• Juniores RegionaliE
  • 16/09/2023 16.00.00
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  • SPORTING ARNO
  • 2 - 1 16/09/2023 16.00.00
  • OLMOPONTE SANTA FIRMINA
    Landi
    Giuliani
    Meoni

Commento


RETI: Landi, Giuliani, Meoni
SPORTING ARNO: Cecconi, Di Ruberto, Fabbricini, Nikaj, Pierattini, Quaratini, Giuliani, Maiorana, Poggiolini, Conti, Landi. A disp.: Buzzi, Fratini, Barbetti, Medina, Pasqui, Dhaouadi, Siano, Baciottini. All.: Enzo Di Ruberto.
OLMOPONTE S.FIRMINA: Castellucci, Fabianelli, Grazi, Ottaviani, Magnani, Tavanti, Nocentini, Sanarelli, Meoni, Messana, Tofi. A disp.: Magi, Viscomi, Marino, Falsini, Statti, Rossi, Farsetti, Brahimaj, Rizzo. All.: Daniele Badini.
ARBITRO: Vezzani di Empoli
RETI: 1' Landi, 38' Giuliani, 45' Meoni.

SPORTING ARNO: Cecconi, Di Ruberto, Fabbricini, Nikaj, Pierattini, Quaratini, Giuliani, Maiorana, Poggiolini, Conti, Landi. A disp.: Buzzi, Fratini, Barbetti, Medina, Pasqui, Dhaouadi, Siano, Baciottini. All.: Enzo Di Ruberto.
OLMOPONTE S.FIRMINA: Castellucci, Fabianelli, Grazi, Ottaviani, Magnani, Tavanti, Nocentini, Sanarelli, Meoni, Messana, Tofi. A disp.: Magi, Viscomi, Marino, Falsini, Statti, Rossi, Farsetti, Brahimaj, Rizzo. All.: Daniele Badini.
ARBITRO: Vezzani di Empoli
RETI: 1' Landi, 38' Giuliani, 45' Meoni.



Qualche mese fa aveva conquistato la promozione nel campionato regionale vincendo di forza e a braccia alzate il proprio girone, affiancando e poi superando di slancio gli avversari quasi fosse un centometrista o un velocista del pedale. Adesso che il livello degli avversari si è alzato, lo Sporting Arno dimostra di saper vincere convincendo e soffrendo al tempo stesso. La metamorfosi del gruppo guidato in panchina dal confermatissimo Enzo Di Ruberto profuma di maturità e potrebbe regalare molte soddisfazioni alla dirigenza rosanero. Il debutto casalingo sul più prestigioso palcoscenico toscano non poteva dunque essere più dolce per i ragazzi di Badia che sfoderando una prestazione ricca di carattere e buon gioco hanno avuto la meglio su un Olmoponte Santa Firmina (da qui Olmoponte) che pur mostrando grande solidità nella zona centrale del campo, buona condizione atletica e discreta attitudine al pressing ha difettato nella fase più importante del gioco; quella offensiva. L'andamento di un match sostanzialmente equilibrato è riassunto alla perfezione dai primi minuti di gioco. Pochi secondi dopo il fischio d'avvio del bravo Vezzani (attento, scrupoloso e sempre molto vicino all'azione, ha ben diretto un match sostanzialmente corretto e che lo ha costretto a estrarre solo qualche cartellino giallo, frutto di interventi poco sopra le righe) entrambe le fazioni di sostenitori sistemate sulla tribuna del Comunale sono scosse da violenti brividi; di piacere se vissuti col cuore metà rosa e metà nero, di paura se in petto se ne possiede uno multicolore. Il cronometro fa infatti appena in tempo a compiere il suo primo giro quando una ficcante verticalizzazione proposta dallo Sporting Arno taglia a fette la difesa aretina ancora in via di assestamento. Passando da destra, i rapidissimi centrocampisti di casa liberano la corsa di Ivan Landi che dopo aver superato di slancio Castellucci in uscita deposita nella rete rimasta incustodita il pallone del vantaggio badiano. Colti di sorpresa i ragazzi di Badini, quasi fossero stati travolti da un treno in corsa, faticano a raccapezzarsi. E così al 3' il treno rosanero riparte a tutta velocità utilizzando ancora una volta il binario di destra. La fulminea triangolazione fra Giuliani e Landi fa viaggiare capitan Conti che però, dopo essersi liberato in area, spara oltre la traversa da ottima posizione il pallone del possibile raddoppio. Lo scampato pericolo risveglia anche le velleità dell'Olmoponte Santa Firmina che riuscendo finalmente a gettarsi alle spalle questo primo momento di grande imbarazzo dimostra a sua volta di essere formazione di categoria. Alzando il pressing in mediana e utilizzando la qualità degli interpreti della fase d'impostazione, l'Olmoponte mette alla prova la resistenza dell'asse difensivo predisposto da Di Ruberto. Si fanno apprezzare Nocentini in cabina di regia, gli esterni offensivi Messana e Meoni, l'ottimo interdittore Tavanti e il faticatore Sanarelli. Nonostante questo gran prodigarsi gli aretini sono però ottimamente contenuti da una linea difensiva ben strutturata che poggia le proprie basi su un Nikaj quasi insuperabile: la sua ottima prestazione in fase d'anticipo