FOLGOR CALENZANO: Giorgi, Casini, Lenzi, Biancalani, Petruzzi, Volpi, Rosati, Gestri, Bongini, Nuti, Giaquinto. A disp.: Liberati, Barucci, Petracchi, Pomponio, Sarti, Santi, Hoxha, Baldi . All.: Fiorentino Massimo
TAU CALCIO: Chiarello, Ferretti, D Amato, Rossi, Tofanelli, Nesti, Paperini, Bagnoli, Lucchesi, Grossi, Battisti. A disp.: Piagentini, Materassi, Lensi, Vas, Tomei, Scardigli, Negara, Ciuffi, Baroni. All.: Pucci Gabriel
RETI: Giaquinto, Grossi, Paperini, Tofanelli, Baroni, Negara
F.CALENZANO: Giorgi, A. Casini (57' Santi), F. Lenzi, Biancalani, Petruzzi, Volpi (70' Hoxha), Rosati, Gestri, Bongini, Nuti (65' Baldi), E. Giaquinto. A disp.: Liberati, Barucci, Petracchi, Pomponio, Sarti. All.: Massimo Fiorentino.
TAU ALTOPASCIO: Chiarello, A. Ferretti, D'Amato (35' Lensi), N. Rossi, Tofanelli (67' Vas), Nesti (74' Tomei), Paperini, Bagnoli (65' Scardigli), D. Lucchesi (67' Negara), Grossi (67' Ciuffi), Battisti (67' Baroni). A disp.: Piagentini, Materassi. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Serpentoni di Pistoia
RETI: 22' Paperini, 51' Grossi, 58' Tofanelli, 84' E. Giaquinto, 85' Baroni, 92' Negara.
NOTE: angoli: 1-6. Recupero: 2'+3'.
Che sia colpa del sadismo o del destino, era ovvio che sarebbe finita così: domenica il Tau dovrà tifare la squadra che l'anno scorso lo sgambettò in fondo all'ultimo rettilineo, e l'allenatore che lo scavalcò. Non gli è bastato vincere tutte e cinque le partite che ha giocato dopo lo scontro diretto, né gli basterà fare lo stesso nel derby contro l'Atletico Lucca: l'Affrico non è mai inciampato, e dunque ha mantenuto intatto un divario che a inizio mese sembrava minimo ma che aprile non ha scalfito. Il Tau spera in maggio; in maggio, nella Sestese e in Andrea Bertini, nelle cui mani il calendario ha consegnato le sorti del campionato e della sua ex squadra: solo se l'Affrico non vincerà il big-match dell'ultima giornata l'élite potrà avere un padrone diverso, subito o dopo lo spareggio. Oltre a qualche centinaio di persone, al Lapenta s'attendono emissari da Altopascio: solo da lì potrà arrivare un risultato utile a non vanificare la lunga rincorsa del Tau, cui potrebbero non bastare una striscia di sette vittorie di fila e un girone da imbattuto, da Atletico Lucca ad Atletico Lucca, in mezzo trentotto punti in quattordici partite. Se per la prima volta nel mondo nuovo non vincerà il titolo regionale di categoria il Tau avrà tutta l'estate per cercare di capire perché: sarebbe bastato un pareggio in meno (Floria? O uno dei due con la Lastrigiana? Sulla pessima direzione di Angileri nella gara di ritorno la dirigenza torna almeno una volta al mese) per non dover contare su favori altrui. Ancora però è presto per farlo, c'è da preparare il derby: una mancata vittoria premierebbe l'Affrico a prescindere. È dunque curioso che alla vigilia del giorno del giudizio abbia affrontato una delle due squadre che, ben sotto in classifica (altro che doppiaggio), sta vivendo la situazione opposta. Anche se da Pasqua in poi ha saputo solo perdere, il sadico o il destino che ha compilato il calendario ha concesso al Calenzano un potere enorme: nonostante l'1-5 con cui chiude le quindici partite interne (e la classifica piange: nove le sconfitte, appena sedici i punti conquistati tre dei quali proprio nel turno che chiuse il girone d'andata), se domenica batterà lo Scandicci nello scontro diretto lo scavalcherà e lo condannerà, ignominia, a perdere l'élite nell'anno in cui le retrocessioni sono solo tre, e due già decise da tempo. Senza la rete di Arriola Santos tutto sarebbe già stato perduto: doveroso conservare nel portafoglio il santino dello Sporting Arno. Ma per vincere l'ultima e salvarsi avrà bisogno d'uno spirito ben diverso da quello con cui ha affrontato il Tau Altopascio, che per il primo quarto di gara soffre gli spazi stretti del Facchini (forse giocare allo stadio sarebbe stato meglio; ma si sa, in ampiezza chi è più tecnico è avvantaggiato) ma che una volta sbloccato il risultato può dedicarsi a designare gli emissari più adatti a seguire Affrico-Sestese. I lanci lunghi di Andrea Rossi e Tofanelli, cui le dimensioni ridotte del sintetico consentono d'impostare facilmente, mettono da subito in difficoltà la difesa del Calenzano, in apnea sia sull'aggancio di Bagnoli in mezzo all'area (decisivo Biancalani in chiusura, 10') sia sul mancino di Grossi, che non trova la porta nonostante l'anticipo su Giorgi (15'). L'anticipo era netto anche cento secondi più tardi, Daniele Lucchesi protagonista; ma Serpentoni, che per il resto arbitra benissimo e che incomprensibilmente padella una decisione facile, lascia il Tau in credito di un rigore. L'episodio però non condiziona