TAU CALCIO: Michielon, BIONDI, Serafini, Tancredi, Romanelli, Giovannini, MAtteucci, Giagnoni, Giovannelli, Sarnataro, Capocchi. A disp.: Ricci, Gallina, Romani, Bracaloni, Moschini, Piazza, Bonelli, Virdo . All.: Vannini Marco
AFFRICO: Gentile, Benelli, Pallotti, La Spina, D Onofrio, Ciberti, Kodra, Giannoni, Mencarelli, Marcantonini, Casamenti. A disp.: Campanale, Labiad, Sordini, Corsini, Torracchi, Salsi, Nocentini, . All.: Gola Matteo
RETI: Sarnataro, Autorete, Giovannini, Casamenti, Casamenti, Mencarelli
TAU ALTOPASCIO: Michielon, Biondi (56' G. Guidi), Serafini, Tancredi (66' Bonelli), Romanelli, Giovannini, Matteucci (65' Piazza), Giagnoni (48' Moschini), Giovannelli, Sarnataro, Capocchi (59' Virdò). A disp.: J. Ricci, Gallina, M. Romani, Bracaloni. All.: Marco Vannini.
AFFRICO: C. Gentile, Benelli, Pallotti, La Spina, D'Onofrio, Ciberti, Kodra, Giannoni, Mencarelli, Marcantonini (40' Nocentini), Casamenti. A disp.: Campanale, Labiad, Sordini, Corsini, Torracchi, Salsi. All.: Matteo Gola.
ARBITRO: Galligani di Pistoia
RETI: 8', 39' Casamenti, 15' Kodra aut., 30' Sarnataro, 58' Mencarelli, 73' Giovannini.
NOTE: ammonito Pallotti. Angoli: 6-1. Recupero: 3'+6'.
La rivoluzione deve attendere. Raggiunto sul 3-3 a metà d'un recupero infinito, l'Affrico non riesce a sovvertire definitivamente le gerarchie del calcio toscano: il Tau Altopascio resta dietro, ma a due punti soltanto; troppo pochi per stare tranquilli a sei giornate dalla fine. Sarebbe andata diversamente se il 2-3 maturato nella ripresa dopo lo svantaggio all'intervallo avesse retto fino alla fine; se cioè Kodra, tanto prezioso in mediana quanto inaccurato in ripiegamento sui calci da fermo, dopo aver segnato l'autorete del provvisorio 1-1 non avesse spizzato il pallone sulla testa di Giovannini. Il Tau dunque pareggia quando ormai sembrava destinato ad abbandonare scettro e trono; ma di perdere non avrebbe meritato perché, al netto di qualche distrazione difensiva (di Romanelli sullo 0-1, di Michielon sul 2-2, di Giacomo Guidi sul 2-3), in mezzo a una bufera terrificante ha disputato una grande partita. Per ragioni diverse è grande anche la prova dell'Affrico, che anziché star dietro alle abitudini e andar di fino punta quasi tutto sull'intensità: ne viene fuori uno scontro privo di pause, perfetto per ricordare come mai quasi quindici anni fa nacque il girone d'élite. Come promemoria è sufficiente l'avvio. Il Tau solletica Claudio Gentile con un tiro di Tancredi dai venti metri e un traversone di Capocchi favorito dall'imbucata di Matteucci, ma dopo otto minuti si ritrova a inseguire: al primo mancino, quello di Marcantonini che dal dischetto apre il tiro a mezz'altezza ma angola poco, Michielon riesce a opporsi in tuffo; al secondo, quello di Casamenti che il rigore se l'era procurato (lo sgambetto di Romanelli, che s'era fatto fregare su una rimessa profonda di Benelli, è netto: contestatissimo dal tifo del Tau, Galligani ha diretto bene) e che in girata anticipa la difesa pigra sulla respinta, no; e alla prima azione l'Affrico si porta in vantaggio. In questo momento il Tau precipita a meno cinque, scarto tendenzialmente irrecuperabile; è dunque inevitabile che cominci ad attaccare, nel tentativo di ribaltare una partita preparata bene e nata malissimo. Il più attivo è Giovannelli, che al 12' manda in porta Capocchi con una sponda aerea (a lato di mezza spanna la volée incrociata di destro sul rimbalzo) e al 14' riceve la controcortesia grazie alla quale può calciare dal vertice sinistro dell'area di porta: Claudio Gentile si rifugia in angolo. Sul primo giro che Sarnataro fa alla bandierina nasce l'1-1: oltre a disorientare compagni e avversari, la deviazione di Kodra prolunga la traiettoria del cross a rientrare e ne accentua la curvatura fino a farla finire accanto al secondo palo. È il momento in cui l'Affrico vive le difficoltà maggiori. Claudio Gentile lo salva due volte su Matteucci che dal limite cerca la porta col destro e poi, scartato