RETI: Lazzerini M., Rotondi, Rotondi
FOLGOR CALENZANO: Braccini, Santucci, Magurno, Garota, Pieralli, C.Lazzerini, Mazzanti, Cecchi, Sabatino, M.Lazzerini, Pelagatti. A disp.: Lastrucci, Frosali, Pacifico, Muca, Landi, Benelli, Andreuccetti, Martelli, Innocenti. All.: Andrea Pieri.
SPORTING ARNO: Bambini, Crescenzo, Lucatuorto, Ndreu, Rocchini, Sisti, Obino, Ceccherini, Crini, Rotondi, Mauriello. A disp.: Baroni, Diop, Filandro, Galli, Lombardi, Martini, Marvataj, Poggiolini, Talby. All.: Dario Giulivo.
ARBITRO: Stefanini di Prato.
RETI: 13' M.Lazzerini, 15', 46' Rotondi.
La partita che non ti aspetti, o meglio la partita che a Calenzano non si aspettavano. E invece la gara del Silvano Facchini ha visto i calenzanesi cadere nella più classica gara-trappola che si ripropone come un mantra religioso stagione dopo stagione. Stavolta il carnefice è lo Sporting Arno, che ringrazia Rotondi, autore della doppietta decisiva, e torna da Calenzano con tre punti preziosissimi. Occasione persa invece per il Calenzano, che con la Floria che riposava e la Zenith Prato fermata sul pareggio in casa dal Montelupo aveva un'occasione enorme. In caso di vitoria, infatti, si sarebbe parlato di un terzo posto con una partita in meno e di aver messo pressione a quella Settignanese che in effetti non perde un colpo (ma nel calcio non si sa mai...). Ed invece la banda di mister Pieri manca l'occasione, giocando forse la partita più scialba della stagione, imbrigliata da uno Sporting Arno affamato di punti salvezza e autore di una prova maiuscola, ben architettata dallo stratega Giulivo. Lo Sporting la vince con due tiri in porta - rigore compreso - e esalta il mito, se mai ce ne fosse bisogno, del termine squadra corsara in terra straniera . E dire che dopo le prime solite schermaglie iniziali, al 13' il Calenzano si ritrova già in vantaggio quando una rapida transizione sviluppata sulla sinistra libera in area C.Lazzerini che viene steso dal diretto marcatore. Tutto ciò induce il direttore di gara a decretare il rigore, freddamente trasformato dal fratello M.Lazzerini che spiazza Bambini. Sembra tutto nella norma ma solo due minuti dopo una topica della difesa calenzanese crea un corridoio improvviso dove in area si infila il velocissimo Crini. M.Lazzerini, quasi sul fondo, tenta una scivolata in angolo e l'arbitro, nonostante il centrale rossoblu giuri e spergiuri di aver preso solo palla, fischia il penalty poi trasformato da Rotondi con Braccini che riesce solo a sfiorare il rasoterra dell'attaccante nerofucsia. Nei restanti 20' del primo tempo, lo Sporting Arno comincia a preparare il trappolone creando una ragnatela di pressing e densità tale (fondamentale il gioco di Crini che, con i suoi spostamenti, sviluppa sempre superiorità numerica in quasi tutte le zone del campo) che frastorna le geometrie ed il gioco a terra del Calenzano. Ci sono sì alcune occasioni per la banda di Pieri ma la sensazione è che lo Sporting sia venuto in terra calenzanese con le idee fin troppo chiare su come si debba difendere su questo campo. Ci provano Pelagatti (per ben due volte), Magurno e Garota senza fortuna e con errori al tiro dovuti alla foga indotta dal pressing. Il secondo tempo ricalca in gran parte quanto visto nella prima frazione. Non è il solito Calenzano ed il merito è tutto dello Sporting Arno. Al 41' Mazzanti tira alto da buona posizione, mentre al 44' Pelagatti esalta Bambini che vola per deviare in angolo una conclusione diretta sotto la traversa. Il Calenzano la vuole vincere e cala la sua coppia gol Landi-Innocenti che fanno il loro ingresso in scena al 45'. Sembra tutto pronto per l'assalto del Calenzano che invece, dopo 30 secondi (46'), si ritrova sotto. Su un fulmineo contropiede, Rotondi viene lanciato a tu per tu con Braccini che non può nulla sul rasoterra scoccato dal centravanti dello Sporting. I restanti 30' vedono il Calenzano insediarsi stabilmente nella metà campo avversaria e produce una mole di lavoro tanto imponente quanto sterile. Che sia un tiro ribattuto da uno stinco, un rimbalzo, una palla vagante rinviata, un affrettato tiro fuori o una delle decine di mischie davanti a Bambini. Lo Sporting Arno però si difende con ordine e va addirittura vicino al terzo gol sempre con Rotondi, che al 62' spara alto da limite area. Ci si avvicina al rettilineo finale. Il Calenzano le prova tutte e lo Sporting comincia giocare d'esperienza, rallentando il gioco e sfruttando qualsiasi occasione per riprendere fiato e spezzare l'assedio calenzanese. La granitica retroguardia nerofucsia resiste fino al triplice fischio finale, portando a casa un successo sofferto sì ma senza ombra di dubbio meritato. Esce invece sconfitto il Calenzano, che dovrà prendere d'esempio da questa gara per evitare altri passi falsi di questo genere. Calciatoripiù : Sabatino (Folgor Calenzano) lotta nella ragnatela circondato da due a volte tre avversari: una marcatura significa essere considerati il pericolo numero uno. Ottimo anche C.Lazzerini , metronomo del centrocampo calenzanese e sempre lucido anche nei momenti di difficoltà. Si procura il rigore dell'illusorio vantaggio. Nello Sporting Arno Crini non avrà segnato ma è stato l'mvp della contesa: detta i tempi del pressing e, da numero 9, crea la superiorità a centrocampo legando benissimo il gioco tra i reparti. Infine menzione per Rotondi : piedi buoni, doppietta da attaccante famelico ed una velocità impressionante. L'ottima intesa con Crini è la chiave di volta del match vinto dai nerofucsia.