• Seconda CategoriaH
  • 10/12/2023 14.30.00
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  • RADDESE
  • 0 - 2 10/12/2023 14.30.00
  • AUDACE LEGNAIA
    Longosci
    Keqi

Commento


RETI: Longosci, Keqi
RADDESE: Angelini, Del Toro, Fanetti (81' Mersi), Semplici, Capannoli, Grazzini, Ciabani (86' Minucci), Bucciarelli (66' Bruno), Pianigiani, Catarzi, Maestrini (74' Cusimano). A disp.: Cucini, Niccolai, Pometti, Porciatti. All.: Roberto Bocci.
AUDACE LEGNAIA: Luconi, Ballini (46' Marzi), Formigli, Leao, Marchesini, Manetti (46' Sarri), De Carlo (78' Tofanari), Longosci, Keqi (70' Bini), Solvi, Cristiani (54' Silvestri). A disp.: Paci, Ermini, Rotondi, Lelli. All.: Cristian Mangano.
ARBITRO: Cocollini del Valdarno.
RETI: 45' Keqi, 83' Longosci.
NOTE: ammoniti Fanetti, Maestrini, Manetti, Marzi e Longosci.

RADDESE: Angelini, Del Toro, Fanetti (81' Mersi), Semplici, Capannoli, Grazzini, Ciabani (86' Minucci), Bucciarelli (66' Bruno), Pianigiani, Catarzi, Maestrini (74' Cusimano). A disp.: Cucini, Niccolai, Pometti, Porciatti. All.: Roberto Bocci.
AUDACE LEGNAIA: Luconi, Ballini (46' Marzi), Formigli, Leao, Marchesini, Manetti (46' Sarri), De Carlo (78' Tofanari), Longosci, Keqi (70' Bini), Solvi, Cristiani (54' Silvestri). A disp.: Paci, Ermini, Rotondi, Lelli. All.: Cristian Mangano.
ARBITRO: Cocollini del Valdarno.
RETI: 45' Keqi, 83' Longosci.
NOTE: ammoniti Fanetti, Maestrini, Manetti, Marzi e Longosci.



Superato a pieni voti l'esame San Polo sette giorni prima, l'Audace Legnaia sfodera -in una delle più lontane ed ostiche trasferte stagionali- un'altra rimarchevole prestazione corale e, così facendo, con una rete per tempo archivia la pratica Raddese non soltanto mantenendo la propria porta inviolata per la terza volta consecutiva fra campionato e Coppa ma, a fronte del contestuale successo interno perpetrato proprio dagli uomini di Mister Cresci ai danni della Sancat, facendo anche tornare a vestire i panni di fanalino di coda al sia pur propositivo undici senese, che ha sì dimostrato -soprattutto grazie alla qualità dei propri avanti- di saper dare del filo da torcere alla prima della classe, come peraltro evincibile da un paio di occasioni nitide di marca biancoblù registratesi soprattutto nella prima frazione, ma per il quale alla distanza il divario coi propri avversari patito in specie nella zona mediana del campo si è rivelato fatale. Passando adesso alla cronaca dell'incontro, gli ospiti partono con la ferma intenzione di non sottovalutare l'avversario, atteggiamento assai foriero di rischi nel relativo fortino oltre che, più in generale, in simili categorie, ove i pronostici della vigilia mantengono infatti ancora una certa tendenza ad essere sovvertiti sul campo, ed al fischio iniziale del signor Cocollini tentano subito di far sentire il proprio fiato sul collo della Raddese con Leao che, dopo appena 2', spedisce alto -per quanto non di molto- il pallone con una potente staffilata di prima intenzione da fuori area. La risposta dei padroni di casa non impiega molto a farsi attendere, ma al 9' è altrettanto impreciso l'effettato mancino a rientrare di Catarzi; sul capovolgimento di fronte, invece, De Carlo taglia al centro per spizzare la sfera su un lancio dalle retrovie di Marchesini liberando largo a sinistra l'accorrente Cristiani che però, forse preso da un'eccessiva foga, calcia da un'invitante mattonella senza pensarci due volte sorvolando il montante. Il primo quarto d'ora continua a caratterizzarsi per una serie di botta e risposta fra i due collettivi e, più nello specifico al 14', la Raddese potrebbe trarre profitto da un'incredibile chance quando il caparbio Maestrini, dopo aver scippato un sanguinoso possesso a Marchesini, avanza di gran carriera verso lo specchio difeso da Luconi: nonostante la posizione sia particolarmente propizia anche per una battuta a rete, tuttavia, l'11 locale sfoggia un probabilmente eccessivo altruismo servendo sulla propria destra Catarzi che infatti, nonostante riesca a superare la disperata uscita dell'estremo gialloblù in rasoterra, si vede clamorosamente negare la gioia del goal dal provvidenziale e tempestivo recupero di capitan Formigli che, in maniera pressoché eroica, ne sporca la traiettoria in corner. Andata a tanto così dal vantaggio, nell'arco di 5' la formazione ospitante rischia invece di capitolare poiché Solvi, con identica ostinazione rispetto a quella manifestata da Maestrini nella circostanza precedente, si appropria della sfera in pressing alto sul diretto avversario finendo così per involarsi verso la porta di un Angelini che, esitante nell'uscita, viene chirugicamente superato