RETI: Asta, Asta, Nencini
SPORTING ARNO: Bambini, Rocchini, Lucatuorto, Ndreu, Martini, Sisti, Obino, Ceccherini, Crini, Fossi, Rotondi. A disp.: Baroni, Crescenzo, Diop, Galli, Lombardi, Marvataj, Mauriello, Pogggiolini, Gueye. All.: Dario Giulivo.
S.BANTI BARBERINO: Vignoli, Mengoni, Derevisa, Carpini, Lavacchini, Sophie, Rossi, Martinaj, Nencini, Asta, Madeo. A disp.: Gaeta, Baldini, Hasanaj, Mongatti, Buset, Gjini, Dumbrava, Mocali. All.: Roberto Pugliese.
ARBITRO: Fernanda Ada Marino di Firenze
RETI: 36', 41' Asta, 62' Nencini.
Al termine di settanta minuti combattuti e tutto sommato equilibrati, lo Spartaco Banti Barberino porta via tre punti dal campo dello Sporting Arno approfittando al meglio delle occasioni avute e della non brillantissima giornata dell'arbitro Fernanda Ada Marino, che ha pesantemente condizionato l'andamento della gara a causa di una direzione piena zeppa d'insufficienze da matita rossa: due nettissimi calci di rigore non concessi allo Sporting Arno, altrettante reti realizzate dal Banti in sospetto fuorigioco e una preoccupante mancanza d'autorevolezza e personalità ci fanno ritenere che la sua designazione non sia stata all'altezza di un match che metteva in palio un bottino di punti così pesante e importante. Le due squadre affrontano l'impegno portando in dote altrettante filosofie di gioco diametralmente opposte, e danno vita a una prima frazione povera di occasioni, chiusa a reti inviolate. Uno Spartaco Banti decisamente più propositivo in fase d'impostazione e conclusiva riesce a tenere piuttosto alto il baricentro del gioco in virtù della buona vena ispiratrice che anima il guizzante Asta e dei proficui inserimenti a supporto operati da Rossi e Nencini. Ben puntellata da Martini e Ndreu, la retroguardia rosanero regge però molto bene il confronto dando di tanto in tanto la possibilità all'ex lastrigiano Lapo Sisti e al forte centrocampista Ceccherini, scuola Cattolica, di sganciarsi in avanti e dare così la possibilità a Fossi, Rotondi e Crini di dar fastidio alla retroguardia mugellana; Mengoni e Lavacchini interpretano però con efficacia la fase d'interdizione, e Carpini ha così la possibilità di sganciarsi a supporto della manovra di centrocampo. Per comprendere in quale misura la non felicissima giornata di Fernanda Ada Marino influirà sull'equilibrio del match basta attendere solo quattro minuti di gioco. Sugli sviluppi di una proiezione offensiva, Fossi recupera il pallone commettendo fallo su un difensore avversario: l'arbitro lascia correre permettendogli così d'incunearsi in area. È a questo punto che uno scomposto intervento in chiusura da parte di Mengoni manda per le terre il fantasista badiano: il penalty appare nettissimo, ma anche in questo caso Fernanda Ada Marino lascia proseguire il gioco scatenando le ire bipartisan degli spettatori assiepati in tribuna. All'8' Fossi ci prova su calcio piazzato dalla destra trovando però la pronta risposta di Vignoli che, distendendosi in tuffo all'altezza del primo palo, concede allo Sporting solo un calcio d'angolo. Al 18' la prima iniziativa offensiva di Asta fa tremare di paura la difesa di casa: la sua precisa conclusione, che libera dopo essersi liberato in dribbling sul settore di sinistra, essersi fatto luce in area di rigore e aver irrimediabilmente tagliato fuori Bambini, si stampa sul legno della porta rosanero. Fiammate iniziali a parte, il resto della prima frazione scorre via in maniera piuttosto monotona: le difese hanno la meglio sugli attacchi; di conseguenza, la fase d'interdizione esce vincitrice nel duello con quella d'impostazione. L'accelerata decisiva lo Spartaco Banti la imprime nei primi cinque minuti del secondo tempo. Dopo una quarantina di secondi Asta va via sulla sinistra, vince un dribbling sullo stretto, fa amicizia con la linea di fondo e ripropone verso il centro un pallone rasoterra che Nencini, giungendo in anticipo sugli avversari, prova a correggere a rete: dinanzi a Bambini si accende un confuso batti e ribatti; Sophie riesce nuovamente a far pervenire il pallone sui piedi di Asta che stavolta, ben piazzato a due passi dalla porta, non sbaglia mettendo a segno il punto del vantaggio ospite ma facendo anche arrabbiare i sostenitori dello Sporting Arno che reclamano per una presunta posizione di fuorigioco non rilevata dall'arbitro. Al 41' è, invece, splendida la conclusione che vale la doppietta personale e il punto dello 0-2: ottimamente innescato da un preciso invito di Rossi dalla sinistra, Asta prima si accentra al limite dell'area e poi spedisce imparabilmente il pallone sotto la traversa. Il doppio svantaggio costringe adesso lo Sporting Arno a prendersi qualche rischio in più in fase di costruzione; ma al 48' lo penalizza ancora un altro grave errore di valutazione commesso da Fernanda Ada Marino che non sanziona con la concessione del rigore il secondo nettissimo intervento irregolare di giornata commesso dagli ospiti all'interno dei sedici metri. L'ultimo brutto pasticcio si registra in occasione della terza rete mugellana che giunge al 62': il Barberino si porta all'attacco, e l'insistita azione all'interno dell'area rosanero si conclude con un passaggio che smarca Nencini a due passi dalla porta difesa da Bambini, ma anche in più che sospetta posizione di fuorigioco. Anche stavolta per la direttrice di gara, è tutto regolare, e così il centrattacco barberinese ha tutto il tempo di prendere la mira e scaricare imparabilmente a rete il pallone che chiude la partita. I tre gol e i tre punti permettono allo Spartaco Banti di respirare tre belle boccate d'ossigeno che servono a tenerlo lontano dalla zona calda. Lo Sporting Arno invece esce dal campo battuto ma non certo ridimensionato nelle ambizioni di salvezza: fra l'agognato traguardo c'è la miseria di soli quattro punti; un'inezia se si considera che solo fino a pochi mesi fa di punti i badiani erano riusciti a racimolarne solo un paio. Calciatoripiù : nello Sporting Arno si sono ben disimpegnati Ndreu, Ceccherini e Fossi . Nello Spartaco Banti, a corollario dell'ottima prestazione di Asta , si registrano anche le prove più che positive di Nencini, Rossi e Carpini .