• PromozioneC
  • 14/04/2024 15.30.00
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  • AFFRICO
    18' Papini rig.
  • 1 - 1 14/04/2024 15.30.00
  • ANTELLA 99
    34' Castiglione

Commento


AFFRICO: Virgili, Vaccari, Benvenuti, Longo, Gori, Amoddio (77' Liberati), Rocchini, Nuti (73' Castellani), Centrone (62' Vecchi), Papini, Tamburini G.. A disp.: Soccodato, Loffredo, Dolfi, Valoriani, Stella, Mecocci . All.: Tognozzi Luca
ANTELLA 99: De Carlo, Manetti Sac., Grattarola, Lanotte (81' Rossi), Mignani, Biondi, Sormani (62' Cipriani), Liguori (62' Merciai), Santucci (68' Manetti Sam.), Castiglione, Aprea (90' Pacini Al.). A disp.: Ugolini, Kortz, Picchi, Maresca. All.: Morandi Claudio
ARBITRO: Francesco Raciti di Siena
RETI: 18' rig.Papini, 34' Castiglione
NOTE: Espulso Grattarola al 95' per doppia ammonizione. Ammonito Biondi.AFFRICO: Virgili, Vaccari, Longo, Benvenuti, Amoddio (71' Liberati), Rocchini, Gori, Nuti (73' Castellani), Tamburini, Centrone (63' Vecchi), Papini. All.: Luca Tognozzi. A disp.: Soccodato, Loffredo, Dolfi, Valoriani, Stella, Mecocci.
ANTELLA: De Carlo, Sasha Manetti, Grattarola, Mignani, Biondi, Lanotte (81' Rossi), Sormani (63' Merciai), Castiglione, Liguori (63' Cipriani), Santucci (68' Samuele Manetti), Aprea (90' Rossi). All.: Claudio Morandi. A disp.: Ugolini, Kortz, Picchi, Maresca.
ARBITRO: Francesco Raciti di Siena, coad. da Giovanni Gallà di Pistoia e Michele Napolano di Empoli.
RETI: 17' rig. Papini, 33' Castiglione.



