• Juniores RegionaliE
  • 27/01/2024 15.30.00
  • Crea pdf Crea pdf
  • AUDACE GALLUZZO
  • 0 - 1 27/01/2024 15.30.00
  • VALENTINO MAZZOLA
    Turillazzi

Commento


AUDACE GALLUZZO: Barlacchi, Vanzini, Andrei C., Mori, Rapisarda, Coppoli, Ciccone, Poggi, Ara, Tereziu, Pratesi. A disp.: Niccoli, Lutzu, Oldani, Pelhuri, Fanutti, Vannini, Auzzi, Colo, Amoriello. All.: Martini Pietro
VALENTINO MAZZOLA: Masiero, Provvedi, Saburri, Simi, Milanesi, Radice, Borgheresi, De Carlo, Pasqui, Turillazzi, Leonardi. A disp.: Pasquinuzzi, Cappelli, Barbetti, Gambacorta, Kokoshi, Papini, Pes, Sani. All.: Bari Marco
ARBITRO: Andrea Cerri di Pontedera
RETI: Turillazzi
AUDACE GALLUZZO: Barlacchi, Vanzini, Andrei, Mori, Rapisarda, Coppoli, Ciccone, Poggi, Ara, Tereziu, Pratesi. A disp.: Niccoli, Lutzu, Oldani, Pelhuri, Fanutti, Vannini, Auzzi, Colò, Amoriello. All.: Pietro Martini.
V.MAZZOLA: Masiero, Provvedi, Saburri, Simi, Milanesi, Radice, Borgheresi, De Carlo, Pasqui, Turillazzi, Leonardi. A disp.: Pasquinuzzi, Barbetti, Cappelli, Gambacorta, Kokoshi, Papini, Pes, Sani. All.: Marco Bari.
ARBITRO: Cerri di Pontedera
RETE: 38' Turillazzi.



Un silenzio carico di rispetto e commozione scende sul sintetico del Guidi nel momento in cui Andrea Cerri (la giovanissima età ha reso ancor più strabiliante la sua personalità: ha tenuto saldamente in pugno un big match potenzialmente ricco di trappole, evitate con perizia e sicurezza) raduna le due squadre al centro del campo per onorare la memoria del grande Gigi Riva. È uno di quei minuti di raccoglimento talmente partecipati da farci alzare quasi automaticamente gli occhi al cielo. L'ho fatto anche io; e per un attimo, in quell'azzurro così terso da ricordare la tonalità di quella maglia numero nove che proprio quel ragazzo dall'animo lombardo ma dal cuore ancor più sardo di uno dei quattro mori, indossava con orgoglio, m'è parso di vedere un gruppo di ragazzi impegnati in una gara importante. E il bello è che quei ragazzi l'ho pure riconosciuti. Eccoli disimpegnarsi in una classica azione che parte dal basso; Jasin, fra i pali, raccoglie il pallone che poi cede al vicino Beckenbauer. Il Kaiser controlla con sicurezza e poi passa a Valentino Mazzola si ferma per un attimo e arriccia le maniche della maglietta. È il segnale. Il capitano del Toro lancia lungo in direzione di Cruijff che stoppa con eleganza per poi innescare Pelé. O' Rei ne salta uno, due, tre e poi triangola con Diego che a sua volta ne fa fuori altri tre. Gigi è lì; tutto solo al limite dell'area. Per Diego è un gioco da ragazzi servirgli un assist che Rombo di tuono scaraventa in rete col suo mancino magico, imparabile. Tutti esultano mentre a bordo campo, davanti al microfono che non abbandona mai, Niccolò Carosio, come sempre rinchiuso in uno dei suoi cappotti di lana, commenta i pregevoli gesti tecnici con voce stentorea e dovizia di particolari. Di fianco a lui, invece, Gianni Brera e Beppe Viola, penna e taccuino alla mano, son pronti a coniare nuovi neologismi e soprannomi destinati a restare nella storia del calcio. Possibile aver visto tutto ciò nel giro di pochi secondi? Niente è impossibile quando, in un angolo del cuore, si conservano sentimento e passione per il gioco. E neppure mi vergogno di venir accusato di esasperato romanticismo pensando che magari sia stato proprio il capitano del Grande Torino ad ispirare i ragazzi di una delle tante squadre che in Italia portano il suo nome, in occasione di un'importante sfida al vertice che poteva e che alla fine ha