RETI: Rubino, Rubino
FIORENTINA: Vannucchi, Trapani, Baroncelli, Kouadio, Scuderi (62' Balbo), Ievoli, Deli (62' Mazzeo), Harder, Bertolini, Rubino, Tarantino (90' Braschi). A disp.: Leonardelli, Turnone, Sadotti, Gudelevicius, Lamouliatte, Romani, Puzzoli, Elia. All.: Galloppa.CAGLIARI: Iliev, Pintus, Cogoni, Marini, Arba (71' Sulev), Baldé (70' Malfitano), Liteta, Marcolini, Grandu, Vinciguerra, Trepy (59' Bolzan). A disp.: Sarno, Collu, Lo Verde, Ardau, Tronci, Franke, Mendy.
ARBITRO: Vergaro di Bari, coad. da CHianese e Tagliaferro.
RETI: 70', 88' Rubino.
Servono tutti i punti possibili, per alimentare un primato ottenuto con merito e con gesta epiche, non ultima la vittoria in trasferta nella Capitale. Servivano quindi eccome anche i tre punti in palio con il Cagliari, battuto per 2-0 vendicando il ko che è costata l'eliminazione dalla Coppa Italia. Ma non è stato facile, perché il luminoso pomeriggio del Viola Park sembrava stregato. Zero a zero dopo i primi 45' che scorrono via piuttosto lentamente, ravvivati da pochi sussulti. Al 19' Vannucchi compie un grande intervento, neutralizzando la bordata dalla media distanza di Liteta, ripetendosi alla mezz'ora su un altro insidiosissimo tentativo dei sardi, portato stavolta da Vinciguerra. La Fiorentina si vede solo a sprazzi, e una fiammata di Rubino poco prima dell'intervallo spaventa Iliev. Nel secondo tempo la gara resta bloccata, fino al 67'; la Fiorentina preme in avanti e, sugli sviluppi di un'azione insistita in area ospite, Rubino viene steso da Marini dopo un elegante dribbling proprio all'altezza del dischetto. Sullo stesso punto di battuta dagli undici metri si porta proprio Rubino, che però calcia male, a lato. Ha tanta voglia di rifarsi però il talento viola, e dopo centoventi secondi il suo appuntamento col gol diventa realtà: perfetto il cross di Balbo dalla sinistra, pronta e letale la sua deviazione sottomisura, 1-0. Il Cagliari spreca la chance per il pari all'83' con il subentrato Malfitano, poi incassa il raddoppio firmato ancora da Rubino, al termine di un micidiale contropiede condotto da Braschi e Bertolini. Ventuno punti nelle ultime sette gare: il ritmo è quello giusto per arrivare più in alto di tutti.