• Allievi RegionaliElite
  • 18/02/2024 11.00.00
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  • AFFRICO
    Morelli
    Donigaglia
    Bertelli
  • 3 - 3 18/02/2024 11.00.00
  • LASTRIGIANA
    Recordi
    Mari M.
    Massaro

Commento


AFFRICO: Fei, Guarducci, Bianchini, Guidorizzi, Shehade, Casati, Bertelli, Bartoletti, Morelli, Donigaglia, Sborgi. A disp.: Wang, Giannoni, Cillerai, Ciari, Toci, Luzzi, Guerrini, Bartalini, Califano. All.: Gori Filippo
LASTRIGIANA: Glielmi, Fenza, Mancini, Falorsi, Finelli, Paolucci, Recordi, Mancioppi, Grottelli, Canale, Massaro. A disp.: Isolani, Aldighieri, Piombanti, Gracci, Aldighieri, Mari M., Martino, Massenzio, Pagliuca. All.: Zecchi Leonardo
RETI: Morelli, Donigaglia, Bertelli, Recordi, Mari M., Massaro
AFFRICO: Fei, Guarducci (74' Bartalini), Bianchini, Guidorizzi, Shehade, Casati, Bertelli (74' Califano), Bartoletti (63' Toci), Morelli (83' Luzzi), Donigaglia (63' Guerrini), Sborgi (67' Ciari). A disp.: Wang, Giannoni, Cillerai. All.: Filippo Gori.
LASTRIGIANA: Glielmi, Fenza, Mancini, Falorsi (52' B. Aldighieri), Finelli, Paolucci, Recordi (58' M. Mari), Mancioppi, Grottelli, Canale (78' Martino, 95' Massenzio), Massaro (74' Pagliuca). A disp.: Isolani, U. Aldighieri, Piombanti, Gracci. All.: Leonardo Zecchi (indisponibile, in panchina Giovanni Mollica).
ARBITRO: Saia di Arezzo
RETI: 28' Donigaglia, 35' Morelli, 37' Bertelli, 42' Recordi, 59' M. Mari, 66' Massaro rig.
NOTE: ammoniti Falorsi, Massaro e Pagliuca. Angoli: 6-1. Recupero: 2'+6'.



