- Primavera GIR.A
- Fiorentina
-
1 - 0
- Siena
FIORENTINA (4-2-3-1): Manfredini; Bittante, Camporese, Rozzio, Ashong (27' Empereur); Agyei, Salifu; Bernardeschi (67' Barbero), Baccarin (82' Fossati), Matos; Babacar. A disp.: Bacci, Biondi, Magheri, Panatti. All.: Leonardo Semplici.
SIENA (4-4-2): Marcone; Gizzi, Mucci (79' Butini), Benedini, Pastore; Gonzi, Cannoni, Brenci (59' Bussi), Candiano; Acosta (54' Vettraino), Rosseti. A disp.: Marini, Manganelli, Manes, Vitale. All.: Michele Mignani.
ARBITRO: Reni di Pistoia, coad. da Chiocchi di Foligno e Raspollini di Livorno.
RETE: 9' Matos.
NOTE: ammoniti Benedini all'8', Camporese al 43', Agyei al 58', Cannoni al 62', Salifu al 76', Empereur al 92'. Recupero 3'+3'. Corner 7-1.
LE PAGELLE
Fiorentina
Manfredini: 6 Un paio di rinvii da brividi sul fastidioso pressing di Rosseti e qualche uscita sicura in presa alta. Per il resto ordinaria amministrazione.
Bittante: 7 In casa viola, dopo Piccini, sta crescendo un altro terzino di prospettiva. Costringe Candiano ad accentrarsi, copre e si inserisce con coraggio ed efficacia.
Ashong: sv Si infortuna in uno scontro fortuito con Gonzi, dopo aver duellato col numero 7 bianconero per venti minuti. 27' Empereur: 6+ Rimane molto basso a sinistra: non corre rischi e non concede varchi a Gonzi prima e a Vettraino poi.
Camporese: 6.5 Poco impegnato ma sempre concentrato al centro della difesa viola.
Agyei: 6 Il solito mastino davanti alla difesa, perde qualche pallone in più del solito in fase di impostazione. Meno lucido, in particolare, nella ripresa.
Rozzio: 6/7 Si occupa in prima battuta di Rosseti e lo costringe sempre a giocare spalle alla porta.
Bernardeschi: 6- Poche fiammate per l'esterno destro viola che è ben controllato da Pastore e non riesce a lasciare il segno. 67' Barbero: sv Con una Fiorentina tutt'altro che intraprendente, nei venti minuti finali assicura copertura a destra.
Salifu: 6- Non riesce a tenere i ritmi dei primi minuti. Come Agyei sbaglia qualche passaggio e nella ripresa sembra avere la spia del carburante accesa. Semplici lo lascia in campo e lui stringe i denti fino alla fine.
Babacar: 5.5 Non che sia svogliato. Corre, sprinta, pressa. È nell'atteggiamento che il centravanti viola non convince: spesso gioca più per sé che per la squadra e non lascia il segno. Sempre tallonato da Benedini e Mucci, guadagna varie punizioni ma in area non conclude mai.
Baccarin: 6+ E' una mezzala? O un trequartista? O un esterno? Se riuscirà a trovare una collocazione tattica - oltre a farsi fisicamente - ha i numeri per fare la differenza. Intanto, pur giocando da rifinitore centrale, in questi novanta minuti fa vedere le cose migliori quando parte esterno. 82' Fossati: sv Prova alcune ripartenze interessanti.
Matos: 6.5 Solo col fallo i difensori senesi possono fermarlo quando parte in velocità palla al piede. È nel posto giusto al momento giusto per il gol, per il resto, anche senza entrare in manovre corali, offre buoni spunti sulla sinistra.
Siena
Marcone: 6 A parte il gol (corner sul secondo palo deviato da Rozzio) e parte la rete annullata a Matos, la Fiorentina praticamente non tira in porta. Puntuale e preciso nelle uscite.
Gizzi: 6+ Fronteggia Matos senza sfigurare, pur lasciando strada in un paio di occasioni ai dribbling del brasiliano.
Pastore: 6.5 Uno dei migliori dei suoi. Dinamico, lungo l'out di sinistra sa difendere con precisione ed inserirsi con costanza.
