• Allievi RegionaliElite
  • 07/01/2024 11.00.00
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  • SESTESE
  • 0 - 1 07/01/2024 11.00.00
  • AFFRICO
    Morelli

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SESTESE: Giusti, Buzzegoli, Geri, Fe, Chelli, Palaj, Matrone, Zei, Menchetti, Patrignani, Scarpelli. A disp.: Fantini, Athuman, Ugolini, Gaffarelli, Mernacaj, Graziano, Verzicco, Faggi . All.: Bertini Andrea
AFFRICO: Fei, Guarducci, Bianchini, Guidorizzi, Shehade, Casati, Bertelli, Toci, Morelli, Califano, Sborgi. A disp.: Wang, Bartalini, Giannoni, Cillerai, Guerrini, Sicilia, Donigaglia, Luzzi. All.: Gori Filippo
RETI: Morelli
SESTESE: Giusti, Buzzegoli (52' Athuman), Geri (78' Ugolini), Fè (63' Gaffarelli), Chelli, Palaj (57' Mernacaj), Matrone (61' Graziano), Zei (82' Verzicco), Menchetti, Patrignani, Scarpelli (67' Faggi). A disp.: Fantini. All.: Andrea Bertini (squalificato, in panchina Valentino Fabris).
AFFRICO: Fei, Guarducci (58' Bartalini), Bianchini, Guidorizzi, Shehade, Casati, Bertelli, Toci (63' Guerrini), Morelli (70' F. Luzzi), Califano (54' Donigaglia), Sborgi. A disp.: Wang, Giannoni, Cillerai, Sicilia. All.: Filippo Gori.
ARBITRO: Pisaneschi di Pistoia
RETE: 26' Morelli.
NOTE: ammoniti Geri e Bartolini. Angoli: 5-3. Recupero: 1'+5'.



Ci sono le mille suggestioni, Gori e Bertini contro il passato, una classifica intrigante e la possibilità di riportare a Firenze il titolo regionale dopo anni di dominio straniero; e poi c'è Morelli che, alla prima da titolare dopo il lungo infortunio, decide la sfida del Torrini, fa scivolare la Sestese a meno sette e consente all'Affrico di far coincidere il titolo di campione d'inverno con la prima minifuga. La sconfitta del Tau Altopascio sul campo dell'Atletico Lucca fa salire infatti a cinque i punti di vantaggio: l'intenzione chiara è conservarli quantomeno intatti per un paio di mesi, prima degli scontri diretti che costelleranno l'ultimo tratto dell'inverno. Messo da parte metà campionato e analizzati qualità e difetti di tutte le squadre, ormai si può dire ufficialmente che l'Affrico è favorito per la vittoria finale; complessivamente il tasso tecnico della rosa (basta analizzare la colonna centrale per calcolarlo: nessuno può schierare un asse simile a quello formato da Fei, Shehade, Guidorizzi e Morelli; se ci s'aggiungono due esterni strepitosi come Bertelli e Casati, vero uomo in più nel 3-5-2 di Gori, e il ritorno di Toci di rientro dalla Fiorentina, ci s'accorge che rispetto al valore complessivo cinque punti di vantaggio sono quasi pochi) è superiore a quello delle avversarie, compresa la Sestese che sconfitta 0-1 coltiva soprattutto un rimpianto, l'obbligo di rinunciare al fuoriclasse Mazzeo squalificato per il tris di scontri diretti in sequenza. A Cecina andò bene, stavolta no; molto probabilmente perché, e lo scontro diretto d'un mese fa sta lì a indicarlo, del Cecina l'Affrico è più forte. Lo dimostra il fatto che impieghi appena otto minuti per costruire la prima occasione d'un incontro appassionante (nonostante il freddo atroce, monte Morello è una sentenza quanto il suo quasi omonimo, i quattro federali in tribuna si saranno divertiti): Guarducci cerca sulla verticale Toci che da destra converge affondando in area e in scivolata trasforma il tiro respinto in uno scarico per Guidorizzi, contenuto dalla prima parata di Giusti. Ma la replica produce una delle tre occasioni più pericolose della gara della Sestese: Geri evita che il rilancio di Guarducci esca dalla linea laterale e dalla trequarti crossa col