• Allievi RegionaliElite
  • 24/09/2023 10.30.00
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  • CATTOLICA VIRTUS
  • 2 - 4 24/09/2023 10.30.00
  • AFFRICO
    Nocentini
    Patacca
    Luzzi
    Shehade
    Morelli
    Bartoletti

Commento


CATTOLICA VIRTUS: Mura, Ermini, Silli, Gianassi, Valeriani, Nocentini, Stinghi, Cesari, Patacca, Leggieri (10), Nencioli. A disp.: Bardavezile, Alla, Borghini, Ermini Polacci, Fontana, Mangani, Mirashi, Serrini, Valiante. All.: Murras Diego
AFFRICO: Fei (30), Giannoni, Bianchini, Guidorizzi, Shehade, Casati, Bertelli, Bartoletti, Luzzi, Califano, Sborgi. A disp.: Biagioli, Bartalini, Bonini, Ciari, Morelli, Donigaglia, Guerrini, Cillerai, Della Felice. All.: Gori Filippo
RETI: Nocentini, Patacca, Luzzi, Shehade, Morelli, Bartoletti
CATTOLICA VIRTUS: Mura, Ermini (46' Mirashi), Silli, Gianassi (57' Mangani), Valeriani, Nocentini, Stinghi (69' Serrini), Cesari, Patacca (82' Fontana), Leggieri, Nencioli (63' Ermini Polacci). A disp.: Bardavelidze, Alla, Borghini, Valiante. All.: Diego Murras.
AFFRICO: Fei, Giannoni (65' Bartalini), Bianchini, Guidorizzi, Shehade (85' Della Felice), Casati, Bertelli (54' Ciari), Bartoletti (69' Cillerai), Luzzi (54' Morelli), Califano (63' Donigaglia), Sborgi (77' Guerrini). A disp.: Biagioli, Bonini. All.: Filippo Gori.
ARBITRO: Laurenzano di Firenze
RETI: 15' Bartoletti, 23' Luzzi, 33' Patacca, 45' Nocentini, 84' Shehade, 94' Morelli.
NOTE: ammoniti Bianchini, Nencioli, Bertelli, Nocentini, Bartalini, Cillerai, Mangani e Cesari. Angoli: 5-5. Recupero: 1+6'.

CATTOLICA VIRTUS: Mura, Ermini (46' Mirashi), Silli, Gianassi (57' Mangani), Valeriani, Nocentini, Stinghi (69' Serrini), Cesari, Patacca (82' Fontana), Leggieri, Nencioli (63' Ermini Polacci). A disp.: Bardavelidze, Alla, Borghini, Valiante. All.: Diego Murras.
AFFRICO: Fei, Giannoni (65' Bartalini), Bianchini, Guidorizzi, Shehade (85' Della Felice), Casati, Bertelli (54' Ciari), Bartoletti (69' Cillerai), Luzzi (54' Morelli), Califano (63' Donigaglia), Sborgi (77' Guerrini). A disp.: Biagioli, Bonini. All.: Filippo Gori.
ARBITRO: Laurenzano di Firenze
RETI: 15' Bartoletti, 23' Luzzi, 33' Patacca, 45' Nocentini, 84' Shehade, 94' Morelli.
NOTE: ammoniti Bianchini, Nencioli, Bertelli, Nocentini, Bartalini, Cillerai, Mangani e Cesari. Angoli: 5-5. Recupero: 1+6'.



