• Allievi RegionaliElite
  • 21/01/2024 11.00.00
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  • AFFRICO
    Morelli
  • 3 - 1 21/01/2024 11.00.00
  • CATTOLICA VIRTUS
    Toci
    Califano
    Stinghi

Commento


AFFRICO: Fei (30), Giannoni, Bianchini, Guidorizzi, Shehade, Guarducci, Bertelli, Toci, Morelli, Califano, Casati. A disp.: Wang, Bartoletti, Cillerai, Bartalini, Ciari, Guerrini, Luzzi, Donigaglia, Sborgi. All.: Gori Filippo
CATTOLICA VIRTUS: Mura, Marinari, Silli, Valeriani, Mirashi, Nocentini, Mangani, Gianassi, Ermini Polacci, Leggieri (10), Stinghi. A disp.: Bardavezile, Ermini, Valiante, Borghini, Cesari, Alla, Serrini, Fontana. All.: Murras Diego
ARBITRO: Alessio Scarabelli di Firenze
RETI: Toci, Morelli, Califano, Stinghi
AFFRICO: Fei, Giannoni (46' Bartoletti), Bianchini, Guidorizzi (91' Cillerai), Shehade, Guarducci (73' Bartalini), Bertelli (73' Ciari), Toci (81' Guerrini), Morelli (91' Luzzi), Califano (76' Donigaglia), Casati. A disp.: Wang, Sborgi. All.: Filippo Gori.
CATTOLICA VIRTUS: Mura, Marinari (76' Ermini), Silli (67' Valiante), Valeriani (72' Borghini), Mirashi, Nocentini, Mangani (54' Cesari, 93' Alla), Gianassi, Ermini Polacci (64' Serrini), Leggieri (76' Fontana), Stinghi. A disp.: Bardavelidze. All.: Diego Murras.
ARBITRO: Scarabelli di Firenze
RETI: 7' Toci, 14' Stinghi rig., 43' Califano, 63' Morelli.
NOTE: ammoniti Marinari, Stinghi, Bianchini e Guarducci. Angoli: 7-4. Recupero: 2'+7'. Spettatori: 120 mal contati.



Ha il sapore definitivo dell'inizio d'una nuova era. Per almeno una generazione la Cattolica Virtus è stata la squadra più forte della città, facilmente numerabili gli anni in cui qualcuna le passava avanti. Ma l'ultimo biennio ha portato con sé nuove gerarchie che, già evidenti dalle classifiche, lo scontro diretto ribadisce: a governare Firenze, con ambizioni chiare sul resto della Toscana, c'è l'Affrico che vince 3-1 e mantiene lontane a sufficienza le inseguitrici più vicine, Tau e Sporting Cecina su cui vanta rispettivamente ancora cinque e sei punti. C'è poco di nuovo da dire su una squadra che negli scontri diretti degli ultimi due mesi ha dimostrato che sarà difficile schiodarla da lassù; le prospettive di successo aumentano se si considera il gran numero di soluzioni su cui Gori può contare. Lo dimostra il diverso assetto tattico prescelto per la prima interna del girone di ritorno, l'abbandono della difesa a tre per un 4-4-1-1 con Bianchini terzino sinistro e con Casati e Bertelli sulle ali anziché esterni a tutta fascia. In avvio però della diversa disposizione delle pedine s'accorgono solo gli appassionati di tattica, perché per il resto è il solito Affrico subito all'attacco con buona parte dello schieramento. L'incontro si sblocca dopo appena sette minuti, al terzo angolo consecutivo dopo due neutralizzati in apnea della difesa della Cattolica Virtus: l'incertezza di Mura in uscita e dei centrali che non saltano spalanca la porta a Toci cui basta toccare il pallone col destro per trasformare nel vantaggio il traversone mancino di Califano. Ma la gara torna subito in equilibrio con un episodio che la tifoseria dell'Affrico contesta a lungo ma che, a differenza d'altri due a colori invertiti, Scarabelli valuta bene: anche se la dinamica è strana perché il pallone sta uscendo dall'area, è netto il fallo di mano di Toci che senz'accorgersene s'oppone al rinvio di Shehade. Sul dischetto Stinghi non si fa tradire dal profumo del derby: per lui, ex Settignanese, attendere che Fei battezzi l'angolo alla propria destra e batterlo con un destro rasoterra centrale ha un gusto ancora più forte. Raggiunto sull'1-1 mentre da Cecina e Altopascio arrivano notizie