RETI: Bercigli, Ermini, Marzi
CLUB SPORTIVO FIRENZE: Marinai Matteo, Tamas (46' Pinzuti), Ceccantini (60' Pascoli Andrea), Rugi, Chiaverini, Pascoli Matteo, Cisse, Pollini, Rauso (89' Graziani), Bercigli, Zuffanelli (58' Lombini). A disp.: Bruscoli, Menichetti, Benedetti, Marinai Niccolò, Pesantini. All.: Paolo Borghini.
AUDACE LEGNAIA: Luconi, Ballini (61' Ermini), Marzi, Leao (72' Keqi), Marchesini, Strupeni (3' Mazzoli), Bini, Longosci, Silvestri, Sarri, Cristiani. A disp.: Paci, Lelli, Chini, Tofanari, Solvi, Rotondi. All.: Cristian Mangano.
ARBITRO: Nannucci di Prato.
RETI: 55' Marzi, 68' rig. Bercigli, 87' Ermini.
NOTE: ammoniti Rugi e Sarri.
CLUB SPORTIVO FIRENZE: Marinai Matteo, Tamas (46' Pinzuti), Ceccantini (60' Pascoli Andrea), Rugi, Chiaverini, Pascoli Matteo, Cisse, Pollini, Rauso (89' Graziani), Bercigli, Zuffanelli (58' Lombini). A disp.: Bruscoli, Menichetti, Benedetti, Marinai Niccolò, Pesantini. All.: Paolo Borghini.
AUDACE LEGNAIA: Luconi, Ballini (61' Ermini), Marzi, Leao (72' Keqi), Marchesini, Strupeni (3' Mazzoli), Bini, Longosci, Silvestri, Sarri, Cristiani. A disp.: Paci, Lelli, Chini, Tofanari, Solvi, Rotondi. All.: Cristian Mangano.
ARBITRO: Nannucci di Prato.
RETI: 55' Marzi, 68' rig. Bercigli, 87' Ermini.
NOTE: ammoniti Rugi e Sarri.
Grazie ai sigilli di due difensori, al termine di un match tutto sommato equilibrato per i valori visti in campo l'undici di Mister Mangano ottiene, fra campionato e Coppa Toscana, la propria decima vittoria in altrettanti incontri disputati, non soltanto entrando di diritto nella storia dell'Audace Legnaia data l'assolutamente inedita striscia di successi ma anche, complice la sconfitta del San Giusto Le Bagnese ad opera della Grevigiana, consolidando consequenzialmente la propria vetta in solitaria con un divario, rispetto ai medesimi giallorossi, attualmente salito a cinque lunghezze. Non è stato affatto facile, tuttavia, per i gialloblù piegare a domicilio l'ostico Club Sportivo del grande ex "Pippo" Borghini che infatti, soprattutto nella prima metà di gara, ha saputo mettere in apprensione a dovere la retroguardia avversaria prima di essere condannato da un episodio finale che, in casa biancorossa, ha lasciato particolari strascichi rispetto alle decisioni arbitrali prese al riguardo finendo, inevitabilmente, per rendere gli ultimissimi scampoli dell'incontro appannaggio quasi in toto di un imperante nervosismo. Procediamo però con ordine: al fischio iniziale, come detto, è il Club ad approcciarsi alla sfida in maniera migliore tentando immediatamente di prendere in mano le redini del gioco e di far sentire il proprio fiato sul collo degli audacini, anche allo scopo di cercare riscatto dopo il cocente 0-1 da loro patito in "zona Cesarini" nel precedente stagionale valevole per il terzo e decisivo match del triangolare di coppa. Tuttavia, tra l'8' ed il 10', sia Rugi su punizione che Rauso a fronte di un servizio arretrato di Ceccantini peccano di precisione non riuscendo a mettere a fuoco lo specchio della porta. Ben più pericoloso, invece, è al 26' Tamas che -nuovamente in occasione di un calcio piazzato battuto dal numero 4 biancorosso- sbuca inaspettatamente sul palo più lontano concludendo però incredibilmente al lato da una zona più che invitante. Se la retroguardia casalinga è molto attenta e compatta, concedendo infatti al Legnaia la possibilità di farsi viva dalle parti di Matteo Marinai unicamente con soluzioni dalla distanza che, in concreto, vengono sia pur senza successo tentate da un altro importante ex di questa partita come Andrea Sarri, i colleghi in maglia gialloblù, per quanto non si rendano affatto protagonisti di svarioni, annaspano maggiormente a fronte della pressione del tridente offensivo locale formato da Cisse e Ceccantini a supporto di Rauso. Proprio Cisse, alla mezz'ora, spizza all'indietro in area una touche di Tamas trovando libero sotto porta il proprio centravanti che però, non coordinandosi a dovere, agisce fortuitamente nelle vesti di difensore allontanando di fatto il pallone. Il suddetto leit-motiv non accenna a mutare neppure nelle battute finali di frazione, ove stavolta a salire in cattedra è invece Luconi che, dopo essersi plasticamente distinto su un velenoso tiro-cross di Ceccantini al 43', qualche attimo più tardi si oppone con il corpo in uscita su Zuffanelli, giunto sul