SESTESE: Giorgetti, Bindi, Bassetti, Pucci, Marzano, Musa, Minniti, Ceccherini, Notari, Belli, Talbi. A disp.: Pratolini, Mezani, Malica, Lucisano, De Ferdinando, Bellini, Palmini, Drago . All.: Cillo Fabio
TAU CALCIO: Ricci, BIONDI, Serafini, Bracaloni, Guidi, Giovannini, Lenzi, Lamperi, Giovannelli, MAtteucci, Bonelli. A disp.: Michielon, Mariotti, Romani, Tancredi, Piazza, Moschini, Capocchi, Kercuku, Laboti. All.: Vannini Marco
RETI: Talbi, Bonelli
SESTESE: Giorgetti, Bindi, Bassetti, Pucci, Marzano, Musa, Minniti (46' Santiago Palmini), Ceccherini, Notari, Belli (66' Malica), Talbi. A disp.: Pratolini, Mezani, Lucisano, De Ferdinando, Bellini, Drago. All.: Fabio Cillo.
TAU ALTOPASCIO: Ricci, Biondi (66' Mariotti), Serafini, Bracaloni (50' Tancredi), Guidi, Giovannini, Lenzi (36' Romani), Lamperi (36' Moschini), Giovannelli (60' Kercuku), Matteucci (60' Laboti), Bonelli (48' Capocchi). A disp.: Michielon, Piazza. All.: Marco Vannini.
ARBITRO: D'Aniello di Empoli
RETI: 45' Bonelli, 47' Talbi.
NOTE: ammonito Ceccherini. Angoli: 1-5. Recupero: 1'+5'.
SESTESE: Giorgetti, Bindi, Bassetti, Pucci, Marzano, Musa, Minniti (46' Santiago Palmini), Ceccherini, Notari, Belli (66' Malica), Talbi. A disp.: Pratolini, Mezani, Lucisano, De Ferdinando, Bellini, Drago. All.: Fabio Cillo.
TAU ALTOPASCIO: Ricci, Biondi (66' Mariotti), Serafini, Bracaloni (50' Tancredi), Guidi, Giovannini, Lenzi (36' Romani), Lamperi (36' Moschini), Giovannelli (60' Kercuku), Matteucci (60' Laboti), Bonelli (48' Capocchi). A disp.: Michielon, Piazza. All.: Marco Vannini.
ARBITRO: D'Aniello di Empoli
RETI: 45' Bonelli, 47' Talbi.
NOTE: ammonito Ceccherini. Angoli: 1-5. Recupero: 1'+5'.
Riecco il vecchio fortino. È molto difficile che in questa stagione il Torrini di Sesto sia luogo di scorribande un po' di chiunque, come troppo spesso accaduto nell'ultimo biennio; per primo lo scopre il Tau, che l'ultima volta qui aveva vinto di slancio (era lo scorso 26 febbraio, una domenica mattina meteorologicamente terrificante: nevicava anche in tribuna) e stavolta invece deve fermarsi sull'1-1, rimontato a cento secondi dal vantaggio con cui Bonelli aveva sbloccato una partita complicata. Riecco il vecchio fortino, ove la Sestese agli avversari lascia poco: equilibratissimo nonostante qualche sbavatura in difesa (a destra Bindi patisce tantissimo le accelerazioni di Bonelli) e qualche difficoltà nel contenere le sovrapposizioni dei terzini avversari, più Biondi di Serafini, il 4-3-3 cui Cillo ha lavorato tutta l'estate si rivela il sistema di gioco migliore per una squadra che sa compattarsi e ripartire rapida. Il Tau avrebbe meritato qualcosa di più (due punti anziché uno? di più no, una sconfitta della Sestese sarebbe stata ingiusta), ma paga due colpe enormi: aver concretizzato troppo poco rispetto a quanto costruito, soprattutto nella parte conclusiva delle due frazioni; e aver cestinato il vantaggio immediatamente dopo averlo segnato, quando le regole nascoste del calcio stabiliscono che l'avversario viva il momento più complicato in assoluto. Invece tutto si risolve tra il 45' e il 47', tra la rete di Bonelli (ma tre quarti della rete li segna Matteucci) e il pari di Talbi, fin lì tanto fuori dalla partita da esser quasi irritante e d'un tratto l'eroe del paese. Ma per arrivare alla polpa bisogna prima portar via un po' di scorza: è scorza il destro di Bonelli che dopo aver saltato Bindi e Marzano all'ingresso in area trova l'opposizione di Giorgetti, portiere fenomenale (3'); è scorza il mancino sporco di