dato loro la possibilità di agganciare in vetta alla classifica i rivali di giornata. La gara, che molto ha offerto sotto il profilo tattico ma poco o nulla ha concesso sul piano tecnico e spettacolare, ha visto Marco Bari vincere per distacco la propria partita a scacchi col collega Pietro Martini. È infatti un Mazzola estremamente geometrico in fase d'impostazione, rapido nelle riproposizioni lungo le corsie esterne ed efficace anche nel far ripartire dal basso la propria manovra quello che riesce a irretire un Galluzzo per certi versi irriconoscibile. Occupando molto bene gli spazi sul terreno, i ragazzi della Cerchiaia, che a differenza della prima squadra, spesso vestita con i colori albiceleste dell'Argentina, indossano una casacca che ricorda quella del Qpr, impediscono agli avversari d'allargare il gioco sugli esterni. La mossa è quanto mai azzeccata, visto e considerato che così facendo, i senesi limitano le puntate sempre ficcanti di Ciccone a sinistra e gli sganciamenti di Pratesi a destra. Costretto di conseguenza a un forzato isolamento povero di rifornimenti, il bomber galluzzino Ara è facilmente contenuto dal terzetto difensivo biancazzurro formato da Provvedi, Saburri e capitan Milanesi che, ben sistemati a guardia dei propri sedici metri, consentono a Masiero di vivere un pomeriggio di quasi assoluta tranquillità, eccezion fatta per alcuni palloni profondi o provenienti da calci piazzati sui quali interviene quasi sempre in presa alta denotando estrema sicurezza. Ci si aspetterebbe dunque qualcosa in più dal regista offensivo Enea Tereziu che però non appare nella migliore delle giornate, e non riesce a incidere in fase di costruzione. La manovra precisa, pulita, lucida, rapida e avvolgente del Mazzola ricorda invece molto quella della dei grandi guidati da Argilli; con una differenza evidente, però. Mentre la prima squadra poggia tutto il peso del gioco sul regista Burato, gli Juniores coinvolgono tutti gli elementi della mediana rendendosi pericolosi sia sugli esterni, con Borgheresi a sinistra e Turillazzi a destra, sia nel cuore del centrocampo, dove Radice supporta i movimenti del dieci biancazzurro e con De Carlo, in virtù dei propri inserimenti, funge da raccordo con Pasqui ma ancor di più, col velocissimo Leonardi, attaccante dotato di un repentino cambio di passo che può far male a qualunque reparto difensivo. È una manovra armonica quella impostata da Bari, che non a caso più che avvalersi di un unico riferimento offensivo riesce a mandare in gol diversi giocatori. Seppur messo costantemente sotto pressione, nella prima fase del match non se la cava male neppure il quartetto difensivo gialloblù nel quale spiccano la precisione in chiusura di Rapisarda e Coppoli e il buon lavoro compiuto da Vanzini e Andrei nei confronti delle insidiose ali biancazzurre. Di occasioni da rete dunque neanche l'ombra; e la prima frazione, nella quale il taccuino resta ermeticamente chiuso e la penna sonnecchia tranquilla nella tasca anteriore del giubbotto, sembra destinata a chiudersi con le reti inviolate e con i due portieri mai costretti a sporcare i guantoni. Poi al 38' ecco abbattersi sul campo il guizzo che decide la partita, un'azione che ben rispecchia il quadro tattico descritto in precedenza. Borgheresi cambia passo sulla sinistra, va via al diretto avversario e poi taglia verso il centro un traversone che dopo aver attraversato l'intera area galluzzina giunge sul fronte opposto; nel frattempo sta sopraggiungendo di gran carriera Gabriele Turillazzi