RETI: Baroni, Amatulli, Pelagatti, Aprile
RINASCITA DOCCIA: Rogai, Lastini, Salvini, Ciappi, Barzanti, Manicardi, Hallabou, Bossio, Gonfiantini, Oriti, Antogna. A disp.: Serra, Cocchi, Lisi, Santoro, Pali, Sardiello, Giorgetti, Sacchi. All.: Giovanni Chiari.
FOLGOR CALENZANO: Del Bimbo, Becheri, Palmeri, Baroni, Saraci, Amatulli, Gibilaro, Bracale, Fiorentino, Pelagatti, Cardellicchio. A disp.: Lastrucci, Congiu, Mignacca, Nencini, Bandini, Aprile, Cetani, Hoxha. All.: Davide Barni.
ARBITRO: Salama di Firenze.
RETI: 17' rig. Amatulli, 21' Baroni, 58' Pelagatti, 85' Aprile.
RINASCITA DOCCIA: Rogai, Lastini, Salvini, Ciappi, Barzanti, Manicardi, Hallabou, Bossio, Gonfiantini, Oriti, Antogna. A disp.: Serra, Cocchi, Lisi, Santoro, Pali, Sardiello, Giorgetti, Sacchi. All.: Giovanni Chiari.
FOLGOR CALENZANO: Del Bimbo, Becheri, Palmeri, Baroni, Saraci, Amatulli, Gibilaro, Bracale, Fiorentino, Pelagatti, Cardellicchio. A disp.: Lastrucci, Congiu, Mignacca, Nencini, Bandini, Aprile, Cetani, Hoxha. All.: Davide Barni.
ARBITRO: Salama di Firenze.
RETI: 17' rig. Amatulli, 21' Baroni, 58' Pelagatti, 85' Aprile.
Alla vigilia della dodicesima giornata in vetta alla classifica c'è una Folgor che, zitta zitta, sta cercando di portare a termine un'impresa che la proietterebbe di diritto nell'olimpo del calcio giovanile toscano. Mai nessuno, infatti, è stato fin qui capace di compiere il doppio balzo di categoria vincendo il campionato provinciale prima e quello regionale di secondo livello poi. Stavolta però il DNA vincente che caratterizza i ragazzi guidati dall'ex tecnico della Lastrigiana Davide Barni è atteso ad una prova assai impegnativa, visto e considerato che nel più classico dei derby in salsa rossoblu, di fronte ai calenzanesi si schiera un Doccia in piena salute, reduce da cinque risultati utili consecutivi ed in cerca, complice anche il fattore campo, dell'aggancio in classifica. Su entrambi i fronti le potenzialità non mancano ma sin dai primissimi minuti di gioco appare una Folgor molto ben sistemata in campo da mister Barni che fa dell'occupazione degli spazi, del buon possesso palla e della velocità lungo le corsie esterne, armi insidiosissime e che rendono subito la vita molto dura alla retroguardia di casa. Guidata in mediana dal faro rappresentato da Baroni, gli ospiti alzano il baricentro del gioco costringendo il Doccia nella propria trequarti. È un lavoro in puro stile pugilistico quello svolto dai ragazzi di Barni, con Cardellicchio e il grande ex di turno Gibilaro che costringono gli esterni difensivi sestesi ad un estenuante rammendo in fase di contenimento e con il guizzante centrocampista di riferimento Pelagatti che attravers le maglie dei centrali avversari, portando lo scompiglio dalle parti di Rogai e favorendo altresì il compito del forte e rapido centrattacco Fiorentino. La partenza a cento all'ora degli ospiti coglie impreparata la formazione di Chiari che, dopo appena sette minuti di gioco, incappa in una prima grossa ingenuità che potrebbe risultarle fatale. Un profondo rilancio dalla trequarti innesca sulla sinistra Pelagatti che aggancia la sfera, s'incunea in area e dopo essersi presentato tutto solo dinanzi a Rogai, subisce l'intervento da parte del portiere che nel tentativo di sbarrargli il passo interviene irregolarmente su di lui facendolo rotolare a terra. Salama non ha dubbi e concede alla Folgor un sacrosanto calcio di rigore. Una ghiotta opportunità per l'ex Gibilaro che difatti prende la palla, la posiziona sul dischetto, ma al momento di calciare si fa ipnotizzare da Rogai, il quale disinnesca un tentativo di trasformazione assai lontano dal concetto di perfezione. Il Doccia è salvo solo momentaneamente perché i ragazzi di Barni ripartono a tamburo battente e al 17' sono di nuovo nel cuore dell'area di rigore avversaria, dove questa volta è Baroni a essere ostacolato irregolarmente da un difensore. Salama indica nuovamente il dischetto sul quale si porta capitan Amatulli. Palla da una parte, Rogai dall'altra. Lo svantaggio sembra ben presto sgretolare la resistenza di un Doccia che sin qui non è entrato in partita. Grande merito va al lavoro svolto in chiusura dal solido pacchetto difensivo ospite guidato da un insuperabile Amatulli ed ottimamente puntellato dall'altro centrale Saraci e dai due esterni Becheri e Palmeri. La Folgor conduce le danze a centrocampo e trova il raddoppio al 21' dopo una splendida