Pucci servito al vertice dell'area di porta dal traversone di Notari che in tre metri ne aveva presi altrettanti a Giovannini (5'); è scorza la chiusura di Marzano che col corpo evita la deviazione di Bonelli a colpo sicuro sull'accelerazione di Matteucci, incontenibile per Bindi (13'); è scorza la scivolata di Bassetti sull'affondo di Bracaloni servito da una giocata sontuosa di Giovannelli sull'imbucata di Biondi (28'); è scorza un'altra chiusura di Marzano, di nuovo decisivo a opporsi al tiro di Giovannelli innescato dall'ennesima verticalizzazione di Biondi, terzino per modo di dire (36' pt); in sostanza è scorza tutto il primo tempo che qui si risolve. Sintesi in dieci parole: applicazione tattica eccellente, intensità da rivedere, il Tau sembra meglio. Ben diversa e più polposa è la ripresa che s'apre con due cambi (Vannini manda dentro Romani e Moschini per Lenzi e Lamperi: il centrocampo cambia dunque per due terzi, Bracaloni ancora dentro per un quarto d'ora; poi lo sostituirà Tancredi) e un Tau apparentemente più concreto. La prima azione dell'intervallo è poco meno d'una prova generale del vantaggio: Bonelli scappa infatti a sinistra passando in mezzo a Bindi e Marzano e, raggiunto il fondo nel punto in cui comincia l'area di porta, serve il pallone al centro; per Giovannelli è molto più d'un rigore in movimento, ma al suo destro a colpo sicuro s'oppone Giorgetti che in due tempi riesce addirittura a bloccare. Ma al secondo tentativo della ripresa il Tau sblocca il punteggio: l'azione si sviluppa di nuovo a destra, dove Bindi fa una gran fatica a contenere gli avversari; dopo aver tenuto vivo un pallone che sembrava destinato a finire tra i cattivi ricordi, Matteucci si libera di lui e di Belli che aveva ripiegato nel tentativo di dargli mano e una volta raggiunto il fondo piazza il rasoterra mancino al centro dell'area di porta tagliando fuori Giorgetti: là c'è appostato Bonelli che col destro spinge dentro il pallone del vantaggio. Ma dalla panchina Cillo ha l'intuizione decisiva: fuori Minniti, dentro Santiago Palmini, da destra dov'era stato invisibile Talbi si sposta a sinistra. E la mossa paga subito: trascorse un paio d'azioni dalla ripresa del gioco Belli disegna un filtrante improvviso proprio per Talbi che lascia Biondi a prendergli la targa e anticipa l'uscita di Ricci con un destro rasoterra delizioso ed efficacissimo. Ora la gara s'accende, perché la Sestese capisce che se pigia può provare a vincerla: Notari sfonda a destra liberandosi di Guidi e raggiunta l'area scarica al limite per Talbi, cui stavolta Biondi riesce a opporsi (53'). Venti secondi più tardi la Sestese ci riprova sull'unico corner che riesce a conquistare: da destra Belli chiama lo schema e serve centralmente Marzano che solo al dischetto manca l'impatto; dopo due tiri respinti, il secondo di Santiago Palmini entrato alla grande, il pallone schizza nella zona di Ceccherini che però dal limite calcia alto col mancino. Vannini capisce che è il momento d'intervenire di nuovo e, dopo aver sostituito Bonelli con Capocchi, all'ora di gioco completa la metamorfosi dell'attacco inserendo Kercuku e Laboti per Giovannelli e Matteucci; e il Tau, che evidentemente davanti aveva finito le batterie, torna a essere immediatamente pericoloso. Corre infatti il 64' quando i tre neoentrati si rendono protagonisti d'una nuova occasione da rete: Laboti verticalizza per Capocchi che nonostante una carica evidente riesce a calciare col mancino verso il secondo palo; solo per un passo Kercuku non