SETTIGNANESE: Barbieri, Arca, Djoni, Sansò, Pratesi, Gueye, Tozzi, Pietrosanti, Lorenzo Cecchi, Ragusa, Giannelli. A disp.: Roschi, Galli, Ciani, Scognamiglio, Straccali, Vassallo, Bianchini. All.: Fabio Zuccaro.
ZENITH PRATO: Zipoli, Alderighi, Castronuovo, Bigagli, Bonci, Kola, Falco, Topi, Bernardini, Paci, Leonardo Calistri. A disp.: Artusi, Bini, Calistri Luca, Cecchi Matteo, D'Anna, Fossi, Iacolare, Mantuano. All.: Alessio Rotondo.
ARBITRO: Salusest di Firenze
SETTIGNANESE: Barbieri, Arca, Djoni, Sansò, Pratesi, Gueye, Tozzi, Pietrosanti, Lorenzo Cecchi, Ragusa, Giannelli. A disp.: Roschi, Galli, Ciani, Scognamiglio, Straccali, Vassallo, Bianchini. All.: Fabio Zuccaro.
ZENITH PRATO: Zipoli, Alderighi, Castronuovo, Bigagli, Bonci, Kola, Falco, Topi, Bernardini, Paci, Leonardo Calistri. A disp.: Artusi, Bini, Calistri Luca, Cecchi Matteo, D'Anna, Fossi, Iacolare, Mantuano. All.: Alessio Rotondo.
ARBITRO: Salusest di Firenze
Anche se un terreno di gioco in pessime condizioni ha in parte impedito alle due squadre di esprimersi al meglio, Settignanese e Zenith hanno onorato questo importantissimo big match dimostrando di avere tutte le carte in regola per puntare alla promozione nel campionato d'élite. Il grande equilibrio e una buona interpretazione tattica della gara hanno fatto sì che le porte rimanessero inviolate: entrambe le compagini mantengono l'imbattibilità stagionale. Non sono però mancati quegli spunti che hanno reso comunque gradevoli i settanta minuti di gioco. In virtù di un centrocampo eclettico nel quale tutti devono saper fare un po' di tutto, la Settignanese di Fabio Zuccaro s'è fatta preferire in fase d'impostazione e di palleggio. Imperniata su due factotum di spessore quali Gueye e Pietrosanti, la mediana rossonera ha intessuto un buon numero di trame che hanno visto protagonisti il regista Ragusa, gli esterni offensivi Tozzi e Giannelli e la talentuosa punta di riferimento Lorenzo Cecchi che, accorciando spesso la squadra e venendo incontro ai centrocampisti, hanno impegnato la retroguardia amaranto grazie al pressing e al continuo movimento senza palla. Ha risposto però da par suo una robusta e combattiva Zenith che proprio della solidità difensiva ha fatto nell'occasione uno dei punti di forza. Guidata con perizia da un insuperabile capitan Castronuovo, praticamente perfetto in fase d'anticipo, la difesa ha ben sussidiato l'estremo difensore Zipoli per poi riproporre l'azione offensiva che Rotondo costruisce basandosi sulla rapidità degli esterni Bernardini e Paci, sull'intraprendenza di Topi e Falco e sui guizzi del centrattacco Leo Calistri. Sul fronte opposto risponde però sempre presente all'appello una difesa settignanese ricca di talento nella quale spicca il terzetto composto da Sansò, Djoni e Pratesi; è una linea difficile da prendere in contropiede e che, chiudendo sapientemente tutti i varchi in fase di rottura, fa dormire sonni piuttosto tranquilli all'estremo Barbieri. Non sono molti gli appunti trascritti sul taccuino, ma quei pochi ci raccontano di come entrambe le squadre abbiano cercato quel gol che avrebbe potuto dare una prima importante svolta alla loro stagione. All'8' la prima grande occasione è targata diavolo. Dopo aver recuperato un buon pallone sulla trequarti, Gueye imbecca sulla destra Giannelli che giunge quasi sul fondo per poi tagliare verso il centro un bel pallone rasoterra: vi si avventa Lorenzo Cecchi che giunge in anticipo e cerca la girata volante, prontamente disinnescata dall'ottimo Zipoli che volando in tuffo sulla propria sinistra impedisce che il pallone s'infili nell'angolo basso. La replica pratese è affidata a una ficcante incursione di Bernardini che scende a destra, arriva al limite dell'area e poi calibra un preciso traversone verso il centro: l'irrompente Leo Calistri gira a rete di testa in corsa indirizzando il pallone d'un soffio a lato alla sinistra