manovra avvolgente che intrappola l'intera retroguardia di Chiari nella classica ragnatela. L'azione si sviluppa sulla sinistra, dove Gibilaro innesta il turbo, sprinta fin quasi sul fondo e poi va per un tiro-cross insidioso, che non centra lo specchio della porta ma sfila verso il secondo palo e premia il puntuale inserimento di Cardellicchio. Dopo aver recuperato la sfera, il numero undici tocca corto per Bracale che a sua volta prolunga intelligentemente in area un tocco rasoterra che libera Baroni a due passi dalla porta. Conclusione di prima intenzione e palla in rete. L'inerzia di un match il cui destino pare già irrimediabilmente segnato dopo appena quarantacinque minuti di gioco, sembra poter mutare nei minuti iniziali della ripresa in virtù di un Doccia maggiormente propositivo in mediana che, alzando il ritmo del proprio pressing, fa perdere alla Folgor qualche metro di campo. Ma quando gli ospiti decidono di cambiare nuovamente passo, il Doccia soffre e subisce la terza rete al 58' quando il profondo sganciamento sulla sinistra da parte di Fiorentino porta l'attaccante ospite di nuovo davanti a Rogai. Il portiere sestese è bravissimo a ribattere la precisa stoccata proposta dal numero nove calenzanese ma nulla può fare sul successivo tapin di Pelagatti. Mentre il Doccia cerca senza troppo successo la via per arrivare quanto meno al gol della bandiera, la Folgor, sfruttando anche i cambi, torna a sgasare nei minuti finali. La squadra di Barni fa nuovamente la voce grossa e all'85' è Aprile a calare il poker grazie ad una splendida battuta da fuori, col pallone che s'insacca imparabilmente a fil di palo alla sinistra di Rogai. L'ultimo acuto del match porta nuovamente la firma degli avanti calenzanesi con Aprile che, dopo essersi incuneato in area dalla destra, vede la propria conclusione ribattuta dai difensori che si ripetono poi sul successivo tentativo di Fiorentino. La Folgor che abbiamo ammirato sul sintetico del Biagiotti possiede la personalità, il carattere e le potenzialità tecniche per andare lontano. Un brusco risveglio, invece, per il Doccia che dopo aver ben figurato nelle ultime apparizioni, ha staccato la spina proprio nel momento in cui ci sarebbe stata la possibilità di provare a compiere un primo determinante salto di qualità. Non tutto, però, è perduto. Calciatoripiù : da una prestazione insufficiente da parte del Doccia, si salvano Gonfiantini e Barzanti . Nella Folgor invece si segnalano le splendide prestazioni di Amatulli al centro della difesa, di Gibilaro e Cardellicchio lungo le corsie esterne, di Pelagatti in fase d'impostazione e conclusione, di un monumentale Baroni , autentica luce della mediana rossoblu e dei subentrati Aprile e Nencini , bravi a ridare velocità e profondità.
Alla vigilia della dodicesima giornata in vetta alla classifica c'è una Folgor che, zitta zitta, sta cercando di portare a termine un'impresa che la proietterebbe di diritto nell'olimpo del calcio giovanile toscano. Mai nessuno, infatti, è stato fin qui capace di compiere il doppio balzo di categoria vincendo il campionato provinciale prima e quello regionale di secondo livello poi. Stavolta però il DNA vincente che caratterizza i ragazzi guidati dall'ex tecnico della Lastrigiana Davide Barni è atteso ad una prova assai impegnativa, visto e considerato che nel più classico dei derby in salsa rossoblu, di fronte ai calenzanesi si schiera un Doccia in piena salute, reduce da cinque risultati utili consecutivi ed in cerca, complice anche il fattore campo, dell'aggancio in classifica. Su entrambi i fronti le potenzialità non mancano ma sin dai primissimi minuti di gioco appare una Folgor molto ben sistemata in campo da mister Barni che fa dell'occupazione degli spazi, del buon possesso palla e della velocità lungo le corsie esterne, armi insidiosissime e che rendono subito la vita molto dura alla retroguardia di casa. Guidata in mediana dal faro rappresentato da Baroni, gli ospiti alzano il baricentro del gioco costringendo il Doccia nella propria trequarti. È un lavoro in puro stile pugilistico quello svolto dai ragazzi di Barni, con Cardellicchio e il grande ex di turno Gibilaro che costringono gli esterni difensivi sestesi ad un estenuante rammendo in fase di contenimento e con il guizzante centrocampista di riferimento Pelagatti che attravers le maglie dei centrali avversari, portando lo scompiglio dalle parti di Rogai e