PONTASSIEVE: Balli, Niccoli, Casci, Hamzaj, Rosetti, Mengozzi M., Fibbi, Urbinati, Bartolozzi, Del Zotto, Luzzi. A disp.: , Mazzuoli, Fedi, Tellini, Bernardini, Carli Marini, Albizzi, . All.: Marchionni Marco
SPORTING CECINA: Raugi, Rendina, Pozzobon, Castelli, Saba, Sala, Nigiotti, Foti, Di Tanto, Verucci, Tei. A disp.: Sozzi, Ristori, Ciampi, Mecacci, Dakaj, . All.: Di Tonno Tiziano
ARBITRO: Niccolo Fabbri di Arezzo
RETI: Luzzi
PONTASSIEVE: Balli, Niccoli, Casci, Hamzai, Rosetti, M. Mengozzi, Fibbi, Urbinati, L. Bartolozzi, Del Zotto, Luzzi. A disp.: Mazzuoli, Fedi, T. Tellini, Bernardini, Carli, Albizzi. All.: Marco Marchionni.SPORTING CECINA: Raugi, Rendina, Pozzobon, Castelli, Saba, Sala, Nigiotti, Foti, Di Tanto, Verucci, Tei. A disp.: Sozzi, Ristori, Ciampi, Mecacci, Dakaj. All.: David Tarquini.
ARBITRO: Fabbri di Arezzo
RETE: 55' Luzzi.
NOTE: espulso Di Tanto.
C'è solo un sostantivo per descrivere l'impresa del Pontassieve, che a due terzi di stagione sembrava spacciato e a due giornate dalla fine si salva in carrozza. C'è un solo sostantivo, e pazienza se leggendolo c'è il rischio di cantare Il Volo per una settimana: è un capolavoro (vi sento: «Cadi dal cielo come un capolavoro, prima di te non c'era niente di buono») quello creato da Marchionni, dalla dirigenza che in lui ha avuto fiducia anche quando una scelta diversa sarebbe sembrata naturale, e dalla squadra che dopo un'andata faticosissima ha disputato un girone di ritorno da record. Oltre a valere la salvezza matematica l'1-0 sullo Sporting Cecina, che ora vede complicarsi la corsa alla coppa (pazienza: sempre di neopromossa si tratta; e quando una neopromossa si salva bene la stagione resta sempre positiva), vale infatti il settimo successo di fila: neppure la Sestese (furono sei tra l'ultima d'andata e la quinta di ritorno) c'era riuscita. Più che del record però il Pontassieve aveva bisogno di punti: era troppo importante sfruttare lo slancio, troppo pericoloso attendere le ultime due giornate (il calendario propone Affrico e Lastrigiana: non che sia stato generoso) per chiudere la pratica. Si spiega così l'avvio intraprendente, segnato subito da un'azione imbastita da un lancio profondo di Mattia Mengozzi e alimentata da Niccoli col filtrante per Luzzi, che sprinta sulla sinistra; sul suo servizio a rimorchio Fibbi opta per la soluzione a mezz'altezza in diagonale, neutralizzata da Raugi con l'aiuto della traversa. Il conto dei legni raddoppia prima del quarto d'ora alla fine di un'azione simile, e identica in uno dei quattro protagonisti: è di nuovo Luzzi, stavolta ispirato da Urbinati sulla giocata di Hamzai, a scattare verso l'ultima linea; da qui serve all'indietro un altro pallone splendido stavolta per Lapo Bartolozzi, che in diagonale sbocconcella il palo esterno. Alla seconda puntura lo Sporting Cecina reagisce: Di Tanto crossa al centro un angolo tesissimo, sul quale Sala stacca bene senza però inquadrare lo specchio. Già pericoloso come ispiratore, una manciata di minuti più tardi Di Tanto ci riprova in prima persona portandosi in pedana dopo una combinazione con Verucci: Balli neutralizza il tiro potente e angolato. Se ci s'aggiungono un paio di traversoni di Rendina non sfruttati né da Di Tanto né da Tei, si capisce che nella parte centrale del primo tempo lo Sporting Cecina viene fuori; le occasioni più pericolose però arrivano nella sua area di rigore: se a recuperare il pallone dopo aver respinto il tiro di Del Zotto dal limite dell'area (preziosa la sponda di Lapo Bartolozzi) Raugi avesse impiegato un istante in più, Luzzi sarebbe arrivato primo e avrebbe sbloccato la partita già prima dell'intervallo. Invece gli tocca attendere l'avvio della ripresa e un'azione simile per lo sviluppo iniziale: Del Zotto cerca di nuovo la porta, e Raugi respinge di nuovo; stavolta meglio, verso il limite dell'area di rigore, da dove però lo condanna una volée feroce. Nonostante i ritocchi di Tarquini (dentro Ciampi per Foti; poi entra anche Dakaj), allo svantaggio lo Sporting Cecina fatica a reagire; così rischia di subire anche il raddoppio, evitato da Raugi che con l'aiuto del palo s'oppone al pallonetto di Del Zotto. D'improvviso la partita s'accende, sugli sviluppi d'un calcio d'angolo lo Sporting Cecina riempie bene l'area del Pontassieve: il pallone buono per il pari capita a Dakaj, che in acrobazia manca l'impatto. Balli raccoglie e rilancia lungo per Del Zotto, che scatta dietro la difesa e stavolta in pallonetto supera Raugi: giocata meravigliosa e inutile, Fabbri rileva un fuorigioco e annulla. Delle sue decisioni non è l'unica che fa discutere: a breve distanza segue l'espulsione di Di Tanto che, cacciato dopo una mezza mischia nell'area di rigore del Pontassieve, lascia lo Sporting Cecina in inferiorità numerica. In aggiunta ai cambi chiamati da Marchionni (dentro Bernardini e Fedi per Luzzi e Fibbi; poi all'87' anche Albizzi per Lapo Bartolozzi, sommerso dagli applausi), l'uomo in più accompagna il Pontassieve verso il successo e la salvezza; per blindarla c'è bisogno di un'ultima grande parata, quella che Balli sfodera su Mecacci al tiro dal limite dell'area. È l'episodio che avvia la festa: nonostante una stagione horror per due terzi, con sette vittorie consecutive il Pontassieve si salva di slancio. Capolavoro, capolavoro, e pazienza se viene da pensare a Il Volo; se viene da pensare che «prima di te non c'era niente di buono». Calciatoripiù : poco impiegato nella prima parte della stagione, Hamzai ha dimostrato di poter governare il centrocampo del Pontassieve (certo, è più facile quando lo affianca una mezzala come Urbinati ) con classe e personalità. Dalle sue giocate nasce una manovra avvolgente ed efficacissima, che non viola costantemente l'area di rigore dello Sporting Cecina solo perché Sala , classe 2008, dimostra d'esser già pronto alla categoria.