SESTESE: Fantini, Buzzegoli, Geri, Gaffarelli, Chelli, Palaj, Fe, Zei, Menchetti, Patrignani, Athuman. A disp.: Giusti, Ugolini, Faggi, Graziano, Mernacaj, Matrone, Scarpelli, Verzicco . All.: Bertini Andrea
TAU CALCIO: Pierallini, Ferretti, D Amato, Rossi, Tofanelli, Gasperoni, Battisti, Bagnoli, Lucchesi, Grossi, Nesti. A disp.: Chiarello, Vas, Soldati, Borracchini, Baroni, Lensi, Negara, Scardigli, Paperini. All.: Pucci Gabriel
ARBITRO: Emanuele Junio Bagni di Prato
RETI: Fe, Matrone, Grossi, Grossi, Ferretti
SESTESE: Fantini, Buzzegoli (65' Graziano), Geri (78' Ugolini), Gaffarelli (68' Faggi), Chelli, Palaj (72' Mernacaj), Fè (65' Matrone), Zei (62' Scarpelli), Menchetti, Patrignani, Athuman (88' Verzicco). A disp.: Giusti. All.: Andrea Bertini (squalificato, in panchina Valentino Fabris).
TAU ALTOPASCIO: Pierallini, A. Ferretti, D'Amato, N. Rossi, Tofanelli, Gasperoni (80' Paperini), Battisti (85' Lensi), Bagnoli, Lucchesi, Grossi (78' Negara), Nesti (68' Scardigli). A disp.: Chiarello, Vas, Soldati, Borracchini, Baroni. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Bagni di Prato
RETI: 38', 62' Grossi, 46' pt Fè, 93' Matrone, 96' A. Ferretti.
NOTE: espulso Patrignani (20'). Ammoniti Grossi, Faggi, Matrone, D'Amato, Menchetti e A. Ferretti. Angoli: 2-4. Recupero: 1'+7'.
Ha rischiato d'essere il sigillo in calce all'atto d'abdicazione. Se non fosse riuscito a vincere una partita giocata in superiorità numerica per più di un'ora e dieci (espulso Patrignani al 20'), non chiudendola nel momento in cui la Sestese sembrava aver finito le pile e facendosi rimontare due volte, la seconda delle quali al terzo di recupero, il Tau Altopascio avrebbe detto al mondo che quest'anno ormai è andata così, e che il titolo regionale se lo prenderà l'Affrico. Il finale invece racconta una storia diversa; la racconta perché sulla punizione di Lensi, gran mancino, Andrea Ferretti trova la torsione vincente e segna il 2-3 che evita che il divario si dilati. Una sorta d'ufficialità comunque arriva lo stesso: perso il secondo big-match di fila, è molto improbabile che la Sestese rientri nella corsa al titolo; la vetta ora sta a +10, e in mezzo ci sono altre due squadre ben più lanciate. Ma a differenza di quanto accaduto alla fine della gara con l'Affrico quando aveva dovuto contare solo le proprie colpe, e al limite recriminare per la squalifica di Mazzeo, stavolta la Sestese merita complimenti quasi per intero: se avesse difeso un po' meglio sull'ultima punizione dell'incontro, subito dopo aver completato una rimonta all'apparenza impossibile, insieme ai complimenti pieni avrebbe preso un punto ed evitato la seconda sconfitta di fila. È infatti difficilissimo giocare con un uomo in meno per un tempo e mezzo; lo è ancora di più se l'uomo è uno dei migliori e l'avversario il Tau Altopascio. Fino al 20' e all'episodio su cui inevitabilmente la gara gira le duellanti s'erano sostanzialmente equivalse: al destro alto di Grossi, liberato al limite dal tiro rimpallato di Lucchesi (splendida la verticalizzazione di Gasperoni, efficace il triangolo tra i compagni di reparto), replica il traversone velenoso di Fè sporcato in angolo da Niccolò Rossi. Per venti minuti l'assetto tattico delle due squadre è identico per due terzi; cambia la disposizione degli attaccanti: larghi Athuman e Patrignani ai lati di Menchetti, vicini invece Lucchesi e Grossi con Nesti a supporto. Ma la situazione cambia al 20', sull'intervento scoordinato ma non durissimo di Patrignani su Andrea Ferretti ai margini dell'area del Tau; Bagni lo rubrica come un grave fallo di gioco