sul centrattacco Tofi funge da traino anche per gli esterni Di Ruberto e Fabbricini, per l'altro centrale Pierattini ma anche per l'indomito Quaratini il cui lavoro di raccordo fra difesa e centrocampo, seppur piuttosto oscuro, è uno degli ingredienti principali di una fase di contenimento molto ben impostata. Non è un caso dunque che lo Sporting soffra prevalentemente sul proprio fronte sinistro; quello cioè dove s'incunea con buona frequenza l'esterno destro di difesa Fabianelli che supportando l'azione di Messana e percorrendo una gran quantità di chilometri riesce a puntare la linea di fondo e a rimettere al centro buoni palloni che però il già citato Tofi non riesce a sfruttare. Gli aretini riescono perciò a rendersi davvero pericolosi solo in occasione dei calci piazzati. Al 15' ci prova lo specialista Nocentini che facendo spiovere in area un morbido pallone da sinistra costringe un difensore di casa a un intervento di testa in arretramento costretto al pronto intervento in tuffo, Cecconi evita allo Sporting Arno guai peggiori. L'ottimo regista ci riprova cinque minuti più tardi, sempre da sinistra, stavolta calciando direttamente a rete e accarezzando la parte superiore della traversa con un'insidiosa traiettoria. La prima autentica occasione originata da un pallone in movimento gli aretini la confezionano solo allo scoccare del 34' quando Meoni, dopo essersi elegantemente liberato di un avversario, verticalizza da sinistra premiando il puntuale scatto in profondità da parte di Tofi che dopo aver ricevuto il pallone ed essere entrato in area spreca una ghiotta opportunità calciando malamente a lato alla destra di Cecconi. Pochi secondi più tardi la squadra di Di Ruberto esce dall'angolo in maniera prepotente andando vicinissima al raddoppio: sulla trequarti Nikaj scippa il pallone dai piedi di Messana per poi lanciare sulla sinistra Poggiolini, che sprinta verso la linea di fondo e poi ripropone un insidioso rasoterra a centro area sul quale piomba Giuliani; il primo controllo non sembra dei più felici, ma il suo secondo recupero spiazza l'intera retroguardia ospite dandogli la possibilità di battere a rete da favorevolissima posizione. Il gol dunque sembra fatto, ma provvidenziale è l'intervento da parte di Castellucci che con un pizzico di buonasorte e l'aiuto dei compagni di reparto, mantiene l'Olmoponte in linea di galleggiamento. Al 38' però neppure il bravo portiere aretino può nulla sulla prepotente inzuccata da due passi proposta dallo stesso Giuliani che saltando più in alto di tutti e intervenendo in anticipo su un corner dalla destra disegnato con il goniometro da Conti spedisce in rete il pallone che raddoppia il vantaggio dello Sporting Arno. Gli ospiti non ci stanno ad alzare così presto bandiera bianca e il crepuscolo della prima frazione di gioco li vede rientrare prepotentemente in partita. La solita inarrestabile volata sulla destra di Fabianelli si traduce in uno splendido cross che stavolta premia il puntuale inserimento di Meoni che prendendo il tempo ai centrali difensivi avversari salta di testa da due passi schiacciando in rete il pallone del 2-1. Adesso l'Olmoponte avrebbe a disposizione tutto il secondo tempo per tentare l'aggancio, ma nel contesto di una ripresa estremamente equilibrata che vede le due compagini annullarsi reciprocamente sia a centrocampo sia al limite delle rispettive aree di rigore l'unica occasione che resta appuntata sul taccuino è quella che capita al 55': dopo essersi ottimamente liberato in area, Poggiolini calcia sul corpo di Castellucci il pallone del possibile tris rosanero. Nonostante i numerosi cambi, gli aggiustamenti tattici e l'ottimo impatto con la partita da parte del mobilissimo Farsetti, gli ospiti continuano ad evidenziare una preoccupante sterilità in fase offensiva, un inquietante tallone d'Achille che permette allo Sporting Arno di portare a casa i primi tre punti stagionali. Calciatoripiù : nello Sporting Arno molto buone le prove di Nikaj al centro della difesa, di Di Ruberto sul settore di sinistra, di Quaratini in interdizione davanti alla difesa, di un Maiorana instancabile motorino in fase di costruzione del gioco, di Giuliani lungo la corsia destra dell'attacco, del trequartista Conti e della punta Landi . Nell'Olmoponte buone cose hanno fatto vedere Castellucci fra i pali, Fabianelli lungo la catena di destra, Magnani al centro della difesa, Nocentini in fase d'impostazione della manovra, Meoni sulla sinistra e il subentrato Farsetti .

