SCANDICCI: Duradoni, Masserini, Mauro, Nardi, Francalanci, Margheri, Moscardi, Salmeri, Gordini, Ferrmaca, Scudocrociato. A disp.: Vannini, Prunecchi, Magnolfi, Bili Toponi, Mina, Mazzanti, Corsi, Failli, Duong. All.: Cosaro Fabrizio
TAU CALCIO: Donati, Magini, Muccioli, Rinaldi, Fanani, Gori, Sauro, Pini, Amato, Magini, Gaddini. A disp.: Abutoaei, Bellucci, Egger, Filieri, Menconi, Silvano, Pratesi, . All.: Gozzi Francesco
RETI: Magini, Amato, Gordini
SCANDICCI - TAU CALCIO 1 - 2
SCANDICCI: Duradoni, Masserini, Mauro, Nardi, Francalanci, Margheri, Moscardi, Salmeri, Gordini, Ferrmaca, Scudocrociato.
A DISPOSIZIONE: Vannini, Prunecchi, Magnolfi, Bili Toponi, Mina, Mazzanti, Corsi, Failli, Duong.
ALLENATORE: Andrea Bertini.
TAU CALCIO: Donati, Magini Gianmarco, Muccioli, Rinaldi, Fanani, Gori, Sauro, Pini, Amato, Magini Lorenzo, Gaddini.
A DISPOSIZIONE: Abutoaei, Bellucci, Egger, Filieri, Menconi, Silvano, Pratesi.
ALLENATORE: Simone Giuli.
ARBITRO: D'Orsi di Prato.
RETI: 9' Magini Lorenzo, 32' Gordini, 54' Amato.
ESPULSO: Pratesi all'81' per gioco falloso.
Non è un caso se Scandicci e Tau rappresentano, assieme a poche altre società, quanto di meglio può offrire il panorama giovanile regionale. E non può, dunque, essere considerato solo un caso neppure il fato che sul sintetico del Bartolozzi , non vi sia stata traccia dei ventinove punti che al termine del Girone d'Élite hanno diviso gli amaranto (giunti secondi a soli tre punti dai super campioni della Cattolica Virtus) dai blues (che dopo un difficile avvio di stagione sono riusciti nell'impresa di conquistare l'ultimo posto utile per prender parte alla Coppa Toscana). Due ottime formazioni che hanno messo sul rispettivo piatto della bilancia due modi diversi ma al tempo stesso efficaci di fare calcio , hanno dato vita ad un match dall'alto tasso tecnico ed emozionale che al termine di ottanta combattutissimi minuti di gioco ha regalato ai ragazzi di Simone Giuli il biglietto d'ingresso per lo stadio Gino Bozzi , dove mercoledì pomeriggio andrà in scena l'atto conclusivo della manifestazione. Ad avere la meglio in maniera più che legittima è stato il maggior tasso tecnico posseduto dal collettivo amaranto ma uno Scandicci tutto cuore, grinta e velocità ha reso la vita durissima ad un Tau più volte costretto a dire grazie ai prodigiosi riflessi del portiere Donati. Una squadra a tratti arrembante e pericolosa, quella guidata dall'ex tecnico di Lanciotto Campi e Prato Andrea Bertini, alla quale sono, però, venute meno quella continuità di rendimento e quella necessaria cattiveria agonistica negli ultimi sedici metri che avrebbero potuto dare tutto un altro senso ad una sfida comunque equilibrata e ricca di emozioni. E' un Tau qualitativamente sopraffino e ricco di personalità quello che approcciando la gara con la giusta mentalità vincente, costringe lo Scandicci ad arretrare il proprio raggio d'azione in virtù di una maggior qualità nel palleggio ed una disarmante facilità nell'occupazione degli spazi sul terreno di gioco. Interpretano la fase d'impostazione con grande lucidità e precisione i ragazzi di Simone Giuli che ritrovandosi a memoria nell'interpretazione del possesso palla, impiegano solo pochi minuti per prendere in mano il controllo del centrocampo. Grazie alle indiscusse doti di regista arretato possedute dal metronomo Rinaldi, il pallone gira che è una bellezza fra i piedi degli altri interpreti in maglia amaranto che utilizzando i piedi fatati del trequartista di scuola Margine Lorenzo Magini, mettono in difficoltà il pacchetto arretrato dei blues innescando con impressionante regolarità il trio d'attacco composto dagli esterni Gaddini e Sauro e dal centravanti Amato. Soffre, invece, la formazione di Bertini che interpreta sì con buona capacità la fase difensiva non riuscendo, però, a mettere il naso fuori dalla propria trequarti campo. E siccome poi, come recita un noto adagio popolare: Le disgrazie non vengono mai sole , ecco giungere, dopo appena nove giri di lancette, il vantaggio amaranto. Si snoda veloce l'azione per vie centrali, con Gori che innesca Gaddini che a sua volta fa proseguire in verticale per Lorenzo Magini; sontuoso