RETI: Aboulefattah, Vivarelli N., Ciatti, Tesi, Meacci, Cozzolino, 1' Ferreri, 1' Ferreri, 2' Ercolini, 2' Calendi, 2' Calendi, 2' Calendi, 2' Ercolini, 2' Ercolini, 3' Vivarelli T., 3' Vivarelli T., 3' Vivarelli T., 3' Vivarelli T.
PCA HITACHI: Marchettini, Calsitri, Bua, Ciatti, Balli, Meacci, Abouelfattah, Calendi, Tesi, Vivarelli T., Cozzolino. A disp.: Fedi, Gherardeschi, Ferreri, Pierattini, Ercolini, Girgoletto, Muratore, Vivarelli N.. All.: Mauro di Bari.
SPORTING CASINI: Puggelli, Zabaroni, Morandi, Mazzoncini, Sghir, Pagano, Castelli, Perozzi, Rama, Baldinotti, Ejlli. A disp.: Daoudi, Stroe, Tuci, Carusi. All.: Emanuele Zabaroni.
ARBITRO: Magrini di Pistoia.
RETI: 4 Vivarelli T., 3 Calendi, 3 Ercolini, 2 Ferreri, Cozzolino, Ciatti, Tesi, Meacci, Abouelfattah e Vivarelli N..
PCA HITACHI: Marchettini, Calsitri, Bua, Ciatti, Balli, Meacci, Abouelfattah, Calendi, Tesi, Vivarelli T., Cozzolino. A disp.: Fedi, Gherardeschi, Ferreri, Pierattini, Ercolini, Girgoletto, Muratore, Vivarelli N.. All.: Mauro di Bari.
SPORTING CASINI: Puggelli, Zabaroni, Morandi, Mazzoncini, Sghir, Pagano, Castelli, Perozzi, Rama, Baldinotti, Ejlli. A disp.: Daoudi, Stroe, Tuci, Carusi. All.: Emanuele Zabaroni.
ARBITRO: Magrini di Pistoia.
RETI: 4 Vivarelli T., 3 Calendi, 3 Ercolini, 2 Ferreri, Cozzolino, Ciatti, Tesi, Meacci, Abouelfattah e Vivarelli N..
Troppo, troppo e troppo Hitachi per lo Sporting Casini, sciambrottato a destra e a manca dalla marea guidata da mister Di Bari senza alcuna possibilità di aggrapparsi a salvagenti o scialuppe di salvataggio. I padroni di casa spadroneggiano in lungo e in largo sul terreno di gioco, creando azioni a raffica e segnando senza soluzione di continuità. A bersaglio vanno Vivarelli T. (poker per lui), Calendi ed Ercolini con una tripletta cada uno, Ferreri con una doppietta e in solitaria Cozzolino, Ciatti, Tesi, Meacci, Abouelfattah e Vivarelli N.. Gli unici limiti, il duplice e il triplice fischio dell'arbitro a decretare lo stop prima momentaneo e poi definitivo della partita. Nonostante l'orgoglio provato a mettere sul piatto dai giovani di mister Zabaroni, il cammino verso i primi tre punti stagionali pare essere ancora lungo e tortuoso; per fortuna, il tempo e il format del campionato non sono tiranni, pertanto le possibilità di migliorare il proprio gioco non mancano. Dalle lezioni, anche severe come quella impartita dall'Hitachi, non si può che imparare. E proprio l'Hitachi, dal canto suo, sta dimostrandosi ogni settimana sempre di più squadra dal grande potenziale non solo per il presente, ma anche per il futuro, quando stare in vetta conterà non solo per l'orgoglio e la soddisfazione personale. Al momento, dopo l'inarrestabile Prato, c'è solo la temibile armata di Mauro di Bari.
Troppo, troppo e troppo Hitachi per lo Sporting Casini, sciambrottato a destra e a manca dalla marea guidata da mister Di Bari senza alcuna possibilità di aggrapparsi a salvagenti o scialuppe di salvataggio. I padroni di casa spadroneggiano in lungo e in largo sul terreno di gioco, creando azioni a raffica e segnando senza soluzione di continuità. A bersaglio vanno Vivarelli T. (poker per lui), Calendi ed Ercolini con una tripletta cada uno, Ferreri con una doppietta e in solitaria Cozzolino, Ciatti, Tesi, Meacci, Abouelfattah e Vivarelli N.. Gli unici limiti, il duplice e il triplice fischio dell'arbitro a decretare lo stop prima momentaneo e poi definitivo della partita. Nonostante l'orgoglio provato a mettere sul piatto dai giovani di mister Zabaroni, il cammino verso i primi tre punti stagionali pare essere ancora lungo e tortuoso; per fortuna, il tempo e il format del campionato non sono tiranni, pertanto le possibilità di migliorare il proprio gioco non mancano. Dalle lezioni, anche severe come quella impartita dall'Hitachi, non si può che imparare. E proprio l'Hitachi, dal canto suo, sta dimostrandosi ogni settimana sempre di più squadra dal grande potenziale non solo per il presente, ma anche per il futuro, quando stare in vetta conterà non solo per l'orgoglio e la soddisfazione personale. Al momento, dopo l'inarrestabile Prato, c'è solo la temibile armata di Mauro di Bari.