dal diagonale del fantasista audacino che si stampa tuttavia in pieno sul palo prima che Grazzini sbrogli definitivamente la matassa. Lo stesso Solvi, al 28', si trova nuovamente costretto a fare i conti con la dea bendata sebbene abbia modo di provarci con il proprio cavallo di battaglia: ineditamente calciata sul palo del portiere ad aggirare la barriera, infatti, la sua punizione a pochi passi dal limite colpisce ancora una volta il legno perdendosi successivamente in una zona ben più defilata del campo ove l'azione di fatto sfuma. Al 41' la truppa di Mister Bocci torna a sondare in modo rilevante il terreno dalle parti di Luconi con Catarzi, senz'altro una delle relative punte di diamante nonché match-winner nell'unico successo sin qui ottenuto dai biancoblù nel derby contro la Grevigiana, che vestitosi stavolta dei panni di assist-man smarca con un'elegante sponda di petto Ciabani, la cui repentina rasoiata accarezza però soltanto l'esterno della rete. Quando però ormai la prima metà di gara sembrava destinata a concludersi a reti bianche, proprio al 45' l'Audace mette la freccia rompendo il ghiaccio: la trama assume le sembianze di rapida ripartenza e viene in primis orchestrata da Formigli, abile a vedere lo scatto sull'out mancino di De Carlo che, una volta messosi alle spalle Del Toro e giunto sul fondo, lascia spiovere a centro area un autentico cioccolatino che Keqi, bravo a seguire l'azione fino all'ultimo e di conseguenza ben appostato, scarta prontamente e con lucidità riuscendo finalmente a sbloccarsi anche in campionato e portando così sul momentaneo 0-1 l'équipe di Via Dosio con l'intervallo ormai all'orizzonte. La Raddese, nonostante il pesante colpo incassato, per quanto ferita non esce assolutamente dalla partita ma, d'altro canto, il Legnaia si rivela altrettanto capace di non cullarsi sugli allori con ancora l'intera ripresa da disputare e, oltretutto rinvigorito dagli ingressi di Marzi e Sarri al posto, rispettivamente, di Ballini e Manetti, dimostra con più ampia maturità rispetto ai primi 45' quella saldezza di nervi assolutamente necessaria per ben figurare in simili appuntamenti erigendo un autentico muro a protezione di Luconi per stroncare sul nascere le folate offensive senesi e, contestualmente, imbastendo oculatamente la propria manovra allo scopo di assicurarsi quanto prima un'ipoteca sui tre punti. Tuttavia, se al 53' Angelini è attento a respingere una bordata dalla distanza di Solvi, ben più ghiotta è l'opportunità che al 61' si presenta a Longosci che però, pescato ad un passo dalla fatidica linea bianca da un altro traversone al bacio di De Carlo sugli sviluppi di una punizione del neo-entrato Sarri, manca incredibilmente l'appuntamento con il pallone nel tentativo di correggerlo con la testa alle spalle del portiere. Ad ogni modo, dopo una lunga fase di sostanziale tranquillità, la possibilità di rifarsi per il numero 8 gialloblù -peraltro attualmente protagonista di uno strepitoso stato di forma- arriva all'83' quando infatti Silvestri, sgasato sulla destra in contropiede grazie tanto alla velocità quanto al fisico per resistere alla pressione difensiva, consente proprio al centrocampista audacino di mettere di fatto in cassaforte la partita con un'elegantissima deviazione sotto porta ad Angelini praticamente fuori causa che fissa il punteggio sul definitivo 0-2, convalidato senza esitazione dal fischietto valdarnese Cocollini al netto delle vibranti proteste casalinghe per un presunto contatto falloso tra il medesimo Silvestri ed il proprio diretto avversario. Nel finale c'è spazio, comunque, per un'impennata d'orgoglio locale al precipuo scopo di mettere un po' di pepe al match in vista dell'imminente extra-time con Catarzi che, incaricatosi della battuta di un piazzato da posizione defilata ma assai vicina ai sedici metri all'88', coglie indisturbato a centro area Del Toro che però, nonostante la potente zuccata a botta sicura, trova sulla propria strada il notevole e miracoloso riflesso di Luconi a togliere istintivamente il pallone dalla porta prima che, nel prosieguo dell'azione, il direttore di gara ravvisi un fallo in attacco consentendo definitivamente agli ospiti di tirare il fiato: data la mancanza di ulteriori sussulti, questa si rivela dunque l'ultima azione degna di nota dell'intera contesa che, dopo 5' addizionali, vede meritatamente affermarsi l'Audace che, così, diviene la prima forza del Girone H a sfondare il muro dei trenta punti restando saldamente in vetta con ancora cinque lunghezze di vantaggio su una parimenti vittoriosa Dinamo Florentia, abile a sbarazzarsi internamente con un tris della Grevigiana.

