RETI: Longosci, Longosci, Longosci, De Carlo, Sarri
AUDACE LEGNAIA: Luconi, Ballini (53' Mazzoli), Formigli, Leao, Marchesini, Sarri, Keqi, Longosci (64' Tofanari), Silvestri (57' De Carlo), Solvi (68' Rotondi), Bini (53' Lelli). A disp.: Paci, Marzi, Manetti, Chini. All.: Cristian Mangano.
SAN POLO: Pazzagli, Cozzini, Raspini, D'Aquino Michele (65' Nidi), Cecconi, Galletti, Nocentini (60' Gori), Barbieri (75' Joris), Ceccarini (60' Monticciolo), Gjata (80' Malja), Stan. A disp.: Fiumi, Galli, D'Aquino Alessandro. All.: David Rabarbari.
ARBITRO: Mungai di Pistoia.
RETI: 4' Sarri, 42', 50' e 55' Longosci, 84' De Carlo.
NOTE: ammoniti Sarri, Ballini, Barbieri e De Carlo.
AUDACE LEGNAIA: Luconi, Ballini (53' Mazzoli), Formigli, Leao, Marchesini, Sarri, Keqi, Longosci (64' Tofanari), Silvestri (57' De Carlo), Solvi (68' Rotondi), Bini (53' Lelli). A disp.: Paci, Marzi, Manetti, Chini. All.: Cristian Mangano.
SAN POLO: Pazzagli, Cozzini, Raspini, D'Aquino Michele (65' Nidi), Cecconi, Galletti, Nocentini (60' Gori), Barbieri (75' Joris), Ceccarini (60' Monticciolo), Gjata (80' Malja), Stan. A disp.: Fiumi, Galli, D'Aquino Alessandro. All.: David Rabarbari.
ARBITRO: Mungai di Pistoia.
RETI: 4' Sarri, 42', 50' e 55' Longosci, 84' De Carlo.
NOTE: ammoniti Sarri, Ballini, Barbieri e De Carlo.
Troppo Legnaia per il San Polo: al "Bacci" finisce infatti tutto secondo pronostico, con i gialloblù di mister Mangano che, nello scontro agli antipodi del torneo, rifilano un pokerissimo in grado di lasciare ben poco spazio a discussioni ai danni della malcapitata compagine chiantigiana riuscendo peraltro, soprattutto grazie ad un Longosci talmente in versione turbo da mettere a segno una tripletta, a consolidare la propria posizione apicale guadagnando un ulteriore punto di vantaggio su una nuova seconda forza, vale a dire la Dinamo Florentia, vittoriosa di misura sul terreno del Cobra Kai ed abile perciò a sorpassare momentaneamente una Sambuca fermata sul pari dal Castellina in Chianti. L'esame in questione, ad ogni modo, era tutt'altro che semplice da superare per i padroni di casa poiché i biancorossi, unica forza del Girone H a non aver mai vinto fino a questo momento e presentatisi dunque in Via Dosio da fanalino di coda con appena due punti raccolti in dieci sfide disputate, a fronte di una simile situazione non avevano pressoché niente da perdere, facendo di conseguenza sì che l'intera pressione gravasse sulle spalle di un Legnaia che, reduce dal pass per gli ottavi di Coppa Toscana staccato lo scorso mercoledì con una netta affermazione a domicilio sulla Laurenziana, ha tuttavia ampiamente dimostrato di saper tenere i nervi saldi archiviando senza particolari apprensioni la pratica in questione, con un San Polo che, nei limiti del possibile, ha tentato di restare in partita con atteggiamento volenteroso e propositivo prima di vedersi completamente tagliate le gambe dal momentaneo 2-0 che, con l'intervallo all'orizzonte, ha poi spianato la strada alla possibilità audacina -prontamente sfruttata- di dilagare nella ripresa fino a cristallizzare il quindicesimo risultato utile consecutivo in tutte le competizioni. La gara, per l'undici ospitante, si mette immediatamente in discesa poiché al 4' Silvestri, fattosi strada grazie all'imponente fisico sulla corsia mancina, pennella a centro area un traversone che la difesa avversaria non riesce ad allontanare più di tanto prima che Sarri, accorso di gran carriera ai sedici metri, si aggiusti il pallone, prenda la mira e con un chirurgico rasoterra sul palo più lontano lasci di stucco l'immobile Pazzagli. Ciononostante, all'11' il San Polo abbozza una reazione quando Michele D'Aquino, senz'altro uno degli elementi più rappresentativi dei suoi unitamente a Gjata, indirizza direttamente in porta, tentando anche di sfruttare il vento a favore, un piazzato dalla trequarti centrale sul quale però Luconi non si lascia ingannare distendendosi sulla propria sinistra per appropriarsi della sfera. Altrettanto plastico, sul fronte opposto, si rivela al 27' anche l'intervento di Pazzagli per impedire ad una staffilata di Longosci, sopraggiunta da fuori sull'appoggio di un Silvestri che, per quanto rimasto a secco, si è particolarmente distinto con un prezioso lavoro al servizio dei propri compagni, di varcare la fatidica linea bianca. Due minuti più tardi, invece, con un rapido break sulla destra