta minuti. Il diagonale di poco largo di Arcoraci e, più avanti, il break di Chiti per l'inserimento dello stesso numero 9 (fermato per offside dopo che il suo tiro era già stato disinnescato da Ferrari), sono i segnali di una ritrovata vitalità da parte dei padroni di casa, che al 60', su corner dalla sinistra, sfiorano il vantaggio con l'incornata del neoentrato Lorenzo Tocchini di poco sul fondo a Ferrari battuto. Per un Tau trasformato in positivo dopo l'espulsione, c'è una Floria che d'improvviso sembra perdere le proprie certezze, quasi intimorita dalla possibilità, adesso più che tangibile, di firmare il colpaccio in casa dei campioni in carica. Ma la truppa di Giugni non è squadra da perdersi così: dopo aver rifiatato per qualche minuto, riuscendo peraltro a spaventare i locali con un gran destro a scendere di Paccosi, alto di un soffio sulla traversa (57'), Cirri e compagni riprendono a spingere approfittando della superiorità numerica per mettere sotto pressione gli avversari. Al 64' Demo sfrutta al meglio un buco della difesa amaranto e s'invola a gran velocità verso la porta, costringendo Carlucci a strattonarlo da ultimo uomo: per il signor Biagi stavolta è solo giallo, tra le proteste dei fiorentini che chiedevano per il difensore un provvedimento più severo. A cavallo del 70' le due occasioni migliori per gli ospiti: la prima con l'autogol sfiorato da Bruno Dell'Orfanello (goffa svirgolata su cross dalla destra), la seconda con il colpo di testa di Pisciotta (già giustiziere dello Scandicci sette giorni prima) che sulla punizione di Fontani da centrocampo sovrasta il centrale brasiliano spedendo la palla di poco sul fondo. Scampato il pericolo, nel finale il Tau torna a distendersi grazie soprattutto alla freschezza del neoentrato Benedetti: è lui, al 76', a sfiorare l'eurogol con un incredibile destro a scendere che Ferrari, per giunta indietreggiando, riesce ad artigliare via dall'incrocio dei pali, evitando ai suoi la più atroce delle beffe. Al 79', infine, con Demo a terra dopo uno scontro a centrocampo con Lorenzo Tocchini, l'improvvisa verticalizzazione amaranto libera al tiro Fornaciari sul settore sinistro dell'area, e ancora una volta è decisivo Ferrari a sbarrargli la strada con la più classica delle uscite a pelle d'orso . È l'ultimo sussulto della partita: nel recupero a vincere è la stanchezza e così il risultato rimane inchiodato su quello di partenza. Come detto, il Tau di Maffei può dirsi alla fine soddisfatto dello 0-0: se è piaciuta la reazione all'inferiorità numerica, è anche vero che molte cose meritano di essere riviste, soprattutto a livello di atteggiamento e di approccio alla gara. Per lottare per il primato (come del resto questo gruppo sa bene) la qualità non basta: occorrono anche cuore e polmoni. La Floria, dal canto suo, ha ben impressionato: a Cirri e compagni è mancato forse un po' di coraggio nel momento clou, ma la compagine di Giugni sembra avere tutte le carte in regola per ritagliarsi un ruolo da mina vagante del torneo.
Calciatoripiù: nella giornata grigia del Tau non sono dispiaciuti i due esterni difensivi Tocchini Leonardo e Chiti, così come il metronomo Gasperoni; positivo l'ingresso nel finale di Benedetti. Nella Floria 2000 bene la difesa, guidata da un ottimo Francia e ben protetta dai guantoni di Ferrari; a centrocampo molto buone le prove di Cirri e Paccosi, così come quelle in attacco di Demo e del 2001 Polo.
Andrea Nelli
TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-1-4-1): Agozzino; Tocchini Leonardo, Dell'Orfanello Bruno, Carlucci, Chiti (75' Landi); Gasperoni; Dell'Orfanello Ugo, Giannini, Cesca Da Silva (60' Tocchini Lorenzo), Spallanzani (52' Fornaciari); Arcoraci (70' Benedetti). A disp.: Giovannetti, Tonetti, Montalti. All.: Marco Maffei.<br >FCG FLORIA 2000 (4-3-1-2): Ferrari; Metaj (54' Capizzani), Fontani, Francia, Sarti; Paccosi (62' Meazzini), Cirri, Torri; Demo; Polo (60' Cerbai), Uzuriaga Jacha (51' Pisciotta). A disp.: Cappelli, Focardi, Bacherini. All.: Giampaolo Giugni.<br >
ARBITRO: Lorenzo Biagi di Pisa.<br >NOTE: ammoniti Dell'Orfanello Ugo al 19', Spallanzani al 38', Carlucci al 64' e Agozzino al 69'. Espulso Dell'Orfanello Ugo al 41' (doppia ammonizione). Angoli 4-4. Recupero 2'+3'. Spettatori 80 circa.