La fotografia emblematica della giornata è l'immagine finale dei giocatori di casa che si avviano mestamente negli spogliatoi senza neanche voltarsi a salutare i propri numerosissimi sostenitori. Un'istantanea che rappresenta un notevole contrasto rispetto alle precedenti tre ore di vita del Lapenta di Campo di Marte, sulle cui gradinate era andata in scena una festa di sport di quelle che raramente si vedono in contesti di calcio dilettantistico, specialmente urbano: il passaparola degli ultimi giorni aveva infatti richiamato allo stadio fin dal primissimo pomeriggio, nonostante il gran caldo, tantissimi ragazzi del settore giovanile, parenti, conoscenti e semplice gente del quartiere che, in compagnia della tradizionalmente nutrita tifoseria antellese esiliata per lo più lungo le reti a bordo campo, andavano a formare una splendida cornice di pubblico composta da centinaia di appassionati. Il clima festoso generato dal folklore, dai botti e dai fumogeni, dai cori cantati a squarciagola per tutta la partita, dalle sciarpe e dalle bandiere qua e là anche prese in prestito dal calcio storico e dalla vicina curva Fiesole, sembrava preludere ineluttabilmente alla consacrazione dell'Affrico quale dominatrice aritmetica del girone C di Promozione con ben quattro giornate d'anticipo: bastava vincere la partita. Ma non si erano fatti i conti con l'avversario forse più ostico da affrontare in questo momento: l'Antella di mister Morandi, fresca vincitrice della Coppa Toscana e assai desiderosa di vendicare quel clamoroso pareggio che esattamente un anno fa, su questo stesso campo, le impedì all'ultima giornata di vincere il campionato e di risalire in Eccellenza. Certo, sarà assai difficile impedire all'Affrico di ottenere nelle prossime tre partite quei soli due punti che mancano per conquistare l'agognato salto di categoria: ma con il suo atteggiamento accorto, la sua quadratura tattica e l'ottimo stato di forma di alcuni suoi uomini dei reparti arretrato e mediano, l'Antella è riuscita almeno a lasciare strozzato in gola il ruggito di gioia dei Leoni di Campo di Marte, inchiodandoli sulla parità non solo nel punteggio, ma anche a livello tecnico e tattico. Raramente infatti l'Affrico ha avuto modo di rendersi seriamente pericoloso, tanto che le occasioni da rete, in tutta la partita, risulteranno alla fine davvero poche. La prima di queste è, per l'appunto, quella che porta al vantaggio dei padroni di casa: al 16' Gori imbecca sulla destra l'ottimo Rocchini che, entrato in area, viene affrontato energicamente dal terzino Grattarola che lo atterra toccando la palla ma anche un bel po' di gamba. Tra le forti proteste degli ospiti l'arbitro assegna il calcio di rigore, una decisione generosa ma certo non scandalosa: il bomber Papini va sul dischetto e, dopo una lunga preparazione ricca di rituali provocatori e scaramantici, si concede il lusso di battere il portiere De Carlo con un elegante cucchiaio. Un gesto tecnico di classe, che viene però surclassato al 33' da un'altra prodezza balistica, stavolta di colore opposto: Castiglione, su corner da destra, sorprende davvero tutti scavalcando con un'imprevedibile traiettoria all'incrocio dei pali la totalità dei giocatori in area, che restano immobili a guardare. Anche il pubblico sugli spalti, troppo rassicurato dal precoce vantaggio, ammutolisce per l'inatteso pareggio: ma si riprende presto, e con lui la squadra di casa, che nel finale di frazione fa vedere le migliori cose della gara. Merita infatti di essere citata, al 40', la bella azione di Rocchini sulla destra che, dopo aver scambiato con Gori e Papini, si porta sul fondo e scodella al limite dell'area piccola dove prima Centrone e poi Amoddio calciano a botta sicura, trovando la disperata ma efficace opposizione di De Carlo e dei due centrali di difesa. Sono sprazzi di un grande Affrico che abbiamo imparato ad ammirare nel corso dell'anno, ma che non si rivedranno nella ripresa, poiché le due squadre sembrano affaticarsi presto e gli ospiti non perderanno più la concentrazione fino allo scadere. Solo al 59' si registra un sussulto su cross da sinistra di Benvenuti, con De Carlo che non trattiene la sfera e Papini che vi si avventa al volo, mandando alto da posizione defilata ma a porta vuota, e disperandosi di conseguenza. Le numerose sostituzioni non cambiano gli equilibri; esce anche Santucci, l'eroe di mercoledì scorso, oggi alquanto sottotono. L'Affrico non riesce a trovare spazi per l'affondo decisivo, e con il passare dei minuti tutti, in campo e sugli spalti, sembrano rassegnarsi controvoglia a questo sterile pareggio. Ma proprio al 95', nonché ultimo, minuto di gioco arriva il coup de theatre che sembra scritto apposta per i sostenitori biancoblù: sulla trequarti il veterano Castellani recupera un pallone prezioso e verticalizza subito per Papini, il quale ha ancora le forze per aggirare e superare Grattarola; quest'ultimo invece non ne ha proprio più, e atterra l'attaccante provocando il secondo rigore di giornata, stavolta indiscutibile. E' il momento più importante della stagione: sul dischetto si presenta ancora Papini, ma al 95' di gioco il bomber sembra un'altra persona rispetto a ottanta minuti prima. Stanco, frettoloso e visibilmente teso, il centravanti biancoblù getta clamorosamente alle ortiche il penalty che vale il campionato, forzando l'angolo di tiro alla sua sinistra e mandando il pallone fuori. I sostenitori di casa, accalcatisi in massa alle reti per assaporare l'imminente trionfo, rimangono di sasso; senza nemmeno recriminare, scelgono di sfollare lentamente e in silenzio. Il calcio è proprio strano: il campionato è praticamente vinto, eppure in casa Affrico questa sarà ricordata come la domenica più triste dell'anno. Calciatoripiù: Rocchini (Affrico), tra le più belle rivelazioni della stagione e oggi impiegato come esterno a tutto campo, domina sulla destra nel primo tempo e, pur calando visibilmente, si farà valere a fine gara anche sulla fascia sinistra; il coetaneo Lanotte (Antella), mediano di copertura e sostanza, con l'interdizione e l'ottima scelta di tempo nel pressing costringe i registi avversari a rimanere bassi per tutta la gara.