Superato a pieni voti l'esame San Polo sette giorni prima, l'Audace Legnaia sfodera -in una delle più lontane ed ostiche trasferte stagionali- un'altra rimarchevole prestazione corale e, così facendo, con una rete per tempo archivia la pratica Raddese non soltanto mantenendo la propria porta inviolata per la terza volta consecutiva fra campionato e Coppa ma, a fronte del contestuale successo interno perpetrato proprio dagli uomini di Mister Cresci ai danni della Sancat, facendo anche tornare a vestire i panni di fanalino di coda al sia pur propositivo undici senese, che ha sì dimostrato -soprattutto grazie alla qualità dei propri avanti- di saper dare del filo da torcere alla prima della classe, come peraltro evincibile da un paio di occasioni nitide di marca biancoblù registratesi soprattutto nella prima frazione, ma per il quale alla distanza il divario coi propri avversari patito in specie nella zona mediana del campo si è rivelato fatale. Passando adesso alla cronaca dell'incontro, gli ospiti partono con la ferma intenzione di non sottovalutare l'avversario, atteggiamento assai foriero di rischi nel relativo fortino oltre che, più in generale, in simili categorie, ove i pronostici della vigilia mantengono infatti ancora una certa tendenza ad essere sovvertiti sul campo, ed al fischio iniziale del signor Cocollini tentano subito di far sentire il proprio fiato sul collo della Raddese con Leao che, dopo appena 2', spedisce alto -per quanto non di molto- il pallone con una potente staffilata di prima intenzione da fuori area. La risposta dei padroni di casa non impiega molto a farsi attendere, ma al 9' è altrettanto impreciso l'effettato mancino a rientrare di Catarzi; sul capovolgimento di fronte, invece, De Carlo taglia al centro per spizzare la sfera su un lancio dalle retrovie di Marchesini liberando largo a sinistra l'accorrente Cristiani che però, forse preso da un'eccessiva foga, calcia da un'invitante mattonella senza pensarci due volte sorvolando il montante. Il primo quarto d'ora continua a caratterizzarsi per una serie di botta e risposta fra i due collettivi e, più nello specifico al 14', la Raddese potrebbe trarre profitto da un'incredibile chance quando il caparbio Maestrini, dopo aver scippato un sanguinoso possesso a Marchesini, avanza di gran carriera verso lo specchio difeso da Luconi: nonostante la posizione sia particolarmente propizia anche per una battuta a rete, tuttavia, l'11 locale sfoggia un probabilmente eccessivo altruismo servendo sulla propria destra Catarzi che infatti, nonostante riesca a superare la disperata uscita dell'estremo gialloblù in rasoterra, si vede clamorosamente negare la gioia del goal dal provvidenziale e tempestivo recupero di capitan Formigli che, in maniera pressoché eroica, ne sporca la traiettoria in corner. Andata a tanto così dal vantaggio, nell'arco di 5' la formazione ospitante rischia invece di capitolare poiché Solvi, con identica ostinazione rispetto a quella manifestata da Maestrini nella circostanza precedente, si appropria della sfera in pressing alto sul diretto avversario finendo così per involarsi verso la porta di un Angelini che, esitante nell'uscita, viene chirugicamente superato dal diagonale del fantasista audacino che si stampa tuttavia in pieno sul palo prima che Grazzini sbrogli definitivamente la matassa. Lo stesso Solvi, al 28', si trova nuovamente costretto a fare i conti con la dea bendata sebbene abbia modo di provarci con il proprio cavallo di battaglia: ineditamente calciata sul palo del portiere ad aggirare la barriera, infatti, la sua punizione a pochi passi dal limite colpisce ancora una volta il legno perdendosi successivamente in una zona ben più defilata del campo ove l'azione di fatto sfuma. Al 41' la truppa di Mister Bocci torna a sondare in modo rilevante il terreno dalle parti di Luconi con Catarzi, senz'altro una delle relative punte di diamante nonché match-winner