Cannoni: 7 Un mediano capace di fare di tutto. Protegge la difesa, cuce gioco e detta ai compagni i ritmi del pressing. Conferma la sua duttilità anche quando chiude da difensore centrale impedendo a Babacar di rendersi pericoloso.
Benedini: 6 Ammonito già all'8', rischia il rosso in un paio di circostanze. Comunque tiene bene la posizione e impedisce a Babacar di lasciare il segno in area.
Mucci: 6.5 Forma col compagno una coppia affiatata e se la cava bene sia di testa che nell'uno contro uno. 79' Butini: sv Un paio di verticalizzazioni interessanti nel finale.
Gonzi: 6+ Quando riesce a partire palla al piede sa essere molto pericoloso. Ha però poche occasioni per graffiare.
Brenci: 6+ Affianca Cannoni in regia nei momenti migliori del Siena. 59' Bussi: 6+ Rinforza l'attacco senese, senza riuscire a scardinare l'attenta retroguardia viola.
Rosseti: 6 Per un predatore dell'area avversaria come lui, non è la gara migliore. Costretto sempre a giocare spalle alla porta, si rende pericoloso solo quando va a pressare minacciosamente Manfredini.
Candiano: 6+ Piedi buoni e intelligenza tattica per il capitano bianconero che però per lasciare il segno contro un Bittante insuperabile è sempre costretto ad accentrarsi. Chiude nella ripresa da mediano.
Acosta: 6 Molta corsa e alcune buone idee come seconda punta al fianco di Rosseti. Conclude in porta con una girata che non inquadra lo specchio, per il resto è sempre ben arginato dalla difesa viola. 54' Vettraino: 6+ Subito intraprendente a destra, prova il tiro in un paio di circostanze.
Arbitro
Reni di Pistoia: 5 Sempre vicino all'azione, annulla giustamente il 2-0 di Matos. Ma non piace proprio il metro estremamente permissivo che decide di adottare. Un metro che scontenta tutti e che rende la gara molto nervosa.
IL COMMENTO
Una deviazione vincente di Matos è il minimo sindacale per la Fiorentina di Semplici che al Poggioloni batte il Siena terzo in classifica e balza momentaneamente (in attesa del recupero della Juventus) in vetta alla classifica. Le emozioni sono inversamente proporzionali ai nuvoloni che, minacciosi ma inoffensivi, circondano Mimmole. Mignani schiera i suoi con un ordinato 4-4-2, nel quale Cannoni fa coppia con Brenci in mezzo al campo, Candiano agisce esterno sinistro, mentre è Acosta il partner di Rosseti in attacco. Semplici risponde col consueto 4-2-3-1, nel quale Baccarin è il trequartista alle spalle di Babacar e Bernardeschi agisce da esterno destro. Partono bene i viola, con Salifu e Agyei che provano a menare le danze a centrocampo. Dopo un dribbling rischioso di Manfredini su Rosseti, all'8' Reni di Pistoia rileva un fallo di Benedini su Babacar al limite; Baccarin calcia la punizione sulla barriera e sulla ribattuta i viola guadagnano un corner; il tiro dalla bandierina dello stesso numero dieci, dopo una deviazione di Rozzio, carambola su Matos che non ha il tempo di prendere la mira ma indirizza ugualmente la palla alle spalle di Marcone. Tutto facile per i viola? Sembra di sì, ma non è così. In realtà col passare dei minuti la Fiorentina rallenta e lascia l'iniziativa al Siena e si accende soltanto con alcune fiammate. Al 12' Manfredini sorveglia il cross di Gizzi che sorvola di poco la traversa. Al 20' il cross di Gonzi da destra viene raccolto da Acosta il quale in girata prova a sfruttare il mezzo metro concesso da Camporese ma non trova lo specchio. La Fiorentina non soffre mai in difesa, ma il Siena mostra un buon possesso di palla e, pressendo molto alto, impedisce ai viola di ripartire efficacemente. La partita, nervosa e giocata a ritmi blandi, proprio non decolla: al 25' Candiano scova un corridoio per Gonzi che, contro Manfredini in uscita, prova il piatto destro senza inquadrare lo specchio. Dieci minuti più tardi Reni risparmia il secondo giallo a Benedini per un fallo su Matos al vertice destro dell'area; la punizione battuta da Babacar non inquadra lo specchio. Soltanto allo scadere la Fiorentina torna a produrre un'azione di attacco degna di menzione: Baccarin al 42' triangola con Babacar e va sul fondo; il suo cross teso viene raccolto da Matos che di piatto batte Marcone. Tutto splendido, ma (dalla tribuna pare giustamente) Reni annulla la rete per fuorigioco del brasiliano viola.