prevedibili (Picchi e Sporting Arno occupano le ultime due posizioni in classifica) e non graditissime, d'un tratto l'Affrico si smarrisce e perde il controllo del centrocampo, ove il trio Mangani-Gianassi-Valeriani fa spesso correre a vuoto sia Toci sia Guidorizzi, e in entrambi i casi è una notizia. L'Affrico comunque un'azione per tornare avanti la costruisce subito grazie all'affondo di Casati che salta Marinari uscito in copertura e dal fondo centra per Califano, il cui mancino di prima a colpo sicuro sbatte sulla figura di Mirashi (16'). La Cattolica Virtus comunque riesce a non farsi schiacciare e porta facilmente il pallone nella trequarti avversaria; il problema principale resta creare pericoli a Fei: non può farlo la rovesciata di Valeriani che, apprezzabile per la coordinazione, il coraggio e il gesto tecnico, sul traversone di Marinari (grande apertura di Leggieri) manca lo specchio. Anche se la pressione della mediana avversaria gli impedisce di ragionare com'è abituato, le occasioni migliori le costruisce comunque l'Affrico: alla mezz'ora Guidorizzi verticalizza uno dei pochi palloni d'un primo tempo difficile e libera al limite Toci, trattenuto sul tentativo di girata; Scarabelli, che sbaglia la lettura d'un paio d'episodi cruciali ma di pallone dimostra di sapere molto, segnala il vantaggio e consente a Morelli d'aprire l'interno destro e con un rasoterra angolato cercare il secondo palo, protetto da Mura che s'oppone in tuffo; identico l'esito sulla ribattuta di Califano, peraltro pescato in fuorigioco. Dopo un quarto d'ora complicato sale dunque la pressione dell'Affrico che cento secondi più tardi sfiora il vantaggio in due circostanze distinte: in entrambi i casi calcia Morelli, prima ostacolato da Mirashi sulla fuga di Bertelli a destra (in difficoltà Silli in copertura) e poi insolitamente impreciso nella mira sul successivo corner di Califano che dalla bandierina destra stavolta chiama lo schema rasoterra. I due replicano il dialogo al 36', e l'Affrico sfiora di nuovo il vantaggio: glielo nega di nuovo Mura che s'oppone alla volée mancina di Morelli pescato dietro la difesa (posizione regolare, timing perfetto) dall'ennesima giocata regale di Califano favorito dal colpo di testa verticale di Guidorizzi. L'azione successiva sembra suggerire che l'Affrico sarà costretto a rimandare gli assalti alla ripresa: da sinistra Guidorizzi calcia al centro un angolo a rientrare che la testa di Guarducci, smarcato nell'area di porta, devia sopra la traversa. Il 2-1 arriva nel corso dell'azione all'apparenza meno pericolosa: Mirashi, che non sa di stare per commettere un errore decisivo, sembra infatti controllare facilmente un pallone che ritiene destinato a uscire sul fondo; ma l'apparenza è infida se in zona gravita uno nei cui occhi balena una scintilla strana quando l'azione si sviluppa in area. Il finale è scritto: Morelli recupera il pallone in pressione e prova a calciarlo per due volte in porta, la seconda col tacco; per due volte Mirashi lo contiene, ma né lui né Mura riescono a neutralizzare il mancino rasoterra di Califano che in corsa supera il test di Schwoch aprendo l'interno accanto al palo (43'). E dopo un primo tempo in cui aveva ben retto e a tratti s'era fatta preferire improvvisamente la Cattolica Virtus rischia di raggiungere gli spogliatoi sul doppio svantaggio: la salva la mira di Casati che, sgraffignato il pallone a Mangani a un passo dall'area, col mancino non trova la porta. I due minuti di recupero vedono però la Cattolica Virtus imbastire un'azione d'attacco: è ottima la giocata di Leggieri che si decentra in palleggio sulla destra, imprecisa però la mira sfavorita anche