- Primavera GIR.A
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Fiorentina
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1 - 1
-
Livorno
FIORENTINA (4-2-3-1): Seculin; Piccini, Masi (26' Fatticcioni), Camporese, Bagnai; Salifu, Taddei; Acosty (61' Matos), Iemmello, Carraro; Seferovic. A disp.: Miranda, Bittante, Agyei, Panatti, Grifoni. All.: Renato Buso.
LIVORNO (4-3-3): Barbetta; Carani, Malasoma, Oussou, Menichetti (46' Serri); Ceccherini (73' Valentini), Scannadinari, Colombi; Moscati, Papa, Fiorini (71' Di Giuseppe). A disp.: Caneschi, Gasbarro, Angiolini, Cerri. All.: Davide Cei.
ARBITRO: Fogliano di Perugia, coad. da Felici di Ciampino e Belmonte di Frosinone.
RETI: 35' Iemmello, 86' Moscati Marco.
NOTE: ammoniti Seferovic al 15', Scannadinari al 73', Carraro al 93'.
LE PAGELLE
Fiorentina
Seculin: 6.5 Sicuro nelle uscite, ipnotizza sia Papa che Fiorini ma nulla può sul tiro ravvicinato di Moscati.
Piccini: 6- Freno a mano tirato per l'esterno destro viola, che stavolta si limita a contenere Colombi e non riesce, se non di rado, a trovare i tempi dell'inserimento.
Bagnai: 5.5 Impegnato nel primo tempo da Moscati, non brilla né in copertura né in fase di spinta.
Salifu: 7 Continua a crescere. Calamita palloni su palloni, abbina lavoro sporco a precise rifiniture.
Masi: sv Sfortunato, esce per infortunio dopo nemmeno mezz'ora. 26' Fatticcioni: 6.5 Entra a freddo, ma non si scompone e blinda la retroguardia, soprattutto sui palloni alti.
Camporese: 5.5 I due errori, non sfruttati dal Livorno, sembrano causati da scarsa concentrazione.
Acosty: 6 Per chi, come lui, si esalta negli ampi spazi, avere sempre due avversari alle calcagna non gli semplifica la vita. Ma inventa ugualmente un paio di guizzi e da uno di questi nasce il cross che porta al vantaggio viola. 61' Matos: 6- Prova, invano, a ravvivare l'attacco viola.
Taddei: 6- Il solito efficace tampone di centrocampo, stavolta non riesce a dare rapidità alla squadra nella costruzione della manovra.
Iemmello: 6 Rapace in occasione del vantaggio, per il resto si vede ben poco nell'area amaranto.
Carraro: 6.5 È il più vivace in attacco, anche se non trova mai lo spunto per superare Barbetta.
Seferovic: 5.5 Impegno e corsa non bastano. Si incarta spesso e non riesce a graffiare se non con un paio di stoccate ben controllate da Barbetta.
Livorno
Barbetta: 7 Beffato nel primo tempo da Iemmello, si esalta nel secondo tempo e soprattutto nei minuti finali, quando neutralizza un destro di Carraro e un pallonetto di Iemmello.
Carani: 6.5 Terzino arcigno, difficilissimo da superare: non si fa spaventare né da Carraro né da Acosty e blinda la fascia destra. Un '93 interessante.
Menichetti: 6 Superato da Acosty soltanto nell'occasione del vantaggio, rimane bloccato sulla linea dei difensori e non demerita. 46' Cerri: 6.5 Fiato e corsa a centrocampo: prova ad interrompere il possesso di palla viola e ad innescare pericolose ripartenze.
Scannadinari: 6.5 Il mancino di Cei, pur senza cucire molte trame di gioco, nella fase di interdizione è spesso prezioso, guidando i compagni nel pressing.
Oussou: 6.5 Impeccabile di testa e di piede, costringe Iemmello e Seferovic a ronzare lontano dall'area per trovare fortuna.
Malasoma: 6.5 Guida il reparto con autorità e forma con Ossou un'ottima coppia.
