• Serie DE
  • 17/12/2023 14.30.00
  • SPORTING CLUB TRESTINA
  • 1 - 0 17/12/2023 14.30.00
  • U.S. LIVORNO
    30' Contucci

Commento


SPORTING CLUB TRESTINA: Fiorenza, Irione, Dottori, Conti, Contucci, Sensi, Belli, Menghi (89' Soldani), Tascini, Omohonria, Marietti (84' Bucci). A disp.: Migliorati, Lucchetti, Tosti, Giuliani M., Coppini, Di Nolfo, Cardaioli . All.: Ciampelli Davide
U.S. LIVORNO: Albieri, Ronchi, Nardi, Luci, Cesarini, Cori (63' Farinhas Taffner), Sabattini, Bassini, Martino Coriano (63' Brisciani), Mutton (55' Fancelli), Camara Alp. (55' Menga). A disp.: Biagini, Nizzoli, Savshak, Pavlenko, Boroduska. All.: Pascali Niccolo
ARBITRO: Enrico Eremitaggio di Ancona
RETI: 30' Contucci
NOTE: Ammoniti Tascini, Marietti, Nardi, Sabattini, Mutton, Camara Alp..SPORTING TRESTINA: Fiorenza, Irione, Contucci, Sensi, Dottori, Menghi (90' Soldani), Conti, Marietti (84' Bucci), Omohonria, Tascini, Belli. A disp.: Migliorati, Luchetti, Tosti, Giuliani, Coppini, Di Nolfo, Cardaioli. All.: Ciampelli
LIVORNO: Albieri, Camara (55' Fancelli), Ronchi, Bassini, Coriano (63' Brisciani), Luci, Sabattini, Nardi, Cesarini, Mutton (55' Menga), Cori (63' Luis Henrique). A disp.: Biagini, Nizzoli, Savshak, Pavlenko, Boroduska. All.: Favarin
ARBITRO: Eremitaggio di Ancona, coad. da Annoni di Como e Bettani di Treviglio
RETE: 30' Contucci
NOTE: Ammoniti Marietti, Tascini, Mutton, Camara, Sabattini, Nardi. Rec.: 2'+4'.

SPORTING TRESTINA: Fiorenza, Irione, Contucci, Sensi, Dottori, Menghi (90' Soldani), Conti, Marietti (84' Bucci), Omohonria, Tascini, Belli. A disp.: Migliorati, Luchetti, Tosti, Giuliani, Coppini, Di Nolfo, Cardaioli. All.: Ciampelli
LIVORNO: Albieri, Camara (55' Fancelli), Ronchi, Bassini, Coriano (63' Brisciani), Luci, Sabattini, Nardi, Cesarini, Mutton (55' Menga), Cori (63' Luis Henrique). A disp.: Biagini, Nizzoli, Savshak, Pavlenko, Boroduska. All.: Favarin
ARBITRO: Eremitaggio di Ancona, coad. da Annoni di Como e Bettani di Treviglio
RETE: 30' Contucci
NOTE: Ammoniti Marietti, Tascini, Mutton, Camara, Sabattini, Nardi. Rec.: 2'+4'.