riesce a correggerne la traiettoria, ampia d'una spanna. Ben più nitida è l'ultima occasione della partita: Laboti libera Capocchi solo davanti a Giorgetti, che opponendosi col corpo al destro rasoterra a colpo sicuro ricorda al popolo quale sia una delle difese principali per rendere un fortino inespugnabile. Calciatoripiù : che ci sia Matteucci (stupenda la giocata per la rete del vantaggio) oppure Laboti la qualità della trequarti del Tau Altopascio è notevole; e notevole è anche la solidità del reparto difensivo sorpreso soltanto dalla mossa di Cillo in occasione del pareggio; ma per conquistare una vittoria che sarebbe comunque stata sofferta non è sufficiente, perché Belli inventa dal nulla un filtrante favoloso e Giorgetti con tre parate dalla difficoltà crescente si conferma portiere fenomenale, guardiano capo del fortino.
Riecco il vecchio fortino. È molto difficile che in questa stagione il Torrini di Sesto sia luogo di scorribande un po' di chiunque, come troppo spesso accaduto nell'ultimo biennio; per primo lo scopre il Tau, che l'ultima volta qui aveva vinto di slancio (era lo scorso 26 febbraio, una domenica mattina meteorologicamente terrificante: nevicava anche in tribuna) e stavolta invece deve fermarsi sull'1-1, rimontato a cento secondi dal vantaggio con cui Bonelli aveva sbloccato una partita complicata. Riecco il vecchio fortino, ove la Sestese agli avversari lascia poco: equilibratissimo nonostante qualche sbavatura in difesa (a destra Bindi patisce tantissimo le accelerazioni di Bonelli) e qualche difficoltà nel contenere le sovrapposizioni dei terzini avversari, più Biondi di Serafini, il 4-3-3 cui Cillo ha lavorato tutta l'estate si rivela il sistema di gioco migliore per una squadra che sa compattarsi e ripartire rapida. Il Tau avrebbe meritato qualcosa di più (due punti anziché uno? di più no, una sconfitta della Sestese sarebbe stata ingiusta), ma paga due colpe enormi: aver concretizzato troppo poco rispetto a quanto costruito, soprattutto nella parte conclusiva delle due frazioni; e aver cestinato il vantaggio immediatamente dopo averlo segnato, quando le regole nascoste del calcio stabiliscono che l'avversario viva il momento più complicato in assoluto. Invece tutto si risolve tra il 45' e il 47', tra la rete di Bonelli (ma tre quarti della rete li segna Matteucci) e il pari di Talbi, fin lì tanto fuori dalla partita da esser quasi irritante e d'un tratto l'eroe del paese. Ma per arrivare alla polpa bisogna prima portar via un po' di scorza: è scorza il destro di Bonelli che dopo aver saltato Bindi e Marzano all'ingresso in area trova l'opposizione di Giorgetti, portiere fenomenale (3'); è scorza il mancino sporco di Pucci servito al vertice dell'area di porta dal traversone di Notari che in tre metri ne aveva presi altrettanti a Giovannini (5'); è scorza la chiusura di Marzano che col corpo evita la deviazione di Bonelli a colpo sicuro sull'accelerazione di Matteucci, incontenibile per Bindi (13'); è scorza la scivolata di Bassetti sull'affondo di Bracaloni servito da una giocata sontuosa di Giovannelli sull'imbucata di Biondi (28'); è scorza un'altra chiusura di Marzano, di nuovo decisivo a opporsi al tiro di Giovannelli innescato dall'ennesima verticalizzazione di Biondi, terzino per modo di dire (36' pt); in sostanza è scorza tutto il primo tempo che qui si risolve. Sintesi in dieci parole: applicazione tattica eccellente, intensità da rivedere, il Tau sembra meglio. Ben diversa e più polposa è la ripresa che s'apre con due cambi (Vannini