Se il primo tempo non era stato entusiasmante, il secondo tempo è una fabbrica di sbadigli. La Fiorentina si appisola e si adagia. La retroguardia, mai infastidita dal Siena, è ben protetta da Agyei e Salifu e Manfredini non corre rischi. Soltanto al 59' tremano i padroni di casa per un rinvio del portiere classe '88 che colpisce Rosseti (andato efficacemente in pressing), ma il numero 1 viola riesce a recuperare. Al 65' lo stesso Rosseti da destra converge e prova un mancino che finisce dalle parti della bandierina. Il taccuino rimarrebbe vuoto se il cronista non decidesse di annotarsi un destro del neo entrato Vettraino alto di poco (77'). Mignani prova il tutto per tutto ed inserisce Bussi, altra punta di stazza al fianco di Rosseti. Il neo entrato riceve ben pochi palloni e non ha occasioni fino all'88', quando un recupero di Salifu lo ferma sulla invitante verticalizzazione di Butini. Finisce così con la vittoria dei viola. Sia chiaro: non mancano le note positive per i viola (tre punti dopo l'impegnativa sfida di Milano in Coppa, difesa impermeabile, pubblico abbondante), ma Semplici ha da lavorare per evitare in futuro le lunghe pause mostrate in questo match. Il Siena rimane a mani vuote: anche in questa gara i bianconeri hanno incontrato molte difficoltà a tradurre il gioco espresso dai mediani in occasioni da rete ed escono dal campo lasciando inviolata la porta avversaria.
Cosimo Di Bari
FIORENTINA (4-2-3-1): Manfredini; Bittante, Camporese, Rozzio, Ashong (27' Empereur); Agyei, Salifu; Bernardeschi (67' Barbero), Baccarin (82' Fossati), Matos; Babacar. A disp.: Bacci, Biondi, Magheri, Panatti. All.: Leonardo Semplici.<br >SIENA (4-4-2): Marcone; Gizzi, Mucci (79' Butini), Benedini, Pastore; Gonzi, Cannoni, Brenci (59' Bussi), Candiano; Acosta (54' Vettraino), Rosseti. A disp.: Marini, Manganelli, Manes, Vitale. All.: Michele Mignani.<br >
ARBITRO: Reni di Pistoia, coad. da Chiocchi di Foligno e Raspollini di Livorno.<br >
RETE: 9' Matos.<br >NOTE: ammoniti Benedini all'8', Camporese al 43', Agyei al 58', Cannoni al 62', Salifu al 76', Empereur al 92'. Recupero 3'+3'. Corner 7-1.
LE PAGELLE<br >Fiorentina <br ><b>Manfredini: 6</b> Un paio di rinvii da brividi sul fastidioso pressing di Rosseti e qualche uscita sicura in presa alta. Per il resto ordinaria amministrazione.<br ><b>Bittante: 7</b> In casa viola, dopo Piccini, sta crescendo un altro terzino di prospettiva. Costringe Candiano ad accentrarsi, copre e si inserisce con coraggio ed efficacia.<br ><b>Ashong: sv</b> Si infortuna in uno scontro fortuito con Gonzi, dopo aver duellato col numero 7 bianconero per venti minuti. 27' <b>Empereur: 6+</b> Rimane molto basso a sinistra: non corre rischi e non concede varchi a Gonzi prima e a Vettraino poi.<br ><b>Camporese: 6.5</b> Poco impegnato ma sempre concentrato al centro della difesa viola.<br ><b>Agyei: 6</b> Il solito mastino davanti alla difesa, perde qualche pallone in più del solito in fase di impostazione. Meno lucido, in particolare, nella ripresa.<br ><b>Rozzio: 6/7</b> Si occupa in prima battuta di Rosseti e lo costringe sempre a giocare spalle alla porta.<br ><b>Bernardeschi: 6-</b> Poche fiammate per l'esterno destro viola che è ben controllato da Pastore e non riesce a lasciare il segno. <b>67' Barbero: sv</b> Con una Fiorentina tutt'altro che intraprendente, nei venti minuti finali assicura copertura a destra. <br ><b>Salifu: 6-</b> Non riesce a tenere i ritmi dei primi minuti. Come Agyei sbaglia qualche passaggio e nella ripresa sembra avere la spia del carburante accesa. Semplici lo lascia in campo e lui stringe i denti fino alla fine.