Con le sue mattine di falsa estate settembre è così, oltre ai punti mette in palio le ambizioni. Con le sue mattine di falsa estate nella quale non si sa come ci si debba vestire e s'incrociano sandali, piumini e schiene nude settembre è così, a metà tra lo scrigno dei desideri e il confronto spiccio col principio di realtà. Per un quarto d'ora la Cattolica Virtus ha dato l'impressione di poter competere per gli stessi obiettivi dell'Affrico; e in quel quarto d'ora, quello compreso tra il 30' e la fine del primo tempo, ha rimontato le due reti di svantaggio; ma quest'impressione l'ha data solo per un quarto d'ora. Per il resto, la prima mezz'ora e quasi tutto il secondo tempo, s'è capito che almeno per adesso gli obiettivi saranno diversi; d'altra parte lo racconta anche la classifica, che li vede agli estremi opposti: l'Affrico in testa a punteggio pieno, la Cattolica (anomalia!) ultima, sconfitta in entrambe le gare disputate. Quel quarto d'ora forse l'ha illusa di poter completare una rimonta che a dir la verità avrebbe potuto concretizzarsi in un paio di circostanze; ma la sensazione è che più che a una crescita sua la nuova inerzia fosse dovuta a un rallentamento dell'Affrico che fin lì aveva corso tantissimo, e cui i cambi di Gori (Morelli, al rientro, partiva dalla panchina; e anche se le prime quattro occasioni le sbaglia la quinta no, perché segnare è come camminare: una volta che s'è imparato non si scorda più) riempiono di nuovo il serbatoio. L'Affrico parte forte (alla prima azione ci vuole l'intervento doppio di Silli e Valeriani per sporcare in angolo il traversone di Bertelli sull'apertura di Califano) ma per un quarto d'ora non affonda, quasi tenti di capire quale sia il modo migliore per colpire. La risposta arriva nel giro di poco: concedendo l'uno contro uno alle tre punte avversarie, il 3-5-2 regala all'Affrico la superiorità numerica sulle fasce ove Bertelli a destra e soprattutto Casati a sinistra hanno a disposizione qualche decina di metri prima di trovare un ostacolo (i terzini, rispettivamente Silli ed Ermini) che sullo slancio saltano facilmente. E se Cesari e Leggieri, le due mezzali che Murras schiera a protezione di Gianassi, provano ad accorciare, in inferiorità numerica va la mediana ove per Bartoletti, Guidorizzi e l'ex Sborgi è facile giganteggiare. Così senza troppo faticare al primo vero affondo l'Affrico passa: Casati scappa a sinistra lasciando Cesari ed Ermini ad apprezzare il font del suo numero di maglia e dal fondo crossa al centro col mancino; sporcando il traversone Nocentini in realtà lo prolunga sul secondo palo ove c'è Sborgi che raccoglie al limite e offre lo scarico a Bartoletti; il destro di prima incrociato rasoterra vale lo 0-1. La Cattolica sbanda e tra il 19' e il 22' rischia due volte di subire il raddoppio: la salva Mura che se nel secondo caso ha vita facile sul mancino strozzato di Luzzi (lo serve Casati, di nuovo e costantemente imprendibile per Ermini) nel primo aveva dovuto tuffarsi a coprire il secondo incrocio su un altro mancino, quello di Sborgi, improvviso dai venti metri sull'invito orizzontale di Bartoletti. È quasi inevitabile che l'Affrico segni il raddoppio: pochi secondi dopo la seconda occasione Califano agguanta il pallone in mediana e lancia in verticale Luzzi che, partito in posizione regolarissima, sullo scatto incenerisce Valeriani e col destro disegna un mezzo pallonetto imprendibile per Mura in uscita. Fino alla mezz'ora la Cattolica annaspa; poi d'un tratto l'Affrico rallenta e si comincia a registrare anche qualche occasione che consente d'aggiungere sfumature diverse a una cronaca altrimenti a tinta unita. L'idea che la gara non sia ancora finita la suggerisce per primo Gianassi che dalla trequarti calcia morbida una punizione in area: Patacca si gira in palleggio ma calcia piano e favorisce la presa di Fei. È il primo tiro della gara della Cattolica; subito dopo segue il secondo, protagonista il destro di Nencioli servito da Leggieri e