di Barbieri (16'). Al 22' si rinnova il dialogo fra Gueye e Giannelli che, lanciato in profondità, si libera bene in piena area spedendo però sopra la traversa da ottima posizione un pallone che doveva e poteva essere trattato con maggior cura. Nella ripresa pur cambiando l'assetto delle due formazioni alcune sostituzioni, non mutano l'inerzia del match che rimane estremamente equilibrato e povero di occasioni. Per assistere a qualcosa d'interessante occorre attendere diciotto minuti. Poi, allo scoccare del 53', l'incursione sulla destra di Pratesi si conclude con un insidioso traversone che Pietrosanti controlla bene nel cuore dei sedici metri amaranto. L'occasione è ghiotta ma il numero otto dei diavoli, calciando in scarsa coordinazione, spedisce altissimo facendo correre solo un grosso brivido lungo la schiena di Zipoli e compagni. Al 56' il tracciante su punizione dalla sinistra ottimamente indirizzato da Falco verso l'area impaurisce la retroguardia di casa: prova ad approfittarne Leo Calistri che indirizzando di precisione a rete un velenoso rasoterra trova la provvidenziale deviazione di un difensore che fa rotolare il pallone d'un soffio a lato del palo sinistro. La debole e prevedibile conclusione a rete facilmente disinnescata in presa da Zipoli sulla proposta dal neoentrato Straccali, che imbeccato dall'onnipresente Gueye era riuscito a trovar spazio al limite dell'area avversaria (71'), rappresenta l'ultimo sussulto di una gara al termine della quale appare meritata l'equa divisione della posta in gioco. Complici le vittorie della Floria sulla Fortis Juventus e del Calenzano sul sintetico di Santa Maria, questo pari bianco (poggiandosi sulla sua grande esperienza, Lorenzo Salusest ha arbitrato in maniera più che sufficiente) accorcia la classifica rendendo più che mai interessante la lotta al vertice. Calciatoripiù : nella Settignanese hanno ben figurato Sansò, Pratesi e Djoni in fase difensiva, Gueye e Pietrosanti in mediana, Ragusa in cabina di regia, Lorenzo Cecchi al centro dell'attacco e Giannelli nel ruolo di esterno offensivo. Nella Zenith si sono ben disimpegnati Castronuovo nel cuore della retroguardia, Falco a centrocampo, Bernardini e Paci nel ruolo di esterni d'attacco, Leo Calistri nel cuore dei sedici metri avversari e il neo entrato Bini che, piazzato da Rotondo sulla corsia di destra, ha spinto con continuità ridando slancio alla manovra offensiva.
Anche se un terreno di gioco in pessime condizioni ha in parte impedito alle due squadre di esprimersi al meglio, Settignanese e Zenith hanno onorato questo importantissimo big match dimostrando di avere tutte le carte in regola per puntare alla promozione nel campionato d'élite. Il grande equilibrio e una buona interpretazione tattica della gara hanno fatto sì che le porte rimanessero inviolate: entrambe le compagini mantengono l'imbattibilità stagionale. Non sono però mancati quegli spunti che hanno reso comunque gradevoli i settanta minuti di gioco. In virtù di un centrocampo eclettico nel quale tutti devono saper fare un po' di tutto, la Settignanese di Fabio Zuccaro s'è fatta preferire in fase d'impostazione e di palleggio. Imperniata su due factotum di spessore quali Gueye e Pietrosanti, la mediana rossonera ha intessuto un buon numero di trame che hanno visto protagonisti il regista Ragusa, gli esterni offensivi Tozzi e Giannelli e la talentuosa punta di riferimento Lorenzo Cecchi che, accorciando spesso la squadra e venendo incontro ai centrocampisti, hanno impegnato la retroguardia amaranto grazie al pressing e al continuo movimento senza palla. Ha risposto però da par suo una robusta e combattiva Zenith che proprio della solidità difensiva ha fatto nell'occasione uno dei punti di forza. Guidata con perizia da un insuperabile capitan Castronuovo, praticamente perfetto in fase d'anticipo, la difesa ha ben sussidiato l'estremo difensore Zipoli per