il controllo da parte del dieci luchese e stupenda la sua conclusione dalla distanza, con la palla che va a morire sotto l'incrocio dei pali alla sinistra di Duradoni che altro non può fare, se non osservarla insaccarsi alle sue spalle. Non c'è che dire; un inizio shock per i blues. Il Tau gioca bene e diverte, mentre la formazione di Bertini non riesce a sfruttare né i piedi buoni di un Ferrmaca insolitamente lento e avulso dalla manovra, né la velocità e l'incisività che sono prerogativa del trio d'attacco formato dagli esterni Moscardi e Scudocrociato e dal punto di riferimento centrale rappresentato da Gordini. Il Tau continua a tenere alto il raggio della propria azione intessendo buone manovra di gioco e dando la netta impressione di recitare un lungo monologo destinato a chiudere in fretta la pratica. I ragazzi di Giuli ci provano e al 25' Duradoni è costretto a volare in tuffo sulla propria destra per allungare in calcio d'angolo la traiettoria di una potente conclusione dalla destra proposta dall'ex Capostrada Belvedere Alessandro Sauro. Pare difficile che gli equilibri di un match a forti tinte amaranto possano improvvisamente mutare. Ed invece, allo scoccare del 32', ecco che il calcio torna a farci vedere il suo volto più bello, magico ed imprevedibile. Riescono ad uscire finalmente dal guscio i ragazzi di Bertini che si spingono in avanti sul settore di destra grazie all'ex Laurenziana Masserini che giunto al limite dell'area, indirizza a rete un rasoterra tutt'altro che irresistibile sul quale però un incerto Donati solo parzialmente riesce a mettere una pezza. Tutt'altro che impeccabile è, infatti, l'intervento in tuffo da parte dell'estremo lucchese che riesce solo a respingere debolmente un pallone sul quale s'avventa il centrattacco scandiccese Gordini. Stavolta il nove blues è bravissimo ad anticipare i forti centrali difensivi Fanani e Gori e dopo aver recuperato la sfera, la tocca facilmente in rete da due passi riportando in perfetto equilibrio l'asse della partita. La reazione del Tau non si fa attender e al 34' Lorenzo Magini è bravo a conquistare un calcio piazzato dal limite della cui battuta s'incarica Sauro. A distanza di una decina di minuti, si rinnova il duello fra l'esterno destro amaranto e il portierone blues, con Duradoni ancora bravissimo nel deviare in angolo la splendido tentativo di trasformazione operato dall'attaccante avversario. Adesso, però, qualcosa è cambiato anche sul piano tattico. Lo Scandicci riesce a mettere in difficoltà la retroguardia avversaria utilizzando in particolar modo il settore sinistro del proprio attacco, dove un guizzante e velocissimo Dario Moscardi mette in imbarazzo un Gianmarco Magini fin qui praticamente perfetto in chiusura. Al 37' è proprio il numero sette dei blues a procacciarsi una ghiotta opportunità. Dopo essere sgusciato in area ed essersi liberato con un'abile finta del diretto avversario, Moscardi si presenta a tu per tu con Donati concludendo però oltre la traversa. L'intervallo di metà gara serve ad un Tau parso leggermente in debito d'ossigeno negli ultimi minuti del primo tempo per ricaricare le batterie. Non ne ha, invece, bisogno la grande personalità che è patrimonio genetico dei ragazzi di Giuli che iniziano la ripresa con la stessa mentalità vincente. Al 44' galleggia ancora ottimamente al limite dell'area Lorenzo Magini che dopo essersi liberato per la conclusione a rete, indirizza verso i pali di Duradoni un pallone sulla cui traiettoria s'inserisce Amato. La deviazione del numero nove amaranto mette fuori causa il portiere avversario facendo rotolare la palla in rete. La sua posizione, però, è irregolare e induce un sempre sicuro D'Orsi ad annullare la marcatura. Replicano a strettissimo giro di posta i ragazzi di Bertini che al 46' ripartono in contropiede grazie al solito Moscardi che dopo essersi incuneato in area, indirizza verso il primo palo un preciso rasoterra sul quale Donati si fa trovar pronto alla chiusura in tuffo. Al 54' il filo dell'equilibrio si spezza di nuovo e stavolta in maniera definitiva. Sugli sviluppi di un corner dalla destra contenuto con difficoltà dalla retroguardia blues, il