che piomba in anticipo sul pallone, l'aggancia e senza pensarci troppo scaglia verso i pali un fendente potente e preciso che s'insacca imparabilmente in rete. Così si spezza un equilibrio che pareva immutabile; e due minuti più tardi, mentre il Galluzzo è ancora lì che cerca di riordinare le idee, il Mazzola si riaffaccia in avanti ancora con Turillazzi che, trovando un varco sulla destra, giunge al limite dell'area per poi indirizzare verso i pali un'insidiosa rasoiata: Barlacchi la disinnesca con prontezza, gettandosi in tuffo sulla propria sinistra, togliendo il pallone dall'angolo basso e concedendo agli ospiti solo un calcio d'angolo. Il copione recitato dalle due squadre nella ripresa non si discosta poi molto da quello che ha caratterizzato il primo tempo. Pur dovendo provare a fare qualcosa in più al fine di riacciuffare il pareggio, la capolista Galluzzo non riesce a incidere in fase offensiva permettendo al centrocampo e alla difesa del Mazzola di chiudere sistematicamente le linee di passaggio. Dal canto loro il Mazzola continua a punzecchiare la retroguardia avversaria utilizzando prevalentemente la catena di destra. Non a caso, dopo una ventina di minuti, la prima occasione del secondo tempo ha origine proprio in quella zona del campo. Radice avanza lungo la corsia tentando poi un'improbabile battuta a rete dalla lunga distanza; indirizzato con precisione ma con scarsa potenza verso l'angolo alto, il pallone è facilmente arpionato in presa alta da Barlacchi. Al 78', sugli sviluppi di un calcio d'angolo dalla bandierina di sinistra ben indirizzato a centro area da Turillazzi, Saburri prova l'incornata in corsa, saltando bene in anticipo ma indirizzando il pallone di poco oltre la traversa da posizione favorevole. Caratterizzata da evidenti errori in impostazione e da un gioco frammentato da continue interruzioni, la fase finale di gara costringe il giovanissimo Cerri a concedere ben dieci minuti e mezzo di recupero. Ed è proprio in zona Cesarini che il Galluzzo, molto sfortunato nell'occasione, si vede negata dal palo la possibilità di rimettere in equilibrio le sorti del match. Fanno tutto molto bene i difensori: Vanzini mette al centro un bel cross dalla destra; che saltando più in alto di tutti, Coppoli colpisce di testa mandando però il pallone a sbattere sul legno. Il Mazzola che ha fatto vedere le cose migliori dal punto di vista del gioco espugna dunque con merito il Guidi riconquistando la vetta della classifica che adesso condivide proprio con gli avversari di giornata. Opaco nella prestazione e, fatta eccezione per l'occasione avuta nei minuti di recupero, non pervenuto nei sedici metri avversari, il Galluzzo è invece costretto a fare i conti con una brutta sconfitta. Di strada da percorrere da qui alla fine del campionato ce n'è ancora molta; questo passaggio a vuoto deve servire da monito ai gialloblu che già a partire dalla prossima trasferta sul terreno dei Pini di Foiano saranno chiamati a un pronto riscatto in occasione di un'altra dura prova di maturità, Calciatoripiù : dal grigiore che ha caratterizzato la prestazione dei padroni di casa, si salva il quartetto difensivo composto dai centrali Rapisarda e Coppoli e dagli esterni Vanzini e Andrei . Nel Mazzola ha invece girato bene il meccanismo di centrocampo formato da Borgheresi, De Carlo, Radice e Turillazzi . In fase offensiva si è poi ben disimpegnato Leonardi ; davanti a Masiero sempre attento e reattivo, hanno ben impressionato in interdizione Provvedi, Saburri e Milanesi .