Moscati Marco: 7 Fa da cerniera tra centrocampo ed attacco e con la sua corsa trasforma il modulo da 4-3-3 a 4-4-2. Dopo aver offerto a Papa il pallone del possibile vantaggio, trafigge la Fiorentina a quattro minuti dalla fine.
Ceccerini: 6.5 Insieme a Scannadinari non tira mai indietro la gamba, vince contrasti e prosciuga le fonti di gioco della Fiorentina. 73' Valentini: 6.5 Esterno a sinistra, ha un buon impatto sul match.
Papa: 5.5 Svaria su tutto il fronte di attacco senza trovare molte occasioni per colpire. Ha una buona possibilità dopo l'errore di Camporese al 40', ma calcia debole.
Colombi: 6 Utile soprattutto in fase di non possesso di palla, raddoppia e recupera molti palloni. Si vede meno in avanti.
Fiorini: 6 In continuo movimento, crea qualche grattacapo alla difesa viola, ma non risulta efficace nella conclusione. 71' Di Giuseppe: 6.5 Bravo ad entrare subito nel vivo del match.
Arbitro
Fogliano di Perugia: 5 Fatica a gestire un match che andrebbe col pilota automatico. Dubbi, più che sul possibile fallo di mano in area (Serri è vicinissimo a Carraro), soprattutto sulla posizione di Moscati in occasione dell'uno a uno.
IL COMMENTO
Come nei sinistri. Cinquanta e cinquanta. Cinquanta alla Fiorentina, dimentica del suo frizzante gioco, un po' narcisistica e fumosa in attacco. Cinquanta al Livorno, che, pur senza fare troppe scintille nella metà campo avversaria, pressa i portatori di palla avversari, tiene i viola a lungo lontani dalla porta di Barbetta e colpisce quando capita l'occasione. Una percentuale consistente andrebbe anche all'assistente di Fogliano, il quale ovrebonianamente non alza la bandierina e lascia Marco Moscati solo davanti a Seculin a quattro minuti dalla fine. Uno sgambetto del quale si giova la Signora, che, battendo il Bologna, si accomoda da sola alle Final Eight di Montecatini e lascia alla Fiorentina gli impervi play-off. Avvio talmente arrembante dei viola che il tifosissimo Ciuffi dagli stipati spalti del Poggioloni urla fiducioso l'è maturo , ma, nonostante la pressione, l'unico pericolo per Barbetta arriva quando Malasoma rischia l'autogol mandando la palla a fil di palo (Fogliano, clamorosamente, non decreta il corner). Col passare dei minuti il vento che spira in faccia a Seculin arretra il raggio di azione della Fiorentina, che risulta lenta e prevedibile in fase di impostazione e soffre l'ottimo pressing portato da Ceccherini e compagni. Al 18' su un corner di Scannadinari, Malasoma stacca bene di testa ma manda a lato (Fogliano rileva il fallo del difensore amaranto). Al 27' Carraro si destreggia al limite dell'area e poi libera al tiro Seferovic il cui sinistro viene parato a terra da Barbetta. Al 35', con la gara che pare immobilizzata sullo zero a zero, un lampo della Fiorentina sblocca il risultato: Acosty si porta al cross da destra, Seferovic non ci arriva, ma appostato all'altezza del dischetto c'è Iemmello che prende in controtempo Barbetta e firma l'uno a zero. Il vantaggio, anziché spalancare la strada dei ragazzi di Buso verso il secondo posto, fa calare il torpore sul match. L'unico brivido, al 40', arriva da Camporese che si fa rubare palla da Moscati, ma Papa, solo davanti a Seculin, conclude con un debole piatto destro che il portierone friulano riesce a sventare. Nel secondo tempo la gara stenta ancora a decollare. La Fiorentina gestisce il possesso di palla, ma non riesce ad affondare né a concludere in porta: dopo un sinistro potente (ma centrale) di Seferovic (Barbetta blocca), il primo vero pericolo capita dalle parti di Seculin al 59'. Fiorini, scappato inizialmente a Piccini, è fermato dallo stesso numero 2 viola. Poco