Gjata riesce ad avanzare in progressione per poi smarcare al limite dell'area il liberissimo Stan che tuttavia, lasciatosi prendere da un'eccessiva foga, sbuccia malamente il pallone cestinando una buona opportunità per regalare il pari ai propri colori. Nel finale di frazione l'Audace, desiderosa di stabilizzare una volta per tutte l'ago della bilancia dalla propria parte, aumenta in maniera consistente i giri del motore ma, se al 35' Silvestri, imbeccato da Sarri in contropiede, colpisce troppo centralmente col piede forte da buona posizione, nell'arco di 4' è invece il montante a negare la gioia del raddoppio ad una magistrale pennellata di Solvi su punizione, scoccata dalla stessa mattonella da cui era partita la traiettoria del momentaneo 3-1 contro il Castellina. Pur avendo gettato alle ortiche due buonissime opportunità, il Legnaia non si lascia affatto scoraggiare ed al 42' gli sforzi dei locali portano finalmente i frutti sperati: Leao, dopo un rapido uno-due con Keqi, lascia partire un cross teso dalla destra sul quale però Pazzagli, avventatosi in uscita, finisce per far carambolare il pallone addosso ad un proprio difensore facendo sì che dunque si alzi fortuitamente un campanile che Longosci, il più lesto di tutti ad irrompervi, non ha difficoltà a correggere al volo in rete con la porta completamente sguarnita. Acquisito definitivamente il passo di carica, sin dall'inizio dei secondi 45' i gialloblù continuano a tenere all'angolo un San Polo ormai in condizione critica ed al 50' mettono a referto il tris: dapprima Pazzagli, con un autentico miracolo, toglie da sotto la traversa la soluzione dal limite a botta sicura di Solvi, dopodiché Silvestri, sul successivo tiro dalla bandierina, risolve altruisticamente una piccola mischia accesasi in area ospite con una sagace sponda all'indirizzo di Longosci che, da distanza ravvicinata, trafigge agevolmente per la terza volta l'estremo biancorosso. Il numero 8 casalingo, ormai scatenato, prima di lasciare al 64' il campo con una meritata standing ovation per fare spazio al rientrante Tofanari, reduce da un vero e proprio calvario dopo aver patito un infortunio al crociato, al 55' si concede finanche lo sfizio di calare l'hat-trick personale, involandosi verso la porta su un ben calibrato lancio dalle retrovie per poi superare ancora una volta la resistenza dell'incolpevole Pazzagli. Arrivati a questo punto, se in fase difensiva di fatto nulla cambia, coi padroni di casa che continuano a tenere saldamente in mano le redini dell'incontro, in manovra l'uragano gialloblù arresta momentaneamente la propria onda d'urto per dedicarsi prevalentemente all'oculato controllo dell'ampio margine di vantaggio; Mister Mangano, inoltre, decide di ritoccare un po' il proprio undici per concedere minutaggio anche ai rinforzi pronti a subentrare, tra cui comincia a mettersi in evidenza uno degli ex di questa sfida, ossia Rotondi, che al 79' sforna un assist al bacio per Keqi che tuttavia, liberatosi innanzi a Pazzagli dopo aver nettamente eluso il proprio marcatore, non riesce a bissare lo squillo di mercoledì in Coppa trovandosi costretto a fare i conti con l'istintivo e ravvicinato riflesso del giovane numero 1 biancorosso. Il medesimo Rotondi, però, all'84' dà ancora prova del proprio buon impatto sulla gara quando, defilato sull'out di destra, scodella un rasoterra che taglia tutta l'area di rigore che per l'accorrente ed indisturbato De Carlo, altro neo-entrato, è mera formalità spedire da due passi alle spalle di Pazzagli per il definitivo 5-0 che mette il punto esclamativo sul match. Negli scampoli conclusivi, infine, se nei pressi del recupero un'impennata d'orgoglio chiantigiana firmata Raspini non si rivela angolata a dovere per impensierire Luconi, le ultimissime cartucce di fattura audacina potrebbero consentire al Legnaia di arrotondare ulteriormente il risultato ma tanto ancora De Carlo quanto un Keqi nuovamente ispirato da un suggerimento del solito Rotondi peccano della lucidità necessaria per conferire a quest'ultimo un assetto tennistico: così, dopo 3' addizionali, cala ufficialmente il sipario sulla tenzone con i gialloblù che, con merito, conquistano altri tre punti rilevanti per il proprio cammino lasciando per un'ulteriore settimana l'équipe di David Rabarbari in fondo al raggruppamento in solitaria, con ancora un bruciante zero sotto la casella delle vittorie.