e lo punisce con l'espulsione che cambia la configurazione della partita. Bertini dalla tribuna (squalifica finita ieri; a Mazzeo resta invece da scontare ancora un turno: la partita con la Lastrigiana ha avuto una coda lunghissima) e Fabris dalla panchina chiamano il primo ritocco tattico: Athuman arretra sulla linea mediana, Zei s'allarga in posizione d'esterno sinistro, Menchetti resta l'unico riferimento offensivo nel 4-4-1 che prende subito forma. E per un po' la Sestese regge: per un po' il Tau si fa vedere soltanto col mancino di Lucchesi in palleggio (servizio di Battisti, pallone accanto al primo palo). Ben più pericoloso è il contropiede imbastito da Athuman e Menchetti che prima gioca di sponda per l'inserimento di Fè e sul pallone di ritorno apre sulla corsia sinistra per lo scatto di Geri: ottimo l'affondo fino al limite, potente il mancino in corsa, sbagliata di poco la mira. È invece perfetta quella di Grossi nell'azione che porta avanti il Tau: il suo destro dal limite sulla sponda di Bagnoli, che dall'espulsione in poi affonda spesso in mezzo alle due punte, accarezza il pallone e lo fa affacciare al di là dell'incrocio (38'). È il momento di maggior difficoltà per la Sestese che sulla ripresa del gioco perde il possesso e consente a Lucchesi di presentarsi al vertice sinistro dell'area e cercare il palo più lontano, protetto da una deviazione che concede al Tau il primo angolo della partita. Da sinistra lo calcia Grossi: D'Amato calamita col petto la respinta della difesa, con un passo e mezzo raggiunge il vertice dell'area di porta e da qui scarica il mancino all'angolo basso ove però arriva il guanto destro di Fantini. Il Tau ci riprova al 42' con la verticalizzazione d'Andrea Ferretti per Nesti che cerca Battisti sul secondo palo: con la figura Buzzegoli gli nega il raddoppio opponendosi all'interno destro a colpo sicuro. Il vantaggio del Tau all'intervallo sembra scontato, ma nell'unico minuto di recupero concesso da Bagni (direzione imprecisa, e molto contestata dalla Sestese: pesa l'episodio dell'espulsione, nel quale forse sarebbe stata preferibile un'ammonizione fatta pesare) la Sestese pareggia: Andrea Ferretti non regge l'accelerazione d'Athuman che sprinta sulla corsia sinistra e dal fondo crossa col mancino cercando rasoterra il secondo palo; là c'è Fè, al cui destro si possono chiedere anche soluzioni più difficili che accompagnare in porta il pallone da quattro metri. L'1-1 all'intervallo costringe Pucci a ripensare l'approccio del Tau alla ripresa, anche perché la Sestese si presenta con un diverso sistema di gioco: Athuman torna davanti al fianco di Menchetti e consente a Fè e Zei di ricomporre il trio di centrocampo con Gaffarelli. Per un quarto d'ora non ci s'accorge dello squilibrio numerico, tanto che la prima occasione la costruisce la Sestese: trovata la profondità grazie al triangolo con Zei, Menchetti affonda sul fronte sinistro dell'attacco e, accentratosi fino al vertice dell'area di porta, col sinistro cerca l'angolo basso accanto al primo palo; glielo nega Pierallini, reattivo (50'). È l'unica occasione del quarto d'ora che avvia la ripresa, nel quale i ritmi improvvisamente calano; ad alzarli di nuovo ci pensa il Tau, pericolosissimo col traversone rasoterra di Bagnoli letto male da Fantini che cerca la presa e perde il pallone; Palaj rinvia la capitolazione spazzando a lato. Ma dalla rimessa laterale il Tau costruisce il nuovo vantaggio: libero ai venticinque metri, Grossi trasforma un pallone innocuo nella rete del raddoppio, di nuovo col destro e di nuovo all'incrocio - stavolta