TAU CALCIO: Bella, Bindi, Lupi, Mosso, Mendolia, Organi, Simonini, Ascareggi, Sow, Lisisco, Hussey. A disp.: Giovannelli, Citti, Mannucci, Caniglia, Fusco, Taccini, Cecchetti, Bini, Galli. All.: Vannini Marco
AQUILA MONTEVARCHI: Tommasi, Marchi, Metaj, Chiavacci, Ajighevi, Veltroni, Angori, Bardelli, Rangoni, Liistro, Pugliese. A disp.: Tognaccini, Fagioli, Gori, Castellucci, Diak, Tanzini, . All.: Landi Fabio
ARBITRO: Gioele Fiaschi di Pisa
RETI: Autorete
TAU ALTOPASCIO: Bella, Bindi, Lupi, Mosso, Mendolia, Organi, Simonini (41' Cecchetti), Ascareggi (52' Galli), Sow (57' Bini), Hussey, Lisisco. A disp.: Giovannelli, Citti, Mannucci, Caniglia, Fusco, Taccini. All.: Marco Vannini.
AQUILA MONTEVARCHI: Tommasi, Marchi, Metaj, Chiavacci, Ajighevi, Veltroni, Angori (50' Ranieri), Bardelli (61' Billo), Rangoni (66' Mantelli), Liistro, Pugliese. A disp.: Tognaccini, Fagioli, Gori, Diak, Castellucci, Tanzini. All.: Fabio Landi.
ARBITRO: Fiaschi di Pisa
RETE: 70' Hussey aut.
NOTE: ammonito Angori. Angoli: 5-2. Recupero: 3'+6'.
Ora è impossibile trascurarla: nessuno finora aveva vinto ad Altopascio; e nel doppio confronto col Tau nessuno aveva mantenuto la porta inviolata. L'Aquila Montevarchi raggiunge entrambi gli obiettivi, e neppure così s'inquadra la vera notizia d'inizio marzo; la vera notizia è che, anche se la Sestese accenna la prima fuga, per il titolo regionale con allegata battaglia scudetto le squadre coinvolte non sono (più) due: sono tre. Ora infatti è impossibile trascurare l'Aquila Montevarchi (di qui in poi, con cambio di genere, solo Montevarchi: la carta costa), che ottiene un successo storico e ora guarda interessata lo sviluppo del calendario: all'ultima di campionato, sia benedetto il caso, affronterà la Sestese al Torrini. Landi s'augura di trovarla a giochi ancora aperti: sarebbe la corona perfetta d'una stagione esaltante. Anche il Tau s'augura che all'ultima giornata i giochi siano ancora aperti: vorrebbe dire essere in corsa, e dunque aver accorciato, e dunque verosimilmente aver vinto lo scontro diretto del 23 marzo. Per farlo avrà bisogno di replicare la prestazione eccellente sfoderata stavolta, e aggiungerci un pizzico di fortuna: ne sarebbe bastata così poca per passare in vantaggio, o quantomeno per evitare di perdere. Sarebbe bastato che Tommasi fosse meno reattivo su Sow o su Ascareggi, che anziché la traversa Lisisco avesse colto lo specchio della porta, o quantomeno che Hussey avesse preso pieno il pallone sull'ultimo calcio d'angolo crossato da Pugliese in zona primo palo: così avrebbe rinviato anziché segnare l'autorete che macchia una prova favolosa e soprattutto decide la partita. L'equilibrio si spezza solo al 70', anche se i ritmi (solo quelli: si gioca tanto, si gioca bene e si gioca correttissimi) si fanno incandescenti da subito: il Montevarchi sa che per tenere viva la corsa deve vincere, e prova subito a spingere col filtrante di Liistro per Pugliese, che sprinta e in posizione d'ala sinistra cerca Rangoni anticipato dall'uscita bassa di Bella (indossa una maglia incantevole: è splendida la croce amaranto in contrasto col bianco). Nata presto, è l'unica azione offensiva del Montevarchi in tutto il primo tempo: da qui in poi infatti il Tau s'impadronisce della mediana, e comincia a sfruttare gli inserimenti delle mezzali (Simonini sul centrodestra, Ascareggi sul centro sinistra) e le fasce; è qui che sulla sventagliata di Mosso affonda Bindi, costretto a calciare al volo e dunque a lato dalla pressione vigorosa di Metaj. Sul rinvio di Tommasi il Tau conquista il possesso, e grazie alla discesa d'Ascareggi imbastisce un'altra azione d'attacco che Chiavacci contiene con un intervento sospetto: Fiaschi (accettabile la direzione complessiva, problematici gli episodi e soprattutto i giudizi sui tocchi di mano) si limita a concedere il calcio d'angolo. È il primo d'una serie di tre: da quello di mezzo, Hussey a rientrare dalla bandiera sinistra, il pallone sbuca sottoporta sulla testa di Sow cui Tommasi s'oppone con una paratona d'istinto (7'). È un'occasione limpida, analoga a quella che il Tau costruisce quattro minuti più tardi sulla sovrapposizione di Lupi che viola l'area scartando Angori e Marchi, conquista il fondo e serve al centro un pallone incantevole: lo cestina Mendolia, che era rimasto all'attacco sugli sviluppi del quarto calcio d'angolo e che da otto metri apre l'interno destro sopra la porta spalancata. Del doppio episodio sfavorevole però il Tau non sembra accorgersi; funzionano gli schemi di Vannini, funzionano soprattutto a sinistra dove al quarto d'ora Hussey combina