neutralizzato facilmente da Fei che s'accartoccia a terra. Ma una leggerezza di Bianchini, che esce in pressione mentre Stinghi stava dileguandosi verso l'esterno e gli concede una punizione evitabilissima (inevitabile invece l'ammonizione), vale per la Cattolica l'opportunità di dimezzare le distanze e riaprire la contesa. Il mancino di Silli proietta infatti la punizione in area; la difesa dell'Affrico sporca senza allontanare e spinge il pallone al limite dell'area di porta dov'è appostato Patacca che in girata scarica il destro sotto la traversa (33'). D'un tratto l'Affrico si scopre a soffrire: Valeriani apre a destra per Stinghi che salta secco Shehade, unica sbavatura in una gara sontuosa, e spedisce al centro un pallone che con una diagonale perfetta Giannoni scaraventa in angolo. Non su questo, ma in generale sui calci da fermo l'Affrico soffre; e allo scadere un'altra punizione (fallo di Guidorizzi su Leggieri sulla trequarti) conduce la Cattolica al pari. Gianassi la calcia verso l'area: Fei esce malissimo e lascia sul dischetto un pallone che Nencioli scaraventa verso la porta; prima che la difesa avversaria possa respingerlo lo intercetta Nocentini che col destro lo spinge nella porta vuota. E così dopo mezz'ora a dominare l'Affrico si vede raggiunto da due calci da fermo, e per una sfilza d'errori. Trovato il pari, Murras vuole sfruttare quella che identifica come la nuova inerzia della partita e nell'intervallo toglie Ermini, non al meglio e costantemente messo in difficoltà dalle accelerazioni di Casati, inserendo Mirashi al centro della difesa e dirottando Valeriani in posizione di terzino destro. Prima delle contromosse di Gori c'è tempo di registrare una punizione pericolosa per parte: Fei blocca in tuffo il tiro che da trenta metri (fallo di Bianchini su Stinghi) Patacca aveva diretto sul secondo palo; non ne ha bisogno Mura, graziato dal mancino di Califano che, dopo aver mosso il pallone corto per Bertelli, riesce soltanto a sfiorare il primo incrocio. Ma all'Affrico non può bastare: Gori lo sa e al 54' si gioca un doppio cambio pesante, dentro Ciari e Morelli per Bertelli e Luzzi; e arretrando Casati sulla terza linea e alzando Califano passa a un 4-3-2-1 nel quale il peso offensivo è d'un tratto amplificato. Ma prima che le conseguenze siano evidenti l'Affrico rischia di finire in svantaggio: corto, il colpo di testa di Bianchini all'indietro innesca Patacca che punta Fei e lo supera con un pallonetto preciso sì, ma lento; mentre l'esultanza è pronta a partire (fece uguale Toni in un Fiorentina-Juventus del 2005/2006, nostalgia canaglia: allora sull'uscita d'Abbiati il pallone picchiò sul palo; e allora nessuno di quelli in campo era nato, nostalgia canaglia) Bianchini recupera con una scivolata che gli consente d'abbracciare il palo e d'arpionare il pallone via dalla porta. Si resta dunque sul 2-2 e immersi nei dubbi: come sarebbe andata se anziché superare due metri di portiere con un lob Patacca lo avesse scartato e appoggiato il pallone in porta? Non se lo chiede l'Affrico che ripreso fiato prova subito a sfruttare le doti acrobatiche del proprio bomber: sul lancio di Guidorizzi a scavalcare la difesa l'esterno volante di Morelli anticipa infatti sia l'uscita di Mura sia Nocentini che lo stava coprendo, ma della rete trova soltanto la parte alta. Anche uno che di calcio sa poco s'accorge che comunque l'Affrico sta di nuovo crescendo, di nuovo sulle corsie laterali: appena subentrato a Califano, Donigaglia va via a Silli e fintato il cross dal fondo cerca direttamente il primo palo, protetto da Mura col corpo (63'). A un quarto d'ora dalla fine è però la Cattolica a costruire un'altra azione enorme per il vantaggio: Patacca avvia l'azione ed Ermini Polacci (aveva sostituito Nencioli un quarto d'ora prima) la rifinisce, ma dal limite dell'area di porta Serrini non trova di meglio da fare che calciare di punta, e per l'esecuzione l'esterno della rete è un premio sufficiente. È però l'ultimo spunto della