LASTRIGIANA: Glielmi, Masi, Mancini, Piombanti, Finelli, Recordi, Mari M., Massaro, Grottelli, Mancioppi, Martini. A disp.: Isolani, Fenza, Canale, Calderone, Falorsi, Paolucci, . All.: Zecchi Leonardo
FOLGOR CALENZANO: Liberati, Biancalani, Lenzi, Rosati, Volpi, Petruzzi, Bongini, Giugliano, Manjani, Sarti, De Biase. A disp.: Targioni, Santi, Hoxha, Casini, Nuti, Klibet, Giaquinto, . All.: Fiorentino Massimo
LASTRIGIANA: Glielmi, Masi, Mancini, Piombanti, Finelli, Recordi, M. Mari, Massaro, Grottelli, Mancioppi, Martini. A disp.: Isolani, Fenza, Pagliuca, Calderone, Falorsi, Paolucci, Canale. All.: Leonardo Zecchi.
FOLGOR CALENZANO: Liberati, Biancalani, Lenzi, Rosati, Volpi, Petruzzi, Bongini, Giugliano, Manjani, Sarti, De Biase. A disposizione: Targioni, Santi, Hoxha, Casini, Nuti, Klibet, Giaquinto. All.: Francesco Campolo.
ARBITRO: Scarabelli di Firenze
LASTRIGIANA: Glielmi, Masi, Mancini, Piombanti, Finelli, Recordi, M. Mari, Massaro, Grottelli, Mancioppi, Martini. A disp.: Isolani, Fenza, Pagliuca, Calderone, Falorsi, Paolucci, Canale. All.: Leonardo Zecchi.
FOLGOR CALENZANO: Liberati, Biancalani, Lenzi, Rosati, Volpi, Petruzzi, Bongini, Giugliano, Manjani, Sarti, De Biase. A disposizione: Targioni, Santi, Hoxha, Casini, Nuti, Klibet, Giaquinto. All.: Francesco Campolo.
ARBITRO: Scarabelli di Firenze
Una volta Paulo Sousa, quando allenava la Fiorentina, a tutti coloro che lo criticavano sia per il gioco espresso sia per i risultati fu «faccio la frittata con le uova che ho disponibili». È una frase che calza a pennello per quanto visto alla Guardiana nella partita tra Lastrigiana e Calenzano, terminata 0-0. Poche le occasioni da rete, poca la qualità, pochi i gesti tecnici degni di menzione; nel compenso tanto nervosismo, tanti falli di gioco e tante sostituzioni e perdite di tempo. Alla fine della fiera il pareggio va un tantino stretto alla Lastrigiana non tanto per le due occasioni sbagliate, ma per una maggiore permanenza nell'area di rigore ospite e per molti ultimi passaggi o tiri sbagliati. Nell'insieme dunque sono stati premiati l'impegno e la combattività del Calenzano, che però nel secondo tempo non ha mai tirato in porta; la gara è risultata eufemisticamente poco emozionante. Reduce da otto punti nelle ultime quattro partite, la Lastrigiana è una buonissima squadra, anche se gli obiettivi rimangono sempre abbastanza contenuti: è una formazione compatta in ogni reparto senza nessuna eccellenza, ma con tanti buoni giocatori ben amalgamati dal bravo Zecchi e come valore aggiunto ha uno spirito di squadra veramente notevole. Il Calenzano fino a oggi ha ottenuto solo due vittorie, e per giunta con le ultime due della classe. È una squadra che subisce tanti gol, in media più di due a partita, e presenta una rosa non eccelsa per la categoria, soprattutto nel reparto difensivo. Presumibilmente la lotta per la retrocessione sarà ristretta a tre-quattro squadre e saranno gli scontri diretti a determinare la classifica finale, considerando che anche le altre squadre della zona pericolante sono più o meno sullo stesso piano: quindi tutto può accadere. Sintetizzando, si può dire che una partita potrebbe decidere in un senso o nell'altro il destino di una squadra. Altra considerazione è la differenza