- Allievi Nazionali Serie A-b GIR.A
- Fiorentina
-
4 - 0
- Livorno
FIORENTINA: Satalino, Bellemo (46' Tacconi), Pinto (54' Ranieri), Degl'Innocenti (73' Mosti), Baroni, Benedetti, Artioli, Militari (46' Buonavita), Akammadu (67' Borsi), Trovato (60' Kouadio), Caso (48' Gori). A disp.: Grossi, Giuseppini. All.: Agostino Iacobelli.
LIVORNO: Cesetti, Salemmo, Moriconi, Vittorini (52' Rossi), Benassai, Dell'Aversana (46' De Paula), Sagnini (67' Amore), Guastapaglia, Ettajani (46' Lenzi), De Wit (65' Cortopassi), Nigiotti (57' Salvadori). A disp.: Romboli, Zocchi, Balleri. All.: Stefano Brondi.
ARBITRO: Tursi sez. Valdarno, coad. da Micheli e Gioffredi di Lucca
RETI: 13' e 63' Akammadu, 32' Caso, 83' Gori.
NOTE: ammoniti Akammadu al 67'.
I viola di Iacobelli ritornano alla vittoria dopo ben quattro partite, che hanno portato soltanto un pareggio e tre sconfitte consecutive. L'ultimo successo dei viola era datato 14 dicembre 2014, quando in quel di Vicenza i ragazzi di Iacobelli si imposero per 0-3. Dopo oltre due mesi di astinenza arriva anche la prima vittoria in campionato del 2015. Allo stadio La Trave nella periferia di Firenze approda un Livorno fanalino di coda del campionato, con soli 5 punti all'attivo e reduce da sette sconfitte consecutive. I valori in campo sono decisamente diversi. Lo dicono i numeri, lo conferma il campo: partenza come da pronostico, con i gigliati a fare la gara e i labronici come un pugile che tenta soltanto di rimanere in piedi più tempo possibile. E a dire il vero per i primi 10 minuti di gioco i ragazzi di Brondi si difendono bene, rischiano poco e indirizzano ogni rinvio lungo a De Wit ed Ettavani, sebbene il primo lavori anche per il secondo, dato che il numero 9 livornese sembra un po' in difficoltà nel costante duello con Benedetti e compagni di reparto. Succede allora che al 13' una palla a mezza altezza in profondità, sporcata anche dal tocco di un giocatore amaranto, entra in area di rigore e il più lesto di tutti è Akammadu, che anticipa i difensori e con la parte alta della punta colpisce prima la traversa, poi la terra, creando un po' di scompiglio: secondo il guardalinee la palla è entrata, secondo quelli del Livorno ovviamente no, tuttavia il signor Tursi dà ragione al suo assistente e tra le polemiche è 1-0 viola al 13'. Curiosa dopo il gol l'arrabbiatura del tecnico gigliato Iacobelli, che se la prende con i suoi perché non vanno ad abbracciare Akammadu, l'autore dell'1-0. Con i viola avanti la gara prende una piega diversa: il Livorno prova a spingersi un po' più in su, i viola hanno più spazio per segnare e dopo un inizio di 2015 come quello degli Allievi della Fiorentina, metterla dentro il più possibile è un'ottima cura contro la crisi da risultato. La prima conclusione dei labronici si registra al 19' con Nigiotti che spara alto e poco dopo Caso, servito ancora una volta in profondità, approfitta dell'intervento a vuoto di Vittorini (molto sfortunato in questa occasione) e solo davanti a Cesetti la piazza nell'angolino alto alla sinistra del portiere ospite. Come detto, sfortunato in questo caso il terzino del Livorno Vittorini, che si getta in scivolata per anticipare il numero 11 gigliato e mettere il pallone in fallo laterale, ma un po' a causa del terreno, un po' per un suo leggero ritardo, praticamente non fa altro che stoppare il servizio lungo, servendo su un piatto d'argento il gol del raddoppio. Un minuto dopo ancora Caso si beve Vittorini sulla sinistra, entra in area e ritenta la conclusione a effetto ma stavolta la palla non entra. Al 40' il parziale è di 2-0 per la Fiorentina. Nel secondo tempo i due allenatori tornano in campo con gli stessi 22 che avevano iniziato la gara, anche se presto inizierà la girandola dei cambi e come vedremo Iacobelli metterà in tavola le carte giuste. Nella ripresa l'avvio vede qualche timido attacco degli avanti del Livorno, che provano a far male affidandosi per lo più agli ottimi Sagnini, De Wit e Nigiotti, con l'unico attaccante di ruolo Ettavani che, spento e disorientato, corre a vuoto in mazzo al giro-palla difensivo della retroguardia viola e perde ogni duello non appena ha il pallone tra i piedi. Tuttavia nel secondo tempo si vede un Livorno diverso, più arrembante, consapevole che non ha nulla da perdere e quindi leggermente più spavaldo. Sull'altro fronte la difesa gigliata fa un buon lavoro e la Fiorentina riparte bene, come quando Akammadu si fa 50 metri di scatto inseguendo un lancio lungo e indirizza il pallone verso la porta di Cesetti trovando il gol del 3-0. Lo stesso Akammadu che poi coglie anche il palo, anticipando il gol all' 83' del numero 18 viola entrato in corso d'opera Gori, anche questo frutto di una ripartenza in velocità. Finisce nel migliore dei modi per la Fiorentina un derby senza storia: complimenti comunque al Livorno per la tenacia, ma la Fiorentina di Iacobelli è fatta di un'altra pasta. Ora lo dovrà confermare tra sette giorni a Chiavari contro i rognosi liguri della Virtus Entella, vera rivelazione del campionato. Per il Livorno invece, un campionato che ormai dice poco proporrà la prossima settimana Livorno-Spezia.
Calciatoripiù: sulla fascia sinistra per tutto il primo tempo e buona parte del secondo l'esterno tascabile Caso fa impazzire tutti con la sua rapidità. Segna e sfiora la doppietta: da tenere d'occhio. Complimenti anche al centravanti viola Akammadu, che dopo un periodo negativo si sbroglia di dosso ogni timore e mette a segno una doppietta. Per il Livorno Sagnini (ex di turno) dimostra grande tenacia, sfiorando addirittura il gol nel secondo tempo. Altro elemento lodevole è il numero 10 De Wit.
Lorenzo Agostini
FIORENTINA: Satalino, Bellemo (46' Tacconi), Pinto (54' Ranieri), Degl'Innocenti (73' Mosti), Baroni, Benedetti, Artioli, Militari (46' Buonavita), Akammadu (67' Borsi), Trovato (60' Kouadio), Caso (48' Gori). A disp.: Grossi, Giuseppini. All.: Agostino Iacobelli.<br >LIVORNO: Cesetti, Salemmo, Moriconi, Vittorini (52' Rossi), Benassai, Dell'Aversana (46' De Paula), Sagnini (67' Amore), Guastapaglia, Ettajani (46' Lenzi), De Wit (65' Cortopassi), Nigiotti (57' Salvadori). A disp.: Romboli, Zocchi, Balleri. All.: Stefano Brondi.<br >
ARBITRO: Tursi sez. Valdarno, coad. da Micheli e Gioffredi di Lucca<br >
RETI: 13' e 63' Akammadu, 32' Caso, 83' Gori.<br >NOTE: ammoniti Akammadu al 67'.
I viola di Iacobelli ritornano alla vittoria dopo ben quattro partite, che hanno portato soltanto un pareggio e tre sconfitte consecutive. L'ultimo successo dei viola era datato 14 dicembre 2014, quando in quel di Vicenza i ragazzi di Iacobelli si imposero per 0-3. Dopo oltre due mesi di astinenza arriva anche la prima vittoria in campionato del 2015. Allo stadio La Trave nella periferia di Firenze approda un Livorno fanalino di coda del campionato, con soli 5 punti all'attivo e reduce da sette sconfitte consecutive. I valori in campo sono decisamente diversi. Lo dicono i numeri, lo conferma il campo: partenza come da pronostico, con i gigliati a fare la gara e i labronici come un pugile che tenta soltanto di rimanere in piedi più tempo possibile. E a dire il vero per i primi 10 minuti di gioco i ragazzi di Brondi si difendono bene, rischiano poco e indirizzano ogni rinvio lungo a De Wit ed Ettavani, sebbene il primo lavori anche per il secondo, dato che il numero 9 livornese sembra un po' in difficoltà nel costante duello con Benedetti e compagni di reparto. Succede allora che al 13' una palla a mezza altezza in profondità, sporcata anche dal tocco di un giocatore amaranto, entra in area di rigore e il più lesto di tutti è Akammadu, che anticipa i difensori e con la parte alta della punta colpisce prima la traversa, poi la terra, creando un po' di scompiglio: secondo il guardalinee la palla è entrata, secondo quelli del Livorno ovviamente no, tuttavia il signor Tursi dà ragione al suo assistente e tra le polemiche è 1-0 viola al 13'. Curiosa dopo il gol l'arrabbiatura del tecnico gigliato Iacobelli, che se la prende con i suoi perché non vanno ad abbracciare Akammadu, l'autore dell'1-0. Con i viola avanti la gara prende una piega diversa: il Livorno prova a spingersi un po' più in su, i viola hanno più spazio per segnare e dopo un inizio di 2015 come quello degli Allievi della Fiorentina, metterla dentro il più possibile è un'ottima cura contro la crisi da risultato. La prima conclusione dei labronici si registra al 19' con Nigiotti che spara alto e poco dopo Caso, servito ancora una volta in profondità, approfitta dell'intervento a vuoto di Vittorini (molto sfortunato in questa occasione) e solo davanti a Cesetti la piazza nell'angolino alto alla sinistra del portiere ospite. Come detto, sfortunato in questo caso il terzino del Livorno Vittorini, che si getta in scivolata per anticipare il numero 11 gigliato e mettere il pallone in fallo laterale, ma un po' a causa del terreno, un po' per un suo leggero ritardo, praticamente non fa altro che stoppare il servizio lungo, servendo su un piatto d'argento il gol del raddoppio. Un minuto dopo ancora Caso si beve Vittorini sulla sinistra, entra in area e ritenta la conclusione a effetto ma stavolta la palla non entra. Al 40' il parziale è di 2-0 per la Fiorentina. Nel secondo tempo i due allenatori tornano in campo con gli stessi 22 che avevano iniziato la gara, anche se presto inizierà la girandola dei cambi e come vedremo Iacobelli metterà in tavola le carte giuste. Nella ripresa l'avvio vede qualche timido attacco degli avanti del Livorno, che provano a far male affidandosi per lo più agli ottimi Sagnini, De Wit e Nigiotti, con l'unico attaccante di ruolo Ettavani che, spento e disorientato, corre a vuoto in mazzo al giro-palla difensivo della retroguardia viola e perde ogni duello non appena ha il pallone tra i piedi. Tuttavia nel secondo tempo si vede un Livorno diverso, più arrembante, consapevole che non ha nulla da perdere e quindi leggermente più spavaldo. Sull'altro fronte la difesa gigliata fa un buon lavoro e la Fiorentina riparte bene, come quando Akammadu si fa 50 metri di scatto inseguendo un lancio lungo e indirizza il pallone verso la porta di Cesetti trovando il gol del 3-0. Lo stesso Akammadu che poi coglie anche il palo, anticipando il gol all' 83' del numero 18 viola entrato in corso d'opera Gori, anche questo frutto di una ripartenza in velocità. Finisce nel migliore dei modi per la Fiorentina un derby senza storia: complimenti comunque al Livorno per la tenacia, ma la Fiorentina di Iacobelli è fatta di un'altra pasta. Ora lo dovrà confermare tra sette giorni a Chiavari contro i rognosi liguri della Virtus Entella, vera rivelazione del campionato. Per il Livorno invece, un campionato che ormai dice poco proporrà la prossima settimana Livorno-Spezia. <br ><b>
Calciatoripiù: </b>sulla fascia sinistra per tutto il primo tempo e buona parte del secondo l'esterno tascabile <b>Caso </b>fa impazzire tutti con la sua rapidità. Segna e sfiora la doppietta: da tenere d'occhio. Complimenti anche al centravanti viola <b>Akammadu</b>, che dopo un periodo negativo si sbroglia di dosso ogni timore e mette a segno una doppietta. Per il Livorno <b>Sagnini </b>(ex di turno) dimostra grande tenacia, sfiorando addirittura il gol nel secondo tempo. Altro elemento lodevole è il numero 10 <b>De Wit</b>.
Lorenzo Agostini