pallone resta al limite dell'area, dove Gaddini, dopo averlo recuperato, lo tocca corto per il neo entrato Silvano che a sua volta lo smista sulla sinistra liberando la corsa di Muccioli. Dopo essere giunto sulla linea di fondo, l'esterno di difesa amaranto taglia verso il centro dell'area un morbido traversone che coglie in controtempo i centrali difensivi avversari. Il più lesto ad approfittare dell'occasione è Amato che dopo aver preso l'ascensore, incorna da due passi alle spalle di un incolpevole Duradoni il pallone che riporta il Tau in vantaggio. Da questo momento in poi, complice anche il gran caldo che fa emergere in entrambi i collettivi un pizzico di giustificata stanchezza, il match diviene incerto ed emozionante. Ne è degna testimonianza il momento sliding doors che fra il 58' e il 62' potrebbe permettere ad entrambe le squadre di cambiare il proprio destino. Prima è il Tau a gettare alle ortiche il potenziale 1-3 che avrebbe senz'altro consentito ai ragazzi di Giuli di chiudere la partita. Precisa e fulminea la verticalizzazione di Amato che lancia Gaddini. Il numero undici amaranto s'invola verso i pali difesi da Duradoni ma una volta giunto a tu per tu con l'estremo difensore scandiccese, spara sulla luna un pallone di platino. Poi è lo Scandicci a gettare al vento l'opportunità del pareggio. Sugli sviluppi di un lungo rilancio in profondità, è la difesa amaranto a farsi cogliere di sorpresa dal puntuale inserimento operato dal neo entrato Nicolas Mazzanti. Dopo aver recuperato la sfera il numero diciassette in maglia bianca s'invola indisturbato sul settore di destra ma dopo essere entrato in area, incrocia fuori d'un soffio alla destra di Donati una rasoiata che avrebbe certo meritato miglior sorte. Il Tau torna a farsi pericoloso al 65' grazie al neo entrato Pratesi la cui gran botta dalla distanza trova ancora pronto Duradoni che si salva grazie ad uno spettacolare volo plastico sulla propria destra. Al 76', però, l'autentico miracolo lo compie, sul fronte opposto, un insuperabile Donati che sugli sviluppi di un corner da sinistra molto ben calciato da Ferrmaca, si oppone da campione al colpo di testa a botta sicura proposto da Francalanci. Ci prova lo Scandicci e fatalmente si espone alle fulminee ripartenze orchestrate dai ragazzi di Simone Giuli. Al 78' è Meconi ad andar via sulla sinistra ed a porgere poi su un piatto d'argento a Gaddini un pallone che il capitano amaranto traghetta indisturbato verso la porta difesa da Duradoni. Questa volta il suo rasoterra supera l'estremo difensore dei blues ma a tenere ancora in piedi la truppa di Bertini, ci pensa il montante sinistro della porta che respingendo la sfera, nega al forte attaccante amaranto la gioia del gol. Un finale al cardiopalma non risparmia emozioni neppure nei cinque minuti di recupero concessi dall'arbitro D'Orsi. All'81' l'esperto fischietto laniero espelle Pratesi, reo di aver commesso una palese scorrettezza nei confronti di un avversario. Un'occasione non sfruttata a dovere dagli attaccanti del Tau e l'ennesima stupenda parata di Donati che chiude definitivamente la porta in faccia alle speranze di rimonta scandiccese, mandando in archivio un match per il quale è valsa la pena pagare il costo del biglietto. Un generoso e mai domo Scandicci esce dal campo a testa alta chiudendo la stagione fra gli applausi dei propri sostenitori, mentre un ottimo Tau Calcio contenderà il titolo alla Sestese in una finale che si annuncia spettacolare ed affascinante.
CAMPIONANDO MVP
Nello Scandicci hanno fatto bella mostra di sé il portiere Duradoni, il centrale difensivo Francalanci, l'esterno sinistro d'attacco Moscardi e il centravanti Gordini. Nel Tau molto bene sono andati l'estremo difensore Donati, l'esterno destro di difesa Gianmarco Magini, il metronomo di centrocampo Rinaldi, il talentuoso trequartista Lorenzo Magini, gli esterni d'attacco Gaddini e Sauro e la prima punta Amato.
Molto buona è stata, infine, la direzione arbitrale di D'Orsi. Sempre vicino all'azione, puntuale e sicuro nelle decisioni prese, si è dimostrato pienamente all'altezza del compito affidatogli dal designatore.
Nico Morali
Commento di : nicofico