• Giovanissimi RegionaliElite
  • 14/04/2024 11.00.00
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  • AFFRICO
    Giannoni
    Nocentini
    Giannoni
    Marcantonini
  • 4 - 1 14/04/2024 11.00.00
  • SAN MINIATO
    Inglesi

Commento


AFFRICO: Campanale, Benelli, Corsini, La Spina, D Onofrio, Ciberti, Kodra, Giannoni, Nocentini, Mencarelli, Casamenti. A disp.: , Pallotti, Sordini, Labiad, Torracchi, Salsi, Marcantonini, . All.: Gola Matteo
SAN MINIATO: Turchi, Kilogjeri, Inglesi, Zazzi, Leoni, Petricci, Zamperini, Valenzi, Marchetti, Senanayake, Vanni. A disp.: Pinna, Castrigato, Vadi, Nocci, Frilli, Passarelli, Del Casino, . All.: Buini Stefano
RETI: Giannoni, Nocentini, Giannoni, Marcantonini, Inglesi
AFFRICO: Campanale, Benelli, Corsini (42' Pallotti), La Spina (57' Labiad), D'Onofrio, Ciberti, Kodra, Giannoni, Nocentini (44' Marcantonini), Mencarelli (69' Salsi), Casamenti (56' Torracchi). A disp.: C. Gentile, Sordini. All.: Matteo Gola.
SAN MINIATO: Turchi, Kllogjeri (36' Del Casino), Inglesi, Zazzi, Leoni (36' Vadi), Petricci (8' Frilli), Zamperini (36' Nocci), Valenti (52' Castrigato), Marchetti, Senanayake, Vanni. A disp.: Pinna, Passarelli. All.: Luciano Pieri.
ARBITRO: Coverini di Prato
RETI: 8', 35' Giannoni, 23' Nocentini, 37' Inglesi, 72' Marcantonini.
NOTE: angoli: 9-3. Recupero: 3'+6'.