Nella domenica che, tra sorprese e scalpi eccellenti, lancia in vetta la strana coppia Maliseti-Sporting Arno, un capitolo succoso rischia di scriverlo la Floria di mister Giugni che al Comunale sfiora l'impresa mettendo in scacco una delle sicure pretendenti al titolo. Dopo 80' a due facce (primo tempo alla camomilla, ripresa esuberante e combattuta sul filo dei nervi), tra il Tau campione in carica e i biancocelesti di Campo di Marte resiste lo 0-0 iniziale: e per la squadra di Maffei - stranamente abulica e involuta nella prima metà di gara, assai più in palla nella seconda, quando l'affrettata espulsione di Ugo Dell'Orfanello sembrava invece condannarla alla resa - è decisamente un pari da tenersi ben stretto, in attesa che i valori di cui la rosa amaranto dispone sboccino in qualcosa di radicalmente diverso da quanto (non) visto in questa seconda uscita stagionale. Dopo la bella vittoria ottenuta all'esordio sul campo del Doccia, Maffei deve fare i conti con gli acciacchi di Benedetti e Zini (il primo in panchina a mezzo servizio, il secondo in tribuna accanto ai convalescenti Pampana e Matteoni) e lancia dal 1' l'ex aquilotto Spallanzani, schierato largo a sinistra in un centrocampo dall'elevato tasso tecnico. Al 4-1-4-1 amaranto, Giugni risponde con un 4-3-1-2 imperniato sulle geometrie di capitan Cirri e sulla mobilità del trio offensivo Polo-Uzuriaga-Demo, con quest'ultimo che parte qualche metro più indietro rispetto ai compagni. Match dai due volti, si diceva: di fatto, vi sarà partita vera soltanto nella ripresa, dopo una prima frazione in cui le squadre - specialmente quella di casa - giochicchiano al piccolo trotto badando soprattutto a studiare l'avversario. L'avvio deciso degli amaranto, con Arcoraci subito al tiro sugli sviluppi di un corner e il duo Giannini-Dell'Orfanello a creare scompiglio sulla destra, dura appena lo spazio di qualche minuto. Dopodiché il Tau (in campo con un'elegantissima divisa nera a finiture amaranto) dà l'impressione di smarrirsi, faticando a sviluppare la sua manovra e facendosi imbrigliare con fin troppa facilità dagli avversari. Nel contesto di un primo tempo bloccato e a dir poco noioso, la figura migliore la fanno così gli ospiti che, oltre a tenere Cesca e compagni a debita distanza da Ferrari, si fanno apprezzare per un certo dinamismo che li porta a conquistare metri di campo col passare dei minuti. Per registrare la prima emozione bisogna aspettare comunque il 33', quando proprio gli ospiti costruiscono la prima vera grande occasione del match: su un cross proveniente da sinistra, Agozzino anticipa Polo in uscita alta ma non riesce a trattenere la sfera che ricade così sui piedi di Paccosi; il numero 8 non ci pensa su e calcia col sinistro a botta sicura, trovando la respinta provvidenziale di Chiti sulla linea di porta. Cinque minuti più tardi il secondo (e ultimo) sobbalzo dell'intera frazione, frutto però di un abbaglio del signor Biagi che, dopo aver mostrato il giallo a Spallanzani per un fallo di gioco, evidentemente reputandolo il secondo all'indirizzo del medesimo giocatore, gli sventola in faccia il rosso tra lo stupore generale: equivoco presto chiarito (l'unico cartellino estratto fin lì aveva riguardato infatti Ugo Dell'Orfanello, che da poco aveva scambiato la posizione col compagno), ma per il Tau è un presagio terribilmente sinistro di quanto accadrà di lì a pochi minuti, appena dopo l'intervallo.