Cattolica che nel quarto d'ora finale concede spazio all'Affrico fino a subire le due reti che la costringono a uscire sconfitta 2-4: Morelli ci prova tre volte, e se nella prima spreca l'invito di Guidorizzi dietro la difesa aprendo il destro a lato e nella terza si fa rimpallare il tiro nonostante l'incertezza di Mirashi, in quella di mezzo s'arrende solo all'istinto di Mura che col piede salva il destro incrociato sull'ennesima imbucata di Donigaglia (81'). Ma per il 2-3 è sufficiente attendere l'84' e il quinto angolo che l'Affrico recapita nell'area avversaria: lo calcia il destro di Guidorizzi che disegna una traiettoria a uscire verso il centro dell'area; impegnata a controllare Morelli, anche se schierata la difesa si scorda di marcare Shehade che stacca e in torsione trova il nuovo vantaggio con l'aiuto della traversa. Ma la gara ancora non è finita, perché Morelli ha ancora un conto in sospeso con Mura: alla fine vince il duello anticipando tutta la difesa sul traversone di Cillerai (buon ingresso per Bartoletti) e schiaffeggiando il pallone in rete con una strepitosa girata di destro. Alla fine il senso è tutto qui: se si possono schierare un centravanti feroce (anzi, due), un centrocampo fenomenale in interdizione e in costruzione e una batteria d'esterni scintillante essere ambiziosi è più facile. Calciatoripiù: da Patacca a Nocentini, i protagonisti degli episodi positivi sono protagonisti anche degli episodi negativi; è difficile trovare il migliore della prova della Cattolica, ove forse su tutti per l'ora in cui ha giocato spicca Nencioli , attivissimo in posizione d'ala sinistra. Problema opposto si riscontra nelle schiere dell'Affrico: Shehade, Luzzi e Morelli meritano la citazione per la rete, ma ancora meglio sono andati Sborgi, Bartoletti e Guidorizzi in mediana, sia Califano sia Donigaglia in appoggio al centravanti e soprattutto Casati , sulle cui accelerazioni nella prima mezz'ora la Cattolica finisce costantemente in inferiorità numerica.

Con le sue mattine di falsa estate settembre è così, oltre ai punti mette in palio le ambizioni. Con le sue mattine di falsa estate nella quale non si sa come ci si debba vestire e s'incrociano sandali, piumini e schiene nude settembre è così, a metà tra lo scrigno dei desideri e il confronto spiccio col principio di realtà. Per un quarto d'ora la Cattolica Virtus ha dato l'impressione di poter competere per gli stessi obiettivi dell'Affrico; e in quel quarto d'ora, quello compreso tra il 30' e la fine del primo tempo, ha rimontato le due reti di svantaggio; ma quest'impressione l'ha data solo per un quarto d'ora. Per il resto, la prima mezz'ora e quasi tutto il secondo tempo, s'è capito che almeno per adesso gli obiettivi saranno diversi; d'altra parte lo racconta anche la classifica, che li vede agli estremi opposti: l'Affrico in testa a punteggio pieno, la Cattolica (anomalia!) ultima, sconfitta in entrambe le gare disputate. Quel quarto d'ora forse l'ha illusa di poter completare una rimonta che a dir la verità avrebbe potuto concretizzarsi in un paio di circostanze; ma la sensazione è che più che a una crescita sua la nuova inerzia fosse dovuta a un rallentamento dell'Affrico che fin lì aveva corso tantissimo, e cui i cambi di Gori (Morelli, al rientro, partiva dalla panchina; e anche se le prime quattro occasioni le sbaglia la quinta no, perché segnare è come camminare: una volta che s'è imparato non si scorda più) riempiono di nuovo il serbatoio. L'Affrico parte forte (alla prima azione ci vuole l'intervento doppio di Silli e Valeriani per sporcare in angolo il traversone di Bertelli sull'apertura di Califano) ma per un quarto d'ora non affonda, quasi tenti di capire quale sia il modo migliore per colpire. La risposta arriva nel giro di poco: concedendo l'uno contro uno alle tre punte avversarie, il 3-5-2 regala all'Affrico la superiorità numerica sulle fasce ove Bertelli a destra e soprattutto Casati a sinistra hanno a disposizione qualche decina di metri