RETI: Keqi, 49' Rosati
CASTELLINA IN CHIANTI: Borracelli, Carlino, Fantoni, Avola, Camarri (66' Strambi), Bueti, Moscatelli, Vullo (94' Bottoni), Arigò, Rosati (80' Farasin), Bernabei. A disp.: Ciabattini, Lo Vaglio, Carboni. All.: Federico Lo Vaglio.
AUDACE LEGNAIA: Luconi, Ermini, Marzi, Leao, Formigli (61' Marchesini), Solvi, Manetti, Longosci (74' Lelli), Keqi, Rotondi (57' Silvestri), Cristiani (51' De Carlo). A disp.: Fattovich, Mazzoli, Tofanari, Chini, Bini. All.: Cristian Mangano.
ARBITRO: Ferrara di Piombino.
RETI: 42' Keqi, 48' Rosati.
Secondo pareggio consecutivo per l'Audace Legnaia di mister Mangano che, dopo il rocambolesco 3-2 a favore dell'andata, impatta sul segno x in quel di Castellina in Chianti al termine di una gara -rispetto al precedente ottobrino- assai più contratta ove, tutto sommato, l'1-1 può ben definirsi un risultato giusto dal momento che entrambe le formazioni, particolarmente attente in retroguardia, hanno fatto non poca fatica dalla cintola in su per mettere seriamente in apprensione i portieri avversari annullandosi dunque prevalentemente a centrocampo. Al fischio iniziale del signor Ferrara, ad ogni modo, ai gialloblù si presenta pressoché immediatamente una chance per aprire le danze quando al 4' Longosci, inseritosi coi tempi giusti sul suggerimento dalla destra di Keqi, si avventa in scivolata sul pallone a pochi passi dall'area piccola imprimendogli una strana traiettoria che lo innalza oltre il montante dopo averne colpito la faccia esterna. Al 16', invece, arriva l'improvvisa reazione locale con Vullo che, dalla trequarti, lascia partire un poderoso campanile a tratti riecheggiante il "Peppe" Mascara di Palermo-Catania: stavolta, tuttavia, è certo che non si registreranno alterazioni all'interno dei palinsesti televisivi di Tonga poiché Luconi non si lascia affatto sorprendere sventando prontamente la minaccia in corner. Arrivati a questo punto, la contesa entra a tutti gli effetti in una fase di stallo in cui il ritmo stenta a decollare: al 32' Rotondi, innescato largo a sinistra da Keqi, perfeziona l'ingresso nei sedici metri avversari e prova a spezzare l'ormai peninsularmente arcinota "cumbia della noia" con una soluzione mancina tuttavia disinnescata molto attentamente da capitan Borracelli. Il dialogo tra Rotondi e Keqi, sul fronte offensivo audacino, continua peraltro a protrarsi proficuamente ed infatti al 42' l'ex San Polo, dopo un break in ripartenza nella zona centrale del campo, serve in profondità il proprio centravanti che, defilato sulla corsia destra, lascia partire un chirurgico diagonale sul quale, stavolta, l'estremo senese interviene in maniera non molto ortodossa lasciando che la sfera si impenni prima di scivolargli beffardamente alle spalle per il vantaggio ospite. Nonostante, così, l'Audace riesca a portarsi all'intervallo con maggiore sicurezza, al rientro in campo il Castellina si ripresenta con ben altro piglio, intento a cingere sin da subito d'assedio il fortino fiorentino: gli sforzi della truppa di mister Lo Vaglio, a tal proposito, vengono ricompensati dopo appena tre giri di lancette quando Camarri, giunto di gran carriera sul fondo, indirizza perfettamente al centro l'appoggio di Arigò ove per Rosati è senz'altro un gioco da ragazzi ristabilire da risibile distanza le sorti dell'incontro trafiggendo di prima intenzione l'incolpevole Luconi. Con l'inerzia spostatasi adesso dalla parte dei padroni di casa, il Legnaia non cala comunque minimamente di concentrazione stringendo i denti per evitare che eventuali scorribande gialloverdi possano far assumere al confronto una piega poco gradevole per i propri colori; dal canto proprio, invece, il Castellina assume parimenti un atteggiamento meritorio in retroguardia, ben contenendo la controffensiva dell'undici di Via Dosio le cui opportunità più rilevanti, infatti, saranno di qui sino al triplice fischio ammontanti unicamente ad un'incornata finita al lato del neo-entrato Silvestri al 69' ed ad una conclusione da fuori al 90' che Manetti si vede tuttavia ben contenuta in due tempi da Borracelli. Nonostante, infatti, i due tecnici ridisegnino a ripresa in corso il rispettivo schieramento di partenza, a prevalere sui due fronti è soprattutto la tensione dovuta all'incalcolabile delicatezza della posta in palio tanto per i chiantigiani, volenterosi di confermarsi al quinto posto riducendo il cospicuo divario dal secondo gradino del podio che ad oggi non permetterebbe loro l'accesso ai play-off, quanto per un Legnaia che dunque, stante il risultato finale ed il successo di misura perpetrato dalla Florence ai danni della Duccio Dini, si vede ora raggiunto in posizione apicale proprio dai grigiorossi.