Di mano ora c'è il Tau, che quasi teme di scoprire che cosa gli riserverà il mazzo. Il giro di tavolo con la Lastrigiana finirà tra cinque giorni, e solo allora si scoprirà chi fra le tre pretendenti al trono ne sia uscito più ricco: di sicuro non lo Sporting Cecina, sconfitto in rimonta alla Guardiana una settimana fa; ma difficilmente anche l'Affrico capolista, che per la terza volta su ventuno perde qualche punto per strada. È vero che qualcosina almeno incassa, quanto basta per tenere il Tau a una partita intera di distanza; ma non ci può esser soddisfazione in un 3-3 interno impronosticabile a otto minuti dalla fine del primo tempo, quando Bertelli segna la rete del provvisorio 3-0 e sembra indirizzare in discesa l'ennesima partita stagionale, la corsa al titolo sempre più accelerata. Ma davanti c'è la squadra più in forma del girone, e dunque più in forma di tutta la Toscana; e se non fosse per quei numeri senza senso (dei venti convocati solo Gracci, classe 2008, indossa una maglia inferiore al 27) e una difesa che a un certo punto traballa, anche se traballando fa meno male dei numeri senza senso, sarebbe una squadra tendenzialmente perfetta. Della Lastrigiana è perfetta la mediana, con Falorsi a far legna e Mancioppi a inventare; sono perfette le fasce, Fenza-Recordi a destra e Mancini-Massaro a sinistra; sono perfetti i cambi chiamati da Mollica, che sostituisce di nuovo Zecchi infortunato e che vede Marcus Mari segnare il 3-2 al primo pallone toccato. Non è invece perfetto l'Affrico, ed è una notizia. Non è perfetto perché stranamente la difesa balla (da qualche settimana Shehade è in involuzione, e Guarducci e Bianchini ne risentono); non è perfetto perché Guidorizzi e Bartoletti si fanno sovrastare da Falorsi e Mancioppi; non è perfetto nonostante il solito attacco scintillante, Morelli ancora in rete (fanno nove in una stagione complicata sul piano fisico) come Donigaglia che aveva avuto il merito di sbloccare il punteggio poco prima della mezz'ora. Il primo a creare un brivido alla Lastrigiana è però il terzo componente del trio titolare: di Sborgi il tiro che avvia la contesa, un mancino secco che Glielmi, il 98 sulle spalle, alza sopra la traversa (3'). Per buona parte del primo tempo la Lastrigiana fatica a uscire dalla propria metà campo, che l'Affrico occupa bene anche senza riuscire a costruire grandi occasioni: al quarto d'ora ci prova Guarducci da fuori raccogliendo il pallone che Massaro aveva allontanato di testa, ma in tuffo Glielmi copre l'angolo basso e concede solo la bandierina. Identico è l'esito dell'azione alimentata dal triangolo tra Bartoletti e Bertelli dopo che Saia (buona lettura, e buona direzione nonostante le proteste di chi qualche regola dovrebbe rileggersela, o forse leggersela per la prima volta) aveva concesso il vantaggio per una trattenuta su Donigaglia; peraltro non è angolatissimo il colpo di testa di Sborgi, il più attivo sottoporta in questo frangente (19'). La serratura salta al 28', sugli sviluppi di un'azione insistita tra Guidorizzi e Casati a sinistra: lo scarico centrale favorisce il tiro di Bartoletti che, rimpallato, innesca in area Donigaglia, in rete con un destro violento dopo ben due rimbalzi sulla traversa, la linea di porta nel mezzo. Per il modo in cui entra nell'azione del 2-0 Donigaglia meriterebbe la doppietta: al suo mancino, azionato dopo il doppio dribbling su Paolucci e Finelli, la nega solo il palo; ma l'Affrico non può lagnarsi, perché per quei rimbalzi Morelli ha una calamita cucita nella scarpa: ha segnato reti ben più difficili di quella che gli consente d'aumentare il vantaggio. E cento secondi più tardi una classica azione, da esterno a esterno, sembra sigillare la partita e avvicinare un altro po' l'Affrico al titolo toscano: Bertelli taglia sul secondo palo e da due metri schianta in porta il traversone ampio di Casati. Una giocata individuale però riapre la partita: in qualsiasi modo finirà questo campionato, ci sarà modo di ricordare l'azione di Recordi che dalla mediana copre tutta la metà campo avversaria fino all'area e con un diagonale rasoterra batte Fei in uscita (42'). Che il 3-1 debba far preoccupare l'Affrico lo suggerisce l'episodio con cui si chiude il primo tempo: Fei, che lo sapeva e li aveva appositamente piazzato la barriera, non sarebbe mai arrivato sulla punizione di Mancioppi che calciando col destro dalla zolla dei mancini scorteccia lo spigolo superiore dell'incrocio. Le punizioni di Mancioppi diventano gli episodi su cui si sviluppa la ripresa e si decide la partita: su quella del 59', a uscire dalla trequarti destra, pesa l'uscita a vuoto di Fei che concede a Finelli la sponda sul secondo palo e a Marcus Mari, entrato da venti secondi scarsi (era uscito Recordi; sei minuti prima Benedetto Aldighieri aveva rilevato Falorsi), il 3-2 di coscia. Da qui in avanti l'Affrico sparisce, e per vederlo bussare nell'area avversaria occorrerà attendere l'83' e la parata di Glielmi sul tiro di Ciari servito da Toci, pericoloso anche quattro minuti più tardi con una girata di testa, a lato, sull'ultimo angolo di Guidorizzi. Ma prima d'arrivarci c'è ancora da raccontare il più: ora infatti è la Lastrigiana a non allontanarsi dalla metà campo avversaria e ad attaccare con cinque, sei e a volte sette effettivi. L'Affrico si salva sulla sponda di Grottelli per Canale anticipato da Fei, ma si frantuma nell'istante in cui Shehade entra in ritardo su Grottelli per contendergli un pallone alto intorno al vertice destro dell'area: per Saia, che sa dove deve piazzarsi e sa arbitrare, è facile fischiare il rigore; ed è facile per Massaro aprire il destro e trasformarlo nel 3-3 (66'). Cinque minuti più tardi l'Affrico rischia di trasformarsi nello Sporting Cecina di sette giorni prima: se sull'ennesima sponda di Grottelli anziché sugli alberi Canale avesse calciato nello specchio, è molto probabile che la Lastrigiana avrebbe vinto la seconda partita di fila col medesimo punteggio; e sarebbe successo lo stesso se con una diagonale divina Casati non avesse evitato la deviazione sottoporta di Marcus Mari convocato alla doppietta dal servizio di Pagliuca che in area aveva sgraffignato il pallone a Shehade. Il quarto d'ora finale scivola via senza particolari occasioni tranne le due dell'Affrico già raccontate: la Lastrigiana s'accontenta d'un pareggio che complica la settimana dell'Affrico e incupisce quella del Tau, di mano in un tavolo in cui siede un mazziere spietato. Calciatoripiù : il miglior attacco della categoria non tradisce neanche stavolta. Anche se non è al meglio Morelli piazza sul cedolino l'ennesimo timbro, identico risultato ottenuto da Bertelli con la rete del provvisorio 3-0: la rete dell'illusione matura. Ci riescono perché sulle fasce (che gran giocatore è Casati ) la squadra comunque viaggia; e ci riescono perché Donigaglia (Affrico) riesce ad abbinare talento purissimo e cattiveria da bomber, rete col destro e palo col mancino. Il problema è che anche sull'altro fronte di qualità ce n'è in abbondanza: la qualità di Recordi che riapre la partita con uno strappo di cinquanta metri; la qualità di Marcus Mari che spinge in porta il primo pallone che tocca; e soprattutto la qualità di Mancioppi (Lastrigiana) che, dopo aver spazzolato la traversa alla fine del primo tempo, nella ripresa diventa il signore unico del centrocampo.