con Lupi prima d'armare il destro dai venticinque metri: buono lo sviluppo, la mira resta ancora un optional. È migliore quella d'Ascareggi, che al 17' calcia nello specchio sull'apertura sontuosa di Sow ad alimentare la ripartenza di Lisisco sul lancio di Bindi: è migliore, ma sul suo diagonale Tommasi s'esalta di nuovo e imbulletta lo 0-0. Per sette minuti ancora, contraddistinti da due episodi dubbi (Vannini protesta per una spinta di Chiavacci a Lisisco sul lancio di Mendolia, e soprattutto per un tocco di mano di Ajighevi sul traversone di Lupi: troppo poco nel primo caso, fallo evidente nel secondo; ma fuori area, comunque non fischiato), sembra che il vantaggio sia questione di minuti: sulla sponda di Lisisco ci prova di nuovo Ascareggi, che stavolta col mancino cerca il primo incrocio mancandolo di mezzo metro. Poi la partita cambia, perché d'un tratto il Montevarchi trova le misure che gli consentono d'interpretare al meglio il 4-3-1-2 a specchio col Tau: cambia perché crescono Bardelli da mezzala sinistra e Liistro dietro Rangoni e Pugliese; e fino al recupero (Fiaschi indica due minuti, poi ne fa giocare tre: troppi) d'occasioni non se ne vedono. È però impensabile che il Tau s'accomodi nello spogliatoio senza riprovarci almeno una volta: il pallone buono capita di nuovo sul mancino d'Ascareggi che, liberato a sinistra dall'apertura di Sow sulla verticalizzazione di Simonini dalla trequarti difensiva, perde di nuovo il duello con Tommasi. Sono dunque legittimi i rimpianti del Tau alla fine del primo tempo: per confezionare il vantaggio sarebbe stato sufficiente rimbalzare due volte anziché tre. Dai rimpianti si passa rapidamente ai timori una volta che la partita è ripresa: più che per il contatto tra Pugliese e Bindi sul filtrante di Marchi (lo aveva alimentato la veronica di Ajighevi in mediana: grande giocata a creare la superiorità numerica), troppo poco per Fiaschi che valuta bene, il Tau s'impaurisce per il filtrante di Bardelli che calamita un rinvio corto di Mendolia salvato dalla chiusura sontuosa di Mosso su Pugliese. Del riavvio Vannini non è soddisfatto; così comincia a metter mano alla scacchiera inserendo Cecchetti di supporto a Lisisco (fuori Simonini), abbassando Sow alle loro spalle e facendo scivolare Hussey in posizione di mezzala sinistra; prima di lasciare spazio a Galli, Ascareggi passa sul centrodestra. Landi replica appesantendo l'attacco: dentro Ranieri per Angori, Rangoni si sposta in posizione d'esterno destro. La partita a scacchi prosegue: esce Sow, entra Bini, la mezzala sinistra la fa Lupi che a dieci minuti dalla fine confeziona l'occasione migliore della ripresa; ma sulla sua scucchiaiata verso il vertice dell'area di porta Lisisco (forse Tommasi pizzica? Sarebbe la quarta parata stratosferica, la più difficile) col destro scarica il pallone sulla traversa. Per il Tau non è solo l'occasione migliore della ripresa: è anche l'ultima. Nel quarto d'ora che segue (sei i minuti di recupero: troppi) infatti viene fuori il Montevarchi, che improvvisamente annusa l'impresa. Le prime avvisaglie si registrano al 64', sugli sviluppi della punizione che Pugliese conquista (fallo di Galli) sulla trequarti destra e che crossa al centro dell'area, dove Veltroni sfrutta un paio di rimbalzi per battere Bella con l'interno destro: Fiaschi in linea annulla, e considerati i milioni di deviazioni è bene fidarsi. Dunque si resta sullo 0-0, ma non fino alla fine: a qualche istante dal 70' Billi (ottimo ingresso) si procura il secondo angolo per il Montevarchi; lo calcia Pugliese dalla bandiera destra, e anziché coprire il primo palo e rinviare Hussey si fa tradire da una traiettoria avvelenata: rimbalzo sulla gamba destra, rimbalzo sulla gamba sinistra, rimbalzo in rete e Tau in svantaggio. Ci resterà fino alla fine del recupero: stavolta il dio del calcio ha indicato Montevarchi; o forse per un campionato così splendido ha considerato riduttiva una corsa a due. Adesso è a tre, e non si può far finta che non lo sia: vincere ad Altopascio è più di un'investitura. Calciatoripiù : sulle geometrie di Mosso (e di Hussey: l'autorete decisiva sporca una prova fin lì favolosa) e le incursioni di Bindi e Lupi il Tau costruisce un primo tempo fenomenale, nel quale non segna solo per l'opposizione di Tommasi . Per crescere il Montevarchi ha bisogno che cominci la ripresa, che s'accenda Liistro , che entri Billi (gioca un quarto d'ora compreso il recupero: è sufficiente) e che Pugliese , cui la difesa avversaria impedisce di tirare in porta, disegni il calcio d'angolo che rende realizzabile ogni desiderio.