abissale tra le squadre di bassa classifica e le primissime e che certi risultati roboanti non devono meravigliare più di tanto, vista la diversa caratura dei rispettivi rooster. A onor del vero, va detto che sia per la Lastrigiana sia per il Calenzano la paura di perdere era un fattore notevolmente condizionante vista la posizione di classifica. La cronaca prende il via al 4' quando, dopo essersi liberato al limite dell'area del marcatore di riferimento, Marcus Mari scarica un bel diagonale che termina fuori di un metro all'angolo opposto a quello di tiro. È identica la sorte d'una di Martini; Liberati era comunque ben vigile (12'). Cento secondi più tardi un cross di Biancalani dalla trequarti termina alto d'un metro sopra la traversa. La prima vera occasione da rete si registra al 18' dopo un errore di Liberati di in disimpegno, ma la conclusione di Martini a porta spalancata da oltre trenta metri rasenta il palo per spengersi sul fondo. Il Calenzano replica al 23': al termine di una bella azione personale dal limite Bongini calcia forte e centrale, ma Glielmi è attento e para. È comunque la Lastrigiana a fare la partita: un cross basso di Martini viene deviato provvidenzialmente in angolo in scivolata da un difensore ospite (33'). Al 39' stessa situazione dalla parte opposta del campo: Lenzi sventa la minaccia deviando sopra la traversa (e rischiando di infilare la propria porta). Scarabelli (prestazione decisamente accettabile, condivisibile la stragrande maggioranza delle sue decisioni) concede un minuto di recupero e in questo frangente il Calenzano va al tiro senza impensierire il portiere di casa: calcia Bongini al termine di una triangolazione con Biancalani e Sarti. Si qui conclude la prima parte di gara. Dopo la ripresa del gioco la seconda frazione di gioco è poco ricca di occasioni da rete. Bisogna attendere il 62' perché Canale effettui un pregevole traversone da sinistra: debole però la conclusione di Fenza, facile preda di Liberati. Al 70' si rende di nuovo protagonista Canale che da posizione laterale effettua un insidiosissimo cross basso, ma nessuno degli avanti di casa è pronto alla battuta vincente. Al 75' Canale ci prova in prima persona: il suo diagonale da una ventina di metri termina un paio di metri fuori. La Lastrigiana prova a sfondare la resistenza del Calenzano: al 77' è ottima l'occasione per Calderone che dopo un'azione prolungata sugli sviluppi di un angolo conclude alto da cinque metri. Al 86' il pallone buono capita a Martini che però cincischia troppo e perde il tempo per battere a rete da ottima posizione. Poi più nulla, se non una punizione che Mancioppi calcia addosso alla barriera (92'). Dopo i classici 5 minuti di recupero con la Lastrigiana in avanti e il Calenzano sulla difensiva, non si registrano elementi da evidenziare tranne che il triplice fischio. Meglio così, prosit. Calciatoripiù : meglio in fase propositiva che sull'uomo, Biancalani è buono anche nella combattività; molto tecnico, Sarti (Folgor Calenzano) è bravo col pallone tra i piedi così come nella visione di gioco; tempestivo e sempre ben posizionato, Finelli vince ogni contrasto; l'ingresso di Canale (Lastrigiana) dona vivacità alla manovra, le azioni più pericolose partono dai suoi piedi.