<br ><b>Babacar: 5.5</b> Non che sia svogliato. Corre, sprinta, pressa. È nell'atteggiamento che il centravanti viola non convince: spesso gioca più per sé che per la squadra e non lascia il segno. Sempre tallonato da Benedini e Mucci, guadagna varie punizioni ma in area non conclude mai.<br ><b>Baccarin: 6+</b> E' una mezzala? O un trequartista? O un esterno? Se riuscirà a trovare una collocazione tattica - oltre a farsi fisicamente - ha i numeri per fare la differenza. Intanto, pur giocando da rifinitore centrale, in questi novanta minuti fa vedere le cose migliori quando parte esterno. <b>82' Fossati: sv</b> Prova alcune ripartenze interessanti.<br ><b>Matos: 6.5</b> Solo col fallo i difensori senesi possono fermarlo quando parte in velocità palla al piede. È nel posto giusto al momento giusto per il gol, per il resto, anche senza entrare in manovre corali, offre buoni spunti sulla sinistra.<br >Siena<br ><b>Marcone: 6</b> A parte il gol (corner sul secondo palo deviato da Rozzio) e parte la rete annullata a Matos, la Fiorentina praticamente non tira in porta. Puntuale e preciso nelle uscite.<br ><b>Gizzi: 6+</b> Fronteggia Matos senza sfigurare, pur lasciando strada in un paio di occasioni ai dribbling del brasiliano.<br ><b>Pastore: 6.5</b> Uno dei migliori dei suoi. Dinamico, lungo l'out di sinistra sa difendere con precisione ed inserirsi con costanza.<br ><b>Cannoni: 7</b> Un mediano capace di fare di tutto. Protegge la difesa, cuce gioco e detta ai compagni i ritmi del pressing. Conferma la sua duttilità anche quando chiude da difensore centrale impedendo a Babacar di rendersi pericoloso.<br ><b>Benedini: 6</b> Ammonito già all'8', rischia il rosso in un paio di circostanze. Comunque tiene bene la posizione e impedisce a Babacar di lasciare il segno in area.<br ><b>Mucci: 6.5</b> Forma col compagno una coppia affiatata e se la cava bene sia di testa che nell'uno contro uno. 79' Butini: sv Un paio di verticalizzazioni interessanti nel finale.<br ><b>Gonzi: 6+</b> Quando riesce a partire palla al piede sa essere molto pericoloso. Ha però poche occasioni per graffiare.<br ><b>Brenci: 6+</b> Affianca Cannoni in regia nei momenti migliori del Siena. <b>59' Bussi: 6+</b> Rinforza l'attacco senese, senza riuscire a scardinare l'attenta retroguardia viola.<br ><b>Rosseti: 6</b> Per un predatore dell'area avversaria come lui, non è la gara migliore. Costretto sempre a giocare spalle alla porta, si rende pericoloso solo quando va a pressare minacciosamente Manfredini.<br ><b>Candiano: 6+</b> Piedi buoni e intelligenza tattica per il capitano bianconero che però per lasciare il segno contro un Bittante insuperabile è sempre costretto ad accentrarsi. Chiude nella ripresa da mediano.<br ><b>Acosta: 6</b> Molta corsa e alcune buone idee come seconda punta al fianco di Rosseti. Conclude in porta con una girata che non inquadra lo specchio, per il resto è sempre ben arginato dalla difesa viola. 54' Vettraino: 6+ Subito intraprendente a destra, prova il tiro in un paio di circostanze.<br >Arbitro<br ><b>Reni di Pistoia: 5</b> Sempre vicino all'azione, annulla giustamente il 2-0 di Matos. Ma non piace proprio il metro estremamente permissivo che decide di adottare. Un metro che scontenta tutti e che rende la gara molto nervosa.