• Allievi B RegionaliMerito
  • 04/01/2025 16.30.00
  • TAU CALCIO
    Bonelli
    Giovannini
  • 2 - 0 04/01/2025 16.30.00
  • AFFRICO

Commento


TAU CALCIO: Ricci, Guidi, Serafini (3), Bracaloni, Gabbrielli, Giovannini, MAtteucci, Moschini, Stondei, Sarnataro, Capocchi. A disp.: Tafi, BIONDI, Romanelli, Lamperi, Tancredi, Pacini, Bonelli, Giovannelli . All.: Paoletti Luca
AFFRICO: Campanale, Torracchi, Carelli, Talbi, D Onofrio, Baroncelli Lancisi, Casamenti, Panichi, Nocentini, Marcantonini, mencarelli. A disp.: Gentile, Benelli, Corsini, Marchetti, La Spina, Poggiali, Nacci, Nesi, Kodra. All.: Gori Filippo
ARBITRO: Federico Giacomelli di Pisa
RETI: Bonelli, Giovannini
TAU ALTOPASCIO: J. Ricci, Guidi, Serafini, Bracaloni, Gabbrielli, Giovannini, Matteucci, Moschini, Stondei, Sarnataro, Capocchi. A disp.: Tafi, Biondi, Romanelli, Lamperi, Tancredi, Pacini, Bonelli, Giovannelli. All.: Luca Paoletti.
AFFRICO: Campanale, Torracchi, Carelli, Talbi, D'Onofrio, Baroncelli, Casamenti, Panichi, Nocentini, Marcantonini, Mencarelli. A disp.: C. Gentile, Benelli, Corsini, Marchetti, La Spina, Poggiali, Nacci, Nesi, Kodra. All.: Filippo Gori.
ARBITRO: Giacomelli di Pisa
RETI: 63' Giovannini, 79' Bonelli.


Tra vent'anni si parlerà ancora della squadra che riuscì a chiudere il girone d'andata senza perdere neanche un punto; e poi si proverà a filastroccarne la formazione, e non ci si riuscirà: il Tau Altopascio è così forte, di fatto imbattibile, perché ruota spesso, ruota molto e mantiene sempre lo stesso livello. Il merito è di tanti, da ogni singolo calciatore a chi la rosa l'ha costruita scegliendo pezzo dopo pezzo, incastro dopo incastro, bullone dopo bullone; uno però ha un po' di merito in più, perché ogni settimana riesce a mantenere alta la concentrazione d'una ventina di sedicenni consapevoli d'aver vinto il campionato già a Natale, e a far rendere al massimo ogni elemento: l'inizio del 2025 incorona Luca Paoletti tra i grandissimi allenatori del calcio giovanile toscano, elenco in cui figura già l'ultimo avversario del girone d'andata. Sull'altra panchina c'era infatti Filippo Gori, campione d'Italia in carica: anche se sconfitto 2-0, il suo Affrico ha fatto di tutto per impedire la registrazione del record, e accorciare sulla vetta. La missione non va a effetto: i punti di svantaggio salgono a quattordici, non rimontabili a una squadra che sa solo vincere; resta da battagliare per il secondo posto con Fucecchio, Sestese e Cattolica Virtus in una sorta di quadrangolare a distanza lungo quattro mesi. Sarà il corteo che accompagnerà il Tau verso il titolo più scontato dell'ultimo quinquennio, un po' come quello dell'Inter 2006/2007 (stavolta però le avversarie c'erano, e agguerrite): anziché attendere la fine della partita la questione potrebbe chiudersi dopo tre minuti appena, ma da otto metri Capocchi esagera nel cercare il tiro di precisione e chiude un'azione fin lì perfetta (nasce addirittura da Jordan Ricci) calciando dalla parte sbagliata del primo palo. Dal pericolo corso l'Affrico non si fa gelare; anzi, comincia a sfoderare tutta la propria aggressività sui portatori di palla avversari, costringendo il Tau a forzare la giocata per rompere la prima linea di pressione. Ne nasce un frangente splendido per intensità, povero d'occasioni e ricco di calci d'angolo (in tutta la partita l'Affrico ne batterà quattordici, dieci nel solo primo tempo): su due di questi, Marcantonini alla battuta, svettano prima Baroncelli e poi Casamenti, che colpiscono rispettivamente alto e a lato. A pallone inattivo risponde pallone inattivo, e con pericolo uguale se non potenziato: la punizione di Capocchi schiaffeggia la traversa. In avvio di ripresa lo imita per due volte Talbi, prima dai venticinque metri e poi dal limite dell'area: per due volte (spettacolare la prima parata, a proteggere l'incrocio sul tiro di collo a girare) gli s'oppone Jordan Ricci, che ricorda alla platea che anche tra i portieri Paoletti può scegliere liberamente senza nulla concedere in qualità. S'intuisce facilmente che la partita si sbloccherà su un calcio da fermo: lo sfrutta meglio il Tau grazie al colpo di testa di Giovannini, che con l'aiuto del palo devia in rete il traversone di Bonelli (aveva rilevato Capocchi; insieme a lui dentro Giovannelli per Stondei) rapido nel far piombare al centro un angolo respinto lateralmente dalla difesa. Va peggio all'Affrico, che sull'ennesimo calcio d'angolo si vede annullare da Giacomelli il possibile pareggio: troppo avanti D'Onofrio sulla spizzata a centro area. È regolare invece il movimento con cui nel finale Bonelli s'inserisce tra Benelli e Campanale, indecisi nella copertura sul filtrante profondo di Sarnataro, e tocca il pallone quanto basta per farlo finire in porta dopo una serie di rimbalzi beffardi: sono comunque meno di diciotto, il numero di reti segnate alla fine del girone d'andata. Dietro di lui c'è Mencarelli a quattordici, poi Drago a dieci; nessun altro in doppia cifra, indicatore chiaro di quanto in questo campionato sia difficile segnare. Chi ci riesce vince: stavolta è molto più della regola chiave d'un gioco che a Capodanno (ma già a Natale, e forse già per Ognissanti) ha già incoronato il proprio campione.