Una volta Paulo Sousa, quando allenava la Fiorentina, a tutti coloro che lo criticavano sia per il gioco espresso sia per i risultati fu «faccio la frittata con le uova che ho disponibili». È una frase che calza a pennello per quanto visto alla Guardiana nella partita tra Lastrigiana e Calenzano, terminata 0-0. Poche le occasioni da rete, poca la qualità, pochi i gesti tecnici degni di menzione; nel compenso tanto nervosismo, tanti falli di gioco e tante sostituzioni e perdite di tempo. Alla fine della fiera il pareggio va un tantino stretto alla Lastrigiana non tanto per le due occasioni sbagliate, ma per una maggiore permanenza nell'area di rigore ospite e per molti ultimi passaggi o tiri sbagliati. Nell'insieme dunque sono stati premiati l'impegno e la combattività del Calenzano, che però nel secondo tempo non ha mai tirato in porta; la gara è risultata eufemisticamente poco emozionante. Reduce da otto punti nelle ultime quattro partite, la Lastrigiana è una buonissima squadra, anche se gli obiettivi rimangono sempre abbastanza contenuti: è una formazione compatta in ogni reparto senza nessuna eccellenza, ma con tanti buoni giocatori ben amalgamati dal bravo Zecchi e come valore aggiunto ha uno spirito di squadra veramente notevole. Il Calenzano fino a oggi ha ottenuto solo due vittorie, e per giunta con le ultime due della classe. È una squadra che subisce tanti gol, in media più di due a partita, e presenta una rosa non eccelsa per la categoria, soprattutto nel reparto difensivo. Presumibilmente la lotta per la retrocessione sarà ristretta a tre-quattro squadre e saranno gli scontri diretti a determinare la classifica finale, considerando che anche le altre squadre della zona pericolante sono più o meno sullo stesso piano: quindi tutto può accadere. Sintetizzando, si può dire che una partita potrebbe decidere in un senso o nell'altro il destino di una squadra. Altra considerazione è la differenza abissale tra le squadre di bassa classifica e le primissime e che certi risultati roboanti non devono meravigliare più di tanto, vista la diversa caratura dei rispettivi rooster. A onor del vero, va detto che sia per la Lastrigiana sia per il Calenzano la paura di perdere era un fattore notevolmente condizionante vista la posizione di classifica. La cronaca prende il via al 4' quando, dopo essersi liberato al limite dell'area del marcatore di riferimento, Marcus Mari scarica un bel diagonale che termina fuori di un metro all'angolo opposto a quello di tiro. È identica la sorte d'una di Martini; Liberati era comunque ben vigile (12'). Cento secondi più tardi un cross di Biancalani dalla trequarti termina alto d'un metro sopra la traversa. La prima vera occasione da rete si registra al 18' dopo un errore di Liberati di in disimpegno, ma la conclusione di Martini a porta spalancata da oltre trenta metri rasenta il palo per spengersi sul fondo. Il Calenzano replica al 23': al termine di una bella azione personale dal limite Bongini calcia forte e centrale, ma Glielmi è attento e para. È comunque la Lastrigiana a fare la partita: un cross basso di Martini viene deviato provvidenzialmente in angolo in scivolata da un difensore ospite (33'). Al 39' stessa situazione dalla parte opposta del campo: Lenzi sventa la minaccia deviando sopra la traversa (e rischiando di infilare la propria porta). Scarabelli (prestazione decisamente accettabile, condivisibile la stragrande maggioranza delle sue decisioni) concede un minuto di recupero e in questo frangente il Calenzano va al tiro senza impensierire il portiere di casa: calcia Bongini al termine di una triangolazione con Biancalani e Sarti. Si qui conclude la prima parte di gara. Dopo la ripresa del gioco la seconda frazione di gioco è poco ricca di occasioni da rete. Bisogna attendere il 62' perché Canale effettui un pregevole traversone da sinistra: debole però la conclusione di Fenza, facile preda di Liberati. Al 70' si rende di nuovo protagonista Canale che da posizione laterale effettua un insidiosissimo cross basso, ma nessuno degli avanti di casa è pronto alla battuta vincente. Al 75' Canale ci prova in prima persona: il suo diagonale da una ventina di metri termina un paio di metri fuori. La Lastrigiana prova a sfondare la resistenza del Calenzano: al 77' è ottima l'occasione per Calderone che dopo un'azione prolungata sugli sviluppi di un angolo conclude alto da cinque metri. Al 86' il pallone buono capita a Martini che però cincischia troppo e perde il tempo per battere a rete da ottima posizione. Poi più nulla, se non una punizione che Mancioppi calcia addosso alla barriera (92'). Dopo i classici 5 minuti di recupero con la Lastrigiana in avanti e il Calenzano sulla difensiva, non si registrano elementi da evidenziare tranne che il triplice fischio. Meglio così, prosit. Calciatoripiù : meglio in fase propositiva che sull'uomo, Biancalani è buono anche nella combattività; molto tecnico, Sarti (Folgor Calenzano) è bravo col pallone tra i piedi così come nella visione di gioco; tempestivo e sempre ben posizionato, Finelli vince ogni contrasto; l'ingresso di Canale (Lastrigiana) dona vivacità alla manovra, le azioni più pericolose partono dai suoi piedi.