ARBITRO: Lapo Ponzalli di Prato
RETI: Kurti, Drago, Cullhaj, Focardi
Dire crisi era un eccesso; sbagliato fingere che non fosse niente. Qualsiasi nome avesse, lo Scandicci ne è fuori: la serie negativa avviata ad Altopascio e proseguita con l'Affrico e a Fucecchio (dieci reti subite, nessuna segnata) s'interrompe contro il Margine, piegato da due reti per tempo e ancora appiccicato all'ultimo posto nonostante i tre risultati positivi con Colombo in panchina. A suggerire che la striscia positiva sta per spezzarsi ci pensa Cullhaj, che da fuori area schiocca il pallone in porta (15'); una decina di minuti più tardi replica Drago, che con una giocata simile porta a otto il contatore personale in stagione. Alla mezz'ora dunque il vantaggio dello Scandicci è doppio; il Margine non lo dimezza neppure col rigore conquistato da Virdò (fallo di Sani, netto: bravo Lapo Ponzalli, che d'altra parte respira arbitri e arbitraggio dal giorno in cui tornò a casa dal reparto maternità): Barbieri, gran portiere, respinge l'esecuzione di Llanaj, che aveva optato per un rasoterra basso nell'angolo sinistro. È l'unica volta in cui lo Scandicci rabbrividisce, troppo poco per impressionarlo i tiri larghi di Niccolai e Virdò in avvio di ripresa; prima della pausa semmai i tremiti nascono dall'incredulità per le occasioni fallite sottoporta da Cullhaj, Lodovisi, Andrei e Drago, che da vicinissimo schianta il pallone sulla traversa. Perché la mira torni quella giusta è sufficiente un tagliando negli spogliatoi; al riavvio lo Scandicci si presenta concentratissimo, e di nuovo letale sottoporta: il 3-0, premio per la verticalizzazione d'Andrei, lo segna Kurti con un diagonale feroce. Per Tesconi sono tutte notizie positive; quella migliore la confeziona Focardi, che dopo un'assenza lunghissima bagna il rientro con la rete del 4-0: il suo controllo ai venti metri sul lancio di Morosino, il dribbling per crearsi lo spazio e il destro incrociato in porta ufficializzano la fine dell'incubo. Calciatorepiù : è il pomeriggio di Focardi (Scandicci), che chiude un periodo complicato con una rete splendida. Vale il 4-0, e dunque è pleonastica per la vittoria che neppure gli sprint di Virdò (Margine Coperta) avevano messo in discussione; ma pesantissima per il messaggio che trasmette.