Troppo Legnaia per il San Polo: al "Bacci" finisce infatti tutto secondo pronostico, con i gialloblù di mister Mangano che, nello scontro agli antipodi del torneo, rifilano un pokerissimo in grado di lasciare ben poco spazio a discussioni ai danni della malcapitata compagine chiantigiana riuscendo peraltro, soprattutto grazie ad un Longosci talmente in versione turbo da mettere a segno una tripletta, a consolidare la propria posizione apicale guadagnando un ulteriore punto di vantaggio su una nuova seconda forza, vale a dire la Dinamo Florentia, vittoriosa di misura sul terreno del Cobra Kai ed abile perciò a sorpassare momentaneamente una Sambuca fermata sul pari dal Castellina in Chianti. L'esame in questione, ad ogni modo, era tutt'altro che semplice da superare per i padroni di casa poiché i biancorossi, unica forza del Girone H a non aver mai vinto fino a questo momento e presentatisi dunque in Via Dosio da fanalino di coda con appena due punti raccolti in dieci sfide disputate, a fronte di una simile situazione non avevano pressoché niente da perdere, facendo di conseguenza sì che l'intera pressione gravasse sulle spalle di un Legnaia che, reduce dal pass per gli ottavi di Coppa Toscana staccato lo scorso mercoledì con una netta affermazione a domicilio sulla Laurenziana, ha tuttavia ampiamente dimostrato di saper tenere i nervi saldi archiviando senza particolari apprensioni la pratica in questione, con un San Polo che, nei limiti del possibile, ha tentato di restare in partita con atteggiamento volenteroso e propositivo prima di vedersi completamente tagliate le gambe dal momentaneo 2-0 che, con l'intervallo all'orizzonte, ha poi spianato la strada alla possibilità audacina -prontamente sfruttata- di dilagare nella ripresa fino a cristallizzare il quindicesimo risultato utile consecutivo in tutte le competizioni. La gara, per l'undici ospitante, si mette immediatamente in discesa poiché al 4' Silvestri, fattosi strada grazie all'imponente fisico sulla corsia mancina, pennella a centro area un traversone che la difesa avversaria non riesce ad allontanare più di tanto prima che Sarri, accorso di gran carriera ai sedici metri, si aggiusti il pallone, prenda la mira e con un chirurgico rasoterra sul palo più lontano lasci di stucco l'immobile Pazzagli. Ciononostante, all'11' il San Polo abbozza una reazione quando Michele D'Aquino, senz'altro uno degli elementi più rappresentativi dei suoi unitamente a Gjata, indirizza direttamente in porta, tentando anche di sfruttare il vento a favore, un piazzato dalla trequarti centrale sul quale però Luconi non si lascia ingannare distendendosi sulla propria sinistra per appropriarsi della sfera. Altrettanto plastico, sul fronte opposto, si rivela al 27' anche l'intervento di Pazzagli per impedire ad una staffilata di Longosci, sopraggiunta da fuori sull'appoggio di un Silvestri che, per quanto rimasto a secco, si è particolarmente distinto con un prezioso lavoro al servizio dei propri compagni, di varcare la fatidica linea bianca. Due minuti più tardi, invece, con un rapido break sulla destra Gjata riesce ad avanzare in progressione per poi smarcare al limite dell'area il liberissimo Stan che tuttavia, lasciatosi prendere da un'eccessiva foga, sbuccia malamente il pallone cestinando una buona opportunità per regalare il pari ai propri colori. Nel finale di frazione l'Audace, desiderosa di stabilizzare una volta per tutte l'ago della bilancia dalla propria parte, aumenta in maniera consistente i giri del motore ma, se al 35' Silvestri, imbeccato da Sarri in contropiede, colpisce troppo centralmente col piede forte da buona posizione, nell'arco di 4' è invece il montante a negare la gioia del raddoppio ad una magistrale pennellata di