l'esito della partita, sbloccata un attimo prima che il cooling break ufficializzi la fine del primo quarto: Paperini calamita il pallone che, complice un rinvio errato di Alessandro Casini, Nesti gli recapita sul dischetto; e, dopo averlo controllato, con l'interno destro lo fa passare tra i pali. Il poco fiato che il Calenzano aveva mostrato d'avere da parte svanisce insieme al pareggio: nei dieci minuti successivi il Tau costruisce due occasioni per raddoppiare, e soltanto Giorgi (parata a terra su Daniele Lucchesi, che aveva sfruttato lo spunto di Paperini per aggirare Petruzzi) e Volpi, che tampona lo sprint di Battisti pescato da Tofanelli al vertice dell'area di porta, gli consentono di mantenere ridotto lo svantaggio. I due entrano anche nell'azione che al 41' vede di nuovo protagonista Daniele Lucchesi, stavolta però con ruoli diversi: positivo ancora Giorgi, decisivo in uscita bassa al limite dell'area; in difficoltà invece Volpi mentre arranca nel tentativo di contenere l'affondo. Abbinata al diverso tasso tecnico, la differenza di velocità è uno dei cardini su cui punta Pucci per chiudere la contesa quanto prima: all'intervallo però lo scarto resta minimo, perché esce alto il destro violento di Daniele Lucchesi sul servizio di Paperini (c'era poco angolo, 43'); e in uscita Giorgi completa un buon primo tempo ostacolando Grossi sulla giocata di Lensi, cui Pucci concede un'ora sostituendo D'Amato al 35'. Per il raddoppio occorre dunque scavalcare l'intervallo e attendere la seconda sovrapposizione di Lensi, fatto correre dal filtrante di Daniele Lucchesi che nonostante il nove sulle spalle si ricorda che per tutto il suo talento la definizione di centravanti è riduttiva: Giorgi s'oppone al mancino in corsa, ma deve arrendersi alla ribattuta di Grossi che da tre metri trova la porta col destro al volo (51'). Nei sette minuti che seguono il Tau delizia con un triangolo al limite (Paperini sfrutta la giocata di Daniele Lucchesi per introdursi in area, ma sbaglia il controllo e favorisce l'uscita di Giorgi), colpisce un palo (calcia Grossi da dieci metri, con l'interno destro dopo un migliaio di dribbling) e segna una rete, anche se casualissima: sull'angolo di Grossi a rientrare Tofanelli, appostato oltre il secondo palo, colpisce con l'interno destro per rimettere il pallone in area; ne nasce uno spiovente che supera la linea prima che di testa Andrea Ferretti costringa il pallone a toccare la rete (58'). Sullo 0-3 Pucci completa i cambi: entra benissimo Baroni che, vinto costantemente il duello con Biancalani, prima cerca la porta con uno sfondamento centrale (attento Giorgi in due tempi, 77') e poi strappa fino al fondo da dove crossa per Negara, in ritardo d'un decimo davanti alla porta incustodita (82'). E all'improvviso il Calenzano accorcia: Emanuele Giaquinto segna la sesta rete personale in stagione grazie al colpo di tacco di Rosati, che smarcandolo in area gli consente di battere Chiarello con un rasoterra mancino sul secondo palo. Ma l'1-3 regge giusto il tempo di riportare il pallone in mediana, riprendere il gioco e battere il calcio d'angolo che il Tau conquista subito: dalla bandierina Lensi chiama lo schema per Tomei, il cui rasoterra dal vertice all'interno dell'area Baroni trasforma nell'1-4 con un destro di prima (85'). Al Tau comunque non basta: negli otto minuti che restano c'è tempo ancora per un altro palo (lo colpisce di testa Ciuffi anticipando l'uscita sbagliata di Giorgi sull'invito di Niccolò Rossi dalla trequarti) e per un'altra rete; come col Seravezza, anche se decisamente meno pesante, la segna Negara che raccoglie il traversone di Andrea Ferretti non trattenuto da Giorgi, lo scarta e appoggia il pallone nella porta incustodita. Per il Calenzano le notizie migliori arrivano per telefono: lo Scandicci non ha vinto, la sentenza è rinviata. Tra cinque giorni il Tau s'augura di poter vivere la stessa situazione. Calciatoripiù: Emanuele Giaquinto (Folgor Calenzano) e poi il buio; è a lui che s'aggrapperà Massimo Fiorentino nello scontro diretto da cui passa l'intera stagione. Perché dimostri le sue doti è però necessario che Pucci chiami fuori Tofanelli e che Andrea Ferretti prenda fiato per un istante; altrimenti per superare la retroguardia avversaria avrebbe bisogno di poterle giocare alle spalle, immune dal fuorigioco. Se a una solidità difensiva così elevata s'aggiungono le doti di Lensi come terzino di spinta (grande ingresso, è il vero titolare della corsia sinistra anche se parte in panchina), la qualità di Paperini e di Gianluca Nesti in mediana e la classe straordinaria di Grossi (Tau Altopascio), si capisce come mai dei tre maggiori questo sia l'unico campionato ancora aperto.