manda dentro Romani e Moschini per Lenzi e Lamperi: il centrocampo cambia dunque per due terzi, Bracaloni ancora dentro per un quarto d'ora; poi lo sostituirà Tancredi) e un Tau apparentemente più concreto. La prima azione dell'intervallo è poco meno d'una prova generale del vantaggio: Bonelli scappa infatti a sinistra passando in mezzo a Bindi e Marzano e, raggiunto il fondo nel punto in cui comincia l'area di porta, serve il pallone al centro; per Giovannelli è molto più d'un rigore in movimento, ma al suo destro a colpo sicuro s'oppone Giorgetti che in due tempi riesce addirittura a bloccare. Ma al secondo tentativo della ripresa il Tau sblocca il punteggio: l'azione si sviluppa di nuovo a destra, dove Bindi fa una gran fatica a contenere gli avversari; dopo aver tenuto vivo un pallone che sembrava destinato a finire tra i cattivi ricordi, Matteucci si libera di lui e di Belli che aveva ripiegato nel tentativo di dargli mano e una volta raggiunto il fondo piazza il rasoterra mancino al centro dell'area di porta tagliando fuori Giorgetti: là c'è appostato Bonelli che col destro spinge dentro il pallone del vantaggio. Ma dalla panchina Cillo ha l'intuizione decisiva: fuori Minniti, dentro Santiago Palmini, da destra dov'era stato invisibile Talbi si sposta a sinistra. E la mossa paga subito: trascorse un paio d'azioni dalla ripresa del gioco Belli disegna un filtrante improvviso proprio per Talbi che lascia Biondi a prendergli la targa e anticipa l'uscita di Ricci con un destro rasoterra delizioso ed efficacissimo. Ora la gara s'accende, perché la Sestese capisce che se pigia può provare a vincerla: Notari sfonda a destra liberandosi di Guidi e raggiunta l'area scarica al limite per Talbi, cui stavolta Biondi riesce a opporsi (53'). Venti secondi più tardi la Sestese ci riprova sull'unico corner che riesce a conquistare: da destra Belli chiama lo schema e serve centralmente Marzano che solo al dischetto manca l'impatto; dopo due tiri respinti, il secondo di Santiago Palmini entrato alla grande, il pallone schizza nella zona di Ceccherini che però dal limite calcia alto col mancino. Vannini capisce che è il momento d'intervenire di nuovo e, dopo aver sostituito Bonelli con Capocchi, all'ora di gioco completa la metamorfosi dell'attacco inserendo Kercuku e Laboti per Giovannelli e Matteucci; e il Tau, che evidentemente davanti aveva finito le batterie, torna a essere immediatamente pericoloso. Corre infatti il 64' quando i tre neoentrati si rendono protagonisti d'una nuova occasione da rete: Laboti verticalizza per Capocchi che nonostante una carica evidente riesce a calciare col mancino verso il secondo palo; solo per un passo Kercuku non riesce a correggerne la traiettoria, ampia d'una spanna. Ben più nitida è l'ultima occasione della partita: Laboti libera Capocchi solo davanti a Giorgetti, che opponendosi col corpo al destro rasoterra a colpo sicuro ricorda al popolo quale sia una delle difese principali per rendere un fortino inespugnabile. Calciatoripiù : che ci sia Matteucci (stupenda la giocata per la rete del vantaggio) oppure Laboti la qualità della trequarti del Tau Altopascio è notevole; e notevole è anche la solidità del reparto difensivo sorpreso soltanto dalla mossa di Cillo in occasione del pareggio; ma per conquistare una vittoria che sarebbe comunque stata sofferta non è sufficiente, perché Belli inventa dal nulla un filtrante favoloso e Giorgetti con tre parate dalla difficoltà crescente si conferma portiere fenomenale, guardiano capo del fortino.