secondo palo calciando a botta sicura ancora in occasione di un traversone del numero 3 locale. Al rientro in campo non si segnalano accorgimenti tecnico-tattici da parte di Mister Mangano, eccezion fatta per quello che era già stato costretto ad operare dopo appena centottanta secondi dall'avvio del match per rilevare uno Strupeni infortunatosi all'adduttore nel tentativo di anticipare in scivolata il proprio avversario, inserendo al relativo posto Mazzoli; "Pippo" Borghini, invece, lascia Tamas negli spogliatoi per fare spazio a Pinzuti. Stavolta è però il Legnaia a premere maggiormente sull'acceleratore, desideroso di rifarsi dopo un primo tempo offensivamente abbastanza opaco, coi frutti della ritrovata intensità che vengono raccolti al 55', minuto in cui, sugli sviluppi di un corner conquistato da Leao in virtù di una deviazione difensiva sul proprio tentativo di controbalzo, lo stesso numero 4 gialloblù lascia partire un cross dalla corsia destra che, rimasto vagante dopo un colpo di testa di Matteo Pascoli, schizza dalle parti di Marzi il quale, spalle alla porta, pesca un autentico jolly coordinandosi splendidamente in rovesciata e mandando il pallone là dove Matteo Marinai non può assolutamente arrivare per un vantaggio a dir poco da cineteca. Passato avanti, però, l'undici di Via Dosio preferisce, anziché caricare a testa bassa nell'insistente ricerca di un raddoppio che potrebbe infondergli maggior tranquillità, dedicarsi soprattutto alla copertura difensiva per respingere l'onda d'urto biancorossa: quest'ultima, dal canto proprio, torna ad aumentare invece i giri del motore ed al 68', dopo un precedente tiro di Ceccantini finito di poco alto dai sedici metri, Cisse si scontra duramente con il neo-entrato Ermini in area gialloblù inducendo il signor Nannucci alla concessione della massima punizione in favore della compagine ospitante. Dal dischetto Bercigli dimostra una notevole quantità di "ice in his veins" e ristabilisce le sorti dell'incontro togliendo la ragnatela dal sette alla destra di Luconi che, nonostante indovini la direzione della sfera, nulla davvero può se non raccoglierla alle proprie spalle. Contrariamente alle aspettative, tuttavia, a questo punto il Club fa più fatica ad incunearsi più intensamente tra le maglie della linea difensiva audacina complice la concentrazione di quest'ultima ed è anzi il Legnaia che torna a farsi vivo dalle parti dell'area difesa da Matteo Marinai, bravissimo a distendersi in corner al 70' per neutralizzare una rasoiata di Longosci dal coefficiente di difficoltà implementato in virtù di una precedente deviazione. Si arriva così all'87', quando si registra il decisivo e discusso episodio della contesa: Mazzoli, appostato sull'out mancino, pennella al centro un traversone che viene raccolto da Ermini che, trovatosi solo innanzi al portiere, riporta in vantaggio i propri colori dopo essersi aggiustato la sfera siglando così, cosa ben più che strana a dirsi per un difensore, il proprio secondo centro consecutivo dopo quello che sette giorni prima aveva aperto le danze al "Bacci" contro il Castellina e, di fatto, riscattandosi ampiamente dopo la leggerezza costata il rigore del pari ai suoi. Tuttavia, nella circostanza in questione il collettivo del CS recrimina fortemente per un mancato ravvisamento arbitrale di una presunta spinta di Keqi ai danni di Matteo Pascoli un attimo prima del goal ma a nulla valgono le vibranti proteste locali poiché il direttore di gara, inflessibile, convalida quest'ultimo consentendo al punteggio di fissarsi effettivamente sul definitivo 1-2. Messo momentaneamente da parte il nervosismo, che ha rischiato di far capitolare ancora, al 90', gli uomini di Borghini sulla punizione scagliata direttamente in porta da Sarri nei pressi del vertice sinistro dell'area e sventata in maniera provvidenziale da Matteo Marinai, il CS tenta di riorganizzarsi per un ultimissimo e disperato assalto a caccia del pari ma al 93' Lombini, completamente solo sul servizio di un Matteo Pascoli salito per rinforzare il proprio fronte offensivo, prende erroneamente la mira di testa spedendo sul fondo la propria incornata ed impedendo, di fatto, tanto all'esito finale di mutare ulteriormente quanto al proprio undici di evitare un ko tutt'altro che meritato per lo spirito combattivo mostrato per larghissimi sprazzi della contesa.
