FUCECCHIO: Gori, Sannino, Paradiso, Berhoxha, Pagni, Mazzoni, Melani, Cardini, Piccirilli, Brotini, Gjoni. A disp.: Pagni, Sabato, Squarcini, Compagnucci, Matteucci, Crasta, Shllaku, Del Gronchio, Tiozzo. All.: Giorgetti Mirko
AFFRICO: Lami, Guarducci, Benci, Vignozzi, Bartoletti, Casati, Mosconi, Biba, Russo, Termini, Tellini. A disp.: Dos Santos, Andrei, Bartalini, Giannoni, Traore, Casoni, Conti, Guerrini, Petrini. All.: Berchielli Marco
ARBITRO: Niccolo Casetti di Firenze
RETI: Piccirilli, Gjoni
FUCECCHIO: Gabriele Gori, G. Sannino, Matteo Paradiso, Berhoxha, Pagni, Mazzoni, Melani, Cardini, Piccirilli, Brotini, Gjoni. A disp.: Pagni, Sabato, Squarcini, Compagnucci, Matteucci, Crasta, Shllaku, Del Gronchio, Tiozzo. All.: Mirko Giorgetti.
AFFRICO: Lami, Guarducci, Benci, Vignozzi, Bartoletti, Casati, Mosconi, Biba, Russo, Termini, L. Tellini. A disp.: Dos Santos, Andrei, Bartalini, Giannoni, Traorè, Casoni, Conti, Guerrini, Petrini. All.: Marco Berchielli.
ARBITRO: Cassetti di Firenze
RETI: 4' Piccirilli, 68' Gjoni rig.
Ora nascondersi è impossibile. Se i due pari di fila con Lastrigiana e Forte dei Marmi avevano costretto la giuria a sospendere il giudizio, il 2-0 che gli consente di riassaporare la vittoria interna impedisce al Fucecchio di fingere di non essere tra le grandi: la vittima è infatti l'Affrico, spuntato nonostante l'attacco pesante (la coppia Russo-Termini fa paura anche solo a pensarla; ma la difesa guidata da Berhoxha, gigantesco, la disinnesca bene) e costretto a tornare a Campo di Marte con la prima sconfitta stagionale sul groppone. Resta invece a zero il contatore del Fucecchio, una delle tre squadra ancora imbattute insieme a Sestese e Lastrigiana: un segnale in più. L'avvio lo rende visibilissimo: sul cross di Melani, che aveva recuperato il possesso sulla trequarti sinistra e aveva crossato in mezzo all'area, nessuno si ricorda di seguire il taglio di Piccirilli sul secondo palo; senza marcatura è facilissimo prende la mira, colpire di testa in diagonale e far malissimo all'Affrico. Il dolore rischia di raddoppiare sul secondo attacco del Fucecchio, simile perlomeno nel cambio di possesso: la difesa dell'Affrico insiste nel portare il pallone e lo perde di nuovo sulla pressione di Melani, che stavolta decide d'affondare in solitaria e di sferrare un rasoterra col destro, ampio di mezzo metro. La sua posizione è il cruccio principale dell'Affrico nel primo quarto d'ora: è di nuovo lui, di nuovo libero a sinistra sul recupero alto di Gjoni, a imbucare in area per Piccirilli stavolta però costretto a optare per un diagonale rasoterra; gli esce debole, e Lami para. Fin qui l'orchestra del Fucecchio suona musiche celesti; e l'approccio dell'Affrico, che per rimontare attacca costantemente con almeno cinque se non sei calciatori, ne favorisce le ripartenze. Solo un incidente esterno le può far perdere l'armonia: l'infortunio di Cardini ne assume le sembianze temute. Al suo posto entra Matteucci, che nell'interpretazione del ruolo non ne fa sentire la mancanza; ma le caratteristiche tecniche sono differenti; e dunque è inevitabile che si riduca il dinamismo in mediana. Per capire come approfittarne però l'Affrico impiega quasi venti minuti, che coincidono con la distanza fino all'intervallo; poi quasi allo scadere s'accende Termini, che prima sfrutta un traversone di Mosconi per colpire di testa e superare Gabriele Gori, sorpreso dalla traiettoria e dalla controtraiettoria, ma non Berhoxha, e poi colpisce la parte esterna del palo dopo uno sprint condito dal dribbling su Melani e Matteo Paradiso. Anche se sfortunato, il doppio episodio galvanizza l'Affrico che nel primo quarto d'ora della ripresa costruisce altre due buone occasioni per il pari: la prima nasce da un'accelerazione di Casati, che dopo l'assenza col Bibbiena ritrova l'amato sei e la maglia da titolare e che però vede il proprio traversone insidiosissimo neutralizzato dal ripiegamento di Matteo Paradiso; la seconda da una punizione che dal limite Termini cerca di spedire sotto la traversa: bersaglio mancato per venti centimetri scarsi. Nel conto finale tutto ciò pesa, perché non appena si chiude il terzo quarto il Fucecchio raddoppia: ingenuo, troppo ingenuo il fallo di Benci su Gjoni, che sul lato sinistro dell'area gli nasconde il pallone, si conquista il rigore e lo trasforma nel 2-0. È uno delle ultime azioni che Giorgetti gli concede: c'è bisogno di tenerlo lontano da un'eventuale seconda ammonizione, che scombinerebbe tutti i piani; e c'è bisogno di ritoccare il sistema di gioco in un copertissimo 3-5-2, che insieme a lui vede sacrificato anche Matteo Paradiso. La mossa funziona alla grande: il Fucecchio non rischia niente se non sugli sviluppi di una punizione di Casati rimessa dentro dal colpo di testa di Mosconi: Termini impatta sporco, Gabriele Gori copre bene lo specchio e salva il 2-0. Di qui alla fine nessuno più lo mette in dubbio: i duelli che Piccirilli e poi Tiozzo, entrato con lo spirito giusto, ingaggiano con i propri marcatori costringono l'Affrico a ritardare l'imbastitura delle azioni offensive. Rimediare il doppio svantaggio diventa dunque impossibile; e improvvisamente complicato tenere il ritmo della Sestese capolista, che si sgancia e vola a +5. Ma nel mezzo sono in tante; e alle sue spalle si profila una coppia che dopo aver duellato un paio di giornate fa ha tutta l'intenzione di continuare a combattere a distanza. Calciatoripiù : quando i migliori si dividono in più reparti gli allenatori possono essere soddisfatti. Giorgetti ha modo di vivere una settimana felice: basta che ripensi alla rete e all'abnegazione tattica di Piccirilli , e all'attenzione con cui Berhoxha (Fucecchio) ha comandato la difesa.