<br >Non passa infatti un minuto della ripresa che per i ragazzi di Maffei l'inferiorità numerica si concretizza davvero: e a lasciare il campo in anticipo è proprio Ugo Dell'Orfanello, punito, per una trattenuta ai danni di un avversario, con un giallo probabilmente eccessivo che ne determina l'espulsione e lascia il Tau in dieci a schiumare rabbia verso il direttore di gara. In un modo o nell'altro, è la svolta del match, che dopo una prima parte quasi soporifera trova in questo episodio la scintilla sufficiente a scatenare l'incendio. E paradossalmente, a trarre immediata linfa dal fattaccio sembrano essere i ragazzi di Maffei, che proprio nel momento più difficile - mentre gli animi in campo si fanno un tantino agitati - tirano fuori gli artigli tenuti ben nascosti nei precedenti quaranta minuti. Il diagonale di poco largo di Arcoraci e, più avanti, il break di Chiti per l'inserimento dello stesso numero 9 (fermato per offside dopo che il suo tiro era già stato disinnescato da Ferrari), sono i segnali di una ritrovata vitalità da parte dei padroni di casa, che al 60', su corner dalla sinistra, sfiorano il vantaggio con l'incornata del neoentrato Lorenzo Tocchini di poco sul fondo a Ferrari battuto. Per un Tau trasformato in positivo dopo l'espulsione, c'è una Floria che d'improvviso sembra perdere le proprie certezze, quasi intimorita dalla possibilità, adesso più che tangibile, di firmare il colpaccio in casa dei campioni in carica. Ma la truppa di Giugni non è squadra da perdersi così: dopo aver rifiatato per qualche minuto, riuscendo peraltro a spaventare i locali con un gran destro a scendere di Paccosi, alto di un soffio sulla traversa (57'), Cirri e compagni riprendono a spingere approfittando della superiorità numerica per mettere sotto pressione gli avversari. Al 64' Demo sfrutta al meglio un buco della difesa amaranto e s'invola a gran velocità verso la porta, costringendo Carlucci a strattonarlo da ultimo uomo: per il signor Biagi stavolta è solo giallo, tra le proteste dei fiorentini che chiedevano per il difensore un provvedimento più severo. A cavallo del 70' le due occasioni migliori per gli ospiti: la prima con l'autogol sfiorato da Bruno Dell'Orfanello (goffa svirgolata su cross dalla destra), la seconda con il colpo di testa di Pisciotta (già giustiziere dello Scandicci sette giorni prima) che sulla punizione di Fontani da centrocampo sovrasta il centrale brasiliano spedendo la palla di poco sul fondo. Scampato il pericolo, nel finale il Tau torna a distendersi grazie soprattutto alla freschezza del neoentrato Benedetti: è lui, al 76', a sfiorare l'eurogol con un incredibile destro a scendere che Ferrari, per giunta indietreggiando, riesce ad artigliare via dall'incrocio dei pali, evitando ai suoi la più atroce delle beffe. Al 79', infine, con Demo a terra dopo uno scontro a centrocampo con Lorenzo Tocchini, l'improvvisa verticalizzazione amaranto libera al tiro Fornaciari sul settore sinistro dell'area, e ancora una volta è decisivo Ferrari a sbarrargli la strada con la più classica delle uscite a pelle d'orso . È l'ultimo sussulto della partita: nel recupero a vincere è la stanchezza e così il risultato rimane inchiodato su quello di partenza. Come detto, il Tau di Maffei può dirsi alla fine soddisfatto dello 0-0: se è piaciuta la reazione all'inferiorità numerica, è anche vero che molte cose meritano di essere riviste, soprattutto a livello di atteggiamento e di approccio alla gara. Per lottare per il primato (come del resto questo gruppo sa bene) la qualità non basta: occorrono anche cuore e polmoni. La Floria, dal canto suo, ha ben impressionato: a Cirri e compagni è mancato forse un po' di coraggio nel momento clou, ma la compagine di Giugni sembra avere tutte le carte in regola per ritagliarsi un ruolo da mina vagante del torneo.<br >
Calciatoripiù: nella giornata grigia del Tau non sono dispiaciuti i due esterni difensivi Tocchini Leonardo e Chiti, così come il metronomo Gasperoni; positivo l'ingresso nel finale di Benedetti. Nella Floria 2000 bene la difesa, guidata da un ottimo Francia e ben protetta dai guantoni di Ferrari; a centrocampo molto buone le prove di Cirri e Paccosi, così come quelle in attacco di Demo e del 2001 Polo.
Andrea Nelli