favorendo altresì il compito del forte e rapido centrattacco Fiorentino. La partenza a cento all'ora degli ospiti coglie impreparata la formazione di Chiari che, dopo appena sette minuti di gioco, incappa in una prima grossa ingenuità che potrebbe risultarle fatale. Un profondo rilancio dalla trequarti innesca sulla sinistra Pelagatti che aggancia la sfera, s'incunea in area e dopo essersi presentato tutto solo dinanzi a Rogai, subisce l'intervento da parte del portiere che nel tentativo di sbarrargli il passo interviene irregolarmente su di lui facendolo rotolare a terra. Salama non ha dubbi e concede alla Folgor un sacrosanto calcio di rigore. Una ghiotta opportunità per l'ex Gibilaro che difatti prende la palla, la posiziona sul dischetto, ma al momento di calciare si fa ipnotizzare da Rogai, il quale disinnesca un tentativo di trasformazione assai lontano dal concetto di perfezione. Il Doccia è salvo solo momentaneamente perché i ragazzi di Barni ripartono a tamburo battente e al 17' sono di nuovo nel cuore dell'area di rigore avversaria, dove questa volta è Baroni a essere ostacolato irregolarmente da un difensore. Salama indica nuovamente il dischetto sul quale si porta capitan Amatulli. Palla da una parte, Rogai dall'altra. Lo svantaggio sembra ben presto sgretolare la resistenza di un Doccia che sin qui non è entrato in partita. Grande merito va al lavoro svolto in chiusura dal solido pacchetto difensivo ospite guidato da un insuperabile Amatulli ed ottimamente puntellato dall'altro centrale Saraci e dai due esterni Becheri e Palmeri. La Folgor conduce le danze a centrocampo e trova il raddoppio al 21' dopo una splendida manovra avvolgente che intrappola l'intera retroguardia di Chiari nella classica ragnatela. L'azione si sviluppa sulla sinistra, dove Gibilaro innesta il turbo, sprinta fin quasi sul fondo e poi va per un tiro-cross insidioso, che non centra lo specchio della porta ma sfila verso il secondo palo e premia il puntuale inserimento di Cardellicchio. Dopo aver recuperato la sfera, il numero undici tocca corto per Bracale che a sua volta prolunga intelligentemente in area un tocco rasoterra che libera Baroni a due passi dalla porta. Conclusione di prima intenzione e palla in rete. L'inerzia di un match il cui destino pare già irrimediabilmente segnato dopo appena quarantacinque minuti di gioco, sembra poter mutare nei minuti iniziali della ripresa in virtù di un Doccia maggiormente propositivo in mediana che, alzando il ritmo del proprio pressing, fa perdere alla Folgor qualche metro di campo. Ma quando gli ospiti decidono di cambiare nuovamente passo, il Doccia soffre e subisce la terza rete al 58' quando il profondo sganciamento sulla sinistra da parte di Fiorentino porta l'attaccante ospite di nuovo davanti a Rogai. Il portiere sestese è bravissimo a ribattere la precisa stoccata proposta dal numero nove calenzanese ma nulla può fare sul successivo tapin di Pelagatti. Mentre il Doccia cerca senza troppo successo la via per arrivare quanto meno al gol della bandiera, la Folgor, sfruttando anche i cambi, torna a sgasare nei minuti finali. La squadra di Barni fa nuovamente la voce grossa e all'85' è Aprile a calare il poker grazie ad una splendida battuta da fuori, col pallone che s'insacca imparabilmente a fil di palo alla sinistra di Rogai. L'ultimo acuto del match porta nuovamente la firma degli avanti calenzanesi con Aprile che, dopo essersi incuneato in area dalla destra, vede la propria conclusione ribattuta dai difensori che si ripetono poi sul successivo tentativo di Fiorentino. La Folgor che abbiamo ammirato sul sintetico del Biagiotti possiede la personalità, il carattere e le potenzialità tecniche per andare lontano. Un brusco risveglio, invece, per il Doccia che dopo aver ben figurato nelle ultime apparizioni, ha staccato la spina proprio nel momento in cui ci sarebbe stata la possibilità di provare a compiere un primo determinante salto di qualità. Non tutto, però, è perduto. Calciatoripiù : da una prestazione insufficiente da parte del Doccia, si salvano Gonfiantini e Barzanti . Nella Folgor invece si segnalano le splendide prestazioni di Amatulli al centro della difesa, di Gibilaro e Cardellicchio lungo le corsie esterne, di Pelagatti in fase d'impostazione e conclusione, di un monumentale Baroni , autentica luce della mediana rossoblu e dei subentrati Aprile e Nencini , bravi a ridare velocità e profondità.