quello più vicino (62'). Da qui prende il via una fase segnata dai cambi di Bertini e Fabris (Graziano, Faggi e Scarpelli si prendono la mediana, Athuman ritrova la posizione di terzino lasciando a Matrone la partnership con Menchetti) e da una serie d'occasioni enormi del Tau, che potrebbe chiudere la partita in almeno sei circostanze. Delle prime due è protagonista Scardigli che, sostituito Nesti da cinque minuti, prima alza il destro sul traversone rasoterra di Battisti (grande apertura di Lucchesi a destra, 72') e poi da trenta metri spezza la traversa sul servizio orizzontale di Gasperoni (73'). Ugualmente clamorosa è l'occasione che Andrea Ferretti avvia dalla propria trequarti dopo essersi opposto al traversone di Graziano e che Lucchesi cestina sull'uscita di Fantini fuori area: avrebbe potuto scartarlo o superarlo con un tocco morbido, preferisce il rasoterra angolato che sfila dalla parte sbagliata del palo lontano (81'). Il duello si ripete un minuto più tardi sul mancino dai venti metri, Fantini stavolta blocca con brivido, e all'89' sul destro rasoterra innescato dal traversone di Scardigli: il pallone esce fuori dallo specchio, come sul tiro di Negara (fuori Grossi) che anticipa Mernacaj ma non riesce ad angolare. Ma tutto questo è soltanto il prologo d'un finale ai limiti dell'assurdo. Per frenare quella che pensa essere l'ultima ripartenza avversaria D'Amato si gioca la trattenuta sulla trequarti: il problema non è l'ammonizione quanto la punizione che ne scaturisce. La calcia Faggi in un'area in cui stanno in diciannove: Chelli, che quasi un girone fa così aveva deciso la sfida col Seravezza, sfrutta le proprie doti aeree per prolungare il traversone verso la porta; il rimpallo fa impennare il pallone sulla verticale di Matrone, che non appena inizia la fase discendente lo spinge verso il secondo palo; Pierallini ci arriva come se fosse fatto di gomma, ma la sorte gli dice male: rimbalzo sulla traversa, sulla spalla di Paperini e a schiaffeggiare la rete. Ci vuole un paio di minuti perché la Sestese completi i festeggiamenti e si possa tornare a giocare; e quel paio di minuti Bagni, che in origine aveva deciso che si sarebbe giocato fino al 95', decide di recuperarli per intero. Il Tau ha dunque modo di conquistare un'ultima punizione sul fronte sinistro d'attacco, non lontano dal lato corto dell'area di rigore (fallo di Menchetti, generosissimo in ripiego). Se n'incarica Lensi, che una decina di minuti prima aveva rilevato Battisti nel tentativo di dare maggior solidità alla fase difensiva; e sul traversone mancino, che mancino, Andrea Ferretti anticipa la difesa troppo statica e in torsione batte Fantini per la terza volta. È il 2-3 che condanna la Sestese alla seconda sconfitta interna consecutiva: ci sta di perdere in dieci, ci sta di perdere col Tau; ma perdere, in dieci e col Tau, dopo aver pareggiato al 93' è poco meno d'una dichiarazione di resa. Calciatoripiù : se sull'ultima azione avversaria la difesa si fosse mossa meglio per Matrone sarebbe stata la domenica perfetta, mezz'ora giocata e rete decisiva. Non va così, e svanisce anche il senso dell'ottima prestazione di Menchetti (Sestese), che non segna ma dall'espulsione di Patrignani in avanti si fa carico del peso di tutto l'attacco; non va così perché Lensi spedisce il pallone sulla testa d'Andrea Ferretti , la cui rete s'aggiunge alla doppietta di Grossi e decide un incontro segnato tecnicamente dalla qualità immensa di Gasperoni (Tau Altopascio), che dopo Perillo e Carlucci continua a raccontare la storia dei grandi registi col sei sulle spalle.