Benelli, dà al pallone un effetto così accentuato da trasformare in un tiro insidioso quello che era nato come un cross (17'); ma alla mezz'ora non c'è opposizione al pallonetto di Sarnataro che, pescato dietro la difesa dalla verticalizzazione di Capocchi dopo l'errore di Ciberti (notizia) in fase di possesso, completa la rimonta e porta il Tau avanti nonostante la scivolata di Benelli sulla linea. Il 2-1 è il parziale all'intervallo: ostacolato da Michielon che stavolta vince il duello, Casamenti non riesce a sfruttare l'errore di Giovannini che nel tentativo di rinviare lo aveva servito al limite dell'area. Per il 2-2 comunque è sufficiente attendere l'avvio della ripresa, che si gioca prevalentemente nella medesima metà campo ma per regolamento a colori invertiti (ringrazia chi s'è piazzato nell'altra metà della tribuna): nonostante il finale sbagliato un'azione spettacolare avviata da Kodra che intercetta un passaggio errato di Romanelli, in difficoltà costante dall'episodio del rigore (d'altra parte nella sua zona gravita Mencarelli: difficile pensare a una mattinata tranquilla), e con la mediazione di Casamenti e Giannoni manda al tiro Marcantonini, anticipa la rete del 2-2; la costruisce da solo Casamenti che ai venti metri controlla un pallone all'apparenza innocuo e col destro lo scaraventa sotto la traversa con un'esecuzione centrale (rivedibile Michielon, mal piazzato) ma violenta (39'). Sulla ripresa del gioco l'Affrico sfiora il vantaggio: Mencarelli sgraffigna il pallone a Giovannini, scambia con Kodra e col destro mira all'incrocio più vicino, mancato di un sospiro. Gola ci crede e per aumentare il peso dell'attacco chiama fuori Marcantonini, con la testa altrove, per giocarsi il doppio centravanti: Nocentini (sarà l'unico cambio) si piazza accanto a Mencarelli, e Romanelli e Giovannini ora da guardare ne hanno due. Quando riesce a giocare in verticale però il Tau è pericolosissimo: lo dimostra la scucchiaiata di Giagnoni per la testa di Giovannelli, solo in mezzo all'area avversaria e insolitamente impreciso nonostante il tempo a disposizione per calibrare la mira. Ma è un'occasione che non ha né figlie né sorelle: si gioca prevalentemente nell'altra area, dove al 52' s'affaccia Ciberti che affonda centralmente, triangola con Giannoni e dal limite scarica in porta il destro neutralizzato da Michielon con qualche difficoltà ma comunque con efficacia prima che la scivolata di Casamenti trasformi in rete il rimbalzo. Sei minuti più tardi però la controrimonta si completa, e il campionato sembra assegnato: attirato Giacomo Guidi (aveva appena rilevato Biondi) fuori posizione, Kodra avanza dalla trequarti al limite dell'area e poi scarica a sinistra per Mencarelli che controlla e col mancino rasoterra trova il diagonale del 2-3. Il quarto d'ora che segue sembra soltanto avvicinare l'Affrico al successo e a un titolo storico; ma come in avvio i calci da fermo generano affanno, e l'affanno il 3-3. Quando i sei minuti di recupero sono già intaccati Benelli commette infatti un fallo evitabile sul fronte destro dell'area; dall'esecuzione di Piazza nascono in sequenza un calcio d'angolo da sinistra e, decisivo, uno da destra. Come nel primo tempo lo batte Sarnataro, stavolta a uscire; come nel primo tempo Kodra salta scoordinatissimo, e anziché allontanare prolunga il pallone sul secondo palo: là c'è Giovannini che di testa lo spinge in porta, evita al Tau la terza sconfitta stagionale e ribadisce che perché la rivoluzione si compia l'Affrico dovrà lottare ancora. Calciatoripiù: Casamenti , che si procura un rigore, segna sulla ribattuta e dopo la rimonta pareggia in avvio di ripresa, e Mencarelli (Affrico) avevano provato a raccontare l'inizio d'una storia nuova; ma il dinamismo di Capocchi , incontenibile nella prima mezz'ora, e soprattutto le giocate di Sarnataro (Tau Altopascio) che segna una rete e ne causa altre due replicano che per farlo c'è ancora tempo, e in quel tempo può succedere di tutto.