RETI: Castronuovo, Alderighi
SPORTING ARNO: Bambini, Polloni, Talby, Diop, Lucatuorto, Ndreu, Rotondi, Sisti, Crini, Fossi, Magaldi. A disp.: Baroni, Galli, Lombardi, Marchi, Mauriello, Obino, Poggiolini, Rocchini, Vuksani. All.: Stefano Burgalassi.
ZENITH PRATO: Aiazzi, Bonci, Luca Calistri, Castronuovo, Bigagli, Falco, Alderighi, Topi, Leonardo Calistri, Bini, Bernardini. A disp.: Castagnoli, Amantea, Artusi, Cecchi, D'Anna, Fossi, Mantuano, Kola. All.: Alessio Rotondo.
ARBITRO: Venuti di Valdarno
RETI: 46' Castronuovo, 67' Alderighi.
SPORTING ARNO: Bambini, Polloni, Talby, Diop, Lucatuorto, Ndreu, Rotondi, Sisti, Crini, Fossi, Magaldi. A disp.: Baroni, Galli, Lombardi, Marchi, Mauriello, Obino, Poggiolini, Rocchini, Vuksani. All.: Stefano Burgalassi.
ZENITH PRATO: Aiazzi, Bonci, Luca Calistri, Castronuovo, Bigagli, Falco, Alderighi, Topi, Leonardo Calistri, Bini, Bernardini. A disp.: Castagnoli, Amantea, Artusi, Cecchi, D'Anna, Fossi, Mantuano, Kola. All.: Alessio Rotondo.
ARBITRO: Venuti di Valdarno
RETI: 46' Castronuovo, 67' Alderighi.
È come camminare: di certe cose non ci si scorda mai. Chi temeva che dopo un anno d'assenza la Zenith avrebbe fatto fatica a confrontarsi di nuovo con i campionati regionali deve ricredersi dopo una gara appena: dopo un primo tempo positivo ma chiuso sullo 0-0, nella ripresa arrivano le due reti che le consentono di battere lo Sporting Arno e di ricordare a tutti che la (doppia) retrocessione dall'élite è stata dovuta a vicende extracampo, e che le ambizioni di riprendersela in due anni sono sempre più intatte. Frastornato dall'infortunio che costringe Magaldi ad abbandonare il match alla prima azione (dita incrociate, ma si teme uno stop lungo: al suo posto entra Obino), in avvio lo Sporting Arno fatica a imporsi; provano ad approfittarne Bini e Leonardo Calistri che però da dentro l'area arrivano sul pallone troppo leggeri. Bisogna attendere la seconda parte del primo tempo per registrare le prime proiezioni pericolose dello Sporting Arno: in ripartenza affondano sia Crini sia Fossi che, mancino, si ritrova il pallone sul destro e calciando piano spreca un'occasione nitida. Per sbloccare l'incontro c'è dunque bisogno d'un episodio che prende forma quando la ripresa è iniziata da poco: Falco s'incarica di calciare una punizione da trenta metri e manca lo specchio per una dozzina di centimetri; gliela respinge infatti la traversa, il cui rimbalzo però Castronuovo cattura e trasforma nel vantaggio. Ora costretto a rimontare, lo Sporting Arno sposta il baricentro in avanti ma nel momento in cui produce il massimo sforzo (poche però le occasioni reali) s'intreccia in difesa e subisce il raddoppio avversario: lo segna Alderighi che sfrutta il malinteso tra Bambini e il compagno uscito in protezione (il rinvio gli rimbalza addosso) e spinge il pallone nella porta incustodita. È il timbro finale sul successo della Zenith: ancora è presto per chiamarla favorita, ma è improbabile che dal bussolo delle squadre in corsa per l'élite il suo nome non esca. Calciatoripiù : ottimo l'approccio d'Obino che a freddo sostituisce Magaldi; apprezzabile la prova di Crini (Sporting Arno) che da solo lotta contro tutta la difesa avversaria; uno dei leader del reparto è Castronuovo (Zenith Prato), che lo comanda con maturità da fuoriclasse e ingigantisce una prova maiuscola segnando la rete del vantaggio.
È come camminare: di certe cose non ci si scorda mai. Chi temeva che dopo un anno d'assenza la Zenith avrebbe fatto fatica a confrontarsi di nuovo con i campionati regionali deve ricredersi dopo una gara appena: dopo un primo tempo positivo ma chiuso sullo 0-0, nella ripresa arrivano le due reti che le consentono di battere lo Sporting Arno e di ricordare a tutti che la (doppia) retrocessione dall'élite è stata dovuta a vicende extracampo, e che le ambizioni di riprendersela in due anni sono sempre più intatte. Frastornato dall'infortunio che costringe Magaldi ad abbandonare il match alla prima azione (dita incrociate, ma si teme uno stop lungo: al suo posto entra Obino), in avvio lo Sporting Arno fatica a imporsi; provano ad approfittarne Bini e Leonardo Calistri che però da dentro l'area arrivano sul pallone troppo leggeri. Bisogna attendere la seconda parte del primo tempo per registrare le prime proiezioni pericolose dello Sporting Arno: in ripartenza affondano sia Crini sia Fossi che, mancino, si ritrova il pallone sul destro e calciando piano spreca un'occasione nitida. Per sbloccare l'incontro c'è dunque bisogno d'un episodio che prende forma quando la ripresa è iniziata da poco: Falco s'incarica di calciare una punizione da trenta metri e manca lo specchio per una dozzina di centimetri; gliela respinge infatti la traversa, il cui rimbalzo però Castronuovo cattura e trasforma nel vantaggio. Ora costretto a rimontare, lo Sporting Arno sposta il baricentro in avanti ma nel momento in cui produce il massimo sforzo (poche però le occasioni reali) s'intreccia in difesa e subisce il raddoppio avversario: lo segna Alderighi che sfrutta il malinteso tra Bambini e il compagno uscito in protezione (il rinvio gli rimbalza addosso) e spinge il pallone nella porta incustodita. È il timbro finale sul successo della Zenith: ancora è presto per chiamarla favorita, ma è improbabile che dal bussolo delle squadre in corsa per l'élite il suo nome non esca. Calciatoripiù : ottimo l'approccio d'Obino che a freddo sostituisce Magaldi; apprezzabile la prova di Crini (Sporting Arno) che da solo lotta contro tutta la difesa avversaria; uno dei leader del reparto è Castronuovo (Zenith Prato), che lo comanda con maturità da fuoriclasse e ingigantisce una prova maiuscola segnando la rete del vantaggio.