mancino per il taglio perfetto di Scarpelli, la cui spizzata sporca diventa un invito per il destro di Matrone al volo, sull'esterno della rete (12'). Che però la Sestese dietro sia friabile lo segnala l'episodio che va in scena qualche secondo più tardi: tra Palaj, che opta per il retropassaggio nello specchio, e Giusti che svirgola il rinvio è un concorso a chi la fa più grossa; a entrambi va bene che il pallone esca dall'altra parte del palo. Un pericolo analogo l'Affrico lo crea al 16' con l'azione di Sborgi, l'affondo di Casati e il tiro di Guidorizzi che, ricevuto lo scarico, per la seconda volta cerca la porta: la protegge l'opposizione di Zei che con la schiena alza in angolo un pallone insidiosissimo. Poi, trascorsi dieci minuti inaspettatamente sonnolenti, l'Affrico passa in vantaggio. Come in avvio l'azione si sviluppa sulla destra: stavolta a ricevere la verticalizzazione di Guarducci c'è Bertelli che strappa verso il fondo e crossa al centro dell'area di porta; lì c'è Morelli che in scivolata anticipa Chelli e spinge il pallone in rete. La Sestese impiega un po' a calibrarsi sul nuovo punteggio; l'Affrico controlla e al 34' costruisce un'occasione enorme per il raddoppio, salvo rischiare l'aggancio sul contropiede. Tutto nasce (no, non da un calcio d'angolo come qualcuno scriveva ossessivamente una decina d'anni fa) da una verticalizzazione di Bertelli sulla quale Palaj decide di giocarsi l'ammonizione trattenendo Morelli che gli stava sgusciando; gli va male che Pisaneschi conceda il vantaggio perché da dietro s'inserisce Califano, che sprinta fino all'area e scarica a sinistra per Sborgi al cui tiro a colpo sicuro s'oppone Buzzegoli con una scivolata sontuosa. Mantenuto in qualche modo il possesso, la Sestese si ribalta nella metà campo avversaria e crea la miglior occasione per il pareggio: raggiunta di scatto l'area, Zei elude Shehade uscito in protezione e apre a sinistra per Patrignani che col destro cerca il secondo palo; convocato alla parata più difficile dell'incontro, in tuffo Fei non tradisce e ottiene il diritto di farsi graziare da Matrone il cui destro al volo s'alza sopra la porta enorme e spalancata. Il pericolo corso però non dissuade l'Affrico dal manovrare in forze: lo dimostra l'azione costruita al 41' grazie allo scarico di Califano, al filtrante di Guidorizzi e all'affondo di Sborgi che raggiunta la mezzaluna scarica a destra per Bertelli, al tiro col destro sull'esterno della rete. L'Affrico chiude il primo tempo all'attacco: Geri, ammonito per un fallo su Bertelli, concede una punizione sul lato destro dell'area; il mancino di Califano proietta il pallone nella zona di Bianchini che però colpisce sporco e facilita la parata di Giusti. Anche in avvio di ripresa la Sestese rischia sugli sviluppi d'una punizione: dai venti metri Morelli cerca lo specchio e trova la presa insicura di Giusti che respinge corto; lo salva la mira di Toci che dal lato corto dell'area di porta calcia a lato col mancino. Quando però riesce a giocare in verticale la Sestese suggerisce che la partita non è ancora finita: ne è un'evidenza l'azione costruita al 50' dal cambio di campo orchestrato da Zei per Patrignani che da sinistra rientra sul destro e cerca il secondo incrocio, mancato di mezzo metro scarso. L'Affrico però continua a condurre e al 53' va di nuovo vicino al raddoppio: Bertelli avanza e chiede il triangolo a Morelli per portarsi al tiro, ma dalla pedana buona strozza il destro e non trova lo specchio. È identico il destino di Patrignani che cento secondi più tardi cerca di nuovo