Grazie ai sigilli di due difensori, al termine di un match tutto sommato equilibrato per i valori visti in campo l'undici di Mister Mangano ottiene, fra campionato e Coppa Toscana, la propria decima vittoria in altrettanti incontri disputati, non soltanto entrando di diritto nella storia dell'Audace Legnaia data l'assolutamente inedita striscia di successi ma anche, complice la sconfitta del San Giusto Le Bagnese ad opera della Grevigiana, consolidando consequenzialmente la propria vetta in solitaria con un divario, rispetto ai medesimi giallorossi, attualmente salito a cinque lunghezze. Non è stato affatto facile, tuttavia, per i gialloblù piegare a domicilio l'ostico Club Sportivo del grande ex "Pippo" Borghini che infatti, soprattutto nella prima metà di gara, ha saputo mettere in apprensione a dovere la retroguardia avversaria prima di essere condannato da un episodio finale che, in casa biancorossa, ha lasciato particolari strascichi rispetto alle decisioni arbitrali prese al riguardo finendo, inevitabilmente, per rendere gli ultimissimi scampoli dell'incontro appannaggio quasi in toto di un imperante nervosismo. Procediamo però con ordine: al fischio iniziale, come detto, è il Club ad approcciarsi alla sfida in maniera migliore tentando immediatamente di prendere in mano le redini del gioco e di far sentire il proprio fiato sul collo degli audacini, anche allo scopo di cercare riscatto dopo il cocente 0-1 da loro patito in "zona Cesarini" nel precedente stagionale valevole per il terzo e decisivo match del triangolare di coppa. Tuttavia, tra l'8' ed il 10', sia Rugi su punizione che Rauso a fronte di un servizio arretrato di Ceccantini peccano di precisione non riuscendo a mettere a fuoco lo specchio della porta. Ben più pericoloso, invece, è al 26' Tamas che -nuovamente in occasione di un calcio piazzato battuto dal numero 4 biancorosso- sbuca inaspettatamente sul palo più lontano concludendo però incredibilmente al lato da una zona più che invitante. Se la retroguardia casalinga è molto attenta e compatta, concedendo infatti al Legnaia la possibilità di farsi viva dalle parti di Matteo Marinai unicamente con soluzioni dalla distanza che, in concreto, vengono sia pur senza successo tentate da un altro importante ex di questa partita come Andrea Sarri, i colleghi in maglia gialloblù, per quanto non si rendano affatto protagonisti di svarioni, annaspano maggiormente a fronte della pressione del tridente offensivo locale formato da Cisse e Ceccantini a supporto di Rauso. Proprio Cisse, alla mezz'ora, spizza all'indietro in area una touche di Tamas trovando libero sotto porta il proprio centravanti che però, non coordinandosi a dovere, agisce fortuitamente nelle vesti di difensore allontanando di fatto il pallone. Il suddetto leit-motiv non accenna a mutare neppure nelle battute finali di frazione, ove stavolta a salire in cattedra è invece Luconi che, dopo essersi plasticamente distinto su un velenoso tiro-cross di Ceccantini al 43', qualche attimo più tardi si oppone con il corpo in uscita su Zuffanelli, giunto sul secondo palo calciando a botta sicura ancora in occasione di un traversone del numero 3 locale. Al rientro in campo non si segnalano accorgimenti tecnico-tattici da parte di Mister Mangano, eccezion fatta per quello che era già stato costretto ad operare dopo appena centottanta secondi dall'avvio del match per rilevare uno Strupeni infortunatosi all'adduttore nel tentativo di anticipare in scivolata il proprio avversario, inserendo al relativo posto Mazzoli; "Pippo" Borghini, invece, lascia Tamas negli spogliatoi per fare spazio a Pinzuti. Stavolta è però il Legnaia a premere maggiormente sull'acceleratore, desideroso di rifarsi dopo