Qualche mese fa aveva conquistato la promozione nel campionato regionale vincendo di forza e a braccia alzate il proprio girone, affiancando e poi superando di slancio gli avversari quasi fosse un centometrista o un velocista del pedale. Adesso che il livello degli avversari si è alzato, lo Sporting Arno dimostra di saper vincere convincendo e soffrendo al tempo stesso. La metamorfosi del gruppo guidato in panchina dal confermatissimo Enzo Di Ruberto profuma di maturità e potrebbe regalare molte soddisfazioni alla dirigenza rosanero. Il debutto casalingo sul più prestigioso palcoscenico toscano non poteva dunque essere più dolce per i ragazzi di Badia che sfoderando una prestazione ricca di carattere e buon gioco hanno avuto la meglio su un Olmoponte Santa Firmina (da qui Olmoponte) che pur mostrando grande solidità nella zona centrale del campo, buona condizione atletica e discreta attitudine al pressing ha difettato nella fase più importante del gioco; quella offensiva. L'andamento di un match sostanzialmente equilibrato è riassunto alla perfezione dai primi minuti di gioco. Pochi secondi dopo il fischio d'avvio del bravo Vezzani (attento, scrupoloso e sempre molto vicino all'azione, ha ben diretto un match sostanzialmente corretto e che lo ha costretto a estrarre solo qualche cartellino giallo, frutto di interventi poco sopra le righe) entrambe le fazioni di sostenitori sistemate sulla tribuna del Comunale sono scosse da violenti brividi; di piacere se vissuti col cuore metà rosa e metà nero, di paura se in petto se ne possiede uno multicolore. Il cronometro fa infatti appena in tempo a compiere il suo primo giro quando una ficcante verticalizzazione proposta dallo Sporting Arno taglia a fette la difesa aretina ancora in via di assestamento. Passando da destra, i rapidissimi centrocampisti di casa liberano la corsa di Ivan Landi che dopo aver superato di slancio Castellucci in uscita deposita nella rete rimasta incustodita il pallone del vantaggio badiano. Colti di sorpresa i ragazzi di Badini, quasi fossero stati travolti da un treno in corsa, faticano a raccapezzarsi. E così al 3' il treno rosanero riparte a tutta velocità utilizzando ancora una volta il binario di destra. La fulminea triangolazione fra Giuliani e Landi fa viaggiare capitan Conti che però, dopo essersi liberato in area, spara oltre la traversa da ottima posizione il pallone del possibile raddoppio. Lo scampato pericolo risveglia anche le velleità dell'Olmoponte Santa Firmina che riuscendo finalmente a gettarsi alle spalle questo primo momento di grande imbarazzo dimostra a sua volta di essere formazione di categoria. Alzando il pressing in mediana e utilizzando la qualità degli interpreti della fase d'impostazione, l'Olmoponte mette alla prova la resistenza dell'asse difensivo predisposto da Di Ruberto. Si fanno apprezzare Nocentini in cabina di regia, gli esterni offensivi Messana e Meoni, l'ottimo interdittore Tavanti e il faticatore Sanarelli. Nonostante questo gran prodigarsi gli aretini sono però ottimamente contenuti da una linea difensiva ben strutturata che poggia le proprie basi su un Nikaj quasi insuperabile: la sua ottima prestazione in fase d'anticipo sul centrattacco Tofi funge da traino anche per gli esterni Di Ruberto e Fabbricini, per l'altro centrale Pierattini ma anche per l'indomito Quaratini il cui lavoro di raccordo fra difesa e centrocampo, seppur piuttosto oscuro, è uno degli ingredienti principali di una fase di contenimento molto ben impostata. Non è un caso dunque che lo Sporting soffra prevalentemente sul proprio fronte sinistro; quello cioè dove s'incunea con buona frequenza l'esterno destro di difesa Fabianelli che supportando l'azione di Messana e percorrendo una gran quantità di chilometri riesce a puntare la linea di fondo e a rimettere al centro buoni palloni che però il