RETI: Bini, Bini, Bini, Longosci, Solvi, Solvi, Autorete, Silvestri L.
AUDACE LEGNAIA: Luconi, Marchesini, Spinella, Sarri (85' Chini), Formigli (79' Ballini), Manetti (69' Mazzoli), Bini, Longosci, Silvestri Niccolò (72' Lelli), Solvi, De Carlo (56' Cristiani). A disp.: Fattovich, Ermini, Marzi, Rotondi. All.: Cristian Mangano.
DINAMO FLORENTIA: Dobre, Burgnich, Bargagni (58' Lombardi), Matteini, Pestelli, De Gori (85' Cedri), Bassi, Tornese (63' Barbato), Russo (38' Ciabani), Silvestri Lorenzo, Torrini (73' Pisello). A disp.: Sincic, Ambrosino, Caruso, Di Staso. All.: Francesco Sammarco.
ARBITRO: Bertoloni di Prato.
RETI: 17', 62' e 80' Bini, 41' Longosci, 45' rig. Silvestri Lorenzo, 73' e 83' Solvi, 84' aut. Bassi.
Stante il principale verdetto maturato, già da una settimana, in seno al Girone H, è bene mettere immediatamente le mani avanti circa il fatto che il tabellino non presenti alcun errore di battitura: la già campione Dinamo Florentia, infatti, non si congeda esattamente nel migliore dei modi dalla propria stagione andando incontro ad un'autentica batosta in via Dosio in virtù dell'eclatante 7-1 rifilatole da un'arrembante Audace Legnaia, intenzionata a riscattarsi dopo l'ultimo ko di Nave a Rovezzano -sostanzialmente costatole il campionato- e, a prescindere da ciò, peraltro obbligata comunque a vincere per mettersi in guardia dagli attacchi della Florence e blindare definitivamente il secondo posto in virtù della miglior differenza reti rispetto ai grigiorossi. Ad onor del vero, passando adesso alla cronaca dell'incontro, nonostante il massiccio e sacrosanto turnover operato da mister Sammarco è proprio la Dinamo a sfiorare il vantaggio al 15', quando Lorenzo Silvestri, raccolto un indeciso disimpegno con la testa da parte di Luconi, si coordina da posizione defilata in una sensazionale acrobazia riecheggiante nientemeno che Zlatan Ibrahimovic durante Svezia-Inghilterra del 2012 e va veramente a tanto così dal goal del campionato che, per l'esattezza, gli viene incredibilmente negato dalla faccia interna del montante su cui la sua soluzione si va a stampare. La controffensiva gialloblù, una volta passato il pericolo, è invece tanto immediata quanto vincente: al 17', infatti, Manetti si rende protagonista di un ottimo spunto sulla destra e, dopo essere giunto sul fondo, scarica a centro area un autentico cioccolatino che l'accorrente Bini scarta con estrema facilità fulminando l'incolpevole Dobre da distanza ravvicinata per il vantaggio audacino. Al netto dell'imperante caldo, la contesa si mantiene ancora su ritmi piuttosto intensi regalando agli astanti sugli spalti occasioni su entrambi i fronti che, nello specifico, fioccano in maggior numero in favore dei padroni di casa che infine, al 41', concedono il bis approfittando dell'uomo in più a fronte della doppia ammonizione rimediata in pochi istanti da Burgnich al 33': gran parte del merito, anche in questa circostanza, va all'ispirato Manetti che, dopo aver elegantemente agganciato un pallone che sembrava destinato a perdersi sul fondo, serve all'indietro Longosci che, dapprima fortunato per un rimpallo vinto, si rivela altrettanto tale subito dopo lasciando partire un tiro-cross che viene decisivamente sporcato da Bargagni terminando così in fondo al sacco. Nonostante le avversità, ad ogni modo, la Dinamo ha un'impennata d'orgoglio ed alle porte del recupero accorcia le distanze: sugli sviluppi di un calcio da fermo dalla lunga distanza, a tal proposito, Luconi travolge Bassi in uscita ed induce perciò il direttore di gara alla concessione di un penalty che bomber Silvestri realizza con maestria spiazzando inappellabilmente il numero 1 locale. Per quanto la rete in questione possa, almeno in potenza, infondere una maggior fiducia agli uomini di mister Sammarco in vista della ripresa, l'Audace non si lascia affatto sopraffare dalla pressione e, anzi, trasforma i secondi 45' in un implacabile monologo di propria fattura. Se, infatti, sulla sponda ospite si conta unicamente un'imprecisa incornata di Torrini al termine di un uno-due con capitan De Gori al 61', il Legnaia parte subito in quarta e riprende a macinare il proprio gioco: al 49' il più giovane dei fratelli Silvestri, ossia Niccolò, colpisce di testa la traversa fallendo perciò un tris che, comunque, arriva al 62' grazie ad un delizioso pallonetto di Bini, trovatosi a tu per tu con Dobre sull'invito in profondità di Sarri. Al 73' è invece la volta di Solvi, autore di una precisa bordata da fuori valevole per il momentaneo poker, mentre al 75' è ancora Bini -atterrato da Lombardi all'interno dell'area biancoazzurra- a guadagnarsi un calcio di rigore che, tuttavia, lo specialista Sarri non sfrutta sorvolando ampiamente il montante. Nell'arco di una manciata di secondi, ad ogni modo, il neo-entrato Barbato salta con il gomito troppo largo sul successivo rinvio dal fondo e colpisce in pieno volto Longosci rimediando così un'espulsione diretta che costringe i suoi a terminare addirittura in nove: forte adesso di ben tre reti e due uomini in più, l'Audace continua a tenere alti i giri del motore coronando infine la propria prestazione negli ultimi 10' con i sigilli che portano la firma di uno scatenato Bini, abile a perfezionare così il proprio hat-trick, di un Solvi che all'83' centra di testa la doppietta personale e di un Bassi che, nel tentativo di anticipare gli attaccanti avversari su un traversone di Mazzoli all'84', devia fortuitamente il pallone alle spalle del proprio portiere fissando perciò il punteggio sul definitivo 7-1. Al calar del sipario, dunque, la Dinamo -al netto dell'amara last dance- può godersi definitivamente i meritati festeggiamenti per un trionfo che l'ha vista restare sempre lucida nei momenti cruciali della stagione ed approfittare in maniera decisiva, di conseguenza, dei passi falsi delle altre pretendenti al titolo; il Legnaia, invece, si accaparra dal canto proprio il secondo gradino del podio, che garantisce a capitan Formigli e compagni la possibilità di cavarsela con due risultati su tre nella ventura finale play-off che, in campo neutro, li metterà a breve di fronte ad una Florence brava ad eludere parimenti lo step della semifinale grazie alla forbice maturata sulla Sambuca.