poi riproporre l'azione offensiva che Rotondo costruisce basandosi sulla rapidità degli esterni Bernardini e Paci, sull'intraprendenza di Topi e Falco e sui guizzi del centrattacco Leo Calistri. Sul fronte opposto risponde però sempre presente all'appello una difesa settignanese ricca di talento nella quale spicca il terzetto composto da Sansò, Djoni e Pratesi; è una linea difficile da prendere in contropiede e che, chiudendo sapientemente tutti i varchi in fase di rottura, fa dormire sonni piuttosto tranquilli all'estremo Barbieri. Non sono molti gli appunti trascritti sul taccuino, ma quei pochi ci raccontano di come entrambe le squadre abbiano cercato quel gol che avrebbe potuto dare una prima importante svolta alla loro stagione. All'8' la prima grande occasione è targata diavolo. Dopo aver recuperato un buon pallone sulla trequarti, Gueye imbecca sulla destra Giannelli che giunge quasi sul fondo per poi tagliare verso il centro un bel pallone rasoterra: vi si avventa Lorenzo Cecchi che giunge in anticipo e cerca la girata volante, prontamente disinnescata dall'ottimo Zipoli che volando in tuffo sulla propria sinistra impedisce che il pallone s'infili nell'angolo basso. La replica pratese è affidata a una ficcante incursione di Bernardini che scende a destra, arriva al limite dell'area e poi calibra un preciso traversone verso il centro: l'irrompente Leo Calistri gira a rete di testa in corsa indirizzando il pallone d'un soffio a lato alla sinistra di Barbieri (16'). Al 22' si rinnova il dialogo fra Gueye e Giannelli che, lanciato in profondità, si libera bene in piena area spedendo però sopra la traversa da ottima posizione un pallone che doveva e poteva essere trattato con maggior cura. Nella ripresa pur cambiando l'assetto delle due formazioni alcune sostituzioni, non mutano l'inerzia del match che rimane estremamente equilibrato e povero di occasioni. Per assistere a qualcosa d'interessante occorre attendere diciotto minuti. Poi, allo scoccare del 53', l'incursione sulla destra di Pratesi si conclude con un insidioso traversone che Pietrosanti controlla bene nel cuore dei sedici metri amaranto. L'occasione è ghiotta ma il numero otto dei diavoli, calciando in scarsa coordinazione, spedisce altissimo facendo correre solo un grosso brivido lungo la schiena di Zipoli e compagni. Al 56' il tracciante su punizione dalla sinistra ottimamente indirizzato da Falco verso l'area impaurisce la retroguardia di casa: prova ad approfittarne Leo Calistri che indirizzando di precisione a rete un velenoso rasoterra trova la provvidenziale deviazione di un difensore che fa rotolare il pallone d'un soffio a lato del palo sinistro. La debole e prevedibile conclusione a rete facilmente disinnescata in presa da Zipoli sulla proposta dal neoentrato Straccali, che imbeccato dall'onnipresente Gueye era riuscito a trovar spazio al limite dell'area avversaria (71'), rappresenta l'ultimo sussulto di una gara al termine della quale appare meritata l'equa divisione della posta in gioco. Complici le vittorie della Floria sulla Fortis Juventus e del Calenzano sul sintetico di Santa Maria, questo pari bianco (poggiandosi sulla sua grande esperienza, Lorenzo Salusest ha arbitrato in maniera più che sufficiente) accorcia la classifica rendendo più che mai interessante la lotta al vertice. Calciatoripiù : nella Settignanese hanno ben figurato Sansò, Pratesi e Djoni in fase difensiva, Gueye e Pietrosanti in mediana, Ragusa in cabina di regia, Lorenzo Cecchi al centro dell'attacco e Giannelli nel ruolo di esterno offensivo. Nella Zenith si sono ben disimpegnati Castronuovo nel cuore della retroguardia, Falco a centrocampo, Bernardini e Paci nel ruolo di esterni d'attacco, Leo Calistri nel cuore dei sedici metri avversari e il neo entrato Bini che, piazzato da Rotondo sulla corsia di destra, ha spinto con continuità ridando slancio alla manovra offensiva.