Cinque ci sono, cinque gli mancano; ma è come se fossero due, perché in una delle prossime tre (poi basta numeri, promesso) dovrà affrontare l'Armando Picchi che non può essere considerato un vero ostacolo. Ecco perché a Campo di Marte il 4-1 col San Miniato è già sospeso a metà tra la storia e la leggenda: la giocata di sponda dello Sporting Cecina, che come all'andata costringe il Tau Altopascio alla sconfitta (identico il punteggio, 0-2 allora e 2-0 stavolta), lancia l'Affrico a due pareggi dal primo titolo regionale Giovanissimi. L'andamento della penultima partita interna di campionato riepiloga il modo in cui c'è riuscito: pressione feroce, grande classe davanti, un centrocampista come Mattia Giannoni che nel girone di ritorno s'è scoperto bomber (nove reti in dodici partite; ne aveva segnate tre in tutto il girone d'andata, due alla penultima dopo quella all'esordio) e un'applicazione tattica impressionante, e pazienza se dietro si concede qualcosa. L'innesto di Ciberti a inizio inverno era funzionale proprio a correggere l'ultimo dettaglio, e complessivamente ha funzionato; ma anche quando la difesa scricchiola l'Affrico non si preoccupa, perché sa di poter segnare in qualsiasi momento. È sufficiente leggere la quaterna che chiude la formazione titolare per intuire perché: Giannoni-Nocentini-Mencarelli-Casamenti, e Marcantonini (nel finale troverà il 4-1, enorme l'esultanza in una tribuna infuocata) inizialmente in panchina. È legittimo dunque concedere qualcosa, di cui prova ad approfittare il San Miniato dopo cinque minuti: sulla punizione di Zazzi che dal cerchio di centrocampo cerca profondo l'area nessuno chiude su Marchetti, che in torsione indirizza il pallone dalla parte sbagliata del palo lontano. Ma chi, ispirato da quest'episodio, s'attende una partita divergente dal pronostico deve ricredersi immediatamente: lo costringe a farlo la percussione di Giannoni che, recuperato il pallone sulla trequarti, affonda centralmente senza trovare ostacoli e dal limite carica il destro, abbastanza centrale ma tanto potente da tradire Turchi. La replica del San Miniato, che si porta al tiro con Marchetti (male Corsini di testa all'indietro, troppo morbido Ciberti in copertura: defilato così, poteva soltanto cercare il destro sul primo palo) innescato da un lancio profondo di Vanni e ostacolato dall'opposizione di Campanale col corpo, è poco più di un'illusione. Dimenticato quest'episodio infatti l'Affrico non rischia niente, e non si fa impressionare dalla densità dell'ultima linea avversaria più volte sollecitata: faticano infatti sia Kllogjeri a destra (uscirà nell'intervallo, dentro Del Casino) sia Frilli, subentrato a Petricci subito dopo lo svantaggio, a sinistra, sia Leoni, Zazzi e Inglesi. Che l'Affrico affondi centralmente mantenendo il pallone a terra come in occasione dell'1-0 o che cerchi lo sviluppo sulle fasce da cui poi alzare il pallone, le difficoltà restano identiche; lo dimostrano gli episodi in scena tra il 17', lo scambio tra Kodra e Nocentini al cross per Mencarelli, e del 23', la sventagliata di Ciberti che col destro copre cinquanta metri e mette Casamenti davanti a Turchi, come nell'occasione precedente decisivo nell'opporsi in angolo. Ma sul traversone dalla bandierina destra neppure lui può evitare il raddoppio: appostato sul primo palo, Nocentini colpisce di testa e spinge in porta il pallone servitogli da La Spina. Le difficoltà del San Miniato tornano a evidenziarsi al 35' su un altro angolo che il mancino di La Spina, stavolta da sinistra, accarezza a centro area: l'uscita di Turchi a vuoto avvia una serie di rimpalli tra Casamenti, l'intera difesa avversaria e Giannoni, che dopo averci provato mirando all'angolo basso trova la doppietta con un destro violento a incrociare. Il 3-0 all'intervallo sposta l'attenzione sugli smartphone su cui arriva la notizia del vantaggio del Cecina contro il Tau; forse il rimbalzo raggiunge anche gli spogliatoi, considerato che al riavvio la difesa dell'Affrico si fa sorprendere dal primo angolo ottenuto dal San Miniato (lo calcia Senanayake a uscire da sinistra): con il mancino al volo in girata Inglesi lo trasforma nel 3-1, e la ripresa assume un altro gusto. La insaporiscono anche le mosse di Pieri, che inserendo Del Casino, Vadi e Nocci (negli spogliatoi restano Kllogjeri, Leoni e Zamperini) porta a quattro il numero dei difensori (Valenti terzino destro, Zazzi e Inglesi i due centrali) e dà equilibrio alla mediana, dove finalmente Senanayake trova spazio per far correre il pallone. A creare occasioni da rete è però sempre l'Affrico, che tra il 45' e il 57' chiama Turchi a due parate simili: le provocano Casamenti e Labiad (Gola se lo gioca sulla trequarti per risparmiare a La Spina l'ultimo quarto d'ora) con due tiri di destro dal limite dell'area. Da quella posizione e con lo stesso piede Labiad ci riprova al 64' sul servizio di Pallotti (aveva rilevato Corsini) da sinistra: Turchi s'oppone di nuovo, stavolta con un tuffo a mano aperta ben più complicato. Un po' si capisce come mai improvvisamente l'Affrico si faccia sorprendere da un altro lancio di Zazzi, che come nel primo tempo dalla mediana cerca Marchetti in area: Ciberti gli concede il destro al volo, e se anziché sopra fosse finito sotto la traversa il finale sarebbe improvvisamente stato ben più intenso. Invece l'Affrico si salva e nel recupero trova anche il 4-1: dopo aver favorito a Giannoni il pallone della possibile tripletta con un angolo teso a rientrare da destra (colpo di testa troppo schiacciato, traiettoria oltre il secondo palo), Marcantonini riassapora la rete grazie allo spunto di Torracchi che, sgraffignato il pallone a Zazzi, dal fondo glielo serve davanti alla porta spalancata. È l'ultimo atto d'una partita che anche se non produce alcun verdetto avvia i primi festeggiamenti dell'Affrico: dando per scontata la vittoria con l'Armando Picchi, per il trono e la corona gli bastano due pari; e dunque una vittoria domenica a Prato legittimerebbe le prime bandiere blu lungo tutto viale Paoli. Calciatoripiù : è impressionante la metamorfosi di Giannoni in meno d'un girone. Che avesse le qualità giuste per giocare mezzala in un campionato d'élite s'era intuito; ma che diventasse anche un bomber scafato era impronosticabile. Eppure questo dice la classifica marcatori interna: tra Casamenti, tredici, e Marcantonini, undici, c'è lui. Ma non è l'unico calciatore che un anno con Gola nell'élite ha trasformato: la tecnica non sarà sopraffina, ma il carattere e (finalmente!) le letture tattiche di Benelli (Affrico) dimostrano che era giusto insistere su di lui nella posizione di terzino destro. Da quella parte non è mai passato nessuno, neppure quando Vadi (San Miniato) s'è piazzato in mezzo al cerchio centrale e ha cominciato a dare i tempi giusti alla manovra offensiva.