prima di trovare un ostacolo (i terzini, rispettivamente Silli ed Ermini) che sullo slancio saltano facilmente. E se Cesari e Leggieri, le due mezzali che Murras schiera a protezione di Gianassi, provano ad accorciare, in inferiorità numerica va la mediana ove per Bartoletti, Guidorizzi e l'ex Sborgi è facile giganteggiare. Così senza troppo faticare al primo vero affondo l'Affrico passa: Casati scappa a sinistra lasciando Cesari ed Ermini ad apprezzare il font del suo numero di maglia e dal fondo crossa al centro col mancino; sporcando il traversone Nocentini in realtà lo prolunga sul secondo palo ove c'è Sborgi che raccoglie al limite e offre lo scarico a Bartoletti; il destro di prima incrociato rasoterra vale lo 0-1. La Cattolica sbanda e tra il 19' e il 22' rischia due volte di subire il raddoppio: la salva Mura che se nel secondo caso ha vita facile sul mancino strozzato di Luzzi (lo serve Casati, di nuovo e costantemente imprendibile per Ermini) nel primo aveva dovuto tuffarsi a coprire il secondo incrocio su un altro mancino, quello di Sborgi, improvviso dai venti metri sull'invito orizzontale di Bartoletti. È quasi inevitabile che l'Affrico segni il raddoppio: pochi secondi dopo la seconda occasione Califano agguanta il pallone in mediana e lancia in verticale Luzzi che, partito in posizione regolarissima, sullo scatto incenerisce Valeriani e col destro disegna un mezzo pallonetto imprendibile per Mura in uscita. Fino alla mezz'ora la Cattolica annaspa; poi d'un tratto l'Affrico rallenta e si comincia a registrare anche qualche occasione che consente d'aggiungere sfumature diverse a una cronaca altrimenti a tinta unita. L'idea che la gara non sia ancora finita la suggerisce per primo Gianassi che dalla trequarti calcia morbida una punizione in area: Patacca si gira in palleggio ma calcia piano e favorisce la presa di Fei. È il primo tiro della gara della Cattolica; subito dopo segue il secondo, protagonista il destro di Nencioli servito da Leggieri e neutralizzato facilmente da Fei che s'accartoccia a terra. Ma una leggerezza di Bianchini, che esce in pressione mentre Stinghi stava dileguandosi verso l'esterno e gli concede una punizione evitabilissima (inevitabile invece l'ammonizione), vale per la Cattolica l'opportunità di dimezzare le distanze e riaprire la contesa. Il mancino di Silli proietta infatti la punizione in area; la difesa dell'Affrico sporca senza allontanare e spinge il pallone al limite dell'area di porta dov'è appostato Patacca che in girata scarica il destro sotto la traversa (33'). D'un tratto l'Affrico si scopre a soffrire: Valeriani apre a destra per Stinghi che salta secco Shehade, unica sbavatura in una gara sontuosa, e spedisce al centro un pallone che con una diagonale perfetta Giannoni scaraventa in angolo. Non su questo, ma in generale sui calci da fermo l'Affrico soffre; e allo scadere un'altra punizione (fallo di Guidorizzi su Leggieri sulla trequarti) conduce la Cattolica al pari. Gianassi la calcia verso l'area: Fei esce malissimo e lascia sul dischetto un pallone che Nencioli scaraventa verso la porta; prima che la difesa avversaria possa respingerlo lo intercetta Nocentini che col destro lo spinge nella porta vuota. E così dopo mezz'ora a dominare l'Affrico si vede raggiunto da due calci da fermo, e per una sfilza d'errori. Trovato il pari, Murras vuole sfruttare quella che identifica come la nuova inerzia della partita e nell'intervallo toglie Ermini, non al meglio e costantemente messo in difficoltà dalle accelerazioni di Casati, inserendo Mirashi al centro della difesa e dirottando Valeriani in posizione di terzino destro. Prima delle contromosse di Gori c'è tempo di registrare una punizione pericolosa per parte: Fei blocca in tuffo il tiro che da trenta metri (fallo di Bianchini su Stinghi) Patacca aveva diretto sul secondo palo; non ne ha bisogno Mura, graziato dal mancino di Califano che, dopo aver mosso il pallone corto per Bertelli, riesce soltanto a sfiorare il primo