nell'unico successo sin qui ottenuto dai biancoblù nel derby contro la Grevigiana, che vestitosi stavolta dei panni di assist-man smarca con un'elegante sponda di petto Ciabani, la cui repentina rasoiata accarezza però soltanto l'esterno della rete. Quando però ormai la prima metà di gara sembrava destinata a concludersi a reti bianche, proprio al 45' l'Audace mette la freccia rompendo il ghiaccio: la trama assume le sembianze di rapida ripartenza e viene in primis orchestrata da Formigli, abile a vedere lo scatto sull'out mancino di De Carlo che, una volta messosi alle spalle Del Toro e giunto sul fondo, lascia spiovere a centro area un autentico cioccolatino che Keqi, bravo a seguire l'azione fino all'ultimo e di conseguenza ben appostato, scarta prontamente e con lucidità riuscendo finalmente a sbloccarsi anche in campionato e portando così sul momentaneo 0-1 l'équipe di Via Dosio con l'intervallo ormai all'orizzonte. La Raddese, nonostante il pesante colpo incassato, per quanto ferita non esce assolutamente dalla partita ma, d'altro canto, il Legnaia si rivela altrettanto capace di non cullarsi sugli allori con ancora l'intera ripresa da disputare e, oltretutto rinvigorito dagli ingressi di Marzi e Sarri al posto, rispettivamente, di Ballini e Manetti, dimostra con più ampia maturità rispetto ai primi 45' quella saldezza di nervi assolutamente necessaria per ben figurare in simili appuntamenti erigendo un autentico muro a protezione di Luconi per stroncare sul nascere le folate offensive senesi e, contestualmente, imbastendo oculatamente la propria manovra allo scopo di assicurarsi quanto prima un'ipoteca sui tre punti. Tuttavia, se al 53' Angelini è attento a respingere una bordata dalla distanza di Solvi, ben più ghiotta è l'opportunità che al 61' si presenta a Longosci che però, pescato ad un passo dalla fatidica linea bianca da un altro traversone al bacio di De Carlo sugli sviluppi di una punizione del neo-entrato Sarri, manca incredibilmente l'appuntamento con il pallone nel tentativo di correggerlo con la testa alle spalle del portiere. Ad ogni modo, dopo una lunga fase di sostanziale tranquillità, la possibilità di rifarsi per il numero 8 gialloblù -peraltro attualmente protagonista di uno strepitoso stato di forma- arriva all'83' quando infatti Silvestri, sgasato sulla destra in contropiede grazie tanto alla velocità quanto al fisico per resistere alla pressione difensiva, consente proprio al centrocampista audacino di mettere di fatto in cassaforte la partita con un'elegantissima deviazione sotto porta ad Angelini praticamente fuori causa che fissa il punteggio sul definitivo 0-2, convalidato senza esitazione dal fischietto valdarnese Cocollini al netto delle vibranti proteste casalinghe per un presunto contatto falloso tra il medesimo Silvestri ed il proprio diretto avversario. Nel finale c'è spazio, comunque, per un'impennata d'orgoglio locale al precipuo scopo di mettere un po' di pepe al match in vista dell'imminente extra-time con Catarzi che, incaricatosi della battuta di un piazzato da posizione defilata ma assai vicina ai sedici metri all'88', coglie indisturbato a centro area Del Toro che però, nonostante la potente zuccata a botta sicura, trova sulla propria strada il notevole e miracoloso riflesso di Luconi a togliere istintivamente il pallone dalla porta prima che, nel prosieguo dell'azione, il direttore di gara ravvisi un fallo in attacco consentendo definitivamente agli ospiti di tirare il fiato: data la mancanza di ulteriori sussulti, questa si rivela dunque l'ultima azione degna di nota dell'intera contesa che, dopo 5' addizionali, vede meritatamente affermarsi l'Audace che, così, diviene la prima forza del Girone H a sfondare il muro dei trenta punti restando saldamente in vetta con ancora cinque lunghezze di vantaggio su una parimenti vittoriosa Dinamo Florentia, abile a sbarazzarsi internamente con un tris della Grevigiana.