già citato Tofi non riesce a sfruttare. Gli aretini riescono perciò a rendersi davvero pericolosi solo in occasione dei calci piazzati. Al 15' ci prova lo specialista Nocentini che facendo spiovere in area un morbido pallone da sinistra costringe un difensore di casa a un intervento di testa in arretramento costretto al pronto intervento in tuffo, Cecconi evita allo Sporting Arno guai peggiori. L'ottimo regista ci riprova cinque minuti più tardi, sempre da sinistra, stavolta calciando direttamente a rete e accarezzando la parte superiore della traversa con un'insidiosa traiettoria. La prima autentica occasione originata da un pallone in movimento gli aretini la confezionano solo allo scoccare del 34' quando Meoni, dopo essersi elegantemente liberato di un avversario, verticalizza da sinistra premiando il puntuale scatto in profondità da parte di Tofi che dopo aver ricevuto il pallone ed essere entrato in area spreca una ghiotta opportunità calciando malamente a lato alla destra di Cecconi. Pochi secondi più tardi la squadra di Di Ruberto esce dall'angolo in maniera prepotente andando vicinissima al raddoppio: sulla trequarti Nikaj scippa il pallone dai piedi di Messana per poi lanciare sulla sinistra Poggiolini, che sprinta verso la linea di fondo e poi ripropone un insidioso rasoterra a centro area sul quale piomba Giuliani; il primo controllo non sembra dei più felici, ma il suo secondo recupero spiazza l'intera retroguardia ospite dandogli la possibilità di battere a rete da favorevolissima posizione. Il gol dunque sembra fatto, ma provvidenziale è l'intervento da parte di Castellucci che con un pizzico di buonasorte e l'aiuto dei compagni di reparto, mantiene l'Olmoponte in linea di galleggiamento. Al 38' però neppure il bravo portiere aretino può nulla sulla prepotente inzuccata da due passi proposta dallo stesso Giuliani che saltando più in alto di tutti e intervenendo in anticipo su un corner dalla destra disegnato con il goniometro da Conti spedisce in rete il pallone che raddoppia il vantaggio dello Sporting Arno. Gli ospiti non ci stanno ad alzare così presto bandiera bianca e il crepuscolo della prima frazione di gioco li vede rientrare prepotentemente in partita. La solita inarrestabile volata sulla destra di Fabianelli si traduce in uno splendido cross che stavolta premia il puntuale inserimento di Meoni che prendendo il tempo ai centrali difensivi avversari salta di testa da due passi schiacciando in rete il pallone del 2-1. Adesso l'Olmoponte avrebbe a disposizione tutto il secondo tempo per tentare l'aggancio, ma nel contesto di una ripresa estremamente equilibrata che vede le due compagini annullarsi reciprocamente sia a centrocampo sia al limite delle rispettive aree di rigore l'unica occasione che resta appuntata sul taccuino è quella che capita al 55': dopo essersi ottimamente liberato in area, Poggiolini calcia sul corpo di Castellucci il pallone del possibile tris rosanero. Nonostante i numerosi cambi, gli aggiustamenti tattici e l'ottimo impatto con la partita da parte del mobilissimo Farsetti, gli ospiti continuano ad evidenziare una preoccupante sterilità in fase offensiva, un inquietante tallone d'Achille che permette allo Sporting Arno di portare a casa i primi tre punti stagionali. Calciatoripiù : nello Sporting Arno molto buone le prove di Nikaj al centro della difesa, di Di Ruberto sul settore di sinistra, di Quaratini in interdizione davanti alla difesa, di un Maiorana instancabile motorino in fase di costruzione del gioco, di Giuliani lungo la corsia destra dell'attacco, del trequartista Conti e della punta Landi . Nell'Olmoponte buone cose hanno fatto vedere Castellucci fra i pali, Fabianelli lungo la catena di destra, Magnani al centro della difesa, Nocentini in fase d'impostazione della manovra, Meoni sulla sinistra e il subentrato Farsetti .