incrocio. Ma all'Affrico non può bastare: Gori lo sa e al 54' si gioca un doppio cambio pesante, dentro Ciari e Morelli per Bertelli e Luzzi; e arretrando Casati sulla terza linea e alzando Califano passa a un 4-3-2-1 nel quale il peso offensivo è d'un tratto amplificato. Ma prima che le conseguenze siano evidenti l'Affrico rischia di finire in svantaggio: corto, il colpo di testa di Bianchini all'indietro innesca Patacca che punta Fei e lo supera con un pallonetto preciso sì, ma lento; mentre l'esultanza è pronta a partire (fece uguale Toni in un Fiorentina-Juventus del 2005/2006, nostalgia canaglia: allora sull'uscita d'Abbiati il pallone picchiò sul palo; e allora nessuno di quelli in campo era nato, nostalgia canaglia) Bianchini recupera con una scivolata che gli consente d'abbracciare il palo e d'arpionare il pallone via dalla porta. Si resta dunque sul 2-2 e immersi nei dubbi: come sarebbe andata se anziché superare due metri di portiere con un lob Patacca lo avesse scartato e appoggiato il pallone in porta? Non se lo chiede l'Affrico che ripreso fiato prova subito a sfruttare le doti acrobatiche del proprio bomber: sul lancio di Guidorizzi a scavalcare la difesa l'esterno volante di Morelli anticipa infatti sia l'uscita di Mura sia Nocentini che lo stava coprendo, ma della rete trova soltanto la parte alta. Anche uno che di calcio sa poco s'accorge che comunque l'Affrico sta di nuovo crescendo, di nuovo sulle corsie laterali: appena subentrato a Califano, Donigaglia va via a Silli e fintato il cross dal fondo cerca direttamente il primo palo, protetto da Mura col corpo (63'). A un quarto d'ora dalla fine è però la Cattolica a costruire un'altra azione enorme per il vantaggio: Patacca avvia l'azione ed Ermini Polacci (aveva sostituito Nencioli un quarto d'ora prima) la rifinisce, ma dal limite dell'area di porta Serrini non trova di meglio da fare che calciare di punta, e per l'esecuzione l'esterno della rete è un premio sufficiente. È però l'ultimo spunto della Cattolica che nel quarto d'ora finale concede spazio all'Affrico fino a subire le due reti che la costringono a uscire sconfitta 2-4: Morelli ci prova tre volte, e se nella prima spreca l'invito di Guidorizzi dietro la difesa aprendo il destro a lato e nella terza si fa rimpallare il tiro nonostante l'incertezza di Mirashi, in quella di mezzo s'arrende solo all'istinto di Mura che col piede salva il destro incrociato sull'ennesima imbucata di Donigaglia (81'). Ma per il 2-3 è sufficiente attendere l'84' e il quinto angolo che l'Affrico recapita nell'area avversaria: lo calcia il destro di Guidorizzi che disegna una traiettoria a uscire verso il centro dell'area; impegnata a controllare Morelli, anche se schierata la difesa si scorda di marcare Shehade che stacca e in torsione trova il nuovo vantaggio con l'aiuto della traversa. Ma la gara ancora non è finita, perché Morelli ha ancora un conto in sospeso con Mura: alla fine vince il duello anticipando tutta la difesa sul traversone di Cillerai (buon ingresso per Bartoletti) e schiaffeggiando il pallone in rete con una strepitosa girata di destro. Alla fine il senso è tutto qui: se si possono schierare un centravanti feroce (anzi, due), un centrocampo fenomenale in interdizione e in costruzione e una batteria d'esterni scintillante essere ambiziosi è più facile. Calciatoripiù: da Patacca a Nocentini, i protagonisti degli episodi positivi sono protagonisti anche degli episodi negativi; è difficile trovare il migliore della prova della Cattolica, ove forse su tutti per l'ora in cui ha giocato spicca Nencioli , attivissimo in posizione d'ala sinistra. Problema opposto si riscontra nelle schiere dell'Affrico: Shehade, Luzzi e Morelli meritano la citazione per la rete, ma ancora meglio sono andati Sborgi, Bartoletti e Guidorizzi in mediana, sia Califano sia Donigaglia in appoggio al centravanti e soprattutto Casati , sulle cui accelerazioni nella prima mezz'ora la Cattolica finisce costantemente in inferiorità numerica.