RETI: Shlaku, Shlaku, Chatite, Cammelli
PCA HITACHI: Iammella, Chatite, Bielli, Shllaku, Filippini, Ingoglia, Scalamonti L., Scalamonti M., Mantice, Perrini, Manfredi. A disp.: Bolognini, Bigagli, Cammelli, Cecchini, Credi F., Fusco, Lissia, Lavric, Clemente, Algozzino. All.: Gianluca Capobianco.
BORGO A BUGGIANO: Manisera, Gjoshi K., Neri, Selmi, Pagni, Balducci, Carbone, Magnani, Tonwe, Pepe, Gjoshi M. A disp.: Andreotti, D'Amore Louis, Dervishi, D'Izzia, Ilardi, Italiano, Pacini, Piattelli, Zocco. All.: Davide Passalacqua.
ARBITRO: Silva di Pistoia.
RETI: Shllaku 2, Chatite, Cammelli.



La PCA Hitachi torna alla vittoria, superando con un poker il Borgo a Buggiano tra le mura amiche. Un risultato un po' bugiardo, nonostante non sia stata una bella partita. Primo tempo giocato sostanzialmente alla pari, con qualche azione da una parte e dall'altra, senza che però i rispettivi portieri rischino troppo. La rete che sblocca il risultato arriva al quarto d'ora, quando l'Hitachi si porta in vantaggio sugli sviluppi di un calcio piazzato con Chatite. Prove di reazione per il Borgo a Buggiano, che però spreca malamente un paio di occasioni, una in contropiede e una con Gjoshi. Finisce così il primo tempo sull'1-0. Nella ripresa, dopo appena cinque minuti il Borgo a Buggiano commette fallo in area di rigore e il direttore di gara concede il penalty: sul dischetto va Shllaku, che segna il 2-0. Negli ultimi venti minuti una partita fino a questo momento piuttosto tranquilla dal punto di vista disciplinare viene resa frenetica da qualche decisione un po' forzata del direttore di gara, che inizia ad estrarre a ripetizione cartellini gialli. Sugli sviluppi di un calcio di punizione, poi, l'Hitachi trova ancora con Shllaku il rocambolesco gol del 3-0 che, di fatto, piega le gambe a un Borgo a Buggiano comunque volenteroso. Infine, ancora su calcio di rigore, parecchio discusso, Cammelli segna il definitivo 4-0. Una vittoria meritata per la PCA Hitachi, ma pesa sulla partita un arbitraggio che a un certo punto ha contribuito a scaldare gli animi e a innervosire il gioco.