Dalle ceneri dell'impresa miracolosa in casa della Sangiovannese, il Livorno deve provare a risorgere nella seconda trasferta consecutiva a Città di Castello contro lo Sporting Trestina. Gli amaranto sono in piena emergenza e arrivano alla sfida contro gli umbri più che decimati. La pioggia di squalifiche ha colpito Bellini e Tanasa - i due espulsi della scorsa giornata - oltre a Giordani e Brenna, gli esclusi per somma di gialli, a cui si aggiunge anche il nuovo arrivato Pietro Carcani, ufficializzato in settimana dalla società che lo ha prelevato dal Ghiviborgo. Con il debutto del nuovo terzino livornese rinviato, lo staff amaranto ha dovuto fare i conti anche con l'infermeria, dove al netto di Frati ancora out, è riuscito almeno in extremis a recuperare Cori e Menga (con quest'ultimo in panchina). Insomma, per i labronici è una situazione tutt'altro che semplice, anzi piuttosto complicata, perché il Trestina è un avversario di tutto rispetto e che sta attraversando un ottimo stato di forma e di risultati. Come testimoniato dalle ultime tre vittorie di fila che hanno proiettato i bianconeri a ridosso dell'alta classifica. Per Favarin, dunque, non ci sono alternative: ci sono solo i tre punti a disposizione per provare ad approfittare anche del pareggio nell'anticipo di sabato tra Pianese e Seravezza. Una vittoria che il Livorno deve conquistare con una formazione praticamente rimaneggiata. In porta torna Albieri, con in difesa spazio a Camara, Ronchi, Bassini e Coriano; in mezzo al campo torna Capitan Luci a guidare il reparto insieme a Sabattini e Nardi, supportati in attacco da Mutton e Cori con Cesarini alle spalle. Dalla parte opposta, Mister Ciampelli sceglie per il Trestina Fiorenza fra i pali; Irione, Contucci, Sensi, Dottori in difesa, a proteggere le spalle della linea mediana composta da Menghi, Conti, Marietti; davanti il tridente offensivo con Omohonria, Belli e il bomber locale Tascini. Pronti via, e già al 3' il Livorno spreca una ottima occasione per stappare il risultato: l'uscita a valanga di Fiorenza oltre l'area di rigore viene contrastata con un rimpallo che favorisce il controllo della sfera a Nardi, ma il suo pallonetto calibrato a porta sguarnita supera la traversa di un niente. Mani nei capelli per il centrocampista livornese e brivido sulla schiena dei bianconeri. Sarà l'unico guizzo importante degli amaranto che, ben presto, si eclissano con una involuzione che una squadra che ha l'obiettivo dichiarato di salire di categoria non può permettersi. I motori dei labronici sono ingolfati e la manovra si avvale solo di continui lanci lunghi alla ricerca di una speranza, di un appiglio, di un miracolo che non avverrà mai. Il Trestina, invece, ci mette grinta, intensità e soprattutto cattiveria agonistica, con un atteggiamento ringhioso che non concede un minimo spazio al portatore di palla. E allora il Livorno si intravede solo a piccole gocce. Prima al 15' è Cori a spizzare di testa la sfera per fare da sponda ad una sforbiciata tentata da Mutton che non trova lo specchio della porta; poi tocca a Mutton - al 22' - alzare sopra la traversa da due passi un assist di Sabattini corretto con la testa sul secondo palo. La risposta del Trestina si manifesta intorno alla mezz'ora, quando chiama in causa Albieri per una traiettoria di Tascini alzata in angolo con la mano di richiamo. Dal seguente corner, il Livorno si chiude a imbuto concedendo tre angoli consecutivi, e alla fine il terzo diventa quello decisivo. La parabola a rientrare verso il centro viene impattata dalla zuccata vincente di Contucci, libero di svettare fra le immobili maglie amaranto e schiacciare il pallone nel sacco. Trestina in vantaggio alla prima vera occasione da gol, e Livorno completamente scarico di ogni energia. Il primo tempo si chiude senza altre emozioni, ma anche nella ripresa dei giochi la musica non cambia. Gli amaranto continuano a non costruire gioco e si fanno vedere timidamente dalle parti di Fiorenza con un colpo di testa di Cesarini debole e alzato a campanile sul quale l'estremo difensore bianconero non ha nessuna difficoltà ad intervenire. Si scivola così fino al 67', quando i labronici provano a svegliare il ritmo soporifero con una sventagliata di Fancelli sul quale Cesarini (in ombra per tutti i novanta minuti) cerca una rovesciata difficilissima. Un gesto tecnico d'istinto che però toglie il pallone dalla disponibilità di Nardi, appostato alle spalle e messo fuori pericolo dal suo stesso compagno. Favarin, allora, prova a togliersi dalla mente tutte le preoccupazioni pescando dalla panchina come può, ma anche le forze gettate in campo non rilanciano il ritmo di una squadra svuotata di ogni idea di gioco. Il Trestina si compatta, chiude e riparte senza creare grossi grattacapi ad Albieri, ma ergendo una difesa di ferro che non subisce nemmeno un graffio dal Livorno. Le uniche due vere emozioni arrivano allo scadere del match: all'83' Sabattini cross verso il cuore dell'area di rigore con Luis Henrique che, in torsione perfetta, colpisce di testa costringendo Fiorenza alla grande parata in distensione con la mano di richiamo. Un colpo di reni che toglie la palla dall'incrocio dei pali. Poi, al 93' sull'ultima preghiera ospite calciata da Fancelli, il rimpallo premia Luci che in piena area conclude testardamente per due volte da pochi metri: prima si vede respingere dal corpo dei difensori il tiro a botta sicura, e successivamente si vede bloccare la sfera da Fiorenza, bravo a recuperare la posizione e coprire lo specchio della porta. Infine, sul gong, un ultimo brivido con il sinistro di Bassini incrociato che sfiora il palo. Il triplice fischio finale determina la caduta in picchiata degli amaranto che adesso si allontanano di sei punti dalla Pianese, gettando nel cestino l'ennesima occasione per accorciare le distanze con le prime della classe.