il pari, stavolta con un destro al volo in girata sull'invito di Matrone che, mancino, crossa col destro dopo che la difesa gli aveva ribattuto il corner. Gori non ha voglia di rischiare; decide dunque che è il momento di cambiare sistema di gioco e, inserendo Donigaglia e Bartalini per Califano e Guarducci (di lì a poco entrerà anche Guerrini per Toci), trasforma il 3-5-2 in un 4-3-1-2 abbassando Casati terzino sinistro e avanzando Bertelli al fianco di Morelli. Dalla mossa nascono tre occasioni in sequenza: la prima vede Donigaglia tagliare alla grande sul traversone di Bertelli (grande apertura di Morelli sul servizio di Sborgi) ma sfiorare soltanto il pallone che schizza a lato del secondo palo; cambia il palo ma è medesimo l'esito della seconda, costruita e rifinita per intero da Bertelli che avanza per una ventina di metri e calcia una volta raggiunta l'area; e finisce allo stesso modo anche la terza, la più clamorosa, l'esterno destro sottoporta di Morelli che sul traversone di Bertelli (stavolta era stato Casati a giocare in verticale) colpisce sporco e manca lo specchio. È l'ultima occasione della sua partita; Gori gli risparmia l'ultimo quarto di gara sostituendolo con Luzzi, sul quale Chelli e Mernacaj, subentrato a Palaj a inizio ripresa, sono chiamati a una vigilanza meno ossessiva. Che siano i cambi o la fine delle forze che il nubifragio porta rapidamente a esaurire, per un quarto d'ora la gara sfiamma; la ravviva la Sestese che all'85' entra pericolosamente nell'area avversaria grazie al cross di Menchetti per Verzicco, l'ultimo ingresso dei sette: il suo evidente controllo con la mano salva Shehade dal possibile rigore con cui Pisaneschi avrebbe altrimenti potuto (dovuto?) punire una spinta evidente. È il segno che lo scarto di misura è ancora troppo fragile: sull'ennesima apertura di Guidorizzi l'Affrico prova a consolidarlo col sinistro di Guerrini che, per quanto centrale, crea qualche pensiero a Giusti, alla fine salvo in due tempi. Ben più nitida è l'occasione che l'Affrico costruisce al quarto dei cinque minuti concessi da Pisaneschi, che inverte l'assegnazione di qualche rimessa laterale ma nel complesso dirige molto bene una gara correttissima (appena due gli ammoniti): Donigaglia libera Bertelli davanti a Giusti, di nuovo graziato da un improbabile colpo d'esterno destro che sfila a lato accanto al palo lontano. E, ancora in partita, all'ultima azione la Sestese sfiora il pari: Graziano cerca la girata sul traversone teso d'Athuman, ma da non più di cinque metri non trova la porta. La sua disperazione, disteso a terra per l'intero minuto che segue l'ultimo fischio di Pisaneschi, è il contraltare dell'esultanza rabbiosa dell'Affrico e la cartolina finale dal Torrini, che si merita la chiusura: lo speaker che annuncia le reti e le sostituzioni è davvero indice d'élite. Calciatoripiù : merita la citazione Buzzegoli che al 34' evita il raddoppio avversario e avvia l'azione più pericolosa di tutto il primo tempo se non dell'intero incontro; spiccano inoltre le prove di e di Zei (Sestese) che conferma d'avere buona capacità d'interdizione e d'inserimento e grande visione di gioco. Sul fronte opposto, a qualche mattonella di distanza, si destreggia bene Sborgi nell'ormai consueto ruolo di mezzala sinistra; la sua prestazione e il suo senso della posizione danno equilibrio alla manovra e consentono a Casati di spingere a fondo. È sull'altra fascia però che nasce la rete decisiva: la confeziona Bertelli con un assist che Morelli (Affrico), letale, trasforma in tre punti pesantissimi.