più tardi Carraro prova la battuta al volo su assist di prima di Matos (palla a lato di poco): anche se il pallino del gioco è in mano alla Fiorentina, è ancora dalle parti di Seculin che arrivano le maggiori minacce all'integrità dell'uno a zero: prima al 66' il vento inganna sia Fatticcioni che Moscati e consente a Fiorini di calciare, ma la conclusione debole è facile preda di Seculin. Poi al 67' Papa, dopo un mancato rinvio di Camporese, conclude di destro a lato di poco. La partita sembra avviarsi stancamente alla conclusione senza altre emozioni, salvo una punizione di Moscati alta e un tentativo a lato di Seferovic (ben imbeccato da Fatticcioni). All'86' Moscati, scattato apparentemente oltre la linea dei difensori, riceve palla, si accorge che l'assistente di Fogliano non alza la bandierina e supera facilmente Seculin per l'uno a uno. La Fiorentina si getta in avanti tirando fuori la determinazione che era mancata nei minuti precedenti: Carraro riceve una torre di Iemmello e conclude ma si vede respingere da Barbetta un destro insidioso; poi lo stesso numero 1 livornese riesce a mettere in angolo un pallonetto di Iemmello. In pieno recupero proteste di Carraro per un sospetto tocco di mano di Serri in area, ma Fogliano - apostrofato in tribuna e in campo - ammonisce il fantasista viola. Il triplice fischio condanna la Fiorentina ai play-off: il terzo posto, visto nel complesso dalla stagione, è un ottimo risultato, ma ha un sapore amaro visto come la squadra di Buso ha mancato i tre punti in questi novanta minuti e visto che questo pareggio favorisce proprio lei, la Signora. Complimenti al Livorno di Cei, squadra organizzatissima che ha meritato il pareggio con grande disciplina tattica e spirito di sacrificio. Quanto alla Fiorentina, l'undici di Buso dovrà ritrovare lo smalto delle scorse settimane per guadagnarsi un posto tra le migliori otto squadre d'Italia.
Cosimo Di Bari
FIORENTINA (4-2-3-1): Seculin; Piccini, Masi (26' Fatticcioni), Camporese, Bagnai; Salifu, Taddei; Acosty (61' Matos), Iemmello, Carraro; Seferovic. A disp.: Miranda, Bittante, Agyei, Panatti, Grifoni. All.: Renato Buso.<br >LIVORNO (4-3-3): Barbetta; Carani, Malasoma, Oussou, Menichetti (46' Serri); Ceccherini (73' Valentini), Scannadinari, Colombi; Moscati, Papa, Fiorini (71' Di Giuseppe). A disp.: Caneschi, Gasbarro, Angiolini, Cerri. All.: Davide Cei.<br >
ARBITRO: Fogliano di Perugia, coad. da Felici di Ciampino e Belmonte di Frosinone.<br >
RETI: 35' Iemmello, 86' Moscati Marco.<br >NOTE: ammoniti Seferovic al 15', Scannadinari al 73', Carraro al 93'.
LE PAGELLE<br >Fiorentina<br ><b>Seculin: 6.5</b> Sicuro nelle uscite, ipnotizza sia Papa che Fiorini ma nulla può sul tiro ravvicinato di Moscati. <br ><b>Piccini: 6-</b> Freno a mano tirato per l'esterno destro viola, che stavolta si limita a contenere Colombi e non riesce, se non di rado, a trovare i tempi dell'inserimento.<br ><b>Bagnai: 5.5</b> Impegnato nel primo tempo da Moscati, non brilla né in copertura né in fase di spinta.<br ><b>Salifu: 7</b> Continua a crescere. Calamita palloni su palloni, abbina lavoro sporco a precise rifiniture.<br ><b>Masi: sv</b> Sfortunato, esce per infortunio dopo nemmeno mezz'ora. <b>26' Fatticcioni: 6.5</b> Entra a freddo, ma non si scompone e blinda la retroguardia, soprattutto sui palloni alti.<br ><b>Camporese: 5.5 </b>I due errori, non sfruttati dal Livorno, sembrano causati da scarsa concentrazione.<br ><b>Acosty: 6 </b>Per chi, come lui, si esalta negli ampi spazi, avere sempre due avversari alle calcagna non gli semplifica la vita. Ma inventa ugualmente un paio di guizzi e da uno di questi nasce il cross che porta al vantaggio viola. <b>61' Matos: 6-</b> Prova, invano, a ravvivare l'attacco viola.