Dalle ceneri dell'impresa miracolosa in casa della Sangiovannese, il Livorno deve provare a risorgere nella seconda trasferta consecutiva a Città di Castello contro lo Sporting Trestina. Gli amaranto sono in piena emergenza e arrivano alla sfida contro gli umbri più che decimati. La pioggia di squalifiche ha colpito Bellini e Tanasa - i due espulsi della scorsa giornata - oltre a Giordani e Brenna, gli esclusi per somma di gialli, a cui si aggiunge anche il nuovo arrivato Pietro Carcani, ufficializzato in settimana dalla società che lo ha prelevato dal Ghiviborgo. Con il debutto del nuovo terzino livornese rinviato, lo staff amaranto ha dovuto fare i conti anche con l'infermeria, dove al netto di Frati ancora out, è riuscito almeno in extremis a recuperare Cori e Menga (con quest'ultimo in panchina). Insomma, per i labronici è una situazione tutt'altro che semplice, anzi piuttosto complicata, perché il Trestina è un avversario di tutto rispetto e che sta attraversando un ottimo stato di forma e di risultati. Come testimoniato dalle ultime tre vittorie di fila che hanno proiettato i bianconeri a ridosso dell'alta classifica. Per Favarin, dunque, non ci sono alternative: ci sono solo i tre punti a disposizione per provare ad approfittare anche del pareggio nell'anticipo di sabato tra Pianese e Seravezza. Una vittoria che il Livorno deve conquistare con una formazione praticamente rimaneggiata. In porta torna Albieri, con in difesa spazio a Camara, Ronchi, Bassini e Coriano; in mezzo al campo torna Capitan Luci a guidare il reparto insieme a Sabattini e Nardi, supportati in attacco da Mutton e Cori con Cesarini alle spalle. Dalla parte opposta, Mister Ciampelli sceglie per il Trestina Fiorenza fra i pali; Irione, Contucci, Sensi, Dottori in difesa, a proteggere le spalle della linea mediana composta da Menghi, Conti, Marietti; davanti il tridente offensivo con Omohonria, Belli e il bomber locale Tascini. Pronti via, e già al 3' il Livorno spreca una ottima occasione per stappare il risultato: l'uscita a valanga di Fiorenza oltre l'area di rigore viene contrastata con un rimpallo che favorisce il controllo della sfera a Nardi, ma il suo pallonetto calibrato a porta sguarnita supera la traversa di un niente. Mani nei capelli per il centrocampista livornese e brivido sulla schiena dei bianconeri. Sarà l'unico guizzo importante degli amaranto che, ben presto, si eclissano con una involuzione che una squadra che ha l'obiettivo dichiarato di salire di categoria non può permettersi. I motori dei labronici sono ingolfati e la manovra si avvale solo di continui lanci lunghi alla ricerca di una speranza, di un appiglio, di un miracolo che non avverrà mai. Il Trestina, invece, ci mette grinta, intensità e soprattutto cattiveria agonistica, con un atteggiamento ringhioso che non concede un minimo spazio al portatore di palla. E allora il Livorno si intravede solo a piccole gocce. Prima al 15' è Cori a spizzare di testa la sfera per fare da sponda ad una sforbiciata tentata da Mutton che non trova lo specchio della porta; poi tocca a Mutton - al 22' - alzare sopra la traversa da due passi un assist di Sabattini corretto con la testa sul secondo palo. La risposta del Trestina si manifesta intorno alla mezz'ora, quando chiama in causa Albieri per una traiettoria di Tascini alzata in angolo con la mano di richiamo. Dal seguente corner, il Livorno si chiude a imbuto concedendo tre angoli consecutivi, e alla fine il terzo diventa quello decisivo. La parabola a rientrare verso il centro viene impattata dalla zuccata vincente di Contucci, libero di svettare fra le immobili maglie amaranto e schiacciare il pallone nel sacco. Trestina in vantaggio alla prima vera occasione da gol, e Livorno completamente scarico di ogni energia. Il primo tempo si chiude senza altre emozioni, ma anche nella ripresa dei giochi la musica non cambia. Gli amaranto continuano a non costruire gioco e si fanno vedere timidamente dalle parti di Fiorenza con un colpo di testa di Cesarini debole e alzato a campanile sul quale l'estremo difensore bianconero non ha nessuna difficoltà ad intervenire. Si scivola così fino al 67', quando i labronici provano a svegliare il ritmo soporifero con una sventagliata di Fancelli sul quale Cesarini (in ombra per tutti i novanta minuti) cerca una rovesciata difficilissima. Un gesto tecnico d'istinto che però toglie il pallone dalla disponibilità di Nardi, appostato alle spalle e messo fuori pericolo dal suo stesso compagno. Favarin, allora, prova a togliersi dalla mente tutte le preoccupazioni pescando dalla panchina come può, ma anche le forze gettate in campo non rilanciano il ritmo di una squadra svuotata di ogni idea di gioco. Il Trestina si compatta, chiude e riparte senza creare grossi grattacapi ad Albieri, ma ergendo una difesa di ferro che non subisce nemmeno un graffio dal Livorno. Le uniche due vere emozioni arrivano allo scadere del match: all'83' Sabattini cross verso il cuore dell'area di rigore con Luis Henrique che, in torsione perfetta, colpisce di testa costringendo Fiorenza alla grande parata in distensione con la mano di richiamo. Un colpo di reni che toglie la palla dall'incrocio dei pali. Poi, al 93' sull'ultima preghiera ospite calciata da Fancelli, il rimpallo premia Luci che in piena area conclude testardamente per due volte da pochi metri: prima si vede respingere dal corpo dei difensori il tiro a botta sicura, e successivamente si vede bloccare la sfera da Fiorenza, bravo a recuperare la posizione e coprire lo specchio della porta. Infine, sul gong, un ultimo brivido con il sinistro di Bassini incrociato che sfiora il palo. Il triplice fischio finale determina la caduta in picchiata degli amaranto che adesso si allontanano di sei punti dalla Pianese, gettando nel cestino l'ennesima occasione per accorciare le distanze con le prime della classe.