un primo tempo offensivamente abbastanza opaco, coi frutti della ritrovata intensità che vengono raccolti al 55', minuto in cui, sugli sviluppi di un corner conquistato da Leao in virtù di una deviazione difensiva sul proprio tentativo di controbalzo, lo stesso numero 4 gialloblù lascia partire un cross dalla corsia destra che, rimasto vagante dopo un colpo di testa di Matteo Pascoli, schizza dalle parti di Marzi il quale, spalle alla porta, pesca un autentico jolly coordinandosi splendidamente in rovesciata e mandando il pallone là dove Matteo Marinai non può assolutamente arrivare per un vantaggio a dir poco da cineteca. Passato avanti, però, l'undici di Via Dosio preferisce, anziché caricare a testa bassa nell'insistente ricerca di un raddoppio che potrebbe infondergli maggior tranquillità, dedicarsi soprattutto alla copertura difensiva per respingere l'onda d'urto biancorossa: quest'ultima, dal canto proprio, torna ad aumentare invece i giri del motore ed al 68', dopo un precedente tiro di Ceccantini finito di poco alto dai sedici metri, Cisse si scontra duramente con il neo-entrato Ermini in area gialloblù inducendo il signor Nannucci alla concessione della massima punizione in favore della compagine ospitante. Dal dischetto Bercigli dimostra una notevole quantità di "ice in his veins" e ristabilisce le sorti dell'incontro togliendo la ragnatela dal sette alla destra di Luconi che, nonostante indovini la direzione della sfera, nulla davvero può se non raccoglierla alle proprie spalle. Contrariamente alle aspettative, tuttavia, a questo punto il Club fa più fatica ad incunearsi più intensamente tra le maglie della linea difensiva audacina complice la concentrazione di quest'ultima ed è anzi il Legnaia che torna a farsi vivo dalle parti dell'area difesa da Matteo Marinai, bravissimo a distendersi in corner al 70' per neutralizzare una rasoiata di Longosci dal coefficiente di difficoltà implementato in virtù di una precedente deviazione. Si arriva così all'87', quando si registra il decisivo e discusso episodio della contesa: Mazzoli, appostato sull'out mancino, pennella al centro un traversone che viene raccolto da Ermini che, trovatosi solo innanzi al portiere, riporta in vantaggio i propri colori dopo essersi aggiustato la sfera siglando così, cosa ben più che strana a dirsi per un difensore, il proprio secondo centro consecutivo dopo quello che sette giorni prima aveva aperto le danze al "Bacci" contro il Castellina e, di fatto, riscattandosi ampiamente dopo la leggerezza costata il rigore del pari ai suoi. Tuttavia, nella circostanza in questione il collettivo del CS recrimina fortemente per un mancato ravvisamento arbitrale di una presunta spinta di Keqi ai danni di Matteo Pascoli un attimo prima del goal ma a nulla valgono le vibranti proteste locali poiché il direttore di gara, inflessibile, convalida quest'ultimo consentendo al punteggio di fissarsi effettivamente sul definitivo 1-2. Messo momentaneamente da parte il nervosismo, che ha rischiato di far capitolare ancora, al 90', gli uomini di Borghini sulla punizione scagliata direttamente in porta da Sarri nei pressi del vertice sinistro dell'area e sventata in maniera provvidenziale da Matteo Marinai, il CS tenta di riorganizzarsi per un ultimissimo e disperato assalto a caccia del pari ma al 93' Lombini, completamente solo sul servizio di un Matteo Pascoli salito per rinforzare il proprio fronte offensivo, prende erroneamente la mira di testa spedendo sul fondo la propria incornata ed impedendo, di fatto, tanto all'esito finale di mutare ulteriormente quanto al proprio undici di evitare un ko tutt'altro che meritato per lo spirito combattivo mostrato per larghissimi sprazzi della contesa.