<br ><b>Taddei: 6-</b> Il solito efficace tampone di centrocampo, stavolta non riesce a dare rapidità alla squadra nella costruzione della manovra.<br ><b>Iemmello: 6</b> Rapace in occasione del vantaggio, per il resto si vede ben poco nell'area amaranto. <br ><b>Carraro: 6.5</b> È il più vivace in attacco, anche se non trova mai lo spunto per superare Barbetta.<br ><b>Seferovic: 5.5</b> Impegno e corsa non bastano. Si incarta spesso e non riesce a graffiare se non con un paio di stoccate ben controllate da Barbetta.<br >Livorno<br ><b>Barbetta: 7</b> Beffato nel primo tempo da Iemmello, si esalta nel secondo tempo e soprattutto nei minuti finali, quando neutralizza un destro di Carraro e un pallonetto di Iemmello.<br ><b>Carani: 6.5</b> Terzino arcigno, difficilissimo da superare: non si fa spaventare né da Carraro né da Acosty e blinda la fascia destra. Un '93 interessante.<br ><b>Menichetti: 6</b> Superato da Acosty soltanto nell'occasione del vantaggio, rimane bloccato sulla linea dei difensori e non demerita. <b>46' Cerri: 6.5</b> Fiato e corsa a centrocampo: prova ad interrompere il possesso di palla viola e ad innescare pericolose ripartenze.<br ><b>Scannadinari: 6.5</b> Il mancino di Cei, pur senza cucire molte trame di gioco, nella fase di interdizione è spesso prezioso, guidando i compagni nel pressing. <br ><b>Oussou: 6.5</b> Impeccabile di testa e di piede, costringe Iemmello e Seferovic a ronzare lontano dall'area per trovare fortuna.<br ><b>Malasoma: 6.5</b> Guida il reparto con autorità e forma con Ossou un'ottima coppia.<br ><b>Moscati Marco: 7</b> Fa da cerniera tra centrocampo ed attacco e con la sua corsa trasforma il modulo da 4-3-3 a 4-4-2. Dopo aver offerto a Papa il pallone del possibile vantaggio, trafigge la Fiorentina a quattro minuti dalla fine.<br ><b>Ceccerini: 6.5</b> Insieme a Scannadinari non tira mai indietro la gamba, vince contrasti e prosciuga le fonti di gioco della Fiorentina. <b>73' Valentini: 6.5</b> Esterno a sinistra, ha un buon impatto sul match.<br ><b>Papa: 5.5</b> Svaria su tutto il fronte di attacco senza trovare molte occasioni per colpire. Ha una buona possibilità dopo l'errore di Camporese al 40', ma calcia debole.<br ><b>Colombi: 6</b> Utile soprattutto in fase di non possesso di palla, raddoppia e recupera molti palloni. Si vede meno in avanti.<br ><b>Fiorini: 6</b> In continuo movimento, crea qualche grattacapo alla difesa viola, ma non risulta efficace nella conclusione. <b>71' Di Giuseppe: 6.5</b> Bravo ad entrare subito nel vivo del match.<br >Arbitro<br ><b>Fogliano di Perugia: 5</b> Fatica a gestire un match che andrebbe col pilota automatico. Dubbi, più che sul possibile fallo di mano in area (Serri è vicinissimo a Carraro), soprattutto sulla posizione di Moscati in occasione dell'uno a uno. <br >IL COMMENTO<br >Come nei sinistri. Cinquanta e cinquanta. Cinquanta alla Fiorentina, dimentica del suo frizzante gioco, un po' narcisistica e fumosa in attacco. Cinquanta al Livorno, che, pur senza fare troppe scintille nella metà campo avversaria, pressa i portatori di palla avversari, tiene i viola a lungo lontani dalla porta di Barbetta e colpisce quando capita l'occasione. Una percentuale consistente andrebbe anche all'assistente di Fogliano, il quale ovrebonianamente non alza la bandierina e lascia Marco Moscati solo davanti a Seculin a quattro minuti dalla fine. Uno sgambetto del quale si giova la Signora, che, battendo il Bologna, si accomoda da sola alle Final Eight di Montecatini e lascia alla Fiorentina gli impervi play-off. Avvio talmente arrembante