dall'equilibrio precario. L'Affrico chiude dunque il primo tempo avanti 2-1, ma nonostante il vantaggio ritrovato Gori decide di ritoccare l'assetto: troppo rischioso concedere a Murras la superiorità numerica in mediana. La scelta di lasciare Giannoni negli spogliatoi è pertanto dovuta essenzialmente a motivi tattici: in questo modo Bartoletti può andare a infoltire la mediana da cui s'alza Bertelli, al fianco di Morelli, e Casoni s'abbassa in posizione di terzino sinistro; Bianchini scivola al centro della difesa al fianco di Shehade, Guarducci si sposta a destra e così si configura metà gara col rombo. Nel primo quarto d'ora però è la Cattolica Virtus a costruire le occasioni migliori con Leggieri, liberato sul dischetto dal tiro rasoterra di Gianassi (esecuzione lenta, pallone facile per Fei), ed Ermini Polacci al cui interno destro favorito dalla giocata di Stinghi s'oppone Bianchini col corpo. Quando affonda però l'Affrico fa male, o almeno lo farebbe se Scarabelli fosse attento come nel primo tempo: Bertelli meriterebbe un paio di rigori, sia per la scivolata di Mirashi in ritardo sul suo dribbling (59') sia per il tocco di mano di Valiante (aveva sostituito Silli, in difficoltà a sinistra) che tentava d'ostacolarlo in elevazione sul lato cieco dell'area (70'). Nel mezzo però l'Affrico trova la rete: la firma il solito, quello nei cui occhi guizza sempre una scintilla strana quando il pallone entra in area; la sesta rete stagionale di Morelli, che come a Sesto segna in scivolata e come a Sesto sull'assist di Bertelli (stavolta però non dalla fascia: verticalizzazione fantastica, perfetto il timing sull'uscita ritardata di Mirashi così com'era stata perfetta l'apertura di Califano ad avviare l'azione), sigilla l'incontro col 3-1 che rimette in discussione il piazzamento della Cattolica Virtus (Atletico Lucca e Lastrigiana s'affacciano a tre punti) e soprattutto ricaccia indietro il Tau e lo Sporting Cecina, cui non basta tifare per il mancino di Serrini (lo serve Fontana che sull'angolo successivo appoggia il pallone sulla testa di Mirashi impreciso nella deviazione verso la porta spalancata, 78'), né per quello di Valiante (93') per vedere la partita riaprirsi e il successo tornare in discussione: tra i pali c'è Fei che, fin lì impegnato pochissimo, risponde due volte da portiere sensazionale. D'altra parte da quando esiste il calcio le squadre si costruiscono così: un gran portiere, un gran regista, un gran centravanti; se poi ci s'aggiungono una grande ala destra e l'estrema duttilità di tutti gli interpreti, che in una partita digeriscono due diversi sistemi di gioco fin qui poco utilizzati, si capisce come mai, presa la primazia di Firenze, l'Affrico sia ormai il principale candidato alla vittoria del titolo toscano, e come mai difficilmente qualcuno riuscirà a prenderlo di sorpresa. Calciatoripiù : per un tempo Valeriani, Mangani e Gianassi fanno correre a vuoto la mediana avversaria, e per quasi un tempo la partita resta in equilibrio dopo il rigore trasformato da Stinghi (Cattolica Virtus) che sente la partita come un derby. Ma per deciderla basta un errore, indotto da Morelli (nella ripresa arriverà anche la rete, la quinta nelle ultime quattro partite nelle quali ha sempre segnato) che favorisce il 2-1 di Califano . Insieme a Bertelli , prezioso da ala destra e preziosissimo come seconda punta, questi due sono i principali artefici del quindicesimo successo stagionale; se ci s'aggiunge una difesa solidissima (la migliore del torneo, appena quattordici le reti subite), nella quale Guarducci (Affrico) fa ugualmente bene il centrale e il terzino, si capisce come mai a fine gennaio i pronostici siano già chiari.