Solvi su punizione, scoccata dalla stessa mattonella da cui era partita la traiettoria del momentaneo 3-1 contro il Castellina. Pur avendo gettato alle ortiche due buonissime opportunità, il Legnaia non si lascia affatto scoraggiare ed al 42' gli sforzi dei locali portano finalmente i frutti sperati: Leao, dopo un rapido uno-due con Keqi, lascia partire un cross teso dalla destra sul quale però Pazzagli, avventatosi in uscita, finisce per far carambolare il pallone addosso ad un proprio difensore facendo sì che dunque si alzi fortuitamente un campanile che Longosci, il più lesto di tutti ad irrompervi, non ha difficoltà a correggere al volo in rete con la porta completamente sguarnita. Acquisito definitivamente il passo di carica, sin dall'inizio dei secondi 45' i gialloblù continuano a tenere all'angolo un San Polo ormai in condizione critica ed al 50' mettono a referto il tris: dapprima Pazzagli, con un autentico miracolo, toglie da sotto la traversa la soluzione dal limite a botta sicura di Solvi, dopodiché Silvestri, sul successivo tiro dalla bandierina, risolve altruisticamente una piccola mischia accesasi in area ospite con una sagace sponda all'indirizzo di Longosci che, da distanza ravvicinata, trafigge agevolmente per la terza volta l'estremo biancorosso. Il numero 8 casalingo, ormai scatenato, prima di lasciare al 64' il campo con una meritata standing ovation per fare spazio al rientrante Tofanari, reduce da un vero e proprio calvario dopo aver patito un infortunio al crociato, al 55' si concede finanche lo sfizio di calare l'hat-trick personale, involandosi verso la porta su un ben calibrato lancio dalle retrovie per poi superare ancora una volta la resistenza dell'incolpevole Pazzagli. Arrivati a questo punto, se in fase difensiva di fatto nulla cambia, coi padroni di casa che continuano a tenere saldamente in mano le redini dell'incontro, in manovra l'uragano gialloblù arresta momentaneamente la propria onda d'urto per dedicarsi prevalentemente all'oculato controllo dell'ampio margine di vantaggio; Mister Mangano, inoltre, decide di ritoccare un po' il proprio undici per concedere minutaggio anche ai rinforzi pronti a subentrare, tra cui comincia a mettersi in evidenza uno degli ex di questa sfida, ossia Rotondi, che al 79' sforna un assist al bacio per Keqi che tuttavia, liberatosi innanzi a Pazzagli dopo aver nettamente eluso il proprio marcatore, non riesce a bissare lo squillo di mercoledì in Coppa trovandosi costretto a fare i conti con l'istintivo e ravvicinato riflesso del giovane numero 1 biancorosso. Il medesimo Rotondi, però, all'84' dà ancora prova del proprio buon impatto sulla gara quando, defilato sull'out di destra, scodella un rasoterra che taglia tutta l'area di rigore che per l'accorrente ed indisturbato De Carlo, altro neo-entrato, è mera formalità spedire da due passi alle spalle di Pazzagli per il definitivo 5-0 che mette il punto esclamativo sul match. Negli scampoli conclusivi, infine, se nei pressi del recupero un'impennata d'orgoglio chiantigiana firmata Raspini non si rivela angolata a dovere per impensierire Luconi, le ultimissime cartucce di fattura audacina potrebbero consentire al Legnaia di arrotondare ulteriormente il risultato ma tanto ancora De Carlo quanto un Keqi nuovamente ispirato da un suggerimento del solito Rotondi peccano della lucidità necessaria per conferire a quest'ultimo un assetto tennistico: così, dopo 3' addizionali, cala ufficialmente il sipario sulla tenzone con i gialloblù che, con merito, conquistano altri tre punti rilevanti per il proprio cammino lasciando per un'ulteriore settimana l'équipe di David Rabarbari in fondo al raggruppamento in solitaria, con ancora un bruciante zero sotto la casella delle vittorie.