<br >IL COMMENTO<br >Una deviazione vincente di Matos è il minimo sindacale per la Fiorentina di Semplici che al Poggioloni batte il Siena terzo in classifica e balza momentaneamente (in attesa del recupero della Juventus) in vetta alla classifica. Le emozioni sono inversamente proporzionali ai nuvoloni che, minacciosi ma inoffensivi, circondano Mimmole. Mignani schiera i suoi con un ordinato 4-4-2, nel quale Cannoni fa coppia con Brenci in mezzo al campo, Candiano agisce esterno sinistro, mentre è Acosta il partner di Rosseti in attacco. Semplici risponde col consueto 4-2-3-1, nel quale Baccarin è il trequartista alle spalle di Babacar e Bernardeschi agisce da esterno destro. Partono bene i viola, con Salifu e Agyei che provano a menare le danze a centrocampo. Dopo un dribbling rischioso di Manfredini su Rosseti, all'8' Reni di Pistoia rileva un fallo di Benedini su Babacar al limite; Baccarin calcia la punizione sulla barriera e sulla ribattuta i viola guadagnano un corner; il tiro dalla bandierina dello stesso numero dieci, dopo una deviazione di Rozzio, carambola su Matos che non ha il tempo di prendere la mira ma indirizza ugualmente la palla alle spalle di Marcone. Tutto facile per i viola? Sembra di sì, ma non è così. In realtà col passare dei minuti la Fiorentina rallenta e lascia l'iniziativa al Siena e si accende soltanto con alcune fiammate. Al 12' Manfredini sorveglia il cross di Gizzi che sorvola di poco la traversa. Al 20' il cross di Gonzi da destra viene raccolto da Acosta il quale in girata prova a sfruttare il mezzo metro concesso da Camporese ma non trova lo specchio. La Fiorentina non soffre mai in difesa, ma il Siena mostra un buon possesso di palla e, pressendo molto alto, impedisce ai viola di ripartire efficacemente. La partita, nervosa e giocata a ritmi blandi, proprio non decolla: al 25' Candiano scova un corridoio per Gonzi che, contro Manfredini in uscita, prova il piatto destro senza inquadrare lo specchio. Dieci minuti più tardi Reni risparmia il secondo giallo a Benedini per un fallo su Matos al vertice destro dell'area; la punizione battuta da Babacar non inquadra lo specchio. Soltanto allo scadere la Fiorentina torna a produrre un'azione di attacco degna di menzione: Baccarin al 42' triangola con Babacar e va sul fondo; il suo cross teso viene raccolto da Matos che di piatto batte Marcone. Tutto splendido, ma (dalla tribuna pare giustamente) Reni annulla la rete per fuorigioco del brasiliano viola.<br >Se il primo tempo non era stato entusiasmante, il secondo tempo è una fabbrica di sbadigli. La Fiorentina si appisola e si adagia. La retroguardia, mai infastidita dal Siena, è ben protetta da Agyei e Salifu e Manfredini non corre rischi. Soltanto al 59' tremano i padroni di casa per un rinvio del portiere classe '88 che colpisce Rosseti (andato efficacemente in pressing), ma il numero 1 viola riesce a recuperare. Al 65' lo stesso Rosseti da destra converge e prova un mancino che finisce dalle parti della bandierina. Il taccuino rimarrebbe vuoto se il cronista non decidesse di annotarsi un destro del neo entrato Vettraino alto di poco (77'). Mignani prova il tutto per tutto ed inserisce Bussi, altra punta di stazza al fianco di Rosseti. Il neo entrato riceve ben pochi palloni e non ha occasioni fino all'88', quando un recupero di Salifu lo ferma sulla invitante verticalizzazione di Butini. Finisce così con la vittoria dei viola. Sia chiaro: non mancano le note positive per i viola (tre punti dopo l'impegnativa sfida di Milano in Coppa, difesa impermeabile, pubblico abbondante), ma Semplici ha da lavorare per evitare in futuro le lunghe pause mostrate in questo match. Il Siena rimane a mani vuote: anche in questa gara i bianconeri hanno incontrato molte difficoltà a tradurre il gioco espresso dai mediani in occasioni da rete ed escono dal campo lasciando inviolata la porta avversaria.
Cosimo Di Bari