dei viola che il tifosissimo Ciuffi dagli stipati spalti del Poggioloni urla fiducioso l'è maturo , ma, nonostante la pressione, l'unico pericolo per Barbetta arriva quando Malasoma rischia l'autogol mandando la palla a fil di palo (Fogliano, clamorosamente, non decreta il corner). Col passare dei minuti il vento che spira in faccia a Seculin arretra il raggio di azione della Fiorentina, che risulta lenta e prevedibile in fase di impostazione e soffre l'ottimo pressing portato da Ceccherini e compagni. Al 18' su un corner di Scannadinari, Malasoma stacca bene di testa ma manda a lato (Fogliano rileva il fallo del difensore amaranto). Al 27' Carraro si destreggia al limite dell'area e poi libera al tiro Seferovic il cui sinistro viene parato a terra da Barbetta. Al 35', con la gara che pare immobilizzata sullo zero a zero, un lampo della Fiorentina sblocca il risultato: Acosty si porta al cross da destra, Seferovic non ci arriva, ma appostato all'altezza del dischetto c'è Iemmello che prende in controtempo Barbetta e firma l'uno a zero. Il vantaggio, anziché spalancare la strada dei ragazzi di Buso verso il secondo posto, fa calare il torpore sul match. L'unico brivido, al 40', arriva da Camporese che si fa rubare palla da Moscati, ma Papa, solo davanti a Seculin, conclude con un debole piatto destro che il portierone friulano riesce a sventare. Nel secondo tempo la gara stenta ancora a decollare. La Fiorentina gestisce il possesso di palla, ma non riesce ad affondare né a concludere in porta: dopo un sinistro potente (ma centrale) di Seferovic (Barbetta blocca), il primo vero pericolo capita dalle parti di Seculin al 59'. Fiorini, scappato inizialmente a Piccini, è fermato dallo stesso numero 2 viola. Poco più tardi Carraro prova la battuta al volo su assist di prima di Matos (palla a lato di poco): anche se il pallino del gioco è in mano alla Fiorentina, è ancora dalle parti di Seculin che arrivano le maggiori minacce all'integrità dell'uno a zero: prima al 66' il vento inganna sia Fatticcioni che Moscati e consente a Fiorini di calciare, ma la conclusione debole è facile preda di Seculin. Poi al 67' Papa, dopo un mancato rinvio di Camporese, conclude di destro a lato di poco. La partita sembra avviarsi stancamente alla conclusione senza altre emozioni, salvo una punizione di Moscati alta e un tentativo a lato di Seferovic (ben imbeccato da Fatticcioni). All'86' Moscati, scattato apparentemente oltre la linea dei difensori, riceve palla, si accorge che l'assistente di Fogliano non alza la bandierina e supera facilmente Seculin per l'uno a uno. La Fiorentina si getta in avanti tirando fuori la determinazione che era mancata nei minuti precedenti: Carraro riceve una torre di Iemmello e conclude ma si vede respingere da Barbetta un destro insidioso; poi lo stesso numero 1 livornese riesce a mettere in angolo un pallonetto di Iemmello. In pieno recupero proteste di Carraro per un sospetto tocco di mano di Serri in area, ma Fogliano - apostrofato in tribuna e in campo - ammonisce il fantasista viola. Il triplice fischio condanna la Fiorentina ai play-off: il terzo posto, visto nel complesso dalla stagione, è un ottimo risultato, ma ha un sapore amaro visto come la squadra di Buso ha mancato i tre punti in questi novanta minuti e visto che questo pareggio favorisce proprio lei, la Signora. Complimenti al Livorno di Cei, squadra organizzatissima che ha meritato il pareggio con grande disciplina tattica e spirito di sacrificio. Quanto alla Fiorentina, l'undici di Buso dovrà ritrovare lo smalto